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=Biografia ragionata e autorevole=
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'''Fidel Castro''' nasce a Guantanamera nel [[1910]] da una famiglia di ricchissimi braccianti. Frequenta la scuola dei [[Gesuiti]] fino ai tredici anni, quando decide di averne avuto abbastanza; non sarà peraltro un addio definitivo ai banchi di scuola perché, appena asceso al potere, farà tredici anni in uno conseguendo la [[laurea]] in [[giurisprudenza]].<br />Fidel passa l'adolescenza tra i bar e i bordelli della sua città, ed è proprio in questi ambienti pregni di [[cultura]] che forma il proprio pensiero politico basandosi sull'esperienza russa che proprio in quel momento vive il suo massimo fulgore sotto la guida di [[Stalin]]. [[File:Fidel_Castro_baseball.jpg‎|left|thumb|300px|........................]]<br />La [[dittatura]] di Batista, già maggiordomo di [[Paperon de' Paperoni|Paperone]] e fondatore dell'omonima Chiesa, gli diviene sempre più insopportabile e Castro teorizza di sostituire quell'opprimente regime militare con un'opprimente dittatura [[comunista]].
'''Fidel Castro''' nasce a Guantanamera nel [[1910]] da una famiglia di ricchissimi braccianti. Frequenta la scuola dei [[Gesuiti]] fino ai tredici anni, quando decide di averne avuto abbastanza; non sarà peraltro un addio definitivo ai banchi di scuola perché, appena asceso al potere, farà tredici anni in uno conseguendo la [[laurea]] in [[giurisprudenza]].<br />Fidel passa l'adolescenza tra i bar e i bordelli della sua città, ed è proprio in questi ambienti pregni di [[cultura]] che forma il proprio pensiero politico basandosi sull'esperienza russa che proprio in quel momento vive il suo massimo fulgore sotto la guida di [[Stalin]]. [[File:Fidel_Castro_baseball.jpg‎|left|thumb|300px|''Andiam, andiam, andiamo a mazzolar'']]<br />La [[dittatura]] di Batista, già maggiordomo di [[Paperon de' Paperoni|Paperone]] e fondatore dell'omonima Chiesa, gli diviene sempre più insopportabile e Castro teorizza di sostituire quell'opprimente regime militare con un'opprimente dittatura [[comunista]].
{{cit|Che ce vo'. Annamo da Batista, je diamo du' legnate e se pijamo la su' seggiola|Il piano insurrezionale di un ingenuo Fidel Castro}}
{{cit|Che ce vo'. Annamo da Batista, je diamo du' legnate e se pijamo la su' seggiola|Il piano insurrezionale di un ingenuo Fidel Castro}}
I quindici anni di galera ai quali fu condannato per questo tentativo, gli fecero capire che non sarebbe stato facile prendere il potere.<br />L'attacco americano alla Baia dei Porci lo rafforzò nelle sue convinzioni contro il capitalismo anche se {{citnec|non c'entrava un cazzo}} e lo spinse a cominciare una marcia che, partendo da Guantanamera in [[quattro gatti]], avrebbe dovuto condurre nella capitale migliaia di rivoluzionari <s>raccattati</s> unitisi per strada.
I quindici anni di galera ai quali fu condannato per questo tentativo, gli fecero capire che non sarebbe stato facile prendere il potere.<br />L'attacco americano alla Baia dei Porci lo rafforzò nelle sue convinzioni contro il capitalismo anche se {{citnec|non c'entrava un cazzo}} e lo spinse a cominciare una marcia che, partendo da Guantanamera in [[quattro gatti]], avrebbe dovuto condurre nella capitale migliaia di rivoluzionari <s>raccattati</s> unitisi per strada.
{{Blurb|Left|E se prima eravamo in due a ballare l'hully gully, adesso siamo in tre a ballare l'Hully Gully|Fidel Castrocaro}}..<br />
{{Blurb|Right|E se prima eravamo in due a ballare l'hully gully, adesso siamo in tre a ballare l'Hully Gully|Fidel Castrocaro}}.<br />.<br />
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Quattro mesi e duemila morti più tardi, finalmente Castro entrò a Santiago e s'impossessò del palazzo presidenziale..<br />

Quattro mesi e duemila morti più tardi, finalmente Castro entrò a Santiago e s'impossessò del palazzo presidenziale.<br />


''"Cazzo volete?"'' si sentì chiedere.<br />
''"Cazzo volete?"'' si sentì chiedere.<br />

Versione delle 17:16, 9 mar 2010

Il titolo di questa pagina non è il titolo di questa pagina perché così ci tirava il culo. Il titolo corretto è Fidel Castro.
Dammi dieci euro di fumo, ma che sia buono.
« La Storia mi assolverà. »
(Fidel Castro dopo il primo fallimentare tentativo rivoluzionario.)
« La Mirta mi assolverà, ma stavolta dovrò pagar dazio. »
(Fidel Castro dopo essere stato ma stavolta dovrò pagar dazio.)
« Un rivolufionario, un uomo, un mifo »
(Gianni Minà su Fidel Castro.)



Biografia

Il compagno Fidel in una foto di stamattina.

Nato a L'Avana il 13 aprile 1980, Fidel Castro si avvicina al traguardo dei trent'anni baldanzoso come quando era ventenne. Sarà proprio il giorno del suo compleanno che il Lider Maximo festeggerà con i compagni cittadini i due anni dalla presa del potere del proletariato.
Da quando è stato eletto il compagno Fidel si è dedicato incessantemente al lavoro per migliorare le già ottime condizioni di vita della magnifica isola invisa agli Stati Uniti per i quali rappresenta, oltre che il maggior avversario dal punto di vista economico e militare, il modello sociale al quale aspirano.
Non solo la Riforma della Sanità, fiore all'occhiello del governo cubano riconosciuto persino in Europa, e la lotta alla criminalità, senza mai usare il pugno duro come da altre parti, ma anche il meno pubblicizzato Programma Spaziale, che ha portato Cuba per prima sulla luna (con il beffardo cammeo della posa, da parte dell'astronauta Nello Bracciofuerte, della bandiera americana sulla superficie lunare, come a dire Siamo arrivati prima noi! Se volete la prossima volta vi diamo un passaggio; per ora abbiamo portato la vostra bandiera.), .......... [Fonte Granma].

Primo intermezzo

Se usassimo come fonte documentale solo la voce ufficiale di Cuba, queste sarebbero le informazioni in nostro possesso. Fortunatamente qualcuno ha scavato ben più in profondità ed è in grado di scrivere una castrografia reale.

Biografia non censurata del compagno Fidel Castro

Fidel Castro all'età di quindici anni.

Fedele La Rosa nasce a Castrovillari in una data imprecisata - i documenti in nostro possesso discordano lievemente - tra il 12 febbraio 1734 e il 26 giugno 1899.
Figlio di madre ignota (per comodità d'ora in poi M.ignota N.d.A.) e Padre pio, entra ben presto in contatto con la mafia e ne scala le gerarchie diventando ben presto gerarca. A seguito di numerosi ed efferati crimini, compiuti peraltro maldestramente, è ricercato dalla polizia del Nord che è ormai sulle sue tracce quando, grazie alla complicità di quello che chiameremo il Mister X[1], riesce a riparare a Cuba.
Cuba a quel tempo, siamo nei primi anni del Novecento, è una bellissima città (sic!) piena di negozi sfavillanti, fabbrichette operose e gente che si fa il culo lavorando dalla mattina alla sera.
Con l'arrivo di uno sfaccendato e delinquente come il calabrese La Rosa, i teppistelli del luogo trovano un punto di riferimento che li porta a organizzarsi in bande. Il lampagnone barbuto chiama a Cuba alcuni dei suoi compagni di merende italiani come Giangiacomo Feltrinelli, Prospero Gallinari, Mario Moretti e Romano Prodi e insieme ordiscono un piano eversivo per impadronirsi del potere che è l'unica cosa che, da che mondo è mondo, interessa ai comunisti.
Per meglio mimetizzarsi, il La Rosa prende - come già fece Don Vito Corleone a New York - il nome del proprio paese d'origine, muta Fedele in Fidel e diviene il famigerato Fidel Castro. Cominciò a rompere i coglioni a destra e a manca impedendo al governo dell'illuminato Batista di lavorare ed attuare le riforme che il popolo perbene, quello del nord di Cuba, chiedeva a gran voce. Arrivò perfino al punto di tirare una statuetta del duomo dell'Avana in testa al Presidente rischiando di ucciderlo.

....Castro e i suoi compari (in seguito rispediti in Italia per tentare di instaurare anche da noi una dittatura del proletariato) lo sanno anche gli ignoranti, ed è davanti agli occhi di tutti il bordello che, dopo quasi due secoli ininterrotti di castrismo, è diventata Cuba. [Fonte Il Giornale]

Secondo intermezzo

Anche in questo modo, leggendo Feltri, non avremmo una versione corretta di ciò che è stato e rappresenta tutt'oggi Fidel Castro. È necessario rivolgersi a degli storici più autorevoli come l'autore di questo articolo.

Biografia ragionata e autorevole

Fidel Castro nasce a Guantanamera nel 1910 da una famiglia di ricchissimi braccianti. Frequenta la scuola dei Gesuiti fino ai tredici anni, quando decide di averne avuto abbastanza; non sarà peraltro un addio definitivo ai banchi di scuola perché, appena asceso al potere, farà tredici anni in uno conseguendo la laurea in giurisprudenza.
Fidel passa l'adolescenza tra i bar e i bordelli della sua città, ed è proprio in questi ambienti pregni di cultura che forma il proprio pensiero politico basandosi sull'esperienza russa che proprio in quel momento vive il suo massimo fulgore sotto la guida di Stalin.

Andiam, andiam, andiamo a mazzolar


La dittatura di Batista, già maggiordomo di Paperone e fondatore dell'omonima Chiesa, gli diviene sempre più insopportabile e Castro teorizza di sostituire quell'opprimente regime militare con un'opprimente dittatura comunista.

« Che ce vo'. Annamo da Batista, je diamo du' legnate e se pijamo la su' seggiola »
(Il piano insurrezionale di un ingenuo Fidel Castro)

I quindici anni di galera ai quali fu condannato per questo tentativo, gli fecero capire che non sarebbe stato facile prendere il potere.
L'attacco americano alla Baia dei Porci lo rafforzò nelle sue convinzioni contro il capitalismo anche se non c'entrava un cazzo[citazione necessaria] e lo spinse a cominciare una marcia che, partendo da Guantanamera in quattro gatti, avrebbe dovuto condurre nella capitale migliaia di rivoluzionari raccattati unitisi per strada. Template:Blurb.
.

Quattro mesi e duemila morti più tardi, finalmente Castro entrò a Santiago e s'impossessò del palazzo presidenziale.

"Cazzo volete?" si sentì chiedere.
"Il palazzo è nostro, la capitale è nostra, il Paese è nostro, e Voi siete deposto!", rispose Castro marziale.
"Tanto piacere! E chi sareste?".
"L'Esercito di Liberazione Cubana, per servirla".
"Bene, allora avete camminato troppo, qui siamo in Cile.".



Hasta la Victoria siempre
Aspettami nel letto grande che mi ha regalato Putin


Introduzione Fidel Castro è stato, è, e sarà sempre il Presidente della Repubblica, il Presidente del Consiglio, il Comandante Supremo delle Forze Armate e l'allenatore della squadra di baseball della Democraticissima Repubblica di Cuba.

Note

  1. ^ Oliviero Diliberto, ci siamo capiti.


NonNews

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