Roberto Calderoli

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Il ministro con il suo sottosegretario Polentino.
« Buona sera, sono il ministro Calderoli e lo sarò per tutta la vita, finché morte non ci separi »
(Roberto Calderoli dopo essere stato eletto ministro)
« Sono felice che abbiamo avuto la meglio su una squadra di negri, immigrati, islamici, comunisti e froci. »
(Roberto Calderoli su Finale dei mondiali 2006)
« Fuori i turchi dall'Italia, fuori i turchi dall'Europa e per sicurezza fuori i turchi dalla Turchia! »
(Roberto Calderoli su Turchia nell'UE)
« Padaniaaaaa! »
(Risposta ad ogni possibile domanda, comprese quelle sul senso della vita)
« Questa legge l'ho scritta io, ma è una porcata! »
(Calderoli ha molta considerazione delle leggi che scrive)


Roberto Calderoli fa jogging.

Roberto Calderoli è un uomo[senza fonte] di spicco della politica italiana, stimato persino all'estero, soprattutto da Libici, Cinesi, islamici (sia sunniti che Sciiti) e dai rettiliani.

Di professione è meccanico dentista, ma ha dovuto cambiare lavoro perché i suoi pazienti morivano dalla paura vedendolo puntare verso di loro con le tenaglie in mano. Come ultima operazione si è evirato. L'ultima volta ha commosso l'Italia intera, cantando il "Va Pensiero" ruttando.

Nonquote contiene deliri e idiozie (forse) detti da o su Roberto Calderoli.


Le origini

I gemelli Calderoli finalmente si sono ritrovati...

Roberto Calderoli, fratello-gemello (pur non essendone a conoscenza) di Susan Boyle, nasce nel 1941 ad Addis Abeba (allora capitale dell’Africa Orientale Italiana) da genitori estremamente indigeni ed estremamente distratti: il bimbo viene infatti dimenticato sulle scale dell’Imperiale Orfanotrofio delle Faccette Nere, diretto in quegli anni dal potente gerarca Alvaro Vitali. Roberto Calderoli è uno splendido esemplare di Leghista Ruspante tipico del nord-italia. Calderoli presenta un solido esoscheletro di ignoranza e bigottagine che limitano alquanto la capacità celebrale qualora la natura gliene avesse fatto dono.

Un’infanzia difficile

NonNews

NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Roberto Calderoli.

La dura vita dell’istituto forgia il carattere del piccolo Roberto, che spesso è protagonista di violenti contrasti verbali e fisici con gli altri sventurati fanciulli ospiti. Sul suo diario leggiamo infatti frasi piene di amletici dubbi intrisi di rabbia e ostilità: “dicono che qui siamo tutti uguali e allo specchio sembrerebbe anche che sia così, ma perché a me questi negri del cazzo mi fanno girare l’ostia? All’ultimo che mi ha detto che sono negro anch’io gli ho tirato via il naso a morsi…” Il rendimento scolastico del piccolo Roberto è inoltre piuttosto deficitario: egli mostra infatti gravi problemi nell’apprendimento della lingua amarica, ostinandosi a parlare un idioma gutturale che solo ricerche successive dimostreranno essere la variante del dialetto bergamasco parlata nella località montana di Valcanale. Secondo il neurofisiologo e pizzettaro Pino Focaccia, scopritore del morbo della Polenta Pazza (nonché inventore del pugno in faccia), Calderoli potrebbe essere stato uno dei primi esseri umani colpiti da questa temibile malattia, che ha poi falcidiato la popolazione del Nord Italia a partire dagli anni Novanta del XX secolo.

La notorietà giovanile

Una rara immagine di Calderoli ventenne

Il giovane Calderoli trova però un’opportunità di riscatto grazie alla sua bellezza: vince infatti i concorsi Mister Acrocoro e Il più bel ragazzo del bacino del Tacazzè. Arrivano in questo modo la notorietà, la tournee con il gruppo di spogliarellisti Lago Tana Dream Men, la copertina su Zighinì (l’equivalente etiope della celebre testata culturale italiana Cioè) e il calendario in costume adamitico per il rotocalco omosex Dancalian Danculian. Calderoli attira così su di sé l’attenzione del vecchio negus Menelik (inventore della celebre lingua di Menelik che allieta le festività di San Silvestro e Carnevale), che fa di lui la sua favorita, ribattezzandolo Zizì. Il benessere che lo circonda nel sontuoso palazzo di Menelik non compensa però la perdita della dignità causata dal forzato concubinaggio con l’anziano ex sovrano, ed è ancora una volta una frase estrapolata dal diario di Calderoli a testimoniare il suo disagio: “più che un negus ‘sto vecchio porco mi pare un negrus del cazzus come tutti gli altri”.


La fuga in Europa e la metamorfosi fisica

l'Agente Arancio, appassionato di meccanica

L’ostilità di Calderoli per gli usi e i costumi africani non sfuggono al Sicherheitsdienst, i servizi segreti nazisti, che provvedono a contattarlo tramite un loro temibile informatore di origine siciliana, l’Agente Arancio, di cui è nota la passione per la meccanica (è infatti citato in alcuni documenti riservati come Arancia Meccanica) e che sarà poi attivo a favore degli Stati Uniti durante il conflitto in Vietnam.

I nazisti provvedono dunque a far rapire Calderoli dall’aviere delle SS Otto Skorzeny, già famoso per aver liberato Mussolini dalla detenzione sul Gran Sasso e per la sua irresistibile imitazione di Zdenek Zeman.

Calderoli in un momento caldo.[citazione necessaria]

Skorzeny consegna Calderoli all’Omino Bianco e alla sua équipe di chirurghi plastici, che trasformano il giovane fino a conferirgli l’attuale aspetto. Finalmente diventato bianco, Calderoli viene indirizzato alla S.S.N.S (Scuola Superiore per Nazisti Seri) di Ratisbona, ma nemmeno l’acume dei suoi insegnanti (tra cui ricordiamo Martin Heidegger, Franz Beckenbauer, Ronald McDonald, Gianni Baget Bozzo) riesce a elevarne il livello culturale e la capacità d’espressione: dopo ben 7 anni di corso intensivo Calderoli riesce solo a disegnare patate e a trovare sinonimi buffi di deretano.

La carriera politica

Calderoli scopre di essere diventato ministro
Calderoli durante un comizio

Dopo averlo fatto laureare al "Coglionaizer rompipallonius institute of troionaz" lo stato maggiore delle SS decide però che occorre sfruttare comunque l’esuberanza e il carisma di Calderoli e pianifica quindi il suo infiltramento nella classe politica di una nazione con un numero sufficientemente alto di idioti in grado di votarlo. Restano in ballottaggio fino all’ultimo la Svervegia e l’Italia: è Adolf Hitler in persona a dirimere il dilemma e decidere per l’Italia, affermando con mordace ironia: “se mettiamo questo arnese insieme al cabarettista pelato e al fascistino smilzo che scappava dalle risse, il popolo di Wanna Marchi, Gigi D'Alessio e Barbara D'urso gli affiderà senza indugio il compito di riscrivere la Costituzione”.

Le previsioni di Hitler hanno, come al solito (si pensi alla millenaria durata del Terzo Reich, ampiamente preventivata dal Führer), una precisione sconcertante; “millimetrische Präzision”, come ama dire il Fuhrer stesso quando sorseggia latte di opossum e cognac in compagnia di Nils Liedholm davanti al caminetto del “nido d’aquila” di Berchtesgaden.

Dopo qualche anno di semianonimato in cui svolge, come copertura, la professione di odontoiatra (prima di essere inviato in Italia si era chiesto: “con che lavoro posso fare più male a più gente possibile, politica a parte?”) specializzato in interventi su meridionali ed extracomunitari, che ama praticare senza anestesia cantando “ah, quei bei sapori e bei dolori di una volta”, Calderoli, sfruttando l’onda dell’epidemia di Polenta Pazza che dilaga nel Nord Italia, diventa infatti vicepresidente del Senato e Ministro delle Riforme per la Lega Nord, rendendosi particolarmente simpatico ai colleghi per l’abitudine di presentarsi in mutande alle riunioni di gabinetto e pranzare in tenuta da marinaretto al Transatlantico.

L’attività propagandistica

L'arguta penna di Calderoli nel suo prezioso calamaio

Accanto alle azioni politiche, Calderoli dà vita a una fervente attività pubblicistica, meritandosi gli appellativi di “Joseph Goebbels della Lega Nord” e “Ideologo di ‘sta nerchia”. Tra i suoi taglienti ed accorati pamphlet ricordiamo:

  • Napoli è una Fogna
  • Napoli merda, Napoli colera, sei la vergogna dell’Italia intera (seguito del precedente)
  • Lazzaroni, terremotati, con il sapone non vi siete mai lavati (che con i due titoli precedenti completa la trilogia detta “Critica della ragion vesuviana”)
  • Roma e Lazio vaffanculo, questo è poco ma sicuro
  • Atalanta violenza e droga
  • Maometto e Maomotto mi fan venire il cagotto
  • Napolitano culo e culo chi non lo dice
  • Roma ladrona, Padania non perdona
  • Noi del nord siamo nordici, quelli del sud sono sudici
  • Cassoeulablanca (o "Suonala ancora Bobo")
  • Siciliani: è giusto lasciarli allo stado brado?
  • Rivelazione: Renzi è un Rom, perciò ha tanti figli
  • La Padana Commedia: Paradiso, Purgatorio e Zingaropoli
  • Terroni e terremoti: causa ed effetto?
  • Gandhi, Mandela e altri diabolici negher
  • Etna e Vesuvio: lava come lava!
  • Il caso Cécile Kyenge. Non siamo noi ad essere razzisti, è lei che è troppo nera
  • Napoli è una Fogna 2 (edizione aggiornata e ampliata)
  • Dio ha creato Adamo ed Eva, non Adamo e Cristiano e nemmeno Adamo e Luxuria e men che meno Kyenge e Luxuria

Altro

Il Ministro Calderoli ultimamente insignito del marchio DOP Gran Suino Padano.
  • È diffusa, ma del tutto immotivata, l'opinione che il nostro Roberto sia stupido. Ciò è ovviamente falso: semplicemente, quando i medici hanno provato a sottoporlo a un test di QI, hanno perso troppo tempo a spiegargli con quale delle due estremità della matita il test stesso andasse compilato. Così, per colpa di quei medici probabilmente culattoni e comunisti, il nostro si ritrova una triste nomea di minorato mentale. Al contrario, invece, dà continuamente prova di una spiccata intelligenza, inferiore solo alla propria avvenenza.
  • Calderoli ha una risposta per tutto. La risposta è: "UH!"
  • La sua attività di odontoiatra ha ispirato Dante per le torture del VII Girone Infernale.
  • Di recente Calderoli ha incontrato alcuni amici d'infanzia in un campo vicino Bologna, destinato all'edificazione di una moschea. I soliti giornalisti comunisti li hanno invece scambiati per maiali (vedere alla voce Spider Pork).

Voci correlate


Cazzari in giacca e cravatta


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Prossimo leader del PdL


Siamö padani, abiamö ün söniö nel cuöře, brüžare il tricölöre, brüžare il tricölöre!


Imparate da lui bambini padani !