Luca Zaia

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« Io venire in pace, io portare voi sapone. »
(Luca Zaia intervenendo a un congresso sulla sicurezza alimentare a Foggia)

Luca Zaia (Conegliano Calabro, 27 maggio 1968) è, ora e per sempre, il Presidente della Regione Veneto. Nel 2013 è stato eletto leghista più elegante dell'anno dalla rivista Vacche da monta.

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Formazione accademica

Luca Zaia in compagnia di alcuni giovani leghisti.

Diplomato presso il liceo gesuita Don Perignon, si iscrive alla facoltà di medicina veterinaria dell'Università di Saonara, dove ottiene la qualifica di degustatore di borra dopo aver frequentato il durissimo corso tenuto dalla dottoressa Heather Brooke.

Tornato a Treviso, entra nel comitato organizzatore dell'Ombralonga, fino ad allora una misconosciuta festicciola rionale. Zaia riesce a farla diventare una frequentatissima attrazione per famiglie grazie alla geniale idea di far bere gratis i bambini.
Il podestà Gentilini, colpito da un tale spirito imprenditoriale, lo avvicina alla causa della Lega Nord. Zaia rimane affascinato dalle idee progressiste e moderate del Carroccio e nel 1993 si candida a sindaco di Conegliano, ma viene pesantemente sconfitto dal candidato del centrosinistra, un ragioniere morto da quindici anni.

Nel 1995 Zaia entra nel consiglio provinciale ricoprendo anche la carica di assessore all'agricoltura e di addetto al rifornimento di caffè durante le riunioni. Nello stesso anno viene eletto presidente degli Alcolisti Anonimi della sezione di Treviso.

Di pari passo prosegue la sua ascesa all'interno del partito: nel 2005 viene incaricato da Bossi in persona di allacciare le scarpe a Roberto Calderoli.
Impiegherà sei mesi per capire che Calderoli porta scarpe con gli strappi.

Zaia al potere!

Luca Zaia, impegnato nell'adempimento del suo ruolo istituzionale.

Nel 2008 batte la spietata concorrenza di Beppe Bigazzi e di Francesco Amadori e ottiene l'incarico di ministro per le politiche agricole, alimentari, forestali e Fausto Leali nel governo Berlusconi IV, uno dei sequel peggio riusciti della mitica saga del nano di Arcore.
In qualità di ministro Zaia si fa apprezzare per la sua presenza ad ogni manifestazione gastronomica, sia essa un congresso internazionale o la sagra dell'anguilla di Comacchio. Durante queste comparsate Zaia è solito abbuffarsi come se non mangiasse da una settimana presso gli stand delle specialità padane, rifiutando invece di assaggiare le pietanze del Sud Italia con un vago:

« Eh volentieri, ma non ho ancora fatto l'antimalarica! »

Il primo problema che deve affrontare durante il suo mandato è un incidente diplomatico tra Italia e Stati Uniti, dovuto alla scoperta che il Brunello di Montalcino che arriva negli Usa è in realtà diluente. Il rischio di una guerra nucleare è alto ma Zaia, con la sua affinata abilità oratoria, lo scongiura convincendo gli americani che proprio il sapore da diluente, l'odore da diluente e le etichette che riportano la parola diluente sono le caratteristiche migliori del vero Brunello di Montalcino.

In seguito si rende autore di alcune iniziative shock, come quando suggerisce di dare al Tavernello il marchio DOC, o come quando propone l'abbattimento della moschea di Padova perché, a suo dire, "intralcia le attività commerciali del Vinitaly".
Che però si tiene a Verona.

Nel 2010 succede a Giancarlo Galan alla presidenza del Veneto. Il suo discorso d'insediamento è un rutto di tredici minuti che viene accolto con entusiasmo e commozione dalla folla di leghisti.

« Che belle parole, si vede che è uno studiato! »
(La folla di leghisti)

Imprese

  • Nei suoi due anni come ministro, per rendere omaggio alle proprie origini contadine, Zaia ha indossato notte e giorno degli stivali sporchi di letame.
  • Zaia ha brevettato una rivoluzionaria pillola contraccettiva: si tratta di un masso di quattrocento chili che va piazzato davanti alla camera da letto delle ragazze. "E poi vediamo se vanno ancora in giro a darla a destra e a manca!" ha urlato il presidente del Veneto all'indirizzo di non si sa chi, visto che nessuno lo stava intervistando.
  • Nel 2006 ha salvato un immigrato albanese che, in seguito ad un incidente, era rimasto intrappolato in una macchina in fiamme. Dopodiché lo ha picchiato fino a fargli confessare di averla rubata.
  • Nel 2007 viene beccato dalla polizia mentre viaggiava ai 193 km/h su una pista ciclabile. Zaia è sceso barcollando dall'auto, ha steso un poliziotto con un pugno e gli ha urlato contro: "Ti credevo più forte, Batman!"
  • Al Vinitaly 2009 un facinoroso contestatore ha sfidato Zaia a una sfida enologica e gli ha porto un calice di Prosecco di Valdobbiadene in cui aveva precedentemente urinato. Dopo l'assaggio, Zaia ha squadrato con severità lo scostumato provocatore e gli ha detto: "Ti consiglio di farti vedere da un medico, giovanotto. Hai un principio di cistite."
  • Zaia è talmente scroccone che una volta è stato lui a presentarsi a casa di Giovanni Rana.
  • Al giorno d'oggi Zaia tenta di rifondare la Serenissima estendo i già ampliati possedimenti terrieri conosciuti come Emirati Veneti.
  • Zaia verrà presto nominato Doge di Venezia e dintorni.

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Siamö padani, abiamö ün söniö nel cuöře, brüžare il tricölöre, brüžare il tricölöre!