Alessandria

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Alessandria

(Stemma)

"Vedi sopra"

(Motto)

Posizione geografica Tra due collettori fognari
Anno di fondazione Troppo presto
Abitanti Sempre di meno
Etnia principale Leghisti e neger
Lingua Mandrogno (mix tra piemontese, ligure e runico)
Sistema di governo Lega
Moneta Sempre nel portafoglio
Attività principale Furto, arresto, confessione
Bandiera e motto di Alessandria: «Un fiato deprimente si leva dalle strade di Alessandria».
« T’è vist? L’ha vensì il negher »
(Signora a un’altra signora in panetteria dopo che Obama ha vinto le elezioni)
« Chi più spende meno spande, e non vive ad Alessandria »
(Proverbio alessandrino)
« Vedi Alessandria e poi cerca di vedere qualche altro posto »
(Detto popolare)

Alessandria è la città italiana con il più alto numero di caserme per abitante, con il più alto numero di chiese per caserme e con il più alto numero di abitanti in caserma, nonché col più alto rapporto detenuti/abitanti. Quindi se non sei un prete o uno sbirro potresti trovartici male.

La città

La popolazione è di circa 90.000 abitanti, ma tende a diminuire vistosamente, almeno per quanto riguarda quella italiana e quella libera.

Il clima è quello continentale freddo della madonna d’inverno e continentale caldo porco d’estate. In primavera e autunno piove. Le uniche costanti sono la nebbia e le zanzare, sia ad agosto sia a gennaio, sia dentro che fuori di casa. Alessandria è un nodo autostradale, è cioè circondata da quattro autostrade e da tre svincoli che, curiosamente, dispongono solo di rampe di uscita. È anche un nodo ferroviario (4 linee, tutte occupate) ma soprattutto è un nodo alla gola.

Nota anche come la città tra i due fiumi, ovvero la Pittsburgh italiana – per cui quando piove, e piove quasi sempre, c’è il rischio che l’acqua arrivi fin dentro il municipio – al tempo di Barbarossa faceva parte della Lega Lombarda, e anche adesso.

La giunta

La provincia di Alessandria in verde Lega.

Le elezioni amministrative seguono pedissequamente il trend nazionale, per non rischiare di dare un po’ di colore e di vita alla città, per cui quando al governo c’è la sinistra sindaco e giunta sono di sinistra e costruiscono rotonde e quando invece c’è la destra sono leghisti e tirano giù ponti. L’estrema sinistra è sempre all’opposizione e l’unica cosa che riesce a fare è intitolare una piazza a De Andrè.

La società

Gli alessandrini, trovandosi a metà strada tra Genova e Biella, hanno acquisito le migliori caratteristiche di questi due popoli: la xenofobia e la tirchieria. Per cui se in giro vi capita di sentir dire “pagare all’alessandrina”, significa che, se proprio deve, ognuno paga per sé e soprattutto non paga a uno straniero. La città è comunque viva, nonostante le grigie apparenze: la mantengono in vita un tribunale, un ospedale, un teatro di cemento e amianto, una discoteca fuori città (la Luna Rossa), un parco deserto, un’università dentro una fabbrica, un’area pedonale lastricata con le lapidi, una decina di pub chiusi e una squadra di calcio: i Grigi.

Attrattive di Alessandria

Queste ragazze suonano alla Luna Rossa ma non sono di Alessandria.

Fuori della caserma e della chiesa la maggior parte degli alessandrini trascorre il tempo appunto in corso Roma o in piazzetta della Lega di giorno, alla Luna Rossa di sera e agli arresti domiciliari di notte.

In corso Roma:

- Tizio: “Cosa fai stasera?”
- Tizia: “Vado alla Luna Rossa. Tu?”
- Tizio: “Anch’io. E poi?”
- Tizia: “Poi sono agli arresti.”
- Tizio: “Allora ci vediamo domani mattina in caserma.”

Quando la Luna Rossa è chiusa quindi la disperazione è totale, soprattutto in Piazza della Libertà, dove ognuno dei quattro lati è riservato a una diversa tipologia di esseri viventi:

  • Primo lato per i fighetti con la macchina del papi da 50mila euro parcheggiata in quarta fila e la ragazza, sempre del papi, parcheggiata sul marciapiede.
  • Secondo lato per gli extracomunitari che rompono le bottiglie e si lanciano in faccia le biciclette, quelle rubate alla stazione.
  • Terzo lato per gli ultranovantenni che parlano di politica bestemmiando come si bestemmiava ai tempi di Cavour.
  • Quarto lato per le coppiette di tamarri che pomiciano sulle panchine e vengono importunate continuamente dai clacson degli amici.

Una cosa sola è comune a tutti i lati della piazza, a tutte le vie e a tutti gli angoli della città: dopo le 20 l'ultima lingua rilevata è un dialetto misto romeno-palermitano-durazzese, comunque più comprensibile delle bestemmie dei vecchi.

Composizione etnica degli abitanti

Composizione degli abitanti per professione

Alessandria ad agosto.

I quartieri

I quartieri, o distretti militari, sono quattro:

  1. Centro: è la città vecchia all’interno delle mura, che ora non ci sono più perché se no non ci stavano le rotonde. Il centro del centro è pieno di vita fino all’aperitivo, poi, verso le otto, in giro non c’è più nessuno perché scatta il coprifuoco militare. Verso le rotonde invece ci sono China Town, Albània City e Nuova Bucarest: qui è inutile chiedere qualcosa, anche solo di accendere, perché nessuno capisce quello che dici.
  2. Pista!: il quartiere residenziale, videosorvegliato non solo dalle telecamere ma anche da un satellite dell’aviazione che, non appena ti avvicini a un cancello, scarica un raggio paralizzante e allerta tutte le caserme dei dintorni. Qui non ti dicono nemmeno la strada, anzi se ti vedono per strada chiamano i carabinieri.
  3. Orti: il quartiere dei pensionati, degli agricoltori, dei detenuti semiliberi e degli ex detenuti. Qui non ti dicono neanche che tempo fa.
  4. Cristo!: il rione popolare. Qui sono loro a chiederti qualcosa.

Le caserme

La cattedrale e, accanto, la caserma dei carabinieri.
  • 15 caserme dei carabinieri
  • 12 caserme della polizia
  • 8 caserme della guardia di finanza
  • 7 caserme dell’esercito
  • 6 caserme della polizia penitenziaria
  • 5 caserme della polizia municipale
  • 5 caserme dei vigili urbani
  • 4 caserme dei vigili del fuoco
  • 4 caserme della guardia forestale
  • 4 caserme della guardia civica
La biblioteca di Alessandria.
  • 3 caserme della polizia stradale
  • 3 caserme della DIGOS
  • 3 caserme della polizia giudiziaria
  • 3 caserme della polizia militare
  • 3 caserme della polizia in borghese
  • 2 caserme della polizia ferroviaria
  • 2 caserme della polizia fluviale
  • 2 caserme degli ausiliari del traffico
  • 1 caserma di salumieri

Alessandrini

Gli Alessandrini in stazione. Vanno di fretta per non farsi fermare.
Uno qualunque : Mi scusi, per il municipio?
Alessandrina : Va’ via, drugà!
Uno qualunque : Sai dirmi dov’è la facoltà di scienze?
Alessandrino : Non sono di Alessandria.
Uno qualunque : Scusa…
Alessandrino : Non ho niente, chiedi a qualcun altro.
Uno qualunque : Ci beviamo un caffè?
Alessandrina : No, devo andare a casa da mia madre, perché è morta mia nonna e il cane sta male.
Uno qualunque : Ehi, ti ho solo proposto un caffè, non ti ho chiesto di darmi il culo

Una qualunque : Andiamo al bar a prenderci un caffè?
Alessandrino : No grazie, l'ho già preso ieri
Uno qualunque : Per cortesia, avrei bisogno…
Alessandrino : Va a travajè, barbùn!
Alessandrino : Vieni alla Luna stasera?
Uno qualunque : Ma vaffanculo.

Un po’ di storia

Alessandria fu fondata in onore di un papa (Alessandro Magno III), poi divenne una fortezza militare e infine sede di due carceri punitivi.

Personaggi famosi di Alessandria

La deprimente divisa dell'Alessandria. Anche lo sponsor ha il braccino corto.

Città gemellate


Siamö padani, abiamö ün söniö nel cuöře, brüžare il tricölöre, brüžare il tricölöre!