Vicenza

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Vicenza

(Stemma)

"Miao"

(Motto)

Posizione geografica Veneto Stato Sovrano
Anno di fondazione 800 a.C.
Abitanti Troppi
Etnia principale Boara
Lingua Veneta
Sistema di governo Consiglio dei 10 anziani
Moneta Grappa a 90°
Attività principale Gara di bestemmie


« Speremo ca no vegna Cicero frà sindaco dio can! »
(Anziana signora del capoluogo al mercato)
« Miaoooooo!!! »
(Tipico suono dei piatti vicentini)
« Vicentino maledetto, dammi indietro il mio micetto »
(Whiskas, slogan pubblicitario anni '80)
NonNews

NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Vicenza.


WCenza è un capoluogo di provincia del Veneto conosciuta come la città del Palladio, dell'oro e dello spurgo fognario.

Una recentissima proposta di legge locale molto democristiana vorrebbe ribatezzare la denominazione dei vicentini di dubbia autenticità in Juden in modo da essere meglio perseguibili, aggirabili ed estorti dall'unternehmer locale più facoltoso, dei condominei in Lager e del Presidente Schneck in Adolf. Il tutto è finalizzato a controllare il flussi di carne viva sul territorio, controllare i decessi per schedulare e pronosticare la produzione di detergenti intimi per gatti presso l'inceneritore di cà capretta. Talvolta accade che qualche matricola esca dal controllo della monitorizzazione. Per questo solitamente si procede alla eliminazione del soggetto sovversivo tramite l'ausilio del viadotto di sant'Agata oppure alla asportazione dei testicoli senza anestesia al fine di interrompere la continuazione della sua specie imperfetta. Il rito completo (conosciuto come antica tradizione della rua) prevede infine di appendere i testicoli ai lobi degli orecchi a mò di orecchini. Mai può trattarsi di un vicentino dop in questi casi (naturalmente). Il vicentino dop deve rispondere alle caratteristiche stringenti di avere il cognome che termina per -in oppure di origine austriaca, possibilmente alto almeno 1 metro e 81, occhi blu o verdi e capelli di color chiaro. Deve avere generazioni risalenti all'impero Austroungarico nella Nobile provincia di Vicenza, nutrire un sincero senso di colpa nei confronti di Vienna perché il nonno ha contribuito a vincere la guerra su par el Cengio contro l'Austria, e detestare i tedeschi. Questa specie di razza Ariana è priva del fenomeno della scoreggia e possono venire alla luce con il pisello placato d'oro 18 carati. Ultimamente è in corso un processo di ingravidamento coatto tra specie simili in via di estinzione onde evitare l'inevitabile proliferare delle unreinenraße causato dalla globalizzazione.

A detta degli abitanti, le principali attrattive della città sarebbero tre: le luci, Babbo Natale e i sassi.

Storia

1350 d.C.: i vicentini danno fuoco ad una chiesa per cuocerci sopra baccalà, gatto e polenta.FOTO ANSiA

La città di Vicenza venne fondata dai padani boari del posto (da non confondere con gli altri), retici, turchi, ungheresi, etnie slave, singani, ebrei e kamikaze su un terreno particolarmente acquitrinoso, come la vicinissima Berlino, ma solamente perché i contadini circostanti ci portavano a pisciare la vacche. Secondo i diari di Fra Peppino da Ladispoli l'anno di costruzione si attesta intorno al 666 d.C.. L'anno di fondazione non è un caso perché questa tranquilla metropoli è chiamata città della Bestia, non tanto perché Satana ci risieda, ma a causa del tipico odore emanato dei suoi abitanti caratteristici. Dagli avvenimenti di allora venne eletto anche il primo sindaco (ma sarebbe meglio chiamarlo podestà) della città, tale Enrico Hüllweck, che da allora viene soprannominato "il figlio non voluto di Silvio Berlusconi". Negli anni a seguire la città cadde in mano a ai Franchi, ai Galli, ai Polli, ai Tacchini, agli austriaci e a Cristiano Malgioglio durante il suo tour "Avanti con il rettoscopio" del 1982.
Nel 1987 entrò a far parte della Padania, uno stato che vive e prospera nella testa spaziosa del Senatur Umberto Bossi. Si pensa sia uscito spontaneamente dalla Padania dopo la cattura di Pietro Maso nella prima metà degli anni novanta.

La svolta yankee

George W. Bush durante un pranzo diplomatico a Vicenza.

A partire dal 2006 la città di Vicenza è stata regalata agli Stati Uniti che in segno di ringraziamento non hanno bombardato l'Italia e hanno cambiato obiettivo puntando all'Iran. Sono previsti in progetto anche la costruzione del più grande McDonald's del mondo, l'insegnamento dell'americano nelle scuole e l'obbligo di esporre la bandiera americana il 4 luglio.

Dal 2007 è nato il movimento della Lega "No al No al dal Molin" (come sapete doppia negazione=affermazione). In realtà essendo anche la Lega contraria al Dal Molin, in quanto gli americani sono pur sempre immigrati che si stabiliscono nella "Nostra Terra, rubandola al popolo", il significato dello slogan era: "No alle manifestazioni contro il Dal Molin". Secondo un'intervista a un proprietario di un gazebo della Lega Nord a Vicenza, il motivo per cui le manifestazioni non s'hanno da fare né domani né mai, è che i No-Global e i comunisti antiamericani spaccherebbero vetrine dei negozi a tutto spiano... Almeno questo è quello che pensa Enrico.

Generici Eventi storici

  • 1806 Napoleone regala agli austiraci Vicenza, nell'apposito pacco regalo.
  • 1943 Hitler arriva a Vicenza ma non la invade. Qui recita la storica frase: "Questa città è troppo brutta, mi fa pietà, non serve saccheggiarla, si saccheggiano già da soli".
  • 1944 Hitler fugge, ordinando di radere al suolo Vicenza, perché a pranzo gli offrono un piatto a base di lepre vicentina.
  • 1971 i Black Sabbath approdano a Vicenza, ma dopo averla visitata, il Chitarrista Tony Iommi ha un'overdose spontanea e il concerto non si può più fare.
  • 1997 il Vicenza vince la coppa del mondo, o almeno così credono i vicentini.
  • 1999 viene eletto sindaco il grandissimo Enrico Hullweck.
  • 2005, di comune accordo, Silvio Berlusconi e George W. Bush decidono che Vicenza è abbastanza grande da contenere contemporaneamente una base americana e un aeroporto militare americano, purtroppo non hanno fatto i conti con i facinorosi No Dal Molin il cui guru, Francesco Caruso, si dice che possa scoreggiare ininterrottamente durante tutto il tragitto una manifestazione anti-USA.
  • 2008 va al trono Achille (a)Variati, attraente signore del Partito Democratico; la sua rivale, la perfida Amalia Sartori (male)detta "Lia", del PDL, promette di andare a Bruxelles (dimostrando ottimamente che di Vicenza non gliene frega un beneamato cazzo), ma in realtà rimane in consiglio comunale per rompere i coglioni ai vicentini che non l'hanno votata.
  • 2018 Diventa podestà Francesco Rucco, votato dal 123,78 % dei vicentini; dopo pochi giorni fa demolire il santuario di Monte Berico per far sorgere al suo posto una sua statua alta 30 metri. Pochi mesi dopo è nominato Conte della provincia di Vicenza e, in seguito a tale accadimento, viene canonizzato dal locale vescovo su impulso di Giancarlo Gentilini
  • 2999 muore Enrico Hullweck, dopo un intero millennio di mandati in qualità di sindaco.

Economia (Schei)

A Vicenza è ottimamente sviluppata l'industria, in particolare quella del sapone umano (die Menschlicheorganischeseife rivenduto e rimarchiato alla fascistissima società Lidl, fondata da Hitler durante il terzo Reich), dei crauti, del dentifricio, che ogni anno permette di creare prodotti rinomati in tutto il mondo quale il celebre Colgatto, acquistato da chiunque adori i peli di felino tra i denti. L'industria Findus, dedita alla gastronomia, è particolarmente rinomata per i suoi 4 Gatti in padella, di cui il capitano dei sofficini va ghiotto, disponibili in diversi gusti e aromi (dal soriano al siamese) nei ristoranti locali. Tale piatto viene generalmente servito accompagnato dalla bevanda energetica Gattorade, detta anche spremuta di gatto. Di notevole rilievo fu il tentativo di produrre su scala nazionale scatolette al precotto di felino, sponsorizzate dalla Lanerossi, ovvero la SPAM-MEOH! Srl, divenuta CAMEO e infine assorbita dalla attuale Whiskas. Risultò in un fallimento; che si riflesse sulla locale squadra calcistica che cadde dalla serie A alla serie Z, provocando il lutto cittadino che si tradusse nello storico sciopero della fame.

È seconda soltanto a Torino per numero di Night-Club a luci rosse (leggasi puttanai).

Negli ultimi dieci anni,però, Vicenza ha registrato il maggior numero di delocalizzazioni/fallimenti in Italia. Attualmente sta' registrando buoni indici di crescita economica e il tasso di disoccupazione tra i più bassi de'a Nassion.

La Città

Tipica strada vicentina.

Sede delle epi-scopate (sita in Parco Querini). Patrimonio UNESCO grazie a un architetto sublime, tale Andrea Palladio, conosciutissimo in tutto il mondo e dal quale è stata copiata la celebre "Casa Bianca". Sede del Parlamento della Repubblica del Nord, privilegio concesso da Umberto Bossi e dalla CDL come gesto per non far sentire Vicenza ai vicentini di meno in fatto di fanatismo e inettitudine. Il Simbolo della città sarebbe dovuto essere la polenta oppure il microprocessore, ma alla fine gli italiani hanno preferito il gatto, in quanto Vicenza è uno dei più grandi centri di felini dell'intero globo! E questo soltanto da quando la popolazione locale scoprì che il baccalà con la polenta si combinava meglio che col micio.

Sandwich concepito apposta per il Puttan tour.

Il puttan-tour

Per i turisti più ansiosi di scoprire nuovi orizzonti, l'azienda di trasporti locale offre delle visite guidate alle bellezze notturne di Vicenza.

L'azienda AIM trasporti spa, organizza per l'occasione il pacchetto turista sessuale fai da te che comprende:

  1. cena a base di baccalà alla vicentina.
  2. puttan-tour su autobus originale degli anni '60 in Viale Verona, Viale Milano, Viale San Lazzaro e zona stadio.
  3. pernottamento con la mignotta prescelta al Jolly Hotel di Viale San Lazzaro.

Cultura

Al di fuori di quella vicentina, la cultura a Vicenza si pensa non esista. Le uniche opere d'arte sarebbero quelle del grandissimo (da loro dimenticato) architetto Andrea Palladio (ovviamente nato a Padova) che si sta tuttora rivoltando nella tomba in virtù dei disastri architettonici/urbanistici avvenuti nella sua città dopo la sua morte.

Sgarbi critica una delle tante ville palladiane.
No comment.

Alcuni considerano anche lo stadio (localmente conosciuto come cittadella della sapienza), luogo di cultura (oltre che di coltura poiché sul campo è noto che d'estate vengano coltivate patate), ma si tratta esclusivamente dei Paladini della Divinità Canina, un'associazione culturale impegnata nell'inventare sempre nuove e divertenti bestemmie, che hanno nello stadio il loro maggior punto di ispirazione. Nonostante questo la città conta alcune grandi e sensazionali band locali, vale a dire Derozer (almeno quando non sono talmente ubriachi da ingoiare gli strumenti), Dufresne e Dream Theater.

Religiosità

La religiosità vicentina è conosciuta in tutto il Bel Paese. Infatti, chiunque passi per la città palladiana potrà accorgersi di quanto sia "vivace" la presenza di Dio e della Madonna nel cuore della popolazione: dalla frequenza con cui compare la bestemmia nelle frasi più banali (es. "*...mi ha punto un insetto! Dio cane porco maiale schifoso Madonna puttana...").

Attività sociali (Far bagolo)

Attualmente non c'è alcuna attività sociale divertente che sia al pari dall'esercitare l'arte del no-global. Infatti, si pensa che in questo momento a Vicenza si diverta soltanto Beppe Grillo !

L'unica cosa che è stata fatta concretamente è la squadra di calcio, che ora però vive momenti bui.

In questa Town del nord-est itagliano non esiste la possibilità di divertirsi. I bar al sabato sera pullulano di truzzi, che pur di attaccare rissa con i metallari e i punk vicentini, vanno in disco alla domenica pomeriggio con conseguente intasamento da vomito degli scarichi cittadini già dalle 20.00. Nei mesi invernali invece i vicentini si dedicano alla tradizionale caccia al gatto della cui carne vanno veramente ghiotti. I gatti di solito o vengono fatti in salmì o al forno con le patate oppure si prepara la rinomatissima poenta e gàto, da non confondere con la poenta e osei.

Un'ordinanza di uno dei tanti comuni. Perché mi viene fame?

L'arte de metare su el gato

"Noaltri visentini semo ciamà “magnagati”,ma la stragranda majoransa no la ga mai vudo el piassere de sajare sto “felino” tanto gustoso. El gato, se sa che d’inverno el ze pì grasso ch’in tute le altre stajon de l’ano,e lora se vole che ‘sto chi sipia el momento pi propissio par metarlo in tecia. Serta zente la dise ch’el gato ghe fa stomego, e serta altra, che no la sa cossa fare tuto el tempo, che ze da barbari magnare ste creature.

I gati in efeti le ze bestie pitosto birbe; tuti i dise che i ciapa i sorsi, gnente vero:sti lazaroni i ronfa dì e note e co te giri l’ocio ze zà spario el polastro belo che curà, pronto da essare messo su a cusinare. Sensa parlare dei oseleti e dele risardole che i brinca in primavera e d’istà, tute pore bestiole che magna bai e che ghe fa ben a la campagna. I sorsi romai no i se preocupa pì dei gati nostrani, i pole nare in giro dove che i vole stasendo solo tenti a le machine che core in strada e che i ze l’unica roba che podaria coparli.

Ma tornemo al nostro gato che gavemo lassà polejare on fiatin massa. Se gavì deciso de farlo in tecia, ocore prima de tuto che serchè de vedare quaeo ch’el ze quelo pì in carne, sperando de intivarghine uno che n’ol ga superà i do ani de età e che la so parona la ve gabia fato on dispeto tenpo indrio. Na bona matina tolì su el s-ciopo e vè fora bonora, disendo in casa ca vè ciapare on bigolo de aria fina. Mejo de tuto saria ch’el dì prima gavesse fato ‘na bela nevegada, de quele che resta par tera quindase dì. Apena ca ociè el gato in parola fè finta de gnan vedarlo,scondive de drio on canton, carghè el sciopo e fè quelo che gavì da fare. Portevelo casa rento la sporta dela spesa,par strada saludè tuti e a chi che ve domanda cossa ca gh’in fè del s-ciopo, disighe ca si nà a trarghe a on pantegan. Na volta rivà a casa sarè ben el cancelo,né in te l’orto e pichè su s’on palo el gato, verzighe la pansa cofà on conejo e tireghe fora tute le buele tegnendo da parte el figà. Tajeghe via la testa e deghela al can. Scavè desso na busa ne la neve, metighe rento el gato e po coersila da novo. Vè in casa, metì in giassara el figà del gato in na scudela e vè in seciaro a lavarve le man fa Ponsio Pilato e po da l’osto a bevarve on goto. Al sabo ve confessarve e a la domenega a tore la Comunion! Lassè el gato soto la neve par oto giorni, stasendo senpre tenti ch’el sia ben coerto e ch’el can resta ligà a caena. Dodase ore prima de metarlo su in tecia tirelo fora da la busa e ch’ol ze deventà tenaro, pelelo e lavelo puito, lassandolo po’ tacà a sgiossarse. Felo a tochiti e metili in ona piana co na siola,na carota, na ganba de seino, on spigolo o do de ajo, el tuto trità, treghe rento anca do foje de doraro qualche gran de pevare e quatro-sinque de denèvre, on spisigon de droghe e quanto sale ch’el basta. Neghelo de vin bianco pitosto seco e desso metilo in te la moscarola in caneva a marinarse par tuta la note. La matina scolè i tochi de carne dal vin, sugheli puito e feli rosolare in on antian co’n poco de ojo. Cò i ga ciapà colore caveli via da l’onto e vodè fora quelo che ze restà, pestè fina na siola, on pugneto de parsimolo e on spigolo de ajo, po metì tuto ne l’antian cò na s-cianta de buro e ojo zontandoghe dele fojete de salvia e on rameto de rosmarin. Lassè sfritegare e po’ metì rento i tochi de gato. Dopo diese minuti buteghe in sima anca quatro-sinque pomodori pelà pena verti, o se no on poca de conserva. Missiè col guciaro de legno, zonteghe on biciere de vin bianco e uno de rosso, metighe su el coercio e fè cusinare par on ora e mesa,do, bagnando co el brodo se se suga massa. A la fine unighe el figà trità, metì i tochide gato col so pocieto sol piato e porteli in tola compagnandoli cò la polenta calda. Disighe ch’el ze conejo nostran,slevà a erba e farinasso e vedarì che rassa de figuron che farì.

Co i gà ben magnà e bevù, servighe, insieme co la graspeta, la novità… Gavaria caro che me contassi i sesti che gavì visto fare da chea zente là,che, serto in casa vostra no la tornarà a metare pi pie e la ve torà el saludo."

Cultura Sessuale

Se paragonata a quella del Veneto e del resto dell'Italia (si ricorda che a sud del Po esistono solo la COOP Repubblica Democratica Popolare Socialista Sovietica della Mortadella e le Terre Selvagge Afro-Mediterranee) la cultura del capoluogo è piuttosto disinibita soprattutto sul modo e i tempi di approccio tra persone di sesso opposto. Sussiste una forte attività scopareccia e un'ottima prevenzione contraccettiva. Dalla prima il turista medio italiano potrebbe rimanere leggermente turbato anche solamente passeggiando attraverso i parchi della città, come dimostrano le numerose denunce sollevate relative ad "atti osceni scoparecci" in luoghi pubblici. Atti che, a quanto pare, non disturbano minimamente la popolazione locale. Questa differenza culturale si pensa sia dovuta all'influenza statunitense che da più di mezzo secolo risiede in Vicenza e che, per quanto poco, abbia cambiato gli usi e costumi di questa comunità originariamente bigotta e assai polentona.

£engua

Le lingue ivi parlate sono, in ordine decrescente di diffusione:

  • Veneto (92,99%)
  • Tedesco e Cimbro (7%)
  • Taglian o Täjiàn (0,01%). Quest'ultima lingua sembra essere incredibilmente apprezzata dalla cittadinanza per inventare sempre nuove e fantasiose bestemmie, motivo per cui viene tutt'ora insegnata nelle scuole e ai meridionali arrivati copiosamente dagli anni del boom economico.

La £ingua Vèneta (da quest'anno è una Lingua) esprime concetti sintetici e risoluti, di poche parole ma carichi di significato, similmente alla mentalità d'oltralpe.

Ciò che segue potrà essere utile al turista che gli capitasse di imbattersi in situazioni intimità a seguito di un simpatico incontro. Faccio un esempio: senza problemi a una vicentina ci si può rivolgere così: "...Smudàndate kà te hàro." (trad. "per favore cara: ti andrebbe di spogliarti e di levarti le mutandine che sento tanto il bisogno di fare all'amore con te? Grazie per la risposta che mi aspetto sia positiva ..."), altre varianti della stessa richiesta possono essere: "voltate ka te dòparo", "vien xò ca te guerno" (...).

Richiesta tipica di una vicentina desiderosa di conoscere meglio il suo compagno: "Te skorlo'el persegaro", (ehm...trad.: "ti faccio un lavoretto di mano di quelli che so io ..."). Questa è per lei invece, quando il turista ha già raggiunto un buon livello di confidenza, potrebbe usare il seguente vocabolario: "A te sguaxo la salàda" trad.: "Vedendoti eccitata, adesso mi appresto a fare all'amore e io ci darò dentro con forza per farti provare più piacere!"

Sinonimi utili: osèo, thèga, caxo, renga = pene; mòna, vèrzsa, gàta, büzz , zergnapola = vagina

Negli stadi vicentini, l'imprecazione che va' alla grande è: "'va'n fìga de tò mare!" (trad. "Ti chiedo di sparire dalla mia vista quanto prima! In quanto inizio a perdere la pazienza). In italiano, invece, c'è soltano il seguente detto: "Tromba di culo - sanità di corpo - aiutami o culo - sennò son morto".

Abitanti

Il centro storico è abitato da ricchi retrogradi razzisti che credono che la loro nazione sia ancora l'Impero Asburgico, che la bandiera del comune sia a "Stelle & Striscie" (da cui SS), che l'America sia la fortuna economica dell'Europa e che la potenza bellica dell'Unione Sovietica sia stata smantellata grazie a loro in seguito alla Guerra Fredda. Storicamente, comunque, i vicentini non hanno mai prediletto gli agglomerati urbani. Infatti la ditribuzione sul territorio è piuttosto omogenea. Caratteristica riscontrata nel Veneto Stato Sovrano e negli stati d'oltralpe.

Politicamente :

Socialmente

Ospiti onorari/Amici

La città di Vicenza ha alcuni ospiti onorari che sono:

Con la squadra di calcio, Vicenza ha guadagato il rispetto delle seguenti città:

Nemici

Per motivi tutt'ora sconosciuti e con grande sorpresa dei vicentini, Vicenza è da sempre odiata dai seguenti soggetti:

Purtroppo, a causa della storica capacità della squadra di calcio locale (l'Associazione Sportiva Gattofagi Vicenza) di vincere con le più forti squadre italiane e internazionali grazie a botte di culo isolate mantenendo il risultato con un catenaccio a prova di tronchese, il Vicenza si è guadagnato i più ampi disprezzi da parte delle seguenti squadre:



Leggenda

Una leggenda parla di un luogo mitico a Vicenza, ove i truzzi non riescono a entrare o avvicinarsi. Studi scientifici dimostrano che tale luogo esiste veramente. È piazza Matteotti, ove punk, emo, metallari e chiunque non ne possa più di quei fastidiosissimi animaletti, si ritrovano per discutere dei metodi più facili per far estinguere la sopracitata razza.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

  • Si narra che alle elezioni comunali del 2008 a vincere sia stato Achille Variati, perché tutta la gente ricca che avrebbe votato Sartori era via per il ponte del 25 aprile e perché era schierato con il movimento No Dal Molin.
  • L' ex vescovo, Cesare Nosiglia, della diocesi vicentina, è stato un noto frontman dei Bad Religion, poi per cambiare sound passò ai ben più blasfemi Dark Funeral.
  • Una leggenda metropolitana dice che Cicero abbia come hobby quello di costruire rotatorie dappertutto: ne ha regalata una a suo figlio per il compleanno; ne tiene una in ufficio, davanti alla scrivania; una la tiene in salotto e a Natale ci costruisce l'albero.
  • Attualmente il saluto più diffuso trai giovani vicetini è l'insopportabile "Ciao Vez!!". Alcuni credonono che sia l'abbreviazione di "ciao vecchio".
  • Se cerchi della gente imbottita di Droga la puoi trovare benissimo in Campo Marzio
  • A Vicenza è sconsigliato interagire con i nativi non sobri, a meno di non voler sperimentare sulla propria pelle un po' di calorosa accoglienza (vedi bomba Molotov).

Voci correlate

Lincs esterni


Siamö padani, abiamö ün söniö nel cuöře, brüžare il tricölöre, brüžare il tricölöre!