Bologna

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Bulàgna

(Stemma)

"Bulàgna l'è semper Bulàgna!"

(Motto)

Posizione geografica Strategica, infatti è il capoluogo di regione, si trova tra gli Appennini e la pianura. Capoluogo della Repubblica Sovietica di Paranoika e capitale della Repubblica Popolare di Falce e Mortadella
Anno di fondazione Precedente all'origine dell'universo
Abitanti Millemila.
Etnia principale Bolognese, con influenze Nord-Africane
Lingua Bulgnàis
Sistema di governo Qualcuno è al potere, anche se non sembra
Moneta Il Resto del Carlino
Attività principale Provare a gestire l'Università
Patrono San Petrolio Petronio


Attenzione! Siete arrivati a


BOLOGNA

siete sicuri di voler proseguire?

« Tè un' fenomen Gigg...ti fantastic, eccezziunel... Brisa preoccupéret! »
(Andrea Mingardi su Sòc'mel e Bulaggna)
« Sòc'mel! ancch Bulaggna ian mess què!!! »
(Bolognese su Bologna)
« Brisa fèr l'èsen ragazull! »
(Bolognese su Bimbominkia)
« Piotòst che gninta lè meji piotòst. »
(Bolognese su perle di saggezza)
« Sòc'mel!! »
(Bolognese su qualsiasi cosa)
« Tra cani e padroni, Bologna è piena di stronzi! »
(Pier Paolo Pasolini su Bologna)

Bologna è una metropoli dell'Italia Padana famosa per le sue tradizioni e peculiarità. la popolazione si stima intorna al milione di persone, contando però anche i borghi di Corticella, San Lazzaro di Savena, Casalecchio di Reno, Borgo Panigale, eccetera. Ergo, la popolazione dentro le mura si riduce a 15 persone, di cui più della metà nella salumeria di Romano Prodi.

Storia

Il puntino rosso che vedete è Bologna.

Storia noiosa

Bologna risulta abitata sin da prima del Big Bang. Al momento dell'esplosione gli abitanti si spaventarono ed esclamarono: "Bòia d’un mànnd lèder!"[1], e poi ripresero al solito tran tran. Venne poi colonizzata da un popolo di palafittari, chiamati villanoviani dall'insigne archeologo[citazione necessaria] Giovanni Gozzadini, noto per essere stato anche primario all'omonimo ospedale cittadino.

I palaffittari poi vennero scacciati dai Galli Boi, denominati così perché incrocio di queste due specie, galli e buoi, appunto. I Galli eressero il pollaio municipale e iniziarono a costruire altri pollai-condomini. Nel settordicento a.C. arrivarono i romani, che distrussero i pollai gallici e ricostruirono la città col nome di Bononia. Nel settordici brumaio 21 d.C. un salumiere inventò la mortadella, e quel giorno il settordici brumaio fu dichiarata festa comunale.

medioevo

Dopo la caduta dell'Impero Romano, Bologna fu conquistata dai longobardi, di cui fu un fulcro militare e culinario. Nel 1088 fu istitita la Alma Mater Insaccorum, la prima Università d'Europa. Si insegnavano Diritto e Cucina. Nel 1254 Il Libero Comune di Bologna[2] cattura Renzi Re Enzo e lo imprigiona in un Palazzo con vista del Nettuno.

Nel '200 sempre i bolognesi, non sapendo che fare, iniziarono a costruire delle torri. all'inizio erano basse e servivano da salumerie, poi si fecero sempre più alte e si perse l'utilizzo originale. Sempre l'insigne studioso Giovanni Gozzadini disse che erano state costruite per vedere l'orizzonte, poi scoprirono che l'orizzonte si vedeva anche senza farsi 300 scalini e passa. Un'altra teoria, ideata dal famoso storico Robert Jakob dice che le torri erano in realtà magazzini per salami e mortadelle, ma in realtà non è così perché è accertato che ci si stagionavano anche i prosciutti.

Nel 1312 fu emanata la legge cosiddetta Liber Prosciuttisus, la quale dichiarava che tutti gli schiavi e i prosciutti dovevano essere liberati. Fu così che i prosciutti si liberarono dall'insaccatura. Nel milletrecentosettantordici si ha notizia della prima Corporazione delle Arti bolognese, ovviamente la Corporazione dei Salumieri. Dal 1394 non si elesse più un Podestà macelliere perché il potere passò direttamente ai Pepoli, famosa[citazione necessaria] famiglia benestante bolognese. Durante la signoria dei Pepoli fu aperta la prima stamperia bolognese. Il primo manoscritto stampato a bologna è il De re mortarum, un libro di ricette sugli insaccati.

Il simbolo della Repubblica Cispadana.

Noia mortale

Nel 1506 arrivò Papa Giulio II e conquistò il Comune. Era la fine dei liberi macellai.

Dopo tre secoli di dominio papalino e bigotto, i bolognesi erano stanchi e covavano desideri d'indipendenza. Il 4 luglio del 1789 i bolognesi assaltarono la Dozza[3] e si costituivano repubblica indipendente. La neonata Repubblica Cispadana[4] comprendeva pressapoco tutta l'attuale provincia, eccetto il distretto porcaio di Imola, perché da sempre feudo romagnolo.

Dopo pochi anni ci fu una visita di stato da parte del Generale Napoleone. Il giovane ufficiale fece della repubblica un vassallo della Repubblica Frocese Francese, ormai ben più famosa, e ci fece includere Modena, Reggio Emilia, Ferrara, Molinella sul Reno e la Romagna. La capitale rimase Bologna, sebbene le sedute del parlamento si eseguivano a Reggio Emilia. La repubblica fu poi inglobata nella Repubblica Transalpina e poi direttamente dell'Impero Mangiarane.

Dopo il Congresso di Vienna, al quale intervennero i rappresentanti bolognesi solo per portare i tortellini, la città passo nuovamente sotto il dominio papale.

Storia Contemporanea

Nel 1860 fu firmato dai rappresentanti della Camera dei Salumi Bolognese il plebiscito dell'annessione al Regno di Sardegna, che poi divenne Regno d'Italia.

Non successe poi niente di rilevante, a parte la Prima Fiera Suinicola del 1874.

Durante il girone di ritorno della Prima Guerra Mondiale bologna fu bombardata dai crucchi e dagli angloamericani. Gli alleati entrarono in città solo il 30 aprile 1945, scoprendo con dispiacere che una brigata partigiana bolognese aveva già mandato via a calci in culo i crucchi.

Dalla liberazione fino al nuovo millennio la città ha avuto salumieri sindaci solo di sinistra. Non per niente è chiamata la rossa[5].

   La stessa cosa ma di più: Strage di Bologna.

Il 2 agosto del 1980 ci fu un party in stazione (un po' movimentato, a dire dei presenti). Non si capisce ancora oggi chi l'abbia organizzato. Durante la festicciola dei buontemponi fecero scoppiare dei petardi e però la cosa finì male.

Dopo la movimentata festa della stazione, tra gli anni '80 e gli anni '90 girava con una Fiat Uno, color bianca, una banda di eccentrici suonatori. Nel 1991 la banda uccise 3 carabinieri per sbaglio, investendone due con la macchina e schiacciando l'altro contro un pilastro. Tutt'ora è ancora sconosciuta la disposizione degli strumenti dentro alla macchina, perché è noto che non ci starebbero più di 3 persone e una chitarra dentro l'auto.

Società

La più famosa torre di Bologna alle 4 del pomeriggio.

Il 30% della popolazione appartiene all'etnia Erasmus, di cui si nota un predominante istinto sessuale che deriva dall'origine di questo popolo femminile dalla mitica città di Troia, nella Germania del nord. Il 60% della popolazione è pugliese, il 30% marocchino, il 20% spaccini, il 12% tossici, il 10% fancazzisti, il 7% studenti quarantenni[citazione necessaria] del Dams (da non confondere con i fancazzisti anche se il confine è lieve), il 6% terroni di origine non pugliese, il 5% pakistano, il 4% McDonald's, il 3% punkabbestia (ma in questa percentuale di dice rientrino anche i cani al seguito), e il 2% italiani (ovvero bolognesi). Vi è poi una discreta percentuale di gente non definita dalla dubbia provenienza, si dice che siano barboni incrociati con senegalesi.

Passatempo preferito dei Bolognesi è un'attività rituale chiamata "la sbronza" di antichissime origini. Il liquido rituale (birra santa per lo più HOLLANDIA o vin santo) viene estratto come da tradizione, da cavità naturali sotto i portici cittadini, cavità dette anche "Negozi del Paki". Estrazione anticipata dalla formula rituale "andiamo dal pakistano?".

Politica ed economia

I bolognesi sono tendenzialmente neoliberisti, aborrono l'intervento dello stato nella gestione dei servizi e antepongono il profitto a qualsiasi tipo di gestione partecipativa, con spiccate tendenze xenofobe. Per questo vengono criticati dal governo come filo-nazisti e fascisti nostalgici. Sovente ci sono proteste per innalzare il prezzo del biglietto degli autobus e gli affitti, ritenuti troppo bassi.

La Città

Scuole

Provincia

Bologna, in quanto tale, non fa Provincia ma "Città Metropolitana", la cui differenza è che il presidente della Città Metropolitana può fare lo snob con i presidenti delle altre comuni province.

Nella provincia scorrono vari ruscelli volgarmente chiamati fiumi, sebbene siano più fango che acqua. Tra questi possiamo citare:

  • Il Reno, che scompare nell'Adriatico per riapparire in Svizzera;
  • Il Santerno, noto per essere il confine tra mangia-tortellini e mangia-piadine;
  • Il Savena, definito dai geologi "Valle ad alta franosità" e perciò il miglior luogo dove costruire strade;
  • E altri canali creati da rubinetti rimasti aperti.

Il territorio della provincia è molto noioso e monotono;

A Nord troviamo immense distese di praterie coltivate e zanzare, mentre a Sud troviamo cime innevate perenni, con annessi paesini sconosciuti ai più e dalla dubbia accoglienza.

Luoghi famosi[citazione necessaria]

Il Nettuno, comprendente alcuni dei particolari più sorprendenti (ora è in restauro)
  • Palazzo d'Accursio
  • Basilica di San Petronio, definita anche La chiesa non finita o quella metà bianca e metà marrone
  • La Fontana del Nettuno, ottima per rinfrescarsi durante le calde giornate bolognesi.
  • le due torri, due torri (appunto) utilizzate per far venire le vertigini e stagionare le mortadelle.
  • Sacra Chiesa della Mela in Via Rizzoli
  • Palazzo inutile in stile gotico (chiamato dai più palazzo Re Enzo)
  • Piazza Liber Prosciuttisus (in onore all'omonima legge bolognese)
  • Salumeria "Da Prodi" in Via Clavature[6]
  • Torre Unipol, volgare copia dell'Emipire State Building.
  • Le rotative del Resto di Carlino.
  • L'autostazione di Bologna, ritrovo dei seguaci della Maria e covo dei briganti della peggior specie.
  • La Stazione Centrale di Bologna, come l'autostazione ma col 100% in più di aree esplosive.

Stereotipi

Bologna è nota al mondo per tre cose: la mortadella e i tortellini.

La prima voce è tipicamente americana. Gli americani saranno bravissimi a fare i cheeseburgers, ma di cucina in genere non capiscono nulla. Loro chiamano "Bologna" una specie di salame che fa davvero schifo e che loro fanno con gli scarti della macellazione o con i rifiuti cimiteriali che il sapore cambia poco. A Bologna la Mortadella è altro.. ma proviene anch'essa dalla stessa fase di scarto della produzione di ossa di maiale, ratto di fogna, barbabietole da zucchero (le foglie) e colorante rosa E666, lo stesso usato in Cina per le Barbie tarocche.

Poi ci sono i tortellini che però non si trovano tanto facilmente, costano una cifra e se non li fa la nonna fanno cagare.

Trasporto pubblico

Bologna è da sempre fornita da una ottima rete tranviaria metropolitana filoviaria autoviaria. In origine si viaggiava sui canali, che tutt'ora scorrono sotto la città e che intralciano il progetto della metropolitana. Oltre ad aumentare l'umidità già abbastanza alta, codesti canali non servono a un tubo. Già nel 188epassa la città era servita da un ottimo servizio di tram a cavallo, precisamente le linee 138¾ Due Torri - Via Ugo Bassi e 122½ Piazza Maggiore - Piazza Galvani.

Logo Tper.

Nel 1892 le carrozze a cavalli vengono sostituite da più comodi[citazione necessaria] tram a vapore. nel 1937, quest'ultime vengono cambiate con una moderna rete filoviaria, tra le più efficienti d'europa[citazione necessaria]. Nel 1975 finalmente viene creata l'ATC (Azienda Trasporti Criminali) che potenzia le linee su strada e elimina quasi del tutto la rete filoviaria. L'ATC viene premiata nel 2127 e nel 2821 come miglior trasporto pubblico dell'anno, poiché ha raccolto millemila euri solo facendo multe a random e aumentando di anno in anno il prezzo dei biglietti.


Nel 2012 viene creata, dalla fusione dell'ATC con la volgare copia ferrarese dell'ACFT (Azienda Criminali Ferraresi Tranviati) la TPER (pron. Tipèr, nome completo: Tpertruffa.)

Biglietti e abbonamenti

Girare per bologna coi mezzi pubblici è sconsigliato. Costa un occhio dalla testa molto poco, non transitano per il centro il sabato e la domenica perché devono evitare lo scappellamento a destra, che fanno sbrindellare i telomoni denigratici sotto le due torri con la quintana, e arrivano spesso e volentieri con 10/20 minuti di ritardo arrivano sempre in orario, anche con violenti nubifragi o catastrofi immediate[citazione necessaria].

Gli scioperi bisettimanali degli autoferrotranvieri non influscono alcuno sul servizio, essendo i trasporti garantiti dal cosiddetto "servizio obbigatorio", garantito dal Decreto Legge A38/1874 bis comma 2 frase 14, il quale prevede che gli autobus girano dalle 8.30 alle 9.00 e dalle 16.45 alle 17.00.

Il costo degli abbonamenti è regolato da una semplice proporzione:

Dove con X si intendono i soldi contenuti nel portafoglio al momento dell'acquisto.

Poi bisogna passarlo sempre, ovunque e comunque dall'obliteratrice, altrimenti gli addetti al controllo dei biglietti e degli abbonamenti ti verbalizzano una sanzione amministrativa e contemporaneamente ti mandano pure al punto Tper di via IV novembre, 16/1 per poter pagare la suddetta sanzione.

Trasporto Ferroviario

Il trasporto ferroviario bolognese è affidato a Tper e Trenitalia, quindi potete capire la qualità dei servizi.

La Stazione Centrale di Bologna è impraticabile e in continuo rifacimento. Appena giunti non capirete più un cazzo e vi perderete all'istante. Come se non bastasse le pareti si sposteranno e la possibilità di finire investiti da un treno merci è del 45,73%.

Personaggi "famosi" di Bologna

La locandina di Super Cazzola, candidato Sindaco elezioni 2009.

È anche la città natale di Pier Paolo Pasolini, noto fornitore di aforismi per Nonciclopedia e regista nel tempo libero, che infatti per la vergogna diceva di essere nato a Parma.

A Bologna inoltre soggiornò Vittorio Sgarbi durante l'Università, di cui si vedono i pesanti risultati nel carattere.

Musicisti a Bologna

Bologna è anche la causa di ustioni alle orecchie grazie alla nascita di:

Inoltre a Bologna soggiornò Mozart, che schifato dall'accoglienza si promise di non tornare mai più in Italia.

Note

  1. ^ Boia di un mondo ladro, tipico insulto bolognese
  2. ^ anche se non si sa da cosa è libero.
  3. ^ il carcere di Bologna.
  4. ^ Non si sa bene perché era chiamata così, si ritiene che neppure i rivoluzionari lo sapessero.
  5. ^ C'è anche chi dice che sia derivato dal colore rosato delle mortadelle.
  6. ^ ebbene sì, da quando si è ritirato gestisce una bottega di salumi.

Voci correlate