Zorro: differenze tra le versioni

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{{vedianche|Zarro}}
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[[File:The Mask Zorro.jpg|right|thumb|320px|Tratto dal film "La maschera di Zorro".]]
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{{Cit2|Zorrooooo, zorrooooo! Il suo volto è segretooo!
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Zorroooo, zorooooo! Ha la forza di un petooo!|Sigla del telefilm "Zorro"}}
Zorroooo, zorrooooo! Ha la forza di un petooo!|Sigla del telefilm "Zorro"}}
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{{Cit2|La prossima volta, giuro, mi sposto!|Il cavallo di Zorro dopo che, per l'ennesima volta, l'aveva inforcato saltando dal terzo piano.}}


Zorro Zan-zan, detto anche ''il cavaliere mascherato'', ''il giustiziere della notte'' o il ''giustiziere del tardo pomeriggio'', ([[Los Angeles]], 1892 - prigione di Alcatraz, 1954) è stato uno spadaccino [[mafioso]] ispanico che si occupava dei traffici illegali di rhum nella [[Californa]].
'''Zorro Zan-zan''', detto anche "La [[Volpe]]", ''il cavaliere mascherato'', ''il giustiziere della notte'' o il ''giustiziere del tardo pomeriggio'', ([[Los Angeles]], 1792 - prigione di Alcatraz, 1872) è stato uno spadaccino [[mafioso]] ispanico che si occupava dei traffici illegali di rhum nella [[California]].


==Nome e vestiario==
==Nome e vestiario==
Il nome, Zorro, ha origini incerte. Probabilmente deriva dal termine "[[zarro]]", considerato il suo modo di vestire vagamente somigliante a quello dei tamarri nostrani. Infatti era ben noto per il suo stile alquanto stravagante: indossava un caratteristico mantello nero con perline e pelliccia ai bordi anche nelle afose notti di agosto. Aveva molto a cuore il suo mantello: lo lavava quotidianamente con Perlana Black Magic e lo costudiva sottovuoto per non logorarlo. Inoltre calzava stivaloni di 25 centimetri e pantaloni con nastrini e borchie, nonchè una camicia scura dalla quale si intravedeva una peluria tanto folta da costituire uno scudo naturale contro i colpi di spada dei nemici.In realtà il suo vero nome era Diego della Vega, mentre Zorro era il nomignolo che usava per cunquistare le muchache.
Il nome Zorro ha origini incerte. Probabilmente deriva dal termine "[[zarro]]", considerato il suo modo di vestire vagamente tamarro. Non a caso Zorro era ben noto in [[città]] per il suo stile cafardo: indossava un caratteristico mantello nero con perline e pelliccia ai bordi anche nelle afose notti di agosto. Aveva molto a cuore il suo mantello, lo lavava quotidianamente con Perlana Black Magic e lo custodiva sottovuoto per non logorarlo. Inoltre calzava stivaloni con 10 centimetri di tacco e pantaloni pieni di borchie, i metal detector quando passava Zorro si accendevano come un albero di [[Natale]].<br />
A questo look raffinato aggiungeva una camicia scura dalla quale si intravedeva una peluria tanto folta che venne dichiarata riserva protetta dal [[WWF]]. In realtà il suo vero nome era ''Diego della Vega'', Zorro lo usava solo per fare lo [[stronzo]] con le muchache.


==La biografia==
==La biografia==
[[File:San_zorro_e_il_drago.jpg|right|thumb|200px|Un'immagine ritraente una delle imprese più celebri di Zorro.]]
===L' infanzia===
===L' infanzia===
Diego Della Vega nacque a [[Los Angeles]] la notte fra il 15, il 16 e il 17 settembre 1892. Come potete aver già notato fu un parto difficile, letale per l'ignota madre di Zorro, che morì mettendolo al mondo. Ciò successe perchè Zorro si faceva largo all'interno dell'utero, nel tentativo di uscire, a suon di sciabolate.
Diego Della Vega nacque a [[Los Angeles]] la notte fra L' 8, il 9 e il 10 giugno 1792. Come potete aver già notato fu un parto difficile, letale per l'ignota madre di Zorro, che morì mettendolo al mondo. Ciò successe perché Zorro si faceva largo all'interno dell'utero, nel tentativo di uscire, a suon di sciabolate.
[[File:Commissario Winchester.JPG|200px|left|thumb|Il sergente Garcia in pausa relax.]]
Da bambino era molto apprezzato dalle bambine del quartiere per i suoi prorompenti peli e suoi folti baffi, davvero insoliti per un infante. Fin da piccolo ebbe molte avversità nei confronti del sergente Garcia, che era considerato il piccolo guardiano del quartiere, nonostante non fosse capace di impedire gli atti di bullismo e i racket di lecca-lecca da parte del nostro beneamato Diego.
Da bambino era molto apprezzato dalle bambine del quartiere per i suoi prorompenti peli e suoi folti baffi, davvero insoliti per un infante. Fin da piccolo ebbe molte avversità nei confronti del sergente Garcia, che era considerato il piccolo guardiano del quartiere, nonostante non fosse capace di impedire gli atti di bullismo e i racket di lecca-lecca da parte del nostro beneamato Diego.


===Gli anni della giovinezza===
===Gli anni della giovinezza===
Zorro dopo aver conseguito il [[liceo]] iniziò a frequentare l'Accademia delle Belle Arti a [[Roma]], istruito da [[Lucio Fontana]] a eseguire impeccabili tagli sulle tele. Successivamente si dedicò totalmente alla sua passione giovanile: la [[mafia]].
Zorro dopo aver conseguito il [[liceo]] iniziò a frequentare l'Accademia delle Belle Arti a [[Madrid]], istruito da [[Carlos]] a eseguire impeccabili tagli sulle tele. Successivamente si dedicò totalmente alla sua passione giovanile: la [[mafia]].
Si ritrovò a rifare i conti con il sergente Garcia, ora generale delle forze armate spagnole, capitano della squadriglia di Madrid e gran panzone ufficiale del quartiere.
Si ritrovò a rifare i conti con il sergente Garcia, ora comandante delle forze armate spagnole, capitano della squadriglia di Madrid e gran panzone ufficiale del quartiere.


===Il ritorno a Los Angeles===
===Da Los Angeles ad Alcatraz===
Ritornato a Los Angeles nota che le cose in famiglia erano cambiate: il padre, ormai decrepito, si era sposato con una badante polacca.
Tornato nella sua cittadina Don Diego vede che molte cose sono cambiate: il padre è invecchiato, il Messico, approfittando delle guerre napoleoniche si è reso indipendente dalla Spagna, agli indios non gli tirava più e sono stati sterminati dalle cosche mafiose italiane, dalle gang ispaniche e dai clan ebraici, questi ultimi sono stati tassati dalle gang naziste e dalle cosche italiane e quindi hanno ingaggiato, su consiglio del sindaco Gallina, una guarnigione di imbecilli spagnoli, dal QI inferiore a quello di Pippo, comandati dal capitano Mona Stario e dal suo fido sergente Demetrio Emilio Fulgenzio Vanez-Lopez-Garcia la cui quantità di cognomi è direttamente proporzionale alla zoccolaggine della madre del poveraccio. Se il mastodontico sergente può apparire agli occhi dei posteri come un imbecille dal cuore d'oro, in realtà finge, in quanto prende le mazzette proprio da Zorro in persona, negli ultimi tempi infatti egli non riusciva più ad arrivare a fine mese con la paga da soldato, poiché nella società Messicana era pari a quella di un becchino storpio, e questo spiega perché non si impegna mai troppo nella caccia al criminale. Nel frattempo Los Angeles affoga lentamente nella merda, proprio come la cosca dei Della Vega, che a causa della pressione del capitano Monastario perde tutte le attività illegali, nel 1821, riducendosi ad una semplice famiglia nobiliare, in favore di L'Aquila, che acquista sempre più potere.
In città faticò per riprendere il controllo delle attività illecite, ma rovesciando qualche tavolo al saloon e marcando per una dozzina di volte il culo di Garcia con la sua "Z", riuscì ad ottenere il comando e il rispetto dei concittadini e il pagamento per la protezione (pizzo) degli ebrei.
In questo periodo Don Diego, temendo di fare la fame si da alle buone azioni, usando il nome di Zorro come cacciatore di taglie e investigatore privato e coperto anche dal suo amico Garcia difende ebrei,indios e poveracci sfrattati ed in difficoltà, attirandosi così le ire del padre.
Note sono le imprese di Zorro contro le armate della città di Los Angeles, armate composte da una serie di ritardati che non riescono a colpire il nemico a 20 centimetri di distanza, che si fanno sfilare il fucile dalle mani o dalla fondina con una frusta maneggiata da Zorro da 25 metri e che anche arrivando in duecento per catturarlo, falliscono puntualmente nell'impresa per il fatto che si scontrano tra loro.


Nel [[1865]] si costituì alla caserma di stato per riavere il suo cappello, sequestratogli dal sergente poco prima. Fu deportato ad Alcatraz, dove scontò i suoi ultimi anni di esistenza, lontano dai paparazzi e dalla vita mondana di paiette e tappeti rossi. Il saloon che amava saccheggiare diventò un oratorio e i barbieri che proteggeva e sui quali riscuoteva il [[pizzo]] scontarono la pena di depilare il sergente Garcia dalla cintola in giù.
===Il processo===
Nel 1822 il giovane Della Vega viene accusato dal capitano Monastario, sotto pressioni del sindaco Gallina, pedina di L'Aquila, di essere Zorro, in quanto ogni volta che questo compare Don Diego scompare. Il giovane viene quindi processato e riconosciuto da un avvocato corrotto, che afferma di averlo visto bene in faccia, come colpevole di tutte le malefatte commesse dal criminale. Proprio mentre Don Diego sta per essere condotto in carcere compare un altro Zorro, che conferma così l'innocenza del giovane, gettando fango sul capitano Monastario, che viene arrestato per aver disonorato un Don. Monastario non fa in tempo ad arrivare in galera, che viene ridotto ad uno scolapasta, probabilmente dal sergente Garcia, sotto ordine di Zorro, che nel giro di un mese divenne azionista e soprattutto nuovo comandante della guarnigione di Los Angeles.


== Scheda d'approfondimento su vestiario e accessori==
===Il tentato colpo di stato===
[[File:Zoro.gif|right|thumb|150px|Lo spadaccino Zorro in una trasposizione mangomane.]]
Dall'inizio del 1823 Della Vega si era assicurato il dominio della guarnigione della città grazie a Garcia, che oltre ad essere corrotto era il suo migliore amico. L'Aquila tuttavia, controllando ancora il sindaco Gallina e il governatore Fantines, poté assassinare senza gravi conseguenze il nuovo capitano in arrivo, che era stato appositamente pagato da Zorro per riprendere il controllo sulla città e tentò il colpo di stato sperando di prendere potere su California e Messico. Egli tuttavia venne sconfitto dalle truppe di Garcia e dai reduci della cosca di Zorro, ma riuscì a rifugiarsi nei vicini Stati Uniti, dove però rimase inspiegabilmente vittima della lupara bianca, si sospetta come al solito la complicità di Garcia.
=== Il cappello ===
*'''Colore''': nero nerissimo
*'''Grandezza''': si adatta alla sua testa
*'''Provenienza''': vinto a poker contro Tex Willer
=== La maschera ===
*'''Colore''': nera nerissima
*'''Grandezza''': sei centimetri e mezzo lillero tibetano
*'''Provenienza''': Rubata ad [[Arlecchino]]
=== La camicia ===
*'''Colore''': nera nerissima
*'''Grandezza''': abbastanza grande da farci entrare i peli
*'''Provenienza''': comprata al mercatino dell'usato
=== Il mantello ===
*'''Colore''': nero nerissimo
*'''Grandezza''': quanto un rotolone Regina
*'''Provenienza''': era lo strascico del vestito da sposa della madre. O da lutto.
=== La cintura ===
[[File:Fermosi_balla_con_maracas.gif|right|thumb|250px|Zorro in un raro momento di allegria.]]
*'''Colore''': nera marrò
*'''Grandezza''': ''Pi greco'' metri
*'''Provenienza''': regalo del suo partner, il cavallo nero nerissimo Tornado


=== Il pantalone ===
E vissero tutti felici e contenti.
*'''Colore''': nero nerissimo
*'''Grandezza''': quanto una gamba umana, distesa
*'''Provenienza''': presa in edicola in uscite da 9.90$
=== Mutande ===
*Non pervenute
=== <del>Scarpe</del> Mega-stivaloni speronati ===
*'''Colore''': neri nerissimi
*'''Grandezza''': più del pantalone
*'''Provenienza''': trampoli da circo riadattati e rimodellati con vera pelle animale. Vi siete mai chiesti che fine abbia fatto il cavallo?

== Curiosità ==
{{Curiosità}}
*Zorro si sente un po' [[negro]]
*Nel film di Zorro, il tizio muto non è muto
*Nel film di Zorro, il tizio sordo non è sordo
*Nel film di Zorro, Zorro non è Zorro.
*Si dice che abbia sventato una rapina in una banca, lasciando il tipico segno della Zeta. All'arrivo dei carabinieri, vedendo il segno, urlarono "Grazie, Zuperman!"

{{Eroi}}

[[Categoria:Eroi]]

[[en:Zorro]]
[[fr:Zorro]]
[[pt:Zorro]]

Versione delle 04:19, 12 ott 2022

   La stessa cosa ma di più: Zarro.
Tratto dal film "La maschera di Zorro".
« Sono Zorro! Zan-zan! »
(Ottenne con un mantello nero e una gaia mascherina che si crede Zorro)
« Zorrooooo, zorrooooo! Il suo volto è segretooo!
Zorroooo, zorrooooo! Ha la forza di un petooo! »
(Sigla del telefilm "Zorro")
« Dici che non è il momento adatto? »
(Zorro corteggiando una muchacha e contemporaneamente braccato da venti ufficiali)
« La prossima volta, giuro, mi sposto! »
(Il cavallo di Zorro dopo che, per l'ennesima volta, l'aveva inforcato saltando dal terzo piano.)

Zorro Zan-zan, detto anche "La Volpe", il cavaliere mascherato, il giustiziere della notte o il giustiziere del tardo pomeriggio, (Los Angeles, 1792 - prigione di Alcatraz, 1872) è stato uno spadaccino mafioso ispanico che si occupava dei traffici illegali di rhum nella California.

Nome e vestiario

Il nome Zorro ha origini incerte. Probabilmente deriva dal termine "zarro", considerato il suo modo di vestire vagamente tamarro. Non a caso Zorro era ben noto in città per il suo stile cafardo: indossava un caratteristico mantello nero con perline e pelliccia ai bordi anche nelle afose notti di agosto. Aveva molto a cuore il suo mantello, lo lavava quotidianamente con Perlana Black Magic e lo custodiva sottovuoto per non logorarlo. Inoltre calzava stivaloni con 10 centimetri di tacco e pantaloni pieni di borchie, i metal detector quando passava Zorro si accendevano come un albero di Natale.
A questo look raffinato aggiungeva una camicia scura dalla quale si intravedeva una peluria tanto folta che venne dichiarata riserva protetta dal WWF. In realtà il suo vero nome era Diego della Vega, Zorro lo usava solo per fare lo stronzo con le muchache.

La biografia

Un'immagine ritraente una delle imprese più celebri di Zorro.

L' infanzia

Diego Della Vega nacque a Los Angeles la notte fra L' 8, il 9 e il 10 giugno 1792. Come potete aver già notato fu un parto difficile, letale per l'ignota madre di Zorro, che morì mettendolo al mondo. Ciò successe perché Zorro si faceva largo all'interno dell'utero, nel tentativo di uscire, a suon di sciabolate.

Il sergente Garcia in pausa relax.

Da bambino era molto apprezzato dalle bambine del quartiere per i suoi prorompenti peli e suoi folti baffi, davvero insoliti per un infante. Fin da piccolo ebbe molte avversità nei confronti del sergente Garcia, che era considerato il piccolo guardiano del quartiere, nonostante non fosse capace di impedire gli atti di bullismo e i racket di lecca-lecca da parte del nostro beneamato Diego.

Gli anni della giovinezza

Zorro dopo aver conseguito il liceo iniziò a frequentare l'Accademia delle Belle Arti a Madrid, istruito da Carlos a eseguire impeccabili tagli sulle tele. Successivamente si dedicò totalmente alla sua passione giovanile: la mafia. Si ritrovò a rifare i conti con il sergente Garcia, ora comandante delle forze armate spagnole, capitano della squadriglia di Madrid e gran panzone ufficiale del quartiere.

Da Los Angeles ad Alcatraz

Ritornato a Los Angeles nota che le cose in famiglia erano cambiate: il padre, ormai decrepito, si era sposato con una badante polacca. In città faticò per riprendere il controllo delle attività illecite, ma rovesciando qualche tavolo al saloon e marcando per una dozzina di volte il culo di Garcia con la sua "Z", riuscì ad ottenere il comando e il rispetto dei concittadini e il pagamento per la protezione (pizzo) degli ebrei. Note sono le imprese di Zorro contro le armate della città di Los Angeles, armate composte da una serie di ritardati che non riescono a colpire il nemico a 20 centimetri di distanza, che si fanno sfilare il fucile dalle mani o dalla fondina con una frusta maneggiata da Zorro da 25 metri e che anche arrivando in duecento per catturarlo, falliscono puntualmente nell'impresa per il fatto che si scontrano tra loro.

Nel 1865 si costituì alla caserma di stato per riavere il suo cappello, sequestratogli dal sergente poco prima. Fu deportato ad Alcatraz, dove scontò i suoi ultimi anni di esistenza, lontano dai paparazzi e dalla vita mondana di paiette e tappeti rossi. Il saloon che amava saccheggiare diventò un oratorio e i barbieri che proteggeva e sui quali riscuoteva il pizzo scontarono la pena di depilare il sergente Garcia dalla cintola in giù.

Scheda d'approfondimento su vestiario e accessori

Lo spadaccino Zorro in una trasposizione mangomane.

Il cappello

  • Colore: nero nerissimo
  • Grandezza: si adatta alla sua testa
  • Provenienza: vinto a poker contro Tex Willer

La maschera

  • Colore: nera nerissima
  • Grandezza: sei centimetri e mezzo lillero tibetano
  • Provenienza: Rubata ad Arlecchino

La camicia

  • Colore: nera nerissima
  • Grandezza: abbastanza grande da farci entrare i peli
  • Provenienza: comprata al mercatino dell'usato

Il mantello

  • Colore: nero nerissimo
  • Grandezza: quanto un rotolone Regina
  • Provenienza: era lo strascico del vestito da sposa della madre. O da lutto.

La cintura

Zorro in un raro momento di allegria.
  • Colore: nera marrò
  • Grandezza: Pi greco metri
  • Provenienza: regalo del suo partner, il cavallo nero nerissimo Tornado

Il pantalone

  • Colore: nero nerissimo
  • Grandezza: quanto una gamba umana, distesa
  • Provenienza: presa in edicola in uscite da 9.90$

Mutande

  • Non pervenute

Scarpe Mega-stivaloni speronati

  • Colore: neri nerissimi
  • Grandezza: più del pantalone
  • Provenienza: trampoli da circo riadattati e rimodellati con vera pelle animale. Vi siete mai chiesti che fine abbia fatto il cavallo?

Curiosità

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  • Zorro si sente un po' negro
  • Nel film di Zorro, il tizio muto non è muto
  • Nel film di Zorro, il tizio sordo non è sordo
  • Nel film di Zorro, Zorro non è Zorro.
  • Si dice che abbia sventato una rapina in una banca, lasciando il tipico segno della Zeta. All'arrivo dei carabinieri, vedendo il segno, urlarono "Grazie, Zuperman!"