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Child of Light

 
La locandina del gioco, dove la protagonista crede di essere He-Man.
« Aiuto. »
(Un traduttore della redazione Ubisoft Italia nel sapere che tutti i dialoghi del gioco da tradurre sono in rima.)
« Ehm... non credo sia mai successa una cosa simile. »
(Professore di Storia austriaco dopo aver visto la premessa del gioco.)
« Cosa? Ma dove sn i keyblade, le katene e i kapelli a punta kol gel? Ke fregatura, vojo un rimborso!1!11 :/ »
(Fan di Kingdom Hearts che ha scambiato questo titolo per un altro spin-off della saga.)

Child of Light è un videogioco di ruolo, nonché uno dei due titoli Ubisoft usciti durante l'arco del 2014 assieme a Valiant Hearts: The Great War; per quell'anno infatti, la compagnia franco-canadese non ha creato o rilasciato altri giochi di nessun genere, e se qualcuno osa dire il contrario mostrando footage, si tratta solo di lavoretti amatoriali fatti da programmatori anonimi per impressionare. Si può dedurre ciò dal fatto che suddetti footage siano pieni di bug poco professionali.

In questo caso si decise di creare la storia fantastica di un'esperienza pre-morte di una rampolla dei reali d'Austria, secoli prima della venuta di San Schwarzenegger.
E si decise che sarebbe stato completamente in rima, per la gioia dei traduttori in tutto il globo.

Trama in rima

 
Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Una volta avevo un criceto di nome George che lesse la trama di "Bianca e Bernie nella terra dei Borghezio" prima di vedere il film e si suicidò. Quindi fate attenzione, non voglio avere altre morti pelose sulla coscienza.

Questa di una principessa crede di essere la storia vera,
raccontando di come la giovane austriaca Aurora, una sera,
correndo per il suo castello prese una storta,
si infilzò sulla picca di un'armatura e lì rimase morta.

Ma la fine della rintronata reale non era ancora giunta;
difatti lei, stando sui suoi piedi in punta,
si risvegliò a Lemuria, un luogo stupefacente,
anche se quest'ultima parola spiegherebbe il suo arrivò lì, se presa nel suo senso più evidente.


Aurora non sapeva che fare, essendo appena morta e sperduta,
ma gli sceneggiatori riuscirono a trovarle un incarico di cui si sarebbe compiaciuta;
la fata buona de Il mago di Oz fecero apparire dal nulla,
che con il suo cripticismo istruì la principessa sulle vie della luce più bianca di una betulla.

 
L'arma definitiva con cui Aurora sconfisse la sua matrigna.

"Va e le stelle, la luna e il sole riporta:" disse la fata,
"dalla tua invincibilità protagonistica sarai guidata."
"Come fare?" chiese Aurora "Non sono un'assassina, né persiana,
non sono nemmeno un'invincibile melanzana!"
Ma la fata della luce la spinse comunque sul suo cammino,
evitando di dirle che con la sua morte il regno d'Austra viaggiava verso un fecale destino.

Per mari e monti viaggiò la bambina,
abbatendo mostri e reclutando compagni dalla sera alla mattina,
fino a quando scoprì di competere con un'avversaria pericolosa:
la sua matrigna in forma gothic, ma non per questo meno velenosa.

Con l'aiuto dei suoi compagni tuttavia prevalse Aurora.
L'oscurità venne scacciata, e degli astri indicati recuperata la pletora.
Ma per gioire non c'era tempo, perché del di mondo umano i problemi
erano appena cominciati, se non addirittura da ieri.
Il re d'Austria infatti era spirato a miglior vita,
(sebbene in Lemuria nessuna traccia di lui venne percepita)
e il regno allagato venne da una diga rotta da una d'acqua impetuosa sortita.


Ma la principessina aveva la soluzione a portata di mano:
fece emigrare la popolazione austriaca piano piano
attraverso uno specchio del castello che connetteva i due mondi,
facendo così crescere la popolazione Lemuriana a cifre di 5 zeri tondi tondi.

E così, con un nuovo e infinito regno da governare
e un numero abissale di nuove bocche da sfamare,
Aurora regnò sul regno di Lemuria felice e contenta,
al giocatore insegnando che invece di essere responsabili è meglio morire di una morte lenta.

 
 
La trama è finita, leggete in pace.


Personaggi

 
Aurora in posa per un spot L'Oreal. Perché lei vale.
Aurora

La bambina trascinata in tutti i casini della trama; erede al trono d'Austria, ha però avuto la gran botta di fattore C di avere come madre l'ex-sovrana della Luce e regina di Lemuria, quindi una volta morta è riuscita a essere un facile pacco raccomandato per il trono locale. Ciononostante, ha dovuto sudarsi il posto a causa dei casini scatenati dalla sua matrigna e dalle sue creature oscure.

Tra l'equipaggiamento base di Aurora c'è uno spadone che fa fatica a tenere in piedi ma con cui riesce in qualche modo a pestare i nemici, una corona che in teoria assorbirebbe i danni magici ma che di fatto è solo un abbellimento estetico, e un flauto che la principessina suona ogni 5 minuti per calmarsi dai suoi attacchi di panico.

Igniculus

Fuoco fatuo delle dimensioni di una caccola, incontra Aurora per puro caso e viene costretto a essere usato come torcia per il resto del gioco, nonché correttore di bozze del copione per far star stare tutto in rima.

Altri poteri che Igniculus possiede sono il paralizzare i nemici stando appiccicato a loro; sulla carta sembra un'abilità unica, ma probabilmente chiunque sarebbe infastidito se voi andaste ad appiccicarvi addosso a loro e a importunarli.

Rubella e Tristis

Praticamente Son e Zon di Final Fantasy IX che dopo essere stati sconfitti da Gidan hanno pensato bene di cambiare nome unirsi a un circo itinerante e di lasciar perdere il conquistare il mondo; Son ha anche deciso di cambiare sesso nel frattempo e di diventare donna, e nessuno ha avuto da obiettare. Insomma, l'unica cosa che i due si sono dimenticati di cambiare è il loro aspetto.

Dovrebbero rappresentare le due maschere simbolo del teatro, ma di fatto non solo non sono diametralmente opposti, ma i giocatori usano solo Rubella visto che è l'unico personaggio a sapere qualcosa sul curare gli HP persi.

Finn

Il mago offensivo del gioco; in pratica, un nano da giardino con la passione degli incantesimi elementali. Viene costretto ad aiutare Aurora nella disinfestazione di un pozzo e dopo a unirsi a lei per la potenza extra in combattimento. Si può vedere quanto il nano barbuto abbia voglia di viaggiare dal fatto che cerca di nascondersi o scappare a ogni occasione.

Norah/Nox

Presunta sorella di Aurora, l'unica cosa che la differenzia oltre ai capelli bianchi che neanche una ultrasettantenne è l'avere un carattere di merda, dato che tratta gli altri membri del gruppo peggio di un membro del Ku Klux Klan in un KFC.

E infatti, verso tre quarti del gioco, si scopre incredibilmente[citazione necessaria] che Norah è in realtà malvagia e in combutta con la matrigna di Aurora perché sì. Da allora sparisce e torna giusto 5 minuti verso la fine del gioco per farsi pestare dal gruppo.

 
Robert nel caso in cui un suo cliente si rifiuti di pagargli un debito.
Robert

Ranger armato di arco e frecce nonché economista di una razza di uomini-ratto di Lemuria, anche se da come parla sembra più un rivenditore di macchine usate; si unisce al gruppo per ispezionare l'interno del titano Gaia di God of War III e per recuperare soldi da un caveau interno, ma dopo rimane per cercare di fare affari con le creature che Aurora incontra.

Considerato che la popolazione di Lemuria è formata dalle anime dei morti, viene da chiedersi se quella di Robert e della sua razza sia composta dalle anime degli ebrei; se fosse vero, Ubisoft sarebbe diventata un genio della satira.

Óengus

Ex-guardia della matrigna di Aurora, si converte subito alla luce non appena la protagonista inizia a suonare il flauto come neanche un incantatore di serpenti. Da allora viene assunto come buttafuori del gruppo nonché come spugna per assorbire i danni al posto degli altri; del resto, a questo servono gli amici, no?

Genoveffa/Gen

Streghetta di mare aggiunta negli ultimi mesi di sviluppo del gioco in fretta e furia; le muoiono i parenti in puro stile Disney, Aurora la trova mentre frigna come una fontana e decide di tirarsela dietro per pietà.
Se non altro è utile in combattimento, visto che si specializza nell'essere fisicamente logorroica al punto che i nemici non riescono ad attaccare neanche per un singolo turno e finiscono con l'essere maciullati dagli altri membri del gruppo.

Cordelia/Crepusculum

Personaggio così importante che appare giusto due volte in tutto il gioco, ha la metà delle linee di dialogo ed è pure una copia identica di Norah solo con colori differenti. Se non altro, Aurora ha avuto la bontà di giustiziarla sul posto invece di farle notare il suo anonimato.

Regina Umbra

La brutta e cattiva matrigna di Aurora, incazzata con tutta Lemuria perché... perché... non si sa bene. Probabilmente era gelosa della tinta dei capelli della regina della Luce o qualcosa del genere.
Nonostante la sua aura di malvagità, Umbra preferisce far fare tutto ai suoi sottoposti o al Nox e Crepusculum, e quando scende in campo personalmente alla fine del gioco è una schiappa che viene buttata giù con due colpi. Invero, una terribilissima sovrana dell'oscurità.

Golem

Nessuno si ricorda di lui perché è stato così sfigato da essere relegato come DLC. Quindi, a meno di non sborsare soldi su Uplay, di lui non se ne sentirà neanche il sentore.

Curiosità

 
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  • Per rendere al meglio questo gioco, Ubisoft ha usato il motore grafico del recente Rayman: Origins, plasmandolo però per creare qualcosa che si prendesse sul serio. Quando ha saputo ciò, Michel Ancel è andato a ubriacarsi in una taverna ed è stato visto uscirne con un fiasco di vino in mano mentre cantava la Marsigliese.
  • Una volta reclutata Rubella, metà dei dialoghi sarà incentrata sul fatto che non riesce a finire le frasi in rima con gli altri personaggi e tocchi a Igniculus sistemarle. La cosa diventa irritante giusto dopo la quarta volta che accade.
  • Il gioco tiene a ricordare più volte che la storia si svolge durante una festa pasuqale; peccato solo che ciò non influisca neanche un singolo elemento di trama o personaggio.

Valiant Hearts: The Great War

 
Screenshot della versione PC del gioco.
« Hanno creato questo gioco per coprire la verità!1! Non credete alle loro bugie111 SVEGLIAH! »
(Complottista che crede ci sia una cospirazione dietro al gioco.)
« Mi piace quel ragazzo. Ci sa fare. »
(Mr. T su Freddie.)
« Ma dargli un'uniforme no? »
(Giocatore medio su Emil, che combatte metà della guerra in grembiule e pantaloni.)

Valiant Hearts: The Great War è un videogioco a tema puzzle, nonché uno dei due titoli Ubisoft usciti durante l'arco del 2014 assieme a Child of Light; per quell'anno infatti, la compagnia franco-canadese non ha creato o rilasciato altri giochi di nessun genere, e se qualcuno osa dire il contrario mostrando footage, si tratta solo di lavoretti amatoriali fatti da programmatori anonimi per impressionare. Si può dedurre ciò dal fatto che suddetti footage siano pieni di bug poco professionali.

Creazione del gioco

 
Il CEO Ubisoft quando ha sentito l'idea di dover fare un altro gioco che non sia in una grafica ultrarealistica 3D. Credeva fosse uno scherzo.

I temi di questo gioco sono crudi e visivi: gli orrori della Prima guerra mondiale in tutta la loro ferocia e schiettezza, e questo nonostante il design stilizzato. Ma come mai una scelta stilistica e tematica così bizzarra e apparentemente fuori posto con le abitudini della Ubisoft di avere quanto più realismo poligonale possibile?
Ebbene, uno degli impiegati franco-canadesi era un gran appassionato di Fabrizio De André; aveva la playlist del suo PC piena delle sue canzoni, e in testa a tutte stava La Guerra di Piero; un giorno il suo dirigente noto questa cosa e invece di licenziarlo sul posto per inefficienza sul lavoro, gli chiese di spiegargli nel dettaglio cosa ascoltava.

A quel punto arrivò la battuta decisiva da un altro degli impiegati.

« Sì, ma ti immagini se ci facciamo un gioco su tutta 'sta roba? »

Dopo qualche attimo di pausa, suddetto impiegato precisò:

« Intendo, un gioco che non sia il nuovo Assassin's Creed. »

La cosa fece ridere l'intero ufficio così tanto che il dirigente fece una scommessa con il fan di De André: lo studio di Rayman avrebbe creato qualcosa in fretta e furia come uno studente che deve preparare la tesi di laurea in una settimana, e nel caso avesse avuto successo, l'impiegato avrebbe scelto una penitenza per il dirigente.

Al momento, il secondo si trova a pescare granchi su una piattaforma gelata al largo della costa canadese.

Trama

 
Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Una volta avevo un criceto di nome George che lesse la trama di "Bianca e Bernie nella terra dei Borghezio" prima di vedere il film e si suicidò. Quindi fate attenzione, non voglio avere altre morti pelose sulla coscienza.

Dal 1914 al 1918 si svolge la prima guerra mondiale. Ci sono un sacco di morti alla fine tutti capiscono che la guerra è una brutta cosa.
Più o meno insomma, visto che dopo neanche 20 anni ci sono ricascati di nuovo.

 
 
La trama è finita, leggete in pace.


Personaggi

Curiosità

 
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  • Grande assente in tutto il gioco è l'Italia; sebbene i soldati del Bel Paese fossero impegnati a fare a chi aveva l'avamposto di montagna più grosso con gli austriaci, qualcuno era finito nel conflitto franco-tedesco. Evidentemente, dopo la trilogia di Ezio Auditore, alla Ubisoft hanno deciso di snobbare il nostro stato.
  • Con i suoi poteri curativi, Anna è in grado di guarire i malati da cose che neanche li affliggono: esempio lampante è Karl, ricoverato per avvelenamento da gas cloridrico ma da cui l'infermiera può estrarre numerosi proiettili. Insomma, una novella Dr. House.
  • L'unica cosa anacronistica del gioco è il fatto che Freddie subisca del razzismo forse per solo 2 minuti in tutto il gioco. In compenso si mantiene il di allora sessismo sulle donne avendo Anna come personaggio che si controlla di meno in tutto il gioco.