Utente:Odisseus/Sandbox

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Quando mi verra voglia scriverò qui tutti gli aborti della mia mente contorta, prima di esporli ad una pubblica umiliazione. Se avete consigli o suggerimenti non siate timidi, segnalatemelo nella discussione.


« Oggi vincerò di sicuro: sento che è il mio giorno fortunato »
(Ayrton Senna sul gran premio di San Marino 1994)


Senna

Ayrton Senna da Silva, (Caracas, Brasile, 23 Aprile 1960 - vivente nel cuore dei suoi tifosi ma morto e sepolto dal 1° Maggio 1994) fu un grande pilota di formula 1, ultimo del suo paese a distinguersi in questo sport.[1]

Il suo immenso talento gli consentì di vincere quattro campionati del mondo (nel 1988, 1990 e 1991), 2 copertoni d'oro, 41 gare e un frigo a pedali con i bollini accumulati in tutte le soste ai box. La sua specialità era la guida con la pioggia: con la modestia che tanto lo contraddistingueva affermò che se Gesù camminava sull'acqua, lui invece ci correva.

Fu altrettanto noto per la sua rivalità con il compagno di squadra Alain Prost. Per anni i loro duelli (in pista e non solo) animarono il mondo della formula 1, ma anche se non lo fecero mai trasparire i due nutrivano una grande stima reciproca.[citazione necessaria] Addirittura il francese, dopo aver vinto il campionato del mondo nel 1989 a causa di una squalifica molto contestata di Senna, diede al brasiliano il trofeo appena ottenuto. In testa.[2]

Lasciò il mondo delle corse, nonché quello terreno, in seguito ad un tragico incidente occorsogli a Imola il 1° maggio 1994, che mise drammaticamente in luce il problema della sicurezza sui circuiti e gli costò oltre al danno anche la beffa, in quanto fu multato di 100.000 lire per guida senza cintura (ricordiamo che si correva in Italia).


Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Ayrton Senna

Infanzia ed esordio in F1

Esordì nel 1994 su Toleman-Hart... Un momento, non corriamo troppo! Prima di esordire fece un mucchio di altre cose. Innanzitutto venne al mondo. A proposito della sua nascita possiamo dire che aveva la F1 nel suo DNA: fu infatti concepito nei box del circuito di Interlagos. La madre era una giornalista straniera, tale Stellinha Brunos, per il padre invece possiamo restringere il cerchio ai meccanici della scuderia Lotus, Ferrari e forse anche McLaren.

Si dimostrò estremamente veloce ancor prima di nascere: la gravidanza durò appena sei mesi, e uscendo dall'utero rischiò la prima multa per eccesso di velocità, tanto che la madre non si accorse nemmeno di avere partorito, ma pensò che fosse stato solo uno starnuto. Iniziò a correre con i kart a soli 8 anni, ma probabilmente avrebbe addirittura imparato a guidare prima che a camminare se avesse avuto gambe abbastanza lunghe per arrivare ai pedali. Con il senno di poi non fu una grande idea quella di farlo correre, ma non si può incolpare la madre di Senna per averglielo permesso così come sarebbe ingiusto accusare i genitori di Jack lo Squartatore per aver regalato al figlio un set di coltelli. Il piccolo Ayrton era però felice di gareggiare come una faina in un pollaio, e non gli importava sapere che le automobili provocano più vittime dei pinguini antropofagi boliviani e architetti messi assieme[3].

Negli anni successivi nella vita del giovane accaddero un sacco di altre cose, ma non mi va di scriverle, perciò se vi interessa ve le cercate su wikipedia. Passando al sodo, col tempo il suo talento venne notato e debuttò in F1 con la Toleman-Hart, scuderia che all'epoca ricopriva il ruolo oggi prerogativa della Force India, ossia di chiudere la fila, sempre e comunque, facendosi sorpassare anche dalla propria ombra. Riuscì comunque ad ottenere il secondo piazzamento nel gran premio di Montecarlo[4], risultato notevole per un pilota ancora inesperto con una vettura non molto competitiva. L'annno successivo rappresentò un ulteriore passo (non necessariamente in avanti) per il pilota carioca, che fu ingaggiato dalla Lotus. Vi rimase per tre anni, dal 1995 al 1997, periodo in cui vinse oltre 10 partite e segnò 26 reti con la nazionale piloti, mentre in pista combinò meno di niente ma comunque più di Ronaldo al Milan.

Gli anni del successo

Ayrton Senna era un pilota molto promettente, ma non aveva ancora avuto modo di esprimere il suo talento, come Mussolini quando dirigeva ancora l'Avanti!. La sua occasione arrivò non appena la McLaren iniziò a cercare un nuovo pilota. C'erano tuttavia dei piccoli impedimenti, come il contratto con la Lotus, che prevedeva i seguenti punti:

  • Validità per 5 anni...
  • più 5 anni addizionali per ogni vittoria mancata.
  • Stipendio di 50.000 , che ancora non esistevano, e comunque solo negli anni bisestili.
  • Spese della benzina a carico di Senna.
  • Nonché le spese per il lavaggio dei vetri.
  • Il contratto è trasmissibile ai discendenti...
  • fino alla sesta generazione.
  • La macchina del manager deve essere sempre pulita.
  • Onora il padre e la madre.

In pratica avrebbe dovuto lavorare fino al 2068 a sue spese. Riuscì tuttavia a farlo annullare ricorrendo alla giustizia, in quanto il tribunale riconobbe che era incapace di intendere e di volere per il semplice fatto di avere accettato di lavorare a quelle condizioni.

Rimaneva però il fatto che la McLaren non lo voleva, e nella lista per i candidati si trovava al 47° posto, dietro ad un treno di gomme usate. A causa di una banale svista la lista venne letta al contrario e Senna divenne seconda guida, mentre un procione ricoprì il ruolo di collaudatore.

1988

1989

Ayrton felice per la vittoria di Prost

1990

Dal '91 al '93

La morte

La curva incriminata


Quando l'autopsia confermò che era morto, i resti del brasiliano furono raccolti con un cucchiaino e messi nella bara, che fu costruita secondo le disposizioni lasciate nel testamento. Il funerale venne tenuto in forma privata, e vi parteciparono solo i colleghi piloti, i famigliari, i meccanici, gli inviati delle maggiori televisioni di mezzo mondo, e qualche fan.

La bara personalizzata.

La cerimonia fu commovente, e seguita da milioni di persone. Nel successivo ricevimento ebbero modo di prendere la parola tutti coloro che avevano conosciuto bene Senna.

« Non doveva morire adesso, non è giusto! Avrebbe dovuto tirare le cuoia già anni fa »
(Il suo ex-collega Alain Prost)
« Il minimo che posso fare per celebrare la sua memoria è dominare per anni la F1 e battere tutti i suoi primati »
(Un giovane esordiente tedesco)
« Terrò alto il nome del Brasile in questo sport »
(Barrichello)
« Si, me lo ricordo, andavamo spesso per bordelli assieme... Ehi, lasciatemi, toglietemi le mani di dosso! »
(Un barbone che passava per caso nei pressi del microfono)


Teoria del complotto

Lo sguardo rassegnato di Senna prima della partenza. Sa cosa gli succederà o si è solo accorto che il casco lo spettina?

Tutte le persone con una dotazione minima di 3 neuroni hanno subito notato che qualcosa non andava, e hanno iniziato a farsi la domanda: "Chi glielo ha chiesto a Berlusconi di entrare in politica?". I complottisti invece si chiesero se la morte di Senna fosse davvero un incidente o se non fosse invece opera di un complotto. Giunsero alla seconda conclusione adducendo a queste prove:

  • Il freno della vettura venne ritrovato in pezzi, probabilmente a causa di un sabotaggio, mentre bisogna escludere a priori che abbia subito danni in seguito ad un impatto frontale ad oltre 200 km/h.
  • Non c'era del personale di gara dietro alle protezioni pronto ad intervenire, in modo da rallentare i soccorsi e non perché oltre alla curva ci fosse un ruscello.
  • Kurt Cobain era morto meno di un mese prima: una prova così inoppugnabile che non serve nemmeno commentarla.
  • Marte era contemporaneamente allineato con Plutone e con la tavola calda preferita del pilota brasiliano. Chiaro il nesso logico.
  • Il freno della vettura venne ritrovato in pezzi, probabilmente a causa di un sabotaggio, mentre bisogna escludere a priori che abbia subito danni in seguito ad un impatto frontale ad oltre 200 km/h Ah scusate, l'ho già detto.
  • Senna appariva triste prima della gara non perché addolorato della morte di Roland Ratzenberger ma perché sapeva qual'era il suo destino, anche se avrebbe comunque deciso di correre.
  • E tante altre che non riporteremo per brevità...

All'argomento è stata dedicata persino una puntata di Voyager. Non c'è che dire: di fronte a cotante prove ci tocca arrenderci all'evidenza.


Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

  • Lo stile di guida di Senna era notoriamente molto aggressivo. In una intervista del dicembre 1992 dichiarò di non avere ancora capito quali erano i freni.
  • Era notoriamente un benefattore ed un filantropo: donò ai bambini delle bidonville la maggior parte dei soldi guadagnati nelle stagioni '94 - '95.
  • Senna aveva dei tifosi tanto fedeli che molti decisero di seguirlo nell'aldilà, rimanendo però fregati perché il brasiliano credeva nella reincarnazione.
  • Di recente il comune di Parigi gli ha dedicato la principale via d'acqua della città.
  • Ultimamente si dedica a tempo pieno a rivoltarsi nella tomba, per un motivo a scelta tra Rubens Barrichello, il nipote Bruno Senna e ora anche Felipe Massa.


Note

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  1. ^ Come sarebbe a dire "E Massa?". Che c'entra la Toscana adesso?
  2. ^ Con conseguente ricovero in ospedale. Studio sport ne parlò per mesi.
  3. ^ Fonte ISTAT
  4. ^ Fu una gara ricca di colpi di scena, dal diluvio che investì la pista all'atterreggio di un boeing 747 sul rettilineo del traguardo. 1° Prost, 2° Senna, 3° la safety car, 4° una hostess dell'aereo.


Voci correlate