Mediazione linguistica

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E se scegliete arabo, in omaggio uno strepitoso cammello per andare da un'aula all'altra!
« !جمل جميلة »
(L'opinione di uno studente di arabo sulla sua facoltà)
« 寿司! »
(La contestazione di una studentessa di giapponese)
« बकवास मत कहो. कामसूत्र वापस करने के लिए अब! »
(La risposta di uno studente di hindi)

Il tuo più grande desiderio è parlare con gli orsi polari mangiando una foca viva, ma hai problemi di comunicazione? Vorresti vendere tua figlia ad un gruppo di integralisti yemeniti, ma la barriera linguistica te lo impedisce? Allora mediazione linguistica è la facoltà che fa per te! Qui potrai imparare le lingue che ti hanno sempre affascinato, dall'albanese all'urdu, dal pashtu al veneto.

Perché scegliere mediazione linguistica

Molti studenti appassionati di lingue non sanno scegliere tra Lingue e letterature straniere e Mediazione linguistica. Ma perché scegliere quella noiosa, balorda facoltà di banali lingue europee? Forse volete la vita facile, forse volete laurearvi e conoscere davvero le lingue che avete studiato? Che mente limitata! A Mediazione vi potrete cimentare nell'apprendimento di una lingua completamente nuova, sconosciuta, incomprensibile, che non vi darà alcuna soddisfazione! Per le persone poco coraggiose offriamo anche le lingue europee, così potrete abbinare alla scelta del turco una lingua fuffa, tipo il francese. Scegliere una lingua orientale o una lingua slava offre moltissimi privilegi, perché fa molto più fico. Non c'è assolutamente paragone!

« Io studio inglese e francese! »

Ma avete sentito? Cioè ma che noia! Studi inglese e francese? Ooooh, 'sti gran piselloni! Sai che fatica pettinare le bambole tutto il giorno!

« Io studio russo e giapponese! »

Wow! Questo sì che è fottutamente fico! Avete idea di quanto sembrerete ganzi quando direte una cosa del genere? Voi siete impavidi, non vi può fermare nessuno! Gli uomini saranno irresistibilmente attratti da una poliglotta simile. E le donne cadranno ai vostri piedi, perché nessuna può resistere ad un uomo che sa parlare bene delle lingue così difficili!

Il piano di studi

Chi ottiene la lode agli esami di inglese ha l'onore di limonare con un'attrice sosia della regina Elisabetta.

Ci sono diversi esami di materie più o meno inutili che spaziano dall'economia, alla politica, alla cultura, all'odontoiatria, alla ginecologia e all'astrologia riguardanti i paesi delle vostre lingue. Ma ovviamente le più importanti sono loro, le lingue che avete scelto. La lingua fa anche la persona, forse non lo sapevate, ma da lingua a lingua cambia l'utenza.

Inglese

Chi sceglie inglese (il 97,79% del totale degli studenti di lingue) è paragonabile all'adolescente che si prende una cotta per il cugino di primo grado, perché ha troppa paura del mondo esterno e vuole restare appiccicata alla famiglia. I corsi di inglese, infatti, sono invasi da orde di studenti di tutti i tipi. Quasi tutti odiano l'inglese, però quando qualcuno gli chiede

« Come mai allora hai deciso di fare inglese? »

tutti blaterano la solita scusa:

« L'inglese è troppo importante, non posso perderlo! »

Non manca, poi, una certa percentuale di ammerigani che sperano che studiando inglese avranno la possibilità di trovare lavoro in America.

Forza e coraggio, ragazzine, non vi stiamo chiedendo di lasciare il fidanzatino che si è portato via la vostra verginità. E a voi, ragazzi, non stiamo chiedendo di smettere di tifare Juventus e di passare all'Albinoleffe. Qui si tratta di mollare un peso morto. Via, ma l'inglese, a che volete che serva? Volete mettere l'utilità di una lingua che nessuno al mondo parla bene, se non a Cambridge e a Oxford, con quella, ad esempio, del groenlandese, parlato da un'ingente quantità di orsi polari e fiocchi di neve?

Francese

Dovreste essere passibili di denuncia se sprecate una delle vostre lingue per il francese. Forse era di moda quando Édith Piaf era ancora viva e la nouvelle cousine spopolava, ma adesso! Il corso di francese è frequentato principalmente da ragazze, tutte dotate di un favoloso modello deluxe di scopa nel culo. Queste sono quelle che si levano le mutandine di pizzo davanti ad uno studente di cinese e giapponese, perché riconoscono la loro inferiorità. La deformazione professionale inoltre le porta ad avere l'erre moscia: e se già non avevano niente di interessante da dire, di certo non vorrete ascoltarle ora che hanno quel ripugnante difetto di pronuncia. I pochi ragazzi presenti, ovviamente, sono omosessuali.

Spagnolo

In questo corso si intravede qualche forma di vita maschile, perlopiù maestri di salsa e merengue che vogliono dare un tocco di verismo alle loro lezioni di ballo. Gli altri iscritti invece sono tutti quelli che sono ancora convinti che lo spagnolo sia uguale all'italiano ma con l'aggiunta di una "s" alla fine. E infatti è così.
L'esame orale prevede la recitazione della pubblicità della Carmencita e dell'Estathé e la laurea viene festeggiata con una corrida: la carne del toro (o del torero) viene arrostita su uno spiedo in aula e innaffiata da litri di sangria, finché il professore, ubriaco, non promuove tutti gli studenti col massimo dei voti.

Il conseguimento della laurea in tedesco viene celebrato con l'abbattimento di uno dei muri dell'aula.

Tedesco

Nel corso di tedesco non ci sono aitanti insegnanti gay di balli latino-americani: i ragazzi sembrano tutti Mozart, con l'unica eccezione di non essere dotati, purtroppo, di palle di cioccolato ripiene di marzapane. Non mancano poi ragazzi con tratti mediterranei, che però studiano tedesco solo per fare l'Erasmus in Germania, che aspettano con ansia per potersi riempirsi di birra a 0,26 €/0,5 l e provarci spudoratamente con quelle magnifiche biondone belle pienotte. Di conseguenza il tedesco di questi ragazzi, come lingua, sarà o inglese o il tedesco del tipico baffone che gestisce un ristorante-pizzeria a Francoforte. Le ragazze invece sono delle giovani naziste, cattive come dei procioni cresciuti in città. Non ti parlano, non ti guardano, di certo non ti passano gli appunti e non rispondono alle tue domande. Non sai che ore sono? Cazzi tuoi, la prossima volta ti porti l'orologio. Il corso prevede l'addestramento militare e l'istigamento all'odio verso ebrei, zingari, omosessuali e portatori di handicap, che ovviamente non sono ammessi al corso.

Russo

Russo è la lingua delle modelle. Non troverete un ragazzo né una tipa bruttina nemmeno a pagarli oro. Le studentesse di russo sono tutte altissime, biondissime, purissime e levissime. Sono di certo troppo fighe per te, ma non devi rammaricarti. Sono così gnocche che l'espressione più sublime della sessualità per loro è la masturbazione, magari accompagnata dalla lettura di "Memorie del sottosuolo" di Dostoevskij. Al contrario delle ragazze di tedesco loro ti rivolgono la parola, ma solo per abbagliarti con la loro incommensurabile bellezza. Alcuni sospettano che siano lesbiche e che gli esami scritti terminino con grandi bevute di vodka e lunghe sessioni di sesso orale, ma sono solo voci messe in giro dalle studentesse di francese. Quelle invidiose.

Per festeggiare la laurea lo studente di cinese invece può smettere di lavorare per cinque minuti e mangiare una ciotola di riso.

Cinese

Cinese, strano a dirsi, è pieno di cinesi. Non ne vedrete mai alle macchinette del caffè, in mensa o nei corridoi: loro si materializzano direttamente nell'aula, o forse dormono sotto i banchi. È un mistero ancora irrisolto. Il clima è abbastanza freddo e ovviamente non è consentito parlare: quando poi qualcuno viene sorpreso a copiare, deve scrivere su un cartello il suo crimine, lo indossa e viene fucilato davanti alla classe. Per l'occasione gli studenti possono smettere di ricamare caratteri cinesi sui vestiti di D&G che stanno cucendo, ma poi devono riprendere a velocità doppia.

Arabo

Anche arabo pullula di arabi. Il clima è molto caldo e accogliente, anche se ovviamente alle donne non è consentito parlare. Anzi effettivamente non entrano nemmeno in aula, devono stare fuori, mentre gli uomini lasciano le scarpe in corridoio e seguono la lezione. Le ragazze quindi confrontano i lividi che si sono procurate cercando di infiltrarsi al corso di Cultura araba, mentre gli uomini si lanciano riso addosso, fumano e di tanto in tanto si fanno saltare in aria. Aiutano talvolta i compagni italiani nell'apprendimento della lingua, ma questi anche dopo un anno di università non sanno fare altro che salutare e lodare il cammello dell'interlocutore. È appurato che la fine della lezione venga festeggiata con un bong dell'arrivederci.

Giapponese

Il corso di giapponese è caratterizzato dalla presenza di otaku, fungirl e/o maniaci delle arti marziali a perdita d'occhio. Ogni semestre si celebra una gara di sumo tra tutti gli studenti di sesso maschile, ed i vincitori ottengono in premio il mizuage della geisha più brava a suonare lo shamisen[1] di tutto corso di solito la più cozza, senza nemmeno dover partecipare all'asta rituale. Gli esami sono integrati da frequenti cerimonie del , in cui si insultano quei villani copioni dei cinesi, e sessioni di tirocinio all'interno della fabbrica dei Gundam. Per ottiene la laurea, gli studenti maschi devono riuscire a battere i propri professori in un combattimento all'ultimo sangue. Per coloro che falliscono, l'unica via di fuga dalla vergogna del fallimento è il seppuku. Per le

donne, fortunatamente, è tutto molto più semplice: basta riuscire a trovare un danna[2].

La stranezza di questo corso sta nel fatto che, in realtà, tutti gli otaku, i maniaci delle arti marziali et similia, non riescono mai a superare il primo esame, facendo andare avanti i "disinteressati", ossia studenti che millantano di amare realmente una presunta "cultura giapponese" e portano un misterioso libro, il Genji Monogatari, come una bibbia.

Hindi

L'hindi è un mistero, perché sembra che nessuno studi questa lingua - e in effetti, nessuno sa che cazzo di lingua sia e chi la parli davvero. Si vocifera che gli studenti di hindi si dedichino alla riproduzione delle posizioni del kamasutra, ma più probabilmente quei quattro gatti che vogliono fare gli alternativi sono sempre nascosti da qualche parte a farsi gran cannoni.

Sì, ti prego, annoiami!