Meccanica

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La meccanica.
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Meccanica
« Quello che sale deve anche scendere. »
« Datemi una leva e risolleverò il mondo. »
« Ok, però le biciclette possono volare... »
« Scommettiamo? »
(Gesù Cristo su "leggi della meccanica")
« Se tu vieni addosso a un palo il palo verrà addosso a te con forza uguale e contraria »
(Jacopo Fo su terzo principio della dinamica)

La meccanica è una donna vestita con una salopette da donna ma che fa un lavoro da uomo.

Breve introduzione alle meraviglie della meccanica

Una applicazione della meccanica.

La meccanica classica nasce da una mela sulla testa; ma non è tanto la sua genesi che puzza di assurdità, quanto il fatto che l'uomo si ostini a studiarla. Questa scienza si occupa di punti, corpi rigidi (qualcuno doveva pur descrivere l'erezione da un punto di vista strettamente fisico) e/o deformabili, uomini, animali, piante, giocattoli, anche macchine (per info chiedere al meccanico di fiducia) e di qualsivoglia altra realtà esistente: così sfiora tutto ma in sostanza non conosce niente. L'indubbia frustrazione che ne deriva ha spinto i fisici a soffermarsi su problemi sottili ma sostanzialmente inutili come il come, il perché, da quando e per quanto tempo si muove un oggetto, piuttosto che cercare un modo per aiutare gli uomini a sbrigare i loro cazzi. Tuttavia molti uomini nel corso della storia si sono impegnati a studiare la traiettoria di un punto materiale[1] e le forze che agissero su di esso se esso fosse reale. Il che è come studiare la geografia della Repubblica della Mangrovia, come se la Mangrovia esistesse. Il fatto che quasi tutta la fisica e tutta la matematica si occupino di oggetti non esistenti e che per definizione non possono esistere nel mondo reale, la dice lunga sulla necessità urgente di tagliare i fondi ad ogni istituzione scientifica. Poi giunse Einstein e mandò a fanculo 400 anni di studio meccanico su punti e mele, parlando di relatività. Oggi la visione scientifica più accreditata è quella di Tiziano Ferro, il quale ha modificato le teorie einsteiniane su basi prettamente cromatografiche (il celebre “rosso relativo”).

Ah, tutto quello che è stato studiato vale per sistemi di riferimento inerziali; ergo non possiamo in alcun modo utilizzarlo. Ossia io ti dico che un fenomeno è spiegabile in questo modo, ma solo se fossimo all'equatore, con forza vento 0, a temperatura di 20°C, costante, all'ombra, di lunedì e con Giove in congiunzione astrale col sole. Buono a sapersi.

Meccanica

Cinematica

La cinematica si occupa di studiare tutti coloro che vogliono andare al cinema e della traiettoria con cui possono raggiungere la sala più vicina e del perché vogliono andare al cinema e del quando hanno tempo di andare al cinema e della velocità con cui giungono al cinema. Insomma, come tutta la meccanica, è un modo per rompere le balle alla gente per bene, ma a differenza di essa, almeno, è limitata a quelli che vanno al cinema. Ma l'idea di andare al cinema implica anche la volontà di voler vedere un film, e di questo la cinematica non parla. Si converrà dunque che anch'essa non può essere in alcun modo utilizzata.

Statica

Un esempio di leva obbligatoria.

La statica si occupa di tutto ciò che è fermo, pacato, tranquillo e pacifico; è quindi una scienza tenera, buona e che non fa del male a nessuno. Non è un caso che proprio grazie alla statica si possa giungere ad uno stato fisico di “equilibrio” e perfezione. La tenerezza che ispira questa disciplina può però essere turbata da due fattori:

  1. la staticità comporta ingenti problemi di linea (obesità);
  2. il concetto di leva cozza con la serenità che si è venuta a creare (“leva” è sinonimo di “sposta”, “togli”, termini che inevitabilmente danneggiano l'equilibrio).

Ma comunque la statica è sempre dolcissima, ergo evitiamo di disturbarla e parliamo d'altro.

Forza di modesta entità.

Dinamica

La dinamica studia tutto ciò che riguarda la forza e i suoi effetti; è grazie a questa scienza che oggi abbiamo chiari esempi di forze: forza di gravità, forza elastica, forza magnetica, forza Milan, Forza Italia[2]. Il concetto di forza è strettamente collegato a quelli di violenza e di "muscolo”. Newton tuttavia tentò di elaborare una spiegazione della Forza a partire esclusivamente dall'Accelerazione e dalla Massa inerziale, ma egli stesso non capiva di cosa stava parlando e durante i suoi esperimenti continuava ad esclamare dei sonori “mah” da cui gli derivò l'idea di definire la forza con uno “mah” (la celebre formula F=mah, abbreviata poi, per ragioni fonetiche, a F=ma). La definizione finale di Forza fu poi raggiunta da George Lukas nella saga di Guerre Stellari, ma anch'essa fu in seguito abbandonata quando furono accertati gli effetti nocivi sulla pettinatura della Principessa Leila.

Principio della conservazione dell'energia

L'energia non si crea e non si distrugge, ma si trasforma e al limite si compra al panificio, al supermercato, dal fruttivendolo, anche se ultimamente l'inflazione ha fatto lievitare i prezzi e conviene comprarla direttamente su eBay (al limite da Piccol, dove costa un po' di meno...). Il fatto che l'energia non si possa in alcun modo creare significa che chi ce l'ha se la tiene stretta (visti anche i prezzi) e chi non ce l'ha cerca di fotterla agli altri, attraverso le guerre energetiche.

Il grande costo dell'energia implica anche che per potersela permettere i cittadini più umili devono andare a lavorare; da qui il concetto di Lavoro, forma alternativa per esprimere la variazione di energia. Il Lavoro si produce industrialmente in appositi impianti industriali, detti Camere del Lavoro. Il primo articolo della Costituzione recita che “L'Italia è una Repubblica fondata sul Lavoro”, il che significa da una parte che Togliatti deve aver fatto bere troppo De Gasperi la sera prima di sedersi in Assemblea Costituente; e dall'altra, altresì, che Tremonti non ha capito una cippa. Colui il quale riesce ad ottenere molta energia in poco tempo si definisce (oltre che bastardo o riccone) “putente”; da qui il concetto di Putenza, passato poi alla storia come Potenza, ovvero capacità di compiere lavoro nell'unità di tempo, da cui origina lo Stacanovismo, i gulag staliniani e i lager nazisti[3].

Einstein

Conseguenze psico-fisiche di anni di studio meccanico.
« La conoscenza non è più importante dell'immaginazione »
(Einstein dopo riuscita masturbazione)

La meccanica classica è stata sconvolta dalle teorie di quel giocherellone di Alberto Einstein, il quale con la sua Relatività Speciale (o ristretta, perché lavata a 90 gradi) conferma l'esistenza di una quarta coordinata spaziale individuata da "ct", velocità della luce per tempo, molto utile per chi ha studiato tutta la cinematica ma non ha ancora capito come arrivare in tempo al cinema. Stabilisce inoltre che a velocità molto elevate “il tempo si dilata e lo spazio si contrae”. La teoria di Einstein può essere facilmente smentita con il cosiddetto “esperimento della BMW”, che dimostra che una Bmw che viaggia in autostrada a velocità particolarmente elevate percorre molto spazio in poco tempo, quindi è lo spazio che si dilata e il tempo che si contrae; ma, come tutti sanno, Alberto non possedeva neanche una 500 vecchio modello, figuriamoci una Bmw, ergo non poteva accorgersi delle incongruenze della sua teoria. La sua fama di scienziato, tuttavia, non ne rimase offuscata, in quanto essa è legata primariamente ad altri due fattori:

  1. Il fatto che la sua lingua era evidentemente di almeno un terzo più lunga della media;
  2. La sua lunga battaglia contro il fisico rivale Niels Bohr per portare avanti una interpretazione specifica della sua propria teoria della relatività - interpretazione che si dimostrerà poi errata.

Tutto questo ha avvicinato Einstein al cuore di tutti quelli che non hanno capito la sua teoria, visto che con tutta evidenza non l'aveva capita neanche lui.

Note in Movimento

  1. ^ Definito come ciò di cui non si può dire un tubo.
  2. ^ ogni riferimento politico è puramente casuale
  3. ^ ma anche la volontà di potenza di Nietzsche e il comune di Potenza in Terronia