Femminismo: differenze tra le versioni
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Quando la [[Democrazia Cristiana]] conquistò il potere in Italia la vicinanza del [[Vaticano]] alla città di Sora e i briganti della [[Magna Ciociaria]] minacciarono seriamente la sopravvivenza dell'ultimo stato fascista italiano, il ducato di Sora, benché in quegli anni sia il Vaticano sia l'Italia di Alcide De Gasperis si stavano avviando verso una rifascistizzazione in funzione anticomunista. Il piccolo ducato di Sora si convertì perciò, del primo '68, nel primo stato femminista del mondo, tanto da aver dato vita al fenomeno politico conosciuto dagli storici come fascio-femminismo. Lo stato è governato da un'assemblea di sole donne, esperte nelle scienze farmaciste e ostetriche, che annualmente nominano un uomo come capo del governo destinato a morire ogni fine legislatura. L'omicidio rituale viene perpetuato lungo il fiume Liri, il 25 luglio, quando il pover'uomo viene messo al rogo. Fra le cittadine emerite del ducato femminista si ricorda [[Anna Tatangelo]].
==Curiosità==
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*Femminismo e maschilismo sono anche formule magiche, che servono a bloccare all'istante ogni [[erezione]] (o forma di eccitazione in generale) presente nel raggio di [[millemila]] metri
*[[NO|Ci sono]] cose peggiori, per una bambina, che avere una madre femminista, ma anche [[stupro|cose migliori]]
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Il femminismo è stato un movimento ideologico filo-satanista affiliato al Ku Klux Klan che mirava a una rivolta planetaria atta a togliere il potere agli esseri superiori. Fortunatamente il malvagio piano di queste bieche appartenenti al genere femminile è naufragato, sebbene ancora oggi ne esistano delle eredi, ma è come paragonare Rifondazione Comunista all'URSS: una cosa insignificante.
Gli inizi
Il femminismo nasce negli Stati Uniti[1](e ti pareva) con il truce obiettivo dichiarato di dare il voto alle donne[2]. Le suffragette (così si chiamavano) insorsero facendo dapprima richieste assurde: istituire la festa della donna, ad esempio. In Germania chi lottò per questa festività fu giustamente messa
in forni e con le loro ossa veniva prodotto dell'ottimo sapone alla mimosa. Purtroppo gli americani senza spina dorsale permisero al movimento di crescere in modo esponenziale e addirittura alcune donne ebbero l'ardire di diventare scienziate, come Margherita Hack. Il presidente degli Stati Uniti (di cui non ricordo il nome) chiese soccorso al Regno Unito, il quale però, ricordando la guerra d'indipendenza, e pensando erroneamente che l'emancipazione lì non sarebbe certo arrivata, così rispose agli americani:
Intanto oltre oceano, il movimento sbarcava fuori dai confini statunitensi e invadeva Canada e Messico. Nel sud-America la situazione si fece presto assai
tragica, specialmente in Brasile, dove molti uomini furono costretti addirittura a diventare donne (cosa che si verifica ancor oggi). Anche questo stato chiese l'aiuto dell'ex-madrepatria europea: il Portogallo, che comunque rispose all'incirca come il Regno Unito:
C'è inoltre da dire che il Portogallo, taccagno[3] com'è, non poteva spendere un granché per aiutare chicchessia. Ormai l'ascesa femminista pareva inarrestabile, almeno nel Nuovo Mondo.
Svolgimento
Naturalmente un movimento così potente non poteva restare isolato in America. Così le suffragette costruirono una bomba atomica con cui tenere sotto controllo gli uomini,
presero metà di loro e sbarcarono nel vecchio continente. Non si sa con precisione in quale vecchio continente, ma adesso non importa. Dopo tre giorni di marcia, si trovarono in Libia: ciò appare strano in quanto il giorno prima erano passate a Praga. Dopo una preghiera a Dea nella chiesa di San Giovanni in Sahara, presero una carretta del mare e sbarcarono a Lampedusa, poi in Sicilia e infine su tutto lo stivale, fino a varcar la frontiera, in un bel giorno di primavera, e con le stagioni a passo di Giava arrivarono in fondo alla valle, dove c'era un uomo del loro stesso identico umore,
ma la divisa di un altro colore[4]: era un eroe maschilista: tale Mr. Jonhson, che disse alla femministe che sarebbe stato il loro peggior incubo. Intanto (nel Sessantotto) il femminismo dilagava in Europa: anche qui ottennero diritto di voto e festa delle donne e per ottenerli si macchiarono di delitti orribili; si salvò solo la Germania (abbiamo spiegato prima perché). In medio oriente riuscirono a sostituire il burqa con un misero velo, che copriva a mala pena mezza faccia, offendendo oltre modo il buon vecchio Allah. Ma le pretese delle femministe crescevano: decisero che Dio era un maschilista e volevano che il Padre eterno diventasse Dea, la loro divinità femminista, arrivando al punto di riscrivere la Bibbia, dove Gesù diventò Gesualda. Costruirono anche una nuova Torre di Babele per sconfiggere Dio, che però si rivelò un avversario più ostico del previsto. Le femministe subirono la loro prima sconfitta: la fine si avvicinava.
Il declino e la fine
La vendetta di Dio non si fece attendere: le condannò alla sfortuna. Ricordate Mr. Johnson? Nel frattempo era diventato un impresario e non aveva abbandonato gli eroici propositi maschilisti: ordinò centinaia di macchine da cucito da Mediashopping e diffuse la notizia che chiunque le avrebbe potute usare: le femministe caddero nella trappola ed entrarono nel capannone per iniziare a cucire: Mr.Johnson le chiuse dentro e infiammò tutto, uccidendo anche le cape femministe; le femministe accusarono il colpo e non si ripresero: persero l'organizzazione e finirono negli ingranaggi delle società moderna lasciando il posto a ideologie nuove di zecca come gli hippie e i paninari prima e gli emo, truzzi e compagnia bella poi.
Le femministe oggi
Le femministe oggi non hanno più la potenza di una volta e sono guidate da Rosi Bindi (il che è tutto dire) e Gianna Nannini nota leccatrice di prugne. Le loro bombe atomiche furono fatte esplodere in luoghi deserti (o quasi). In tutti i modi, esse hanno finalmente capito che non devono mai più avventurarsi fuori dai loro due habitat: la cucina e il letto.
Tuttavia hanno mantenuto alcuni dei diritti che si erano ingiustamente accaparrate:
- la possibilità di togliersi il reggiseno
- l'8 marzo, data in cui tutti i fioristi fanno festa
- la possibilità di portare mutande di dimensioni ridotte
- la possibilità di apparire in televisione con ruoli di altissimo valore intellettuale
- il diritto di voto
- il diritto di veto (nella coppia, quando lei dice NO è NO, oppure ha mal di testa)
- il diritto di peto, anche se non molto utilizzato
- il diritto di feto
D'altro canto si sono anche tirate un sacco di zappe sui piedi, con la loro voglia di parità dei sessi e bla bla bla:
- l'obbligo di lavorare 8 ore al giorno nonostante poi debbano tornare a casa e lavare, stirare, pulire, cucinare, accudire i figli e scopare
- Madonna
- il diritto alla maternità sul lavoro, un periodo di tempo in cui è più semplice venire licenziate
- la possibilità di dire la propria opinione: abitudine che non ha fatto altro che fugare ogni dubbio riguardo la loro inferiorità mentale
- il rischio di essere molestate sul luogo di lavoro
Le colpe delle femministe
Le femministe hanno contribuito a fare del mondo un posto peggiore. Con l'emancipazione le donne hanno cominciato a mostrare le loro grazie, perdendo la castità morale e portando nel peccato dei poveri uomini innocenti (per fortuna il CCSG sta limitando questa sconcezza), inventando il bikini prima, e il topless poi, offrendo materiale per la proliferazione di Studio Aperto, Lucignolo e simili.
Un'altra colpa non trascurabile è che la Montalcini sia diventata famosa. Ah, dimenticavo l'effetto serra e il riscaldamento globale, dovuti alla sindrome apocalittica premestruale.
Politica
Quando la Democrazia Cristiana conquistò il potere in Italia la vicinanza del Vaticano alla città di Sora e i briganti della Magna Ciociaria minacciarono seriamente la sopravvivenza dell'ultimo stato fascista italiano, il ducato di Sora, benché in quegli anni sia il Vaticano sia l'Italia di Alcide De Gasperis si stavano avviando verso una rifascistizzazione in funzione anticomunista. Il piccolo ducato di Sora si convertì perciò, del primo '68, nel primo stato femminista del mondo, tanto da aver dato vita al fenomeno politico conosciuto dagli storici come fascio-femminismo. Lo stato è governato da un'assemblea di sole donne, esperte nelle scienze farmaciste e ostetriche, che annualmente nominano un uomo come capo del governo destinato a morire ogni fine legislatura. L'omicidio rituale viene perpetuato lungo il fiume Liri, il 25 luglio, quando il pover'uomo viene messo al rogo. Fra le cittadine emerite del ducato femminista si ricorda Anna Tatangelo.
Curiosità
NonNotizie contiene diffamazioni e disinformazioni riguardanti Femminismo.
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- Femminismo e maschilismo sono anche formule magiche, che servono a bloccare all'istante ogni erezione (o forma di eccitazione in generale) presente nel raggio di millemila metri
- Ci sono cose peggiori, per una bambina, che avere una madre femminista, ma anche cose migliori
- Dicevo? Ah, già! Ci sono anche cose migliori
- Esatto! Cose migliori!
- Voi potete anche non crederci, ma a una femminista è consentito diventare professoressa
- Inoltre ai separatisti è consentito andare al governo (non so perché mi sia venuto in mente adesso...)
- Una statistica americana dimostra che le coppie dove lei è femminista sono più romantiche e funzionano meglio a letto. Inoltre un'ltra statistica dice che quando c'era lui i treni arrivavano in orario (anche questo non so perché mi sia venuto in mente adesso...)
- Dalla statistica di cui sopra emerge che ci sono uomini che si mettono con le femministe! Quindi uomini femministi!
Note
- ^ Se notate, gli U.S.A. hanno dato i natali a tutte le grandi disgrazie mondiali: bomba atomica, Kaisis Klaun, George Bush
- ^ se notate dopo il voto alle donne il mondo è andato sempre peggiorando
- ^ La taccagneria fu portata in Portogallo da Cristoforo Colombo, che difatti era genovese
- ^ Si ringrazia Fabrizio de André per la testimonianza
Pagine correlate
- Femminista
- Donna intelligente
- Emancipazione
- Sindrome apocalittica premestruale
- Complotto delle supermodelle per dominare il mondo
- Ducato fasciofemminista di Sora
- Razzismo
Grassetto