Dragon Ball

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Template:Fumetto e animazione Template:Nihongo è la prima serie anime tratta dal manga Dragon Ball di Akira Toriyama, nella quale vengono trasposti gli eventi che vanno dall'incontro fra Son Goku e Bulma alla sconfitta di Piccolo durante il 23º Torneo Tenkaichi, presenti nei primi 17 volumi del manga. La serie, prodotta da Toei Animation tramite lo Studio Bird, è andata in onda in Giappone sull'emittente Fuji TV dal 26 febbraio 1986 al 19 aprile 1989 per un totale di 153 episodi; a questi hanno poi fatto seguito quattro film cinematografici, di cui tre realizzati tra il 1986 e il 1988 e l'ultimo nel 1996 creato per celebrare il 10º anniversario dell'anime. Poiché molti episodi contengono parti originali non tratte dal manga, non sempre l'adattamento risulta fedele a quest'ultimo, provocando talvolta errori di continuità. La storia prosegue nelle serie Dragon Ball Z (1989, tratta dai restanti volumi del manga), Dragon Ball Super (2015, midquel di Dragon Ball Z), e infine, cronologicamente più avanti ma creata diversi anni prima di Dragon Ball Super, in Dragon Ball GT (1996, serie originale).

La prima trasmissione italiana dell'anime avvenne nel 1989 su Junior TV col titolo Dragon Ball. Questa prima versione, in edizione integrale e senza censure, presentava un doppiaggio abbastanza fedele all'originale e manteneva le sigle originali giapponesi, e arrivò a coprire soltanto i primi 54 episodi della serie. Nel 1996 Mediaset acquistò i diritti dell'anime, realizzò un secondo adattamento e trasmise tutti gli episodi sempre su Junior TV, concludendo la trasmissione nella primavera del 1998, per poi dirottarla per la prima volta su Italia 1 l'anno successivo, col debutto della sigla italiana, nella fascia del lunch-time e consacrarne il successo. Questa edizione "made in Mediaset" presenta molte scene censurate e un linguaggio adattato ad un pubblico più infantile.

Trama

   La stessa cosa ma di più: Episodi di Dragon Ball.

Son Goku, un ragazzino di 12 anni con una strana coda di scimmia, incontra Bulma, una ragazza di 16 anni intenzionata a ritrovare le leggendarie sette sfere del drago, che permettono di evocare il drago Shenron, in grado di esaudire un desiderio. Notata la forza del ragazzo, la giovane convince Goku a partire con lei. Il loro viaggio li porta ad incontrare Olong, un maialino con la capacità di trasformarsi in ciò che vuole per qualche minuto; Yamcha, predone del deserto che finirà per diventare un alleato; Chichi, la quale Goku inavvertitamente promette di sposare; e Pilaf, un uomo malvagio e ambizioso, alla ricerca delle sfere per far avverare il suo desiderio di regnare sul mondo. In seguito Goku si allena presso il Maestro Muten, un attempato signore esperto di arti marziali, per poter partecipare al Torneo Tenkaichi, che richiama i migliori combattenti da tutto il mondo. Un ragazzo di nome Crilin diventa il suo compagno di allenamenti e rivale, ma in poco tempo i due divengono migliori amici.

Terminato il torneo, Goku si reca alla ricerca della sfera dalle quattro stelle, l'unico ricordo di suo nonno, e si scontra con il Red Ribbon, il cui leader vuole raccogliere le sfere del drago per se stesso. Goku sconfigge praticamente da solo l'intera organizzazione militare, incluso il sicario Tao Bai Bai, contro cui aveva in origine perso, ma che annienta facilmente dopo un duro allenamento con l'eremita Karin. Goku si riunisce quindi con i suoi amici per sconfiggere i guerrieri di Baba la chiaroveggente e chiederle di localizzare l'ultima sfera del drago per riportare in vita l'amico Bora ucciso da Tao Bai Bai.

Goku e compagni passano i successivi tre anni ad allenarsi e si riuniscono al Torneo Tenkaichi. Qui i protagonisti incontrano l'Eremita della Gru, antico rivale del Maestro Muten nonché fratello di Tao Bai Bai, e i suoi allievi Tenshinhan e Jiaozi. Grazie all'intervento del Maestro Muten, gli allievi dell'Eremita della Gru decidono di volgere le loro forze al bene, abbandonando il sogno di diventare dei sicari. Alla fine del torneo Crilin viene ucciso da Tamburello, una creatura generata dal Grande Mago Piccolo. Goku si lancia all'inseguimento del mostro ma viene facilmente sconfitto. Il samurai Yajirobei conduce Goku alla Torre di Karin dove il giovane, bevendo l'acqua del dio maestoso, riesce ad ottenere la potenza necessaria a battere il Grande Mago Piccolo. Nel frattempo il demone uccide Muten e Jiaozi e usa le sfere del drago per riottenere la giovinezza, prima di distruggere anche il drago Shenron. Goku affronta nuovamente il Grande Mago Piccolo, sconfiggendolo, ma prima di morire genera un uovo contenente suo figlio e reincarnazione Piccolo.

Su consiglio di Karin, Goku si reca dal Dio della Terra per chiedergli di ricreare Shenron, in modo da poter resuscitare le vittime del demone. Dio esaudisce la richiesta del giovane e Goku diviene suo allievo per prepararsi in vista dello scontro con Piccolo. Tre anni dopo i protagonisti si ritrovano sull'Isola Papaya per il 23º Torneo Tenkaichi e anche Piccolo si iscrive al torneo con l'intenzione di vendicare il padre. Nella finale Goku e Piccolo si affrontano in una dura lotta, nella quale il ragazzo riesce a malapena a prevalere. Goku mantiene la promessa di sposare Chichi e i due lasciano l'isola del torneo a bordo della nuvola d'oro.

Personaggi

I protagonisti di Dragon Ball nella sigla finale originale.
   La stessa cosa ma di più: Personaggi di Dragon Ball.

La storia narra le avventure del giovane Son Goku, uno strano ragazzino con una coda di scimmia che vive da solo sul Monte Paoz. Tramite Bulma, ragazza che capita dalle sue parti mentre è alla ricerca delle leggendarie sfere del drago, Goku inizierà una lunga avventura che lo porterà ad avvicinarsi al mondo delle arti marziali, con l'addestramento da parte del Maestro Muten in preparazione al torneo di arti marziali, e a farsi tanti amici, in primis Yamcha e Olong e successivamente Crilin, Tenshinhan, Jiaozi e Yajirobei. Ma Goku dovrà anche scontrarsi con numerosi antagonisti: a concorrere con lui e i suoi amici nella ricerca delle sfere ci sono Pilaf e la sua banda, quindi in seguito si troverà a dover fronteggiare le diverse divisioni del Red Ribbon nelle loro basi per recuperare tutte e sette le sfere del drago e far così resuscitare un amico conosciuto durante la storia, Bora, ucciso dallo spietato killer Tao Bai Bai. Gli ultimi grandi rivali di Goku sono il Grande Mago Piccolo con i suoi scagnozzi e infine, affrontato nel corso di un torneo di arti marziali e sconfitto dopo un durissimo scontro, suo figlio Piccolo.

Doppiaggio

Personaggio Voce originale Voce italiana
Doppiatore Play World Film Doppiatore Merak Film
Son Goku Masako Nozawa Massimo Corizza Patrizia Scianca (bambino)

Paolo Torrisi (adulto)

Yamcha Tōru Furuya Diego Sabre
Bulma Hiromi Tsuru Beatrice Margiotti Emanuela Pacotto
Maestro Muten Kohei Miyauchi Renato Montanari Patrizio Prata (ragazzo)

Mario Scarabelli (adulto)

Crilin Mayumi Tanaka Sergio Luzi Veronica Pivetti (ep. 1-99)

Marcella Silvestri (100+)

Chichi Mayumi Shō Beatrice Margiotti Elisabetta Spinelli
Lunch Mami Koyama Marina Massironi (ep. 1-99)

Cinzia Massironi (ep. 100+)

Stregone del Toro Daisuke Gōri Renato Montanari Tony Fuochi
Pilaf Shigeru Chiba Renato Montanari Massimiliano Lotti (ep. 1-99)

Sergio Romanò (ep. 100-153)

Comandante Red Kenji Utsumi Renato Montanari Enrico Bertorelli
Generale Blue Toshio Furukawa Massimo Corizza Gabriele Calindri
Segretario Black Satou Masaharu Sergio Luzi Stefano Albertini
Colonnello Silver Banjō Ginga Massimo Corizza Gianfranco Gamba
Generale White Tesshō Genda Renato Montanari Orlando Mezzabotta
Ninja Murasaki Takeshi Aono Sergio Luzi Paolo Marchese
Sergente Metallic Shin Aomori Bruno Cattaneo Mario Zucca
Cronista del Torneo Tenkaichi Kenji Utsumi Massimo Corizza Claudio Moneta
Narratore Jōji Yanami Renato Montanari Mario Scarabelli

Distribuzione

   La stessa cosa ma di più: Episodi di Dragon Ball.

Edizione giapponese

La serie è stata prodotta da Toei Animation tramite il Bird Studio ed è andata in onda in Giappone sull'emittente Fuji TV a partire dal 26 febbraio 1986 fino al 19 aprile 1989 per un totale di 153 episodi.

Vi sono alcune differenze tra anime e manga che riguardano l'aggiunta nella serie animata di storie originali, o meglio "filler" ovvero scene o interi episodi riempitivi di intermezzo con il proposito di allungare i tempi delle puntate nel caso di sequenze aggiunte, e per dare tempo all'autore di continuare il manga, all'epoca in corso d'opera, prima di riprendere la storia principale. L'inserimento di questi filler ha causato degli errori di continuity, in quanto gli episodi aggiuntivi in alcuni casi contraddicono gli avvenimenti della storia del manga; in altri casi ciò ha portato gli autori dell'anime ad alterare alcune scene del manga.

Edizione italiana

Edizione Publitalia

In Italia la serie fu importata per la prima volta da Junior TV nel 1989, dove però arrivarono soltanto 54 episodi, l'edizione era integrale con un adattamento abbastanza fedele e con le sigle originali, mantenendo inoltre il doppiaggio giapponese quando qualcuno eseguiva una tecnica (come era di usanza in Ken il guerriero)[1]. Anche i nomi dei personaggi, degli oggetti e delle tecniche erano mantenuti inalterati, se non per alcune eccezioni. Il doppiaggio, eseguito a Roma allo studio Play World Film, soffriva dei costi contenuti, tipici delle edizioni italiane anni ottanta-novanta da parte delle TV locali, perciò si nota l'uso di poche voci abbinate a diversi ruoli in ogni episodio sia tra i personaggi protagonisti, che fra quelli di passaggio.

Edizione Mediaset

Nel 1996, quando in Giappone era da tempo scoppiata la popolarità di Dragon Ball, in particolare di Dragon Ball Z che si apprestava ormai a terminare, e dopo che in Italia nel 1995 venne per la prima volta pubblicato il manga da Star Comics, Mediaset (che già aveva mandato in onda la serie nel 1990 su Italia 7, probabilmente affittandola dalla Doro TV Merchandising che ne deteneva i diritti), acquistò il primo blocco di 99 puntate e ne ridoppiò la serie apportandone diverse censure video e audio, con semplificazioni culturali e cambiamenti nell'adattamento. Vennero ad esempio cambiati i nomi di molti personaggi (alcuni ispirati al primo doppiaggio[2]), degli oggetti e delle tecniche, scatenando diverse proteste nella rubrica della posta del manga di Dragon Ball da parte dei fan che avevano visto l'edizione precedente e letto il manga[3].

Questa nuova edizione andò in onda nella primavera del 1996 con le sigle originali, sempre su Junior TV (filiale di Publitalia) e su diverse televisioni locali nel contenitore JTV[4]. La serie veniva trasmessa ciclicamente bloccandosi sempre alla puntata 99 (nel mezzo del combattimento tra Goku e Tenshinhan); in seguito furono doppiati e trasmessi nella primavera del 1998 gli episodi 100-153 (si possono infatti notare alcuni cambi di voce dal 100º episodio). Infine la serie fu replicata su Italia 1 dal 7 giugno 1999 con la nuova sigla italiana cantata da Giorgio Vanni, la quale campiona parzialmente la traccia principale del videogioco Dragon Ball: Final Bout. Terminata la serie furono trasmessi sullo stesso canale i seguiti per la prima volta in Italia.

Dragon Ball è stato replicato diverse volte dall'emittente, ed è passata anche sui canali Italia Teen Television (2003), Hiro (2010), Boing (dal 7 gennaio 2013) e Italia 2 (dal 23 febbraio 2015). La serie fu distribuita per la prima volta in VHS da De Agostini tra il 2001 e il 2002 nella collana Dragon Ball Collection in 34 uscite (68 episodi che arrivavano fino alla sconfitta dell'Esercito del fiocco rosso). In seguito la serie è stata riproposta in DVD dalla stessa De Agostini[5] e da Yamato Video (quest'ultima in 8 box con video non censurato e sottotitoli fedeli nelle parti tagliate che non erano mai state doppiate). Nel 2012 la Yamato Video ha pubblicato in tiratura limitata l'intera serie in un box da 21 DVD; questa edizione contiene per la prima volta il doppiaggio dei primi 54 episodi trasmesso su Junior TV[6] e come per le edizioni precedenti, sono comprese le scene integrali tagliate nelle edizioni televisive (comprese quelle mai doppiate), rimangono tuttavia i dialoghi del doppiaggio Mediaset, adattati rispetto agli originali, ad un pubblico più infantile. Nel 2017 la Yamato Video in collaborazione con la Koch Media, ha pubblicato una nuova edizione in due cofanetti della prima serie di Dragon Ball.[7] Dal 26 agosto 2015 al 13 gennaio 2016 la Gazzetta dello Sport vende la prima serie in DVD con 21 uscite e 7-8 episodi l'uno.

Censure presenti nell'adattamento italiano

Lista episodi Censura DB
01
Fermo-immagine
01 04 07 
15 16 21
Dialoghi modificati
28 33 43
65 76  
Canzone di sottofondo eliminata
01 02 03
04 05 06
07 08 10
14 15 16
19 21 49
64 65 71
Scene e dialoghi a carattere sessuale tagliati
  • Nella prima serie sono presenti numerose censure e modifiche, come scene tagliate, fermi immagine, dialoghi moderati o in alcuni casi cambiati del tutto, e l'aggiunta di voci fuori campo. Ad esempio, spesso quando un personaggio è inquadrato da dietro vengono aggiunte delle voci fuori campo o dei pensieri. Molte sono le scene in cui nella versione originale è presente il silenzio, mentre in Italia sono state aggiunte battute aggiuntive: ad esempio, nelle occasioni in cui i guerrieri si scrutano senza parlare, nella versione italiana spesso sono aggiunti pensieri fuori campo, trattasi sempre di frasi di circostanza che non portano comunque alterazioni nella trama.
  • La censura più conosciuta è indubbiamente quella dei primi episodi, dove Goku che non è ancora in grado di capire la differenza tra maschio e femmina toglie le mutandine a Bulma mentre dorme, quest'ultima non essendo al corrente il giorno dopo, in cambio di una sfera del drago in possesso dell'eremita delle tartarughe, alza la gonna, senza sapere di non portare le mutandine. Tale scena è presente nell'edizione italiana del manga, ma solo nella prima e nella quarta edizione italiana.
  • Quando Yamcha combatte contro l'uomo invisibile di Baba, i suoi amici escogitano un trucco per renderlo visibile: mostrano il seno di Bulma al Maestro Muten in modo che questi spruzzi sangue dal naso sull'uomo invisibile. La scena è stata censurata tagliando la scena dove Crilin spoglia Bulma e sostituendo la frase precedente: Crilin apostrofa Muten dandogli del pelato ed è questo a provocargli l'uscita del sangue dal naso.
  • Nelle repliche del 2011-2012 le canzoni degli episodi 65 e 76, ovvero spezzoni di episodi precedenti con la sigla originale, sono state reinserite.

Si nota che nel doppiaggio edito da Mediaset di questa serie termini come "morire" o "uccidere" sono talvolta pronunciati, a differenza delle serie successive dove vengono rimpiazzati con termini come "andare all'altro mondo" o "eliminare".

Colonne sonore

Durante la trasmissione su Junior TV, nelle due edizioni italiane della serie, furono usate le sigle di testa e di coda originali, Makafushigi Adventure di Hiroki Takahashi e Romantic Ageru Yo di Ushio Hashimoto. Col passaggio su Italia 1, è stata invece creata una nuova sigla italiana dal titolo Dragon Ball, cantata da Giorgio Vanni e scritta e composta da Alessandra Valeri Manera, Max Longhi e lo stesso Vanni.

Crossover

Durante l'arco del Red Ribbon ci sono tre episodi speciali crossover con Dr. Slump & Arale, in cui compaiono quasi tutti i personaggi della serie, compresa Arale Norimaki. Questo evento è presente anche nell'omonimo manga, oltre che nell'anime remake del 1997 What a mess Slump e Arale (le due opere sono dello stesso autore).

Episodi speciali

Nel 1988 andarono in onda in Giappone due episodi speciali di carattere educativo, rivolti agli spettatori più giovani:

  • Template:Nihongo: l'episodio, della durata di 15 minuti e diretto da Mitsuo Hashimoto, mostra Goku e altri bambini che non rispettano le norme del codice stradale. Con l'aiuto di una vigilessa, i bambini capiscono cosa fare per evitare incidenti stradali.
  • Template:Nihongo: l'episodio, della durata di 10 minuti e diretto da Kazuhisa Takenōchi, mostra Goku e i suoi amici nei panni di pompieri che spiegano a due bambini, che giocano con i fiammiferi e i fuochi d'artificio in un parco, il grave pericolo di un incendio che può essere provocato e come prevenirlo.

Film

   La stessa cosa ma di più: Film di Dragon Ball.

Oltre le tre serie televisive, sono stati realizzati alcuni lungometraggi, editi in Italia da Dynamic Italia, che raccontano storie ambientate nell'universo di Dragon Ball. In totale sono stati prodotti quattro film sulla prima serie anime di Dragon Ball.

Note

  1. ^ Template:Cita web
  2. ^ Il nome dato a Muten "Genio delle tartarughe" e allo Stregone del Toro "Al Satan", si ispirano chiaramente all'edizione JTV, dove si chiamavano Genio della Testuggine e Ox Satan.
  3. ^ A partire dal volume 30 "Il pianeta Namecc" della 1ª edizione in 62 numeri, datato 18 giugno 1996.
  4. ^ Template:Cita web
  5. ^ Template:Cita web
  6. ^ Template:Cita web
  7. ^ Template:Cita web

Altri progetti

Collegamenti esterni

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