Dante's Inferno: differenze tra le versioni

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E quando esce fuori in cerca di Beatrice nella speranza di poter ancora [[sesso|chiudere la giornata in bellezza]] trova la suddetta impalata al suolo con una tetta al vento.
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In quel momento appare Lucifero che prende l'[[anima]] di Beatrice, palpandola trionfante davanti al marito che rivendica l'anima, e il culo, di sua moglie come sua proprietà per poi scappare sghignazzante, lasciando Dante in balia dei suoi schiavi infernali. Dante massacra i suddetti e arriva alla chiesa dove Beatrice è esorcizzata da Lucifero; la [[ragazza]], prima di sparire, dona a Dante la sua Croce, anche se lui avrebbe preferito altro.
In quel momento appare Lucifero che prende l'[[anima]] di Beatrice, palpandola trionfante davanti al marito che rivendica l'anima, e il culo, di sua moglie come sua proprietà per poi scappare sghignazzante, lasciando Dante in balia dei suoi schiavi infernali. Dante massacra i suddetti e arriva alla chiesa dove Beatrice è esorcizzata da Lucifero; la [[ragazza]], prima di sparire, dona a Dante la sua Croce, anche se lui avrebbe preferito altro.
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Versione delle 17:43, 13 feb 2018

Attenzione, sono vietati spoiler di questo genere:
Dante è morto per davvero e alla fine del gioco si ritrova in Purgatorio

Adesso continua a leggere, a tuo rischio e pericolo.

L'innovativa cover del gioco.
« Questo è la Divina Commedia che voglio studiare! »
(Studente mentre gioca al cerchio dei lussuriosi)
« Benvenuto all'Inferno, Dante... nel Limbo c'è la reception, nel terzo cerchio i bagni e nel Girone dei Violenti ti aspettano dei salutari bagni nel sangue ribollente. »
(Lucifero che accoglie Dante)
« Vi citerò per plagio e danni alla mia immagine! »
(Dante Alighieri ai Visceral Games)
« Beatrice!!!! »
(Dante ogni quarto d'ora)
« Io non capisco!!! »
( Dante su ogni spiegazione che i personaggi tentano invano di dargli)
« Un dramma d'amore davvero commovente! »
(Dario Argento su Dante's Inferno.)
« Lo scomunicherò al più presto! »
(Benedetto XVI su Dante's Inferno.)

Dante's Inferno è una trasposizione fedele della Divina Commedia; in realtà è un banale plagio in cui l'autore ha stuprato l'opera dantesca, trasformando il poeta in un crociato (?!) che sconfigge la morte (?!) e le fotte la falce (?!).

« Oh mio Dio, Dante ha ucciso la morte! Brutto bastardo! »

Trama

« Nel bel mezzo del cammino di nostra vita mi ritrovai... ehm... Era l'anno del signore 1191 e i soldati della terza crociata conquistarono Acri. »
(Dante nell'introduzione del gioco.)
Dante che si butta in una piscina di interiora mentre due schiavi dell'inferno scappano da due vermoni giganti che li volevano mangiare, canto XVI, vv 27-54.

1191; Acri. Dante e i suoi amici crociati hanno appena conquistato la città di

Acri. Dante e il compagnetto di merende Francesco Portinari, fratello di Beatrice e quindi suo cognato, stanno discutendo amabilmente sulla sorte degli ostaggi che Dante aveva trucidato poco prima. Mentre i due conversano i prigionieri sfondano i cancelli usando donne e bambini come arieti. Dante con un'alabarda manda trenta soldati turchi all'altro mondo, ma proprio sul più bello viene pugnalato alle spalle da un solo turco ubriaco e zoppo.

Nello stesso momento Francesco si dichiara colpevole della strage di Dante e perde letteralmente la testa, che rotola in pubblica piazza. Dante, morente, vede la Morte che lo giudica malvagio e vuole spedirlo all'Inferno. Sbalordito, Dante si chiede perché visto che ha soltanto saccheggiato, derubato, torturato, massacrato indiscriminatamente soldati e civili in nome di Dio perché il primo vescovo di passaggio così gli ha detto e pertanto non aveva fatto nulla di male. Così il fiorentino combatte contro il Tristo, costruisce uno xilofono con le sue ossa e gli fotte la Falce, quindi lascia andare la crociata, i compagni, i giuramenti e tutto e se ne torna a Firenze, convinto di arrivare giusto in tempo per le lasagne. A casa sua però, invece delle lasagne trova i suoi servi massacrati e Alighiero, quel ciccione tamarro di suo padre stecchito con la sua croce infilata nell'occhio;

« Ah vabbè... »
(Dante sulla morte del padre)

E quando esce fuori in cerca di Beatrice nella speranza di poter ancora chiudere la giornata in bellezza trova la suddetta impalata al suolo con una tetta al vento.

« BEATRICE! NOOOOO!!! PORCA DI QUELLA!!! »
(Dante sulla morte di Beatrice)

In quel momento appare Lucifero che prende l'anima di Beatrice, palpandola trionfante davanti al marito che rivendica l'anima, e il culo, di sua moglie come sua proprietà per poi scappare sghignazzante, lasciando Dante in balia dei suoi schiavi infernali. Dante massacra i suddetti e arriva alla chiesa dove Beatrice è esorcizzata da Lucifero; la ragazza, prima di sparire, dona a Dante la sua Croce, anche se lui avrebbe preferito altro.

Dante dopo aver letto la trama del videogioco, la quale ricalca fedelmente[citazione necessaria] la sua Opera.

Limbo

Dante discende fino alle Porte dell'Inferno dove incontra Virgilio. Il poeta gli fa in principio una ramanzina moralista per poi dirgli che lo aiuterà in qualità di guida turistica giusto perché Beatrice glielo ha chiesto. Dante prende il controllo di un bestione che passava di là, disarcionando il demone alla sua guida e sfonda le Porte dell'Inferno dove dopo una discussione con Lucifero il buon crociato arriva sulla "schiena" di Caronte un uomo-barca addetto al trasporto dei cattivi. Sentito l'esorbitante prezzo del biglietto Dante sbrocca, stacca la testa Caronte e arriva da Minosse.

Minosse

Minosse : Chi entra nel mio doloroso ospizio?
Dante : Colui che ama Beatrice! Quanto costa una notte qui?
Minosse : Abbiamo prezzi modici, la tua anima dovrebbe bastare...

Minosse, il giudice dei morti, è un vecchio cieco bisbetico pieno di tentacoli, e si imbufalisce nel ritrovarsi l'ennesimo condannato che vuole alloggiare senza prenotazione e cerca quindi una soluzione pratica e veloce per il nuovo arrivato. Dante, ormai scazzato e restio a firmare il registro degli ospiti, gli lega la lingua ad una ruota dentata e gli apre la testa, quindi si fa strada per i Gironi infernali.

Lussuria

Il cerchio dei lussuriosi, principale attrazione del gioco.
« Il mio cerchio preferito: tantissime belle figliole che ti serviziano in qualsiasi modo! »
(Lucifero sul Cerchio dei Lussuriosi)

Dante arriva in questo bellissimo cerchio in cui l'edificio più sobrio è una enorme torre a forma di pene e le porte ricordano quella cosina molto più efficace dei buoi per trainare i carri. Entrato, scopre che l'arredatore di interni di Cleopatra, la signora del cerchio, è evidentemente represso dal punto di vista sessuale, dato che tutto ricorda pareti ginecologiche. Dopo aver combattuto con delle anime dannate per lussuria, Dante prende l'ascensore e arriva in cima alla torre. Lì trova Lucifero che si diletta nei preliminari con Beatrice, in abiti sadomaso. Dante supplica la moglie di raggiungerlo ma questa, avendo perso una scommessa con Lucifero è ora costretta ad essere la sua bambola gonfiabile per l'eternità. Il crociato vorrebbe fare la paternale al Diavolo, ma Cleopatra gli ricorda che lui stesso si è dilettato non poco con le schiave turche[1] durante la sua crociata ad Acri, commettendo così adulterio e condannando sua moglie alle emorroidi croniche per aver riposto fin troppa fede nella castità maritale, e l'egizia invita il crociato a ripassare Cinquanta sfumature di grigio insieme a lei e il suo amante, Marco Antonio.

Cleopatra

Dante : Beatrice, no... non sai com'era...
Lucifero : Invece sì: gliel'ho mostrato.
Dante : Sei un lurido porco!

In cima alla torre Cleopatra vomita su di Dante Antonio, un colosso nerboruto con un esercito di non morti annesso che muore dopo due colpi di falce. La signora del cerchio dunque si rimpicciolisce e salta addosso a Dante che, dopo un quick time event piuttosto ambiguo, vince e arriva nel terzo cerchio.

Gola

« Vermone goloso! »
(Dante in uno spot sul girone dei golosi)

Cerbero

Dante : Virgilio, che cavolo è quella cosa immonda là sotto?
Virgilio : Cerbero, il gran Vermo, come quel cane abbaiando agogna, essi quietano dopo morso il pasto, cotal si fecere le facce lorde del demonio Cerbero.
Dante : Potresti ripetere? Mi son perso dopo "come".
Virgilio : ...

Dante scende nel Cerchio dei Golosi, un gigantesco sfintere maleodorante e costipato, dove incontra Cerbero: un ibrido fra un uomo (il corpo) e tre anguille (le teste) ben diverso dall'omonimo cane tricefalo mitologico. Dante ne falcia due ma finisce per essere mangiato; il crociato così gli fa saltare la testa con la croce all'urlo di "Boom, Baby!!!" e prosegue la sua gita per i gironi.

Avarizia

« Sei una merda, Dante, guardati: piccolo, idiota e impotente! Avrei dovuto ripassarmi Beatrice fin da quando ne ho avuto l'occasione! »
(Alighiero a Dante durante il loro amorevole ritrovo padre-figlio.)

Dante arriva infine nel Cerchio degli Avari, una fonderia abusiva dove i suoi operai sottopagati se la prendono con il fiorentino scambiandolo con il dirigente del reparto per via della sua vistosa cravatta artigianale cucita a mano[2]. Il guardiano del cerchio è

Pluto e a guidare la baracca è lo stesso Alighiero, divenuto ancora più disgustosamente obeso di prima, che si aggira in perizoma da Sumo e con un pataccone ancora più grosso e pacchiano di quello che gli avevano conficcato nell'occhio in vita, sguazzando nell'oro fuso.

Pluto&Alighiero

« Papè Satan, Papè Satan Aleppe! »
(Pluto)
« Intrusi Satana, Intrusi Satana, Cazzo!! »
(Traduzione)

Le quisquilie con la bella statuina non tardano ad arrivare, quindi Dante la manda in frantumi senza pensarci troppo e passa così a suo padre, che gli fa presente di aver da sempre nutrito tanto tanto affetto nei confronti della nuora e che il giorno in cui sono morti aveva cercato di asciugare le sue lacrime con un po di sano Stupro di consolazione. Dante, che non aveva mai avuto granché stima dell'avido, violento, depravato genitore[3], perde completamente le staffe e ridipinge tutto il soffitto del girone con il lardo paterno, quindi gli frega il pataccone d'oro che utilizzerà come boorerang.

Nel frattempo...

Nonostante i suoi sforzi, Dante comprende però che la moglie ormai non si fida più di lui, quindi accetta un frutto drogato da Lucifero che la trasforma in una regina ninfomane dell'Inferno, con conseguente laringoscopia con la lingua di Lucifero nella gola di Beatrice davanti a Dante, che ora mette a ferro e fuoco tutti i cerchi infernali più profondi per redimere l'anima della moglie. Si reca alla volta del Dite per poi giungere alle Sfide dell'Olimpo alle Dieci Malebolgie, dove lo sottopongono a ben dieci Royal Rumbles contro i più disparati sgherri demoniaci, finché il crociato, ormai stanco, ammette a Beatrice di essere ben lungi dal chirichetto in missione di pace da lei sempre creduto, e gli restituisce la sua croce. Alla vista della suddetta, o forse semplicemente perché l'effetto ninfomane del frutto drogato era finito, Beatrice rinsavisce e la sua anima torna come appena lavata con l'Omino Bianco.

Ultimo Cerchio

« Tu osi attaccare me? Tu, che hai fatto cose peggiori di me! Io ero dalla parte degli angeli, ero dalla parte del bene e della giustizia! E poi egli vi creò a sua "immagine"! E io mi sarei dovuto inchinare a voi per pulirvi le scarpe?! »
(Lucifero che spiega perché Dio lo ha cacciato dal Paradiso.)

Beatrice viene presa da un Angelo che la porta in paradiso e Dante prosegue il suo cammino desideroso di fare il culo a Lucifero, stipato in un area dell'Inferno in cui il riscaldamento è rotto dai tempi del Diluvio Universale e quindi si sta come ad Aosta in pieno Gennaio. Giunto presso il direttore dell'albergo, Dante comprende solo a quel punto di aver commesso una gran cazzata a vandalizzare tutte le catene glitterose trovate in giro, perché tenevano Lucifero legato in un eterno Bondage che gli impediva di uscire dall'Inferno. Lucifero gli spiega dunque che far perdere la scommessa palesemente già persa in partenza a Beatrice per poi bombarsela a sangue in eterno era solo un pretesto secondario affinché Dante scendesse fino all'Inferno per liberarlo dai suoi giochini di auto-erotismo finiti male e permettergli di andare dunque a espandere le sue attività sataniche nel Purgatorio e nel Paradiso. Dante dunque affronta il Diavolo solo per rendersi conto di averlo definitivamente liberato dal suo corpo-prigione. Il crociato è quindi costretto all'orrida vista dei mastodontici genitali penzolanti di Lucifero per tutta la durata dello scontro finale dove il Diavolo viene nuovamente rinchiuso nel suo corpo, senza però prima aver giurato di un suo ritorno.

Dante si risveglia nudo in una foresta, chiedendosi se sta scorgendo il Purgatorio o se ha soltanto avuto i postumi di una gran brutta serata devasto a base di acidi.

Armi

  • Falce della Morte: marcata LUC1F3R0, Dante la ruba alla morte. Con questa si può recidere il legame aereo (?!) e quello terreno (?!). Inoltre questa arma alimenta l'Empietà e serve a condannare i poveri demoni sfigati.
  • Croce di Beatrice: marcata B34TR1C3, viene regalata a Dante da quella battona della fidanzata. Questa Croce purifica le anime, alimentando la Santità.

Nemici

« Poi scagliai un'onda energetica
Che ferse il bestio in sul batacchio
Sì che chél membro mai più toccò fica. »
  • Soldati musulmani: sono i primi nemici che appaiono; oltre alle spade usano le bestemmie come arma.
  • Soldati non morti: sono dei cosi informi con una spada lunga come il tuo batacchio.
  • Schiavi della Gola: sono dei cosi che, una volta morti, diventano una pozza di vomito corrosivo.
  • Schiavi dell'Avarizia: l'unica loro utilità è quella di saltare intorno a Dante come dei rincoglioniti cercando continuamente di fottergli il portafoglio.
  • Schiavi esplosivi: dei kamikaze.
  • Peste: pipistrelli con il corpo simile a un cono gelato. Sparano palle di fuoco dall'ano.
  • Demoni: identici alla peste, ma sparano peti ghiacciati.
  • Spiriti di Fuoco: dei piromani che hanno preso l'accendino dalla parte sbagliata e si sono dati fuoco: con un colpo di Croce diventano cumuli di cenere.
  • Guardiani del fuoco: posso tramutarsi in polvere, unica loro utilità.
  • Avari-Prodighi: la fusione fra un clone di Paperone e uno che spendeva tutto. Reggono una mazza dorata, ma l'avaro non la vuole usare; il prodigo, invece, la vuole utilizzare a tutti i costi. Così uno tira verso il vuoto(per non usarla) e un altro verso Dante (per spappolarlo) così cominciano a ruotare come degli idioti.
  • Bambino non battezzato: anime di bambini morti violentati da qualche necrofilo. Al posto delle mani hanno dei coltelli da cucina.
  • Bestie Asteriane: cose gigantesche governate dai diavoli; Dante ne può prendere il controllo ficcandogli la falce nel cranio.
  • Diavoli Guardiani: il Terzo Coro degli Angeli Caduti, esiliati perché stonati. Adesso fanno i bigliettai sulla nave di Caronte.
  • Diavoli Troni: il Secondo Coro degli Angeli Caduti, fanno gli sboroni perché hanno asce più grosse; comandano a bacchetta i Diavoli Guardiani.
  • Arcidiavoli: il primo Coro degli Angeli Caduti. Sono i capi degli altri due ma l'unica differenza con i Troni è che hanno due ali taroccate e inutili.
  • Seduttrice: puttane del cerchio dei Lussuriosi. Hanno un pungiglione fallico che esce dalla vagina. Ogni volta che vengono colpite emettono gemiti ambigui.
  • Golosi: questi sosia di Giampiero Galeazzi hanno bocche dappertutto, anche sulle spalle. E mangiano qualsiasi cosa, anche te.
  • Eretico: maghi idioti che sono invulnerabili alla Croce. Nonostante siano maghi non usano nessun tipo di magia. La cosa curiosa è che quando entrano in scena per la prima volta dicono una cosa del tipo "Oadiras", forse la marca del loro profumo.
  • Pagano: identici a quelli sopra, solo più stilosi e deboli alla croce.
  • Vermoni golosoni: sono dei vermi che spuntano dal terreno cercando di mangiare Dante, inoltre possono vomitare bile corrosiva che finisce inevitabilmente su loro stessi, uccidendoli.
  • Crociati dannati: amiconi di Dante, compagni di merende.
  • Comandante dei crociati: il tanto odiato capo-ufficio di Dante.
  • Diavolo domatore: diavoli appartenenti alla stessa categoria dei diavoli guardiani. Lavorano nel circo personale di Lucifero, domando le Bestie Asteriane.

Boss

Dante uccide la morte, provocando un paradosso!
  • Morte: la morte, colei che raccoglie le anime di quelli che devono morire. Dante la uccide, creando un paradosso.
  • Minosse: il giudice dei morti, cieco per qualche ignoto motivo, che fiuta i peccati dei morti e l'odore delle loro ascelle. Dopo gli fa fare un giro gratuito su una ruota dentata che li scaglia nel loro cerchio: che generoso!
  • Cleopatra & Antonio: la baldracca più famosa del mondo e il puttaniere più noto di Roma insieme e appassionatamente.
  • Alighiero Alighieri: grassone deturpato, che combatte con una croce d'oro. Nonostante pesi 6000 kg si muove tre volte più veloce del figlio.
  • Cerbero: ibrido umano-anguilla, con tre barbe unte e puzzolenti. Vomita vomito verdastro e semi-putrefatto.
  • Flègias: un mostro gigante, guardiano del cerchio degli iracondi.
  • Francesco Portinari:
« Non puoi leccare le suole delle scarpe di mia sorella, figurati la sua... quelle del suo dio »
(Francesco a Dante)

Francesco, fratello di Beatrice e amico di Dante; si è fatto uccidere al suo posto e adesso è incazzatissimo con il compagno di merende.

  • Lucifero: cattivone del gioco; all'inizio è fumo-forme, ma poi Dante lo libera involontariamente e si scopre che è un ibrido Minotauro-Demone-Muflone.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci?

  • Dante può morire anche dopo essere già morto.
  • Dante non ha il batacchio, come si vede chiaramente nella parte finale ambientata nel Purgatorio;
  • Dante Alighieri ha sporto denuncia contro i Visceral Games;
  • Forse ci sarà un seguito del gioco: suicidi di massa alla sola idea.

Note

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  1. ^ Per volere del Signore, naturalmente.
  2. ^ Direttamente sul petto.
  3. ^ Che però ha eguagliato in tutto e per tutto...