Abaco

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Il nuovissimo modello di iBaco, la risposta della Compaq all'iPhone, che non le aveva chiesto niente, comunque.
« Se A è uguale a B e B è uguale a C, allora C è uguale ad A. Se C è uguale ad A, pronunciare la parola abaco diventa impossibile. »
« Ho finito proprio adesso di contare il mio denaro e non ricordo più il totale! »
(Zio Paperone fa un uso scorretto dell'abaco)
« Io conto, le mani in tasca e conto. »
(Laura Pausini mentre manovra un abaco con la telecinesi)

L'abaco è un antico e raffinato strumento di calcolo utilizzato già nel XV secolo avanti Cristo per tenere aperte le porte. Fu sviluppato da un team di ingegneri in Cina durante il regno dell'imperatore Jackie della dinastia Chan e successivamente si diffuse a macchia d'olio nelle isole Fær Øer, in Uzbekistan e in tutti quegli altri paesi in cui era vietato l'utilizzo delle normali calcolatrici.

Oggigiorno l'abaco è parzialmente caduto in disuso, tuttavia associazioni come 100% Botanicisti stanno facendo pressione sull'Unione Europea e sulla Yakuza affinché riportino in auge l'utilizzo di questo strumento, il quale, essendo dotato di un sofisticato sistema di propulsione manuale, consentirebbe di svolgere complicatissimi calcoli senza provocare spiacevoli conseguenze per l'ambiente quali il surriscaldamento globale e Marina Ripa di Meana.

Etimologia

Il termine "abaco" è una parola di derivazione afro-eschimese che si compone del prefisso "a", letteralmente "prima lettera dell'alfabeto" e del suffisso "baco" che può voler dire sia "cosa viscida che tra un po' diventerà una farfalla" sia "venire nella prima pagina del vocabolario".

Secondo il noto semiologo Umberto Eco, dunque, il significato etimologico della parola abaco è "parola scritta apposta con le prime lettere dell'alfabeto per venire inserita nella prima pagina del vocabolario". Anche perché "parola viscida scritta con la prima lettera dell'alfabeto che poi diventerà una farfalla" non aveva molto senso.

Un abaco di ultima generazione.

Funzionamento

Sebbene attualmente l'abaco sia sempre meno diffuso tra i giovani studenti di matematica, conoscerne le meccaniche e il funzionamento si potrebbe rivelare sorprendentemente utile qualora vi ritroviate a essere catapultati indietro nel tempo o diventiate troppo grassi per riuscire a schiacciare i minuscoli tasti delle calcolatrici.

Manovrare un'abaco è semplicissimo. Richiede soltanto un abaco e un dito, non necessariamente un pollice opponibile. Non guasterebbe, in aggiunta, una minima conoscenza della matematica, dei numeri e della fisica quantistica.

Per effettuare operazioni semplici quali addizioni e sottrazioni, basterà isolare, all'interno di ogni singola pila di palline, la quantità indicata dagli addendi (nel caso della somma) o dai minuetti (nel caso della sottrazione). Per le divisioni saranno necessari, in aggiunta, un cacciavite e un'approfondita conoscenza delle bestemmie.

Tipologie di abaco

Abaco cinese

Progenitore di tutti gli abaci, la versione cinese dello strumento compare per la prima volta nei documenti il 7 gennaio 1483 a.C., ritratto sulla copertina di Novella 2000 mentre esce da un night club assieme ad Amy Winehouse.

Il modello cinese conserva la conformazione caratteristica di ogni altro abaco, ma ha, come suo tratto distintivo, le palline a mandorla. E se gli date un nichelino farà tutti i calcoli che impegnano i suoi colleghi per settimane, in un'unica giornata lavorativa di ventordici ore lavorative.

L'abaco russo

L'abaco non va confuso con l'abbacchio, specialmente perché uno dei due non è commestibile.
« Nella russia comunista le palline dell'abaco impilano TE!! »

L'abaco russo, meglio noto come ДВДЌФ ЯЦЗЗФ, è una particolare versione di abaco usata in Unione Sovietica per il calcolo del plusvalore che gli imperialisti Stati Uniti d'America sottraevano al lavoro dei poveri contadini e degli operai russi.

Sostanzialmente uguale a ogni altro abaco sulla faccia della terra, l'abaco russo aveva la particolarità di poter essere usato in sostituzione del cibo durante i periodi di carestia.

Abaco indiano

Conosciuto anche come Abhidharmakosa, che significa "Nel tempo che ci avrai impiegato a pronunciare il nome di questa cosa, quelli della IBM avranno inventato la calcolatrice", è il più sofisticato tra i modelli esistenti, incluso l'Abaco C3 Pluriel edizione limitata Dolce & Gabbana.

Visto che succede a fidarsi della calcolatrice di Windows anziché del caro vecchio abaco?

Fu perfezionato dall'astronomo Subrahmayan Chandrasekhar, che se ne servì per calcolare il famoso limite di Chandrasekhar, ovvero quel numero che indica la quantità massima di lettere che possono essere contenute nel nome di un indiano.

Quando Chandrasekhar passò a miglior vita, annoiato a morte dai calcoli matematici con cui si era riempito la testa negli ultimi anni, l'abaco indiano tentò la fortuna nel mondo del cinema, intrepretando piccoli ruoli di supporto in film come "Natale in India" e "The millionaire".

Abaco della Danimacchia

Utilizza, anziché delle palline, delle pratiche salsicce. Il vero problema è che spesso gli alunni non riuscivano a finire i compiti.

Voci correlate