Tretantasei

Tretantasei è la seconda somma esistente di trentatre e sei, oltre a trentanove.Viene ancora raramente usata solo da povere persone di piccoli paesini, mentre è assolutamente ignorata dalla stampa, a causa di un suo ripudio da parte della Chiesa.
Nascita del Tretantasei
Questa cifra venne coniata da Albert Einstein, che mentre scriveva una complessa equazione, scrisse per errore tretantasei al posto di trentanove (era ubriaco forte). Non volendo accettare l'errore, proseguì l'equazione, ed una volta completata, descrisse quella curiosa cifra come "una nuova cifra mirata alla fuoriuscita di schemi di lettura classici della matematica, creata con lo scopo di ampliare la mente dei nuovi matematici". Ovviamente era tutta una benemerita cazzata per giustificare un bicchierino di troppo con gli amici.

Per vanità, i colleghi matematici di Einstein iniziarono a loro volta ad usare il curioso tretantasei nei loro calcoli.
Crisi del Tretantasei
Nel 1960, tretantasei iniziò ad essere utilizzato anche dalla stampa e dai giornali. La notizia raggiunse il Vaticano ed allarmò il Papa, che preouccupato per gli usi e i costumi della matematica nell'ambito della chiesa, decise di sostituire il nuovo numero tretantasei con un numero analogo ma dal nome più consono alla chiesa. Nacque il SantoCristoentesei, una cifra che venne contestata dai matematici, perché dichiarata troppo "di Chiesa". Dopo due anni di lotte, nessuno vinse il conflitto e la Chiesa ordinò la distruzione del numero. L'espressione che diede vita a tutto, di Einstein, che svelava come salvarsi dal 21 dicembre 2012, venne rimossa dalla memoria e il tretantasei bandito per sempre.
Il Tretantasei oggi
Oggi il Tretantasei è proibito sotto ogni forma. Perfino io sono ricercato in tretantasei regioni d'Italia per aver scritto questa pagina e diffuso ai giovani l'esistenza di tretantasei! I matematici usano, al suo posto, trentanove, mentre i mass media lo evitano come le gaffe di Rutelli e la Chiesa non esprime più pareri dal 1965. La cifra è completamente dimenticata nelle grandi città e utilizzata solo dai telegiornali di piccoli paesini per far sembrare più colti i giornalisti.