Banana Yoshimoto

 
Il famosissimo anime ispirato alla vita della Yoshimoto; l'immagine è tratta dall'episodio in cui la scrittrice incontra Vissani.
« Ho scelto di chiamarmi Banana perché adoro i frutti di quell'albero. I fiori, volevo dire i fiori! »
(Banana Yoshimoto in un'intervista)
« Tsk, dilettante! In venti e passa libri neanche un vampiro hai messo! »
(Stephanie Meyer a Banana Yoshimoto)

Mahoko Yoshimoto (吉本真秀子, Yoshimoto Mahoko; Neo Tokyo 3, 24 luglio 1964 - Vivente), meglio nota al grande pubblico con lo pseudonimo di Banana Yoshimoto (吉本ばなな, Yoshimoto Banana), è una gggiovane scrittrice giapponese di successo ed è particolarmente apprezzata da lettori gggiovani, con una particolare predilezione da parte dei gggiovani nippomani.

Banana Yoshimoto è una delle autrici nipponiche più conosciute in tutto il mondo; adorata alla follia dal pubblico più ormonale, viene considerata dalla critica la versione orientale e tragica di Federico Moccia.

La vita

 
La mamma della Yoshimoto in una dura giornata di lavoro.

La piccola Banana Mahoko ebbe un'infanzia normalissima, all'insegna della tranquillità e della pace. Alla faccia di tutti gli scrittori orfani la cui vita è stata segnata dalle tragedie. Grazie alle amorevoli cure dei genitori, ad un sapiente utilizzo di concimi naturali ed ad un terreno con un PH pari a 6, la giovane crebbe forte, robusta e rigogliosa.

Le sue idee riguardo futuro e carriera furono fortemente influenzate dall'ambiente in cui crebbe; suo padre era un celeberrimo radical chic che nel tempo libero si fingeva un critico letterario, mentre sua madre era la nota testimonial d'una multinazionale ortofrutticola. La stessa Yoshimoto durante un'intervista ad Hentai Magazine ricordò come uno dei suoi passatempi preferiti fosse prendere di nascosto la frutta contenuta nel cesto che la madre portava in testa in ogni momento della giornata.

Di recente riviste scandalistiche come Novella 3000 e Panorama hanno iniziato portato alla luce l'ipotesi che il vero padre della Yoshimoto non sia il radical chic di cui sopra, bensì un uomo d'affari originario del Sudamerica. La Yoshimoto, ogni volta che la questione viene portata a galla, smentisce decisamente il tutto. Il presunto padre, però, è di tutt'altro parere.

- Giornalista: “Signore, lei sostiene d'essere il vero padre della Yoshimoto?”
- Uomo del Monte: “Sì.”
 
La dura gavetta della Yoshimoto comprese anche azioni che la scrittrice preferirebbe non ricordare.

Mahoko Yoshimoto seguì il classico iter studentesco del giapponese medio: elementari, medie, liceo, qualche compagno di classe che si suicida ed infine l'università. Seguendo le orme di suo padre, Mahoko scelse di andare all'università e frequentare la Facoltà di lettere, per poi terminare la sua carriera scolastica creando una dettagliatissima Tesi di Laurea incentrata sul suicidio di gruppo. Come completamento della tesi la Yoshimoto scrisse suo primissimo racconto, Moonlight Shadow. È proprio in questo momento che inizierà ad usare il suo pseudonimo, Banana. Mahoko scelse questo nome un po' per l'amore per il frutto il bellissimo fiore che ci regala quella pianta, un po' per il suono della parola, da lei giudicato carino e prepotentemente androgino. La sua tesi fu un successo e non solo riscosse il voto massimo, ma gli valse una lode ed il suicidio di gruppo dell'intera commissione.

Purtroppo Banana non riuscì ad entrare subito nel meraviglioso mondo della letteratura. Prima di iniziare la sua carriera, dovette affrontare una dura ed umiliante gavetta e fare lavori umilianti e dalla scarsa paga.

Le Opere

Kitchen

Kitchen è composto da tre capitoli: Kitchen, Plenilunio e Moonlight Shadow. I primi due sono rispettivamente primo e secondo tempo del massacro romanzo vero e proprio. L'ultimo è una specie di livello bonus, e consiste in un racconto a sé stante il cui scopo è soddisfare tutti coloro non ancora paghi della quantità di lacrime e sangue finora versati dai personaggi.

 
Un uomo ha appena saputo che Mikage sta per diventare la sua nuova vicina di casa.
  • Kitchen narra le avventure della giovane Mikage. Il romanzo si apre con la morte della nonna della ragazza, la sua unica parente rimasta in vita; i suoi genitori sono difatti morti in un incidente stradale diversi anni prima. La ragazza, rimasta sola, va a vivere a casa del suo amico Yuuichi e di sua madre Eriko. In realtà la vera madre di Yuuichi è morta, Eriko sarebbe suo padre, il quale, per lo shock d'aver perso la moglie, ha cambiato sesso.
  • Plenilunio si apre inaspettatamente con una tragedia; neanche il tempo di parlare un po' dei noiosi momenti di pace dell'amena famigliola appena creatasi, che il padre la madre di Yuichi viene difatti uccisa da un tizio che s'era innamorato di lei, sconvolto nel trovare una sorpresa inaspettata. Ascoltando la notizia, Mikage, che nel frattempo aveva iniziato a lavorare a La prova del cuoco, si accorge improvvisamente d'essersi innamorata del suo amico. In seguito a scenate di gelosia, urla isteriche e viaggi alla velocità del pensiero, Mikage decide intrufolarsi nel nuovo appartamento del suo amato e portargli una cotoletta piena d'amore. Il piano della ragazza prevedeva l'ingresso dalla finestra; peccato che Yuichi abitasse al sedicesimo piano. Nonostante tutto Mikage riesce nell'impresa, ma non prima di farsi male quanto basta per angosciare tutti gli astanti. La storia si conclude con i due che mangiano la cotoletta, pieni di speranza per un futuro di pace ed amore. Insomma, un po' di tranquillità, perlomeno finché la presenza di Mikage richiederà un nuovo tributo di sangue.
  • In Moonlight Shadow seguiamo le disgrazie di Satsuki, una giovane liceale affranta dal dolore. Il suo fidanzato è morto da quasi un anno in un incidente in motorino e, assieme a lui, è morta la fidanzata d'un altro tizio, il quale deciderà di affrontare il lutto vestendosi con l'abito da marinaretta del suo defunto amore[1]. Tra un pianto ed una presa per il culo al tizio con la gonna, Satsuki incontra Urara, una ragazzina con magici poteri. La giovane sembra infatti capace di intuire il numero di telefono d'una persona senza usare le Pagine Bianche oltre che sapere qual'è il contenuto dei Kinder Sorpresa ancor prima di aprirli. Ma il suo più grande potere è quello di vedere la gente morta. Non solo, può anche parlarci e farla vedere agli altri Per soli 1000 Yen al minuto. Dopo altri pianti e prese per il culo, Satsuki e l'altro tizio vedranno i loro defunti fidanzati, i quali diranno a gesti ai loro amati di farsi una nuova vita. Pieni di gioia e decisi ad affrontare la sfida posta dal ricominciare a vivere, Satsuki e l'altro tizio, dopo le ennesime lacrime, ritroveranno la passione in un'intensa nottata di Femdom.
Vittime Totali: 6

N.P.

N.P. è il titolo d'un libro. Cioè, non questo libro, ma il libro di cui si parla in questo libro. Beh, sì, è anche il titolo di questo libro, ma soprattutto è il titolo del libro di cui si parla all'interno di questo libro. Chiaro, no?

Dicevamo, N.P. è un libro composto di 100 racconti. Anche se sarebbe più corretto dire che "avrebbe voluto essere un libro composto di 100 racconti"; l'autore, Saro Takase, si è suicidato poco dopo aver concluso il racconto n°98, senza neanche dare a Word il tempo di completare la correzione automatica. Nonostante la tragedia, nonostante al libro mancassero due racconti, la casa editrice decise comunque di pubblicare il romanzo, e, già che c'era di farlo tradurre e smerciarlo pure all'estero. Il traduttore è un giovane e felice ragazzo, felicemente fidanzato; un uomo talmente felice che, arrivato al fatidico racconto n°98, si suicida. Il suo cadavere viene scoperto dall'uomo delle pulizie che, dopo aver messo in ordine la stanza, provvede a riordinare i fogli del racconto. Per poi suicidarsi. Uno dei poliziotti venuti ad ispezionare la scena del delitto durante la perquisizione sfoglia il racconto n°98. Per poi suicidarsi. Insomma un macello, e non siamo neanche a pagina 20.

A questo punto compare la protagonista della nostra storia, la giovane Kazami, la fidanzata del traduttore morto. La giovane, durante l'elaborazione del lutto e una profonda riflessione sul come un personaggio così inutile e slegato dalla trama come lei possa essere la protagonista, incontra per caso i due figli dello scrittore e stringe con loro una specie di amicizia. I figli di Takase sono dei veri e propri compagnoni. Dal momento in cui li conosce, per Kazami è tutto un susseguirsi di telefonate senza senso, flirt della durata di mezz'ora e tizi che gli piombano in casa ubriachi all'improvviso e gli vomitano sulla moquette.

Proprio quando sembra che Kazami abbia finalmente deciso di iniziare a comportarsi da protagonista, cercando di combattere contro l'oscura forza che ha portato tutte queste morti, all'improvviso compare dal nulla un'enigmatica ragazza di nome Sui, dotata di poteri non meglio chiariti. Questa ruba la scena a Kazumi, cercando più volte di sedurre un po' tutti i personaggi della storia, indipendentemente dal sesso. L'enigmatica ed affascinante Sui si rivela essere nientepopodimeno che l'ex-amante dello scrittore morto suicida e la protagonista del famigerato racconto n°98. Nonché l'attuale amante del figlio maggiore dello scrittore. Nonché la perduta figlia illegittima dello scrittore. Ditemi se non è una famiglia unita questa.

Scoperta la verità su di sé, Sui decide di sparire nel nulla, lasciando il suo amante/fratello nelle mutande braccia di Kazumi, ma non prima di mollarle un bacio sulla bocca. La storia si chiude con Kazumi che, affrontato il lutto, finisce la traduzione del racconto n°98 mentre il suo nuovo ragazzo si dedica alla stesura dei racconti 99 e 100, nei quali veniva finalmente spiegato perché la gente aveva inspiegabilmente iniziato a suicidarsi. Ma al lettore non è dato saperlo.

Vittime Totali: 4

Amrita

Amrita, (sansc. अमृत), letteralmente "che non ha vita né morte", nella mitologia Hindi indica l'acqua della vita eterna di cui si cibano degli dei. Ecco, con il romanzo di cui stiamo per parlare tutto ciò non c'entra assolutamente una beata minchia.

Nell'allegra casa della giovane Sakumi ce n'è per tutti i gusti; dalla madre munita di amante di vent'anni più giovane, alla cugina universitaria, dall'amica di famiglia ed il fratellino Yoshio, un ESP asociale di 11 anni dai poteri vagamente definiti. Un minestrone da far invidia alla migliore famiglia Bonduelle, senza neanche la necessità di dover importare ragazzini innocenti dall'Africa.

 
Come potete immaginare, questa non è la copertina di Amrita. Ma non credo che nessuno si lamenterà.

Neanche il tempo di far iniziare il libro che Mayu, la sorella minore di Sakumi nonché affermata attrice, muore per aver cercato di guidare sotto barbiturici. Mossa grandiosa. Come se non bastasse Sakumi, a causa d'un improvviso aumento della gravità terrestre, sbatte la testa contro uno spigolo, perdendo parte della sua memoria. In quel momento Sakumi afferma d'aver iniziato una metamorfosi, anche se al lettore non è dato capire in cosa consista.

Sakumi inizia ad elaborare ed affrontare lutto assieme all'altra persona che ha più sofferto della morte di Mayu, ossia vedovo della sua defunta sorella. In particolare trovano efficaci il 69 e la posizione del girino. Dopo che una notte il fratellino di Sakumi utilizza i suoi poteri ESP per mandare il proprio corpo astrale a spiare i due mentre trombano come ricci affrontano la triste perdita, la protagonista crede che forse è il caso di portare il ragazzino a sfogare i suoi ormoni al mare.

Sakumi, suo fratello e suo cognato iniziano a fare un viaggio a metà tra la vacanza ed il cammino spirituale, uniti dalla tragedia e dalla tensione sessuale come se fossero un'allegra famigliola; un'allegra famigliola che farebbe esplodere in pezzi verdi la testa d'ogni membro del MOIGE, ma è la sostanza che conta. Il viaggio culmina in una bellissima isoletta tropicale, Saipan; Sakumi e l'altro tipo la trovano adorabile, il fratellino, perseguitato dai fantasmi dei soldati morti in una battaglia durante la Seconda Guerra Mondiale, un po' meno.

Tra un incontro con altri ESP la cui credibilità farebbe invidia persino a Mário Pacheco do Nascimento e qualche citazione totalmente fuori luogo a P. K. Dick il libro si chiude placidamente come si era aperto, proprio poco prima che Sakumi spiegasse finalmente al lettore in cosa consistesse la sua metamorfosi o perché Mayu si fosse suicidata.

Vittime Totali: 1[2]

Curiosità

 
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Note

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  1. ^ Dove l'ho già visto?
  2. ^ Con l'età si sta rammollendo. Però se contiamo anche le vittime della guerra il numero sale vertiginosamente.
  3. ^ Hiragana, per i nippomani.
  4. ^ Kanji per i nippomani, Logogrammi per i glottoteti.

Fate/Stay Night

« Seibaaaaaaaaaaaaah! »
(Shirô ed il fantastico rapporto tra i giappi e l'inglese)
« Ekkusu... CALIBAAAAAAAAAAAAAAAAAH! »
(L'urlo di battaglia di Saber)

Fate/Stay Night (フェイト/ステイナイト, Fatte/Sta Notte) è una Visual Novel creata dalla TYPE-MOON, un'equipe di scienziati giapponesi in erba.

Pur essendo nato come Hentai, è stato reso celebre dalle sue incarnazioni animate e videoludiche successive, nelle quali non si vede manco una tetta. Per questo si può considerare il primo prodotto al mondo del quale è stata creata prima la versione pornografica e poi quella normale.

Trama

 
Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Gli spoiler rendono il testo più aerodinamico aumentandone la velocità, quindi attenzione ai colpi d'aria.

È una notte tranquilla nella città di Fuyuki, Giappone. 21°C, Leggermente nuvoloso, bassa pressione.

Master

Emiya Shiroh
Il protagonista della nostra vicenda, l'eroe di grandi e piccini nonché un personaggio misteriosamente dotato d'un discreto Harem.
« Ehi, Shiroh, devo fare la torta di mele. Mi proietteresti un levatorsoli? »
(La Prof. Taiga a Shiroh)
Illyasviel von Einzbern
Una giovane e spocchiosa bimbola aristocratica, così simpatica da ricordare la piacevole sensazione data da un pezzo di vetro affilato nel orifizio rettale. Pur essendo di origini tedesche riesce a parlare benissimo il giapponese, scatenando l'invidia di tutti i nippomani. Come tutte le bambine della sua età, possiede un intero castello medievale, con tanto di torri, arazzi e camere delle torture, il tutto nei dintorni d'un paesino giapponese. Nonostante il suo nome sia così aulico ed altisonante, la giovane preferisce farsi chiamare semplicemente Illya per pietà verso i poveri doppiatori giapponesi che non riusciranno mai a pronunciare nulla di vagamente simile al suo nome.
Illya partecipa alla Guerra Santa come master di Berserker ed è un'eccellente maga; nessuno tra i personaggi riesce a capire come faccia una mocciosa col colbacco a controllare un energumeno alto sei metri e, contemporaneamente, trovare piuttosto difficoltoso il riuscire a contare fino a 12. In realtà la giovincella non è un normale essere umano, bensì un homunculus creato appositamente per essere il sottobicchiere del Sacro Graal.

Servant

Seibah
Tra le sette classi di eroi evocabili come servant, quella di Saber viene comunemente considerata la più potente.
Arciah
Tra le sette classi di eroi evocabili come servant, quella di Archer può a volte rivelarsi la più potente. Evidentemente questo Rin non lo sapeva, dato che quando scopre di aver evocato Archer anziché Saber dà un paio di craniate al muro per espletare la sua gioia.
Basacah
Tra le sette classi di eroi evocabili come servant, quella di Saber viene comunemente considerata la più potente.
Lanciah
Castah
Raidah
Tra le sette classi di eroi evocabili come servant, quella di Rider viene comunemente considerata la più pippa.
Asshasshin

Intrusi

Shinji Matou
E che volete aspettarvi da uno che si chiama Shinji? Quest'individuo è il fratellastro di Sakura. Nonostante sia il
Kotomine Kirei
Ghirugamesh
Questo sborone vestito con così tanta roba sbrilluccicante da far invidia sia ad un Rapper che ad un Santo d'Oro altri non è che l'Archer della precedente Guerra Santa. Conclusa la battaglia per il Graal, invece di sparire come gli altri Servant, Gilgamesh pensò bene di sistemarsi nel garage di Kotomine e di passare il tempo davanti alla TV, nutrendosi di birra, patatine ed anime di bambini.
True Assassin
Zouken Matou
Angra Mainyu

Manuali:Affrontare un colloquio di lavoro

Avete passato gli ultimi tre anni della vostra vita a casa dei vostri genitori alternando fasi di sonno profondo a sessioni di programmi trash accompagnati da birra e patatine? La vostra carriera come mendicante non vi permette di mantenere uno stile di vita altolocato? Vorreste lasciarvi alle spalle borsette e marciapiedi ma l'addetto al personale del McDonald più vicino a casa vostra ha riso per venti minuti dopo aver letto il vostro curriculum vitae?

Niente paura, Nonciclopedia è qui per voi. Rimboccatevi le maniche ed intingete le vostre penne nei vostri calamai: grazie a questo manuale imparerete come affrontare le varie fasi necessarie per entrare nel mondo del lavoro dalla porta principale. Sfondandola.

Fase #1: Scrivere il vostro Curriculum Vitae

« Ma questo è un coglione! »
(Rupert Sciamenna leggendo il curriculum di Geeno)

La stesura del vostro Curriculum Vitae è un momento molto importante. Al tipo che assume la gente basterà un'occhiata di striscio al vostro curriculum per capire se avete qualche speranza o se può passare i prossimi dieci minuti a prendervi per il culo.

Cerchiamo dunque di arrivare perlomeno all'inizio del curriculum.

Ecco alcuni consigli utili:

  • Mantenete un minimo di coerenza;
  • Evitate d'annoiare il lettore;

Fase #2: Scegliere il lavoro

Fase #3: Preparazione al colloquio

Congratulazioni! Siete stati selezionati per partecipare al colloquio! Forse non siete così stupidi come sembrate A quanto pare siete riusciti a mettere in pratica alcuni dei consigli di questo manuale. Probabilmente il vostro probabile datore di lavoro, subissato di richieste da parte di branchi di Truzzi non del tutto alfabetizzati, si è dovuto accontentare di ciò che passava il convento, ma è il risultato che conta. Adesso basta festeggiare.

Fase #4: Il colloquio

Nippofobo

« 'Ste stronzate per otaku non le cago di striscio. »
(Nippofobo su Ran di Akira Kurosawa)


Mobile Suit Gundam

« Sì, bello, però gli alieni quando escono fuori? »
(Uno che non ha capito un cazzo su Gundam)
- Fraw Bow: “Amuro! Come sei riuscito a pilotare il Gundam se non l'hai mai visto prima d'ora?”
- Amuro Rei: “Semplice, è tutto scritto nel foglietto illustrativo.”


Mobile Suit Gundam è una serie d'anime robotici, conosciuta anche come "Gundam 0079", "MSG" o . Il suo creatore, Yoshiyuki Tomino, è uno dei più celebri sceneggiatori dell'animazione giapponese ed è meglio noto al pubblico come Ammazzali Tutti.