Famiglia Bonduelle

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La famiglia osserva con disappunto la pagella del morettino.

La famiglia Bonduelle è un'associazione a delinquere a conduzione familiare finalizzata al traffico di armi e di schiavi. In realtà, il suo unico scopo è inculcare nella mente dei poveri telespettatori che un essere umano possa cibarsi esclusivamente di insalata.

La famiglia

Secondo fonti autorevoli la famiglia è completamente fine a se stessa, ma non solo; infatti il tasso di odiosità non è stimabile da nessuna scala inventata dall'uomo fin'ora. Si può paragonare solo all'odiosità di un Fanley che vuole dire la sua.

La composizione della famiglia è la seguente:

  • Padre: mafioso, boss della famiglia, si occupa del traffico di schiavi importati in Città Del Vaticano dove vengono messi ai lavori forzati e sfruttati dai preti per allontanare le loro tentazioni terrene.
  • Madre: simpatica signora che ha la particolarità di non avere il cervello, è anche il passatempo sessuale preferito del IV° reggimento Bersaglieri di stanza a Pinerolo e del Papa.
  • Figlia: gestisce una catena di bordelli in franchising, essendo questa la prima a praticare il mestiere più antico del mondo; è un'appassionata collezionista di sperma in bottiglia annata '53.
  • Figlio: costui si occupa dell'importazione illegale di droghe pesanti, come le striscie di gesso dei campi da calcio, e i nani da giardino tritati da sniffare. È in continuo contatto con i papaboy, essendo questi i principali clienti del traffico.
  • Figlio nero: Al centro della vicenda. È il figlio adottato e se ne esce con battute stupide sui neri, al limite del legale e del razzista. Oltre a questo si occupa anche lui di coordinare l'importazione illegale di schiavi.
  • Scimmia malefica che vive nell'armadio: Non è ancora stata introdotta ma si prevede che nella stagione 5 della pubblicità uscirà staccando a morsi e mangiando la testa alla figlia, per movimentare la vicenda.
Un papaboy durante un colloquio con il figlio per l'acquisto di sostanze stupefacenti.

Sezione dedicata al figlio nero perché lui è più figo e basta

Il negro umbro della famiglia Bonduelle (Etiopia 1987 - Foligno 2009) in una gara di freestyle in umbro strettissimo si appresta a farsi una pera di eroina (nella mano destra)
Till Lindemann all'Umbria Jazz Festival

Rasta e Basta aka il negro umbro della famiglia Bonduelle è una massa tumorale di oltre 40 chili famoso per il ruolo del negro umbro della famiglia Bonduelle.[1]

Nasce sotto forma di rifiuto tossico in Africa nei pressi di Narni (TR) da Afrika Bambaataa e da uno scimpanzé pieno di Aids. In fasce venne adottato dagli eredi naturali della famiglia del Mulino Bianco, la famiglia Bonduelle.

Cresce a Parco Sempione a due passi dar Vadigano cambiando status sociale: da bambino malnutrito di Bengasi a bimbominkia figlio di papà. Il suo punto di forza è la dialettica, già a 4 anni infatti è un esperto oratore, rompendo i coglioni a tutti con la sua cantilenante lingua umbra. Grazie alle sue doti oratorie si inserisce nell'underground della città proibita a suon di rap, rime taglienti come rasoi e hardcore hip hop politico.

Collabora con il famoso gruppo Macerata Posse, cantando con loro le sue hit più riuscite: Ponte ponente ponteppì, tappe tapperugia, Il Rap Umbro e Vieni a ballare in Umbria, quest'ultima canzone affronta il tema scottante dei caduti durante il lavoro, le cosiddette "morti bianche", e fa preciso riferimento alla situazione in Umbria.

Alla fine scappa dalla casa Bonduelle per aver ingravidato la sorella putativa (di puttana) vivendo di nulla mangiando alla Caritas, vendendo dvd porno masterizzati cercando di arrotondare ai semafori e nei ristoranti vendendo rose (rubate quotidianamente al cimitero) e girovagando per la Padania venendo discriminato da Balotelli per le sue origini umbre.[2] Ora lavora presso un rinomato trafficante di droga della bassa molisana tagliando per lui la bamba (in memoria di suo padre); pensate che con la sua forfora riesce a tagliare anche 5 chili!

Non dimentichiamoci che è un burino della Madonna.[3]

Vieni a cacare ballare in Umbria

La sua marca d'abbigliamento preferita
Raviv Zachariah canta Vieni a ballare in Umbria? durante lo special Negro Umbro and friends all'Umbria Jazz Festival

Qui sotto è riportata l'opera del Piddiddi de noantri. La canzone è a tratti incomprensibile a causa della marcata influenza della lingua umbra sul testo. La canzone è stata segnalata per plagio da Jovanotti.


« I delfini vanno a ballare sulle spiagge. Gli elefanti vanno a ballare in cimiteri sconosciuti. Le nuvole vanno a ballare all'orizzonte. I treni vanno a ballare nei musei a pagamento...... Nieeeeeeheeeeeheeeeeeeh »
« E tu, dove vai a ballare?

Vieni a ballare in Umbria Umbria Umbria, tremulo gome una foglia foglia foglia. Tieni la testa alda quando passi viscino ala greu, perché può cabidare che si stacchi e cada ggiù.

Vieni a ballare in Umbria Umbria Umbria dove la notte è buia buia (grazie al cazzo), tando che chiudi le palpebre e non le riapri più. Vieni a ballare e grattati le palle pure tu, che devi ballare in Umbria Umbria Umbria, tremulo come una foglia foglia foglia. Tieni la testa alta quando passi vicino alla gru perché può capitare che si stacchi e venga giù. »
(Capa Merda aka quel negro umbro della famiglia Bonduelle)

Storia & futuro

Non hanno storia. Sono nati un anno fa dall'unione di un Peto di Dio. Da allora sono stati assunti dalla Bonduel per far credere a tutto il mondo che sia possibile nutrirsi di sola insalata.
Il loro malefico progetto prevede di conquistare il mondo, dopo averlo ridotto alla fame.

Cose da sapere

Si dice che la famiglia Bonduelle sia mutante, se incontrate o avete a casa un membro della famiglia ecco cosa NON fare ASSOLUTAMENTE:

  • Dargli da mangiare Nutella.
  • Non ridere alle loro battute (che comunque non fanno ridere)
  • Lavarli dopo mezzanotte.
  • Lavarli in generale.

Note

  1. ^ Eeeh, come lo dobbiamo chiamare?
  2. ^ Ebbene sì!
  3. ^ È il prediletto di Aurora D'Agostino.