Utente:GorillaK2/Sandbox

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GorillaK2/Sandbox
[[File:|frameless|center|260x300px]]"La carità se stecca para pe' tutti!"
Paese di produzioneItalia
GenereDrammatico, noir, gangster
RegiaGiuseppe Aloisi Razzi
Interpreti e personaggi
Non professionisti
« Prennemose Roma! »
(Tarcisio Giugiaro detto "er Tenaja")
« Guarda che è già robba nostra! Tra l'altro, nemmeno ce pagamo l'IMU! »
(Angelo Gabinasco detto "er Finezza")
« T'ho dato cinque chili de Ave Maria! Se nun sartano fòri entro du' minuti, te giuro sul Padre Nostro che t'ammazzo pure se me sei fratello! »
(Tenaja minaccia Bufalotto.)
« Nun me pijà pe' 'r culo! Confessa che è mejo! »
(Er Finezza chiuso nel confessionale con Claudia.)

Romanzo Cardinale è una serie televisiva italiana basata sul libro Ostia alla puttanesca, scritto da monsignor Guido Dal Pulpito, detto "zagaja", un ex appartenente alla banda di criminali della quale si narrano le gesta.
La serie è stata prodotta da Rai Fiction, in collaborazione con Sky Hot Club. I responsabili sono al momento irrintracciabili, ma l'improvvisa espansione del colonnato di San Pietro ha sollevato inquietanti teorie riguardo la loro scomparsa. Se tutto va bene, e se va bene a tutti, andrà in onda in prima visione sul canale satellitare Sky Primafili Mejoè.
La serie ha sorpreso per la qualità dei costumi e del trucco, tanto che gli attori somigliano come gocce d'acqua ad alcuni alti prelati. Questi ultimi, ovviamente, non farebbero mai quello che viene mostrato nel corso delle puntate[citazione necessaria]. Il regista ha tenuto a precisare che è pur sempre un'opera di fantasia, quindi: ogni riferimento a persone esistenti, o a fatti realmente accaduti, è da ritenersi mediamente casuale[1].

Trama

La locandina della serie.
Tenaja : Quel cojone de Bufalotto s'è fatto becca'[2] co' 'na minorenne!
Finezza : Spostamolo da n'antra parte. A Torre Maura ce mannamo Scarpetta finché nun se calmeno le acque.
Panzanella : Er Lombrico s'è allargato troppo, damo a tutti 'n esempio!
Verano : Lo devo da leva'[3] o je 'ncricco[4] solo li ginocchi?

La vicenda si svolge a Roma, dove la banda opera indisturbata da tempo immemorabile. La strategia vincente è sempre stata la stessa: assecondare il potere e spartire la torta senza dare troppo nell'occhio. In passato, dopo aver appoggiato il Clan dei marsigliesi, si erano alleati con la banda della Magliana, facendo in seguito affari anche con quelli di Mafia Capitale. Mai sotto i riflettori, mai indagati, tuttavia sempre presenti nel tessuto criminale della città.
Molti ritengono che l'organizzazione abbia varcato i confini della capitale, che siano praticamente ovunque. Tra essi il commissario Vito Scalogna, trasferito a Roma dopo aver

assestato duri colpi alla malavita grazie a due fortunate indagini, denominate: Ostia Connection ed Operazione Rosario, da lui stesso ideate.
Amori, nevrosi, amicizie e rancori, fanno da contrappunto a questa vicenda principale, nella quale ruotano personaggi spesso imprigionati nel loro ruolo, altre volte imprigionati e basta.

Personaggi principali

Personaggi principali Personaggi principali
Angelo Gabinasco: detto "Finezza" per la sua eleganza e per le sue sottili ed astute strategie. È dotato di una naturale propensione alla paraculata, nonché di una parlantina che lo mette in grado di vendere bastoncini di pesce surgelato agli eschimesi. Si occupa di mantenere buoni rapporti con il resto della criminalità, che comprende: Mafia, Camorra, 'Ndrangheta e Politica. Calmo e riflessivo, non perde mai la testa davanti ai problemi, evitando per quanto possibile il ricorso alla violenza gratuita "Meglio servirsi di un buon killer a pagamento". Si innamora perdutamente di Claudia, finendo per rimetterci soldi e lucidità. Tarcisio Giugiaro: detto "er Tenaja" perché mena come un fabbro. Totalmente privo di scrupoli è, assieme a Finezza, una delle figure di spicco della banda. Dotato di un carattere fumantino, che lo rende affabile come un Salvini che trovasse la madre a letto con un negro, sopporta poco chi sgarra, gli infami e i soffia. Praticamente metà della popolazione della città. Si occupa degli investimenti immobiliari della banda; si finge un pezzente per sfuggire al fisco ma abita segretamente in un lussuoso attico.
Giorgio Pelliccia: detto "Panzanella" perché dargli del ciccione sarebbe oltremodo pericoloso. Possiede un suo personale codice d'onore, basato essenzialmente sulla regola "occhio per occhio", solo che uno dei suoi ne vale circa ventordici. Un giorno, dopo che un tizio gli aveva rigato per sbaglio la fiancata, ha noleggiato un carro armato e gli ha spiaccicato la macchina. Mettendola in controluce si poteva ancora distinguere chiaramente il fegato dell'imprudente e sfortunato soggetto. Si occupa delle "questioni legali", tipo far sparire le prove, trovare alibi convincenti, far evadere qualcuno o farlo accoppare in galera alla bisogna. Cesare Pallettoni: detto "Verano" perché con la conta dei cadaveri se la gioca alla pari col cimitero della città. Freddo e spietato, è il braccio armato della banda. Di solito, se qualcuno prova a farla fuori dal vasetto[5], riceve una telefonata da Verano che gli dice: "Ahó, è tempo che nun se vedemio. Prepara er caffé, che passo a salutatte!". I pochi sopravvissuti hanno raccontato in seguito di aver avvertito immediatamente un forte odore di crisantemi.
Mafalda Zellosi: conosciuta nell'ambiente come Claudia "Du' scudi"[6] per via dell'iniziale tariffa praticata nel suo lavoro. Da allora i tempi sono cambiati, oggi entrare nelle sue grazie per una notte costa molto. Lo testimonia la presenza del direttore di banca che prende i suoi appuntamenti, nonché l'incremento del 75% dei mutui stipulati dallo stesso da quando lavora per lei. Per Claudia si perde la testa facilmente, è capace di numeri erotici così elaborati che tentando di rappresentarli con un disegno verrebbero fuori solo scarabocchi. Vito Scalogna: commissario di Polizia. È l'eroe senza macchia e senza paura, a parte quella di sugo sulla cravatta e un disturbo fobico per i ragni a tratti invalidante, tanto che la presenza di uno di quei cosi lo fa regredire a quando aveva 6 anni. Sebbene il suo aspetto lo faccia somigliare ad un gay dal ciuffo platinato, è cintura nera 3° dan di Aikidō e 5° dan di Insulto. Sa dire "Li mortacci tua e de tu' nonno in carriola" in sedici lingue, compreso il cabardo, cosa che lo rende simpatico ai suoi superiori come un brufolo sul cornicione della minchia. Lui e Finezza si invaghiscono entrambi di Claudia, finendo per inzuppare il biscotto nella stessa ciotola.

Personaggi secondari

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Episodi

Episodio 1: Bufalotto viene beccato cor sorcio in bocca

Ultimora: uno dei Cardinali adesca minore e viene arrestato.

Scarpetta entra trafelato nel covo. Dei capi è presente solo Tenaja, intento a giocare a zecchinetta con Fra Gaetano e Fra Roberto, i fratelli Borzacchini. È sotto di duecento euro, interromperlo in un momento così delicato può costare la pelle, ma la notizia è veramente importante.

Scarpetta : A Tenà, le guardie so' ite a casa de Bufalotto e se lo so' bevuto. Stava co' 'na regazzina, c'aveva ancora le "mani in pasta"... ce semo capiti!
Tenaja : Pezzo de mmerda malato! Co' Finezza ce parlo io, tu dillo a Panzanella. Dije pure de tené pronto Bottarella, nel caso lo dovessero trasferì dentro a 'n blindato.
Tenaja : Regà devo scappà, quanto ve dovevo?
Fra Roberto : Ma che stai a scherzà?! Ma nun stavamo a giocà pe' finta?
Tenaja : Pe' finta un par de palle! Pijateve 'sti du' spicci e levateve dai cojoni, peppiacere!
Fra Gaetano : Tranquillo Tenà, nun t'aggità! Noi nun semo mai venuti!

Tenaja riporta la cosa a Finezza, quest'ultimo consiglia di aspettare che gli eventi evolvano. Nel frattempo, la zona rimasta sguarnita viene affidata a Scarpetta, che è felice di occuparsi della scuderia di Bufalotto: circa venti manze ucraine ancora "de ciccia tenera"[7]. La banda di San Basilio, anch'essa nel ramo mignotte, ha saputo dai giornali che Bufalotto è fuori gioco, quindi tentano una sortita per rapire le ragazze.
L'incauta concorrenza non sapeva però dell'avvicendamento e quindi si trovano davanti Scarpetta, che ha guadagnato il suo soprannome pulendo uno dei suoi "lavori" con un'intera pagnotta di pane. Lo scontro è inevitabile, come pure un cospicuo dispendio di caricatori, cosa che infastidisce l'unico superstite: Scarpetta, che è anche piuttosto spilorcio.

Finezza : Tutto a posto Scarpé, ho sentito che c'hai avuto 'na serata movimentata.
Scarpetta : Ma no, le solite ragazzate! Pittosto dovresti avvisà Verano de trovà un posto pe' parcheggià quelli de San Basilio, quello solito oramai trabocca.

Note

Template:Legginote

  1. ^ che Dio ce la mandi bbona, possibilmente già senza mutande
  2. ^ farsi beccare: essere colti sul fatto, cor sorcio in bocca
  3. ^ levare: depennare dall'elenco "viventi"
  4. ^ incriccare: incrinare seriamente a sprangate
  5. ^ cagare fuori dal vasetto: espandere le proprie mire al di fuori dei confini stabiliti
  6. ^ 2 scudi=10.000 lire (o 10 euro) secondo il sistema monetario romanesco
  7. ^ da poco sulla strada

Voci correlate