Sacco e Vanzetti
- Avvocato: “... in definitiva i qui presenti Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti si sono macchiati di un crimine orrendo e io chiedo che vengano puniti con la morte.”
- Vanzetti: “Ehi, ma lei non dovrebbe essere il nostro avvocato difensore?”
Nicola Sacco (Torremaggiore, 22 aprile 1891 - Charlestown, 23 agosto 1927) e Bartolomeo Vanzetti (tre anni prima - cinque minuti dopo) furono due pescivendoli italiani, giustiziati sulla sedia elettrica negli Stati Uniti proprio perché pescivendoli italiani. L'arbitraria condanna suscitò lo sdegno e le proteste delle maggiori personalità dell'epoca: anche Benito Mussolini, nel tempo libero tra una spedizione punitiva e l'altra, si disse scandalizzato da tale barbarie e si attivò in prima persona per far liberare i due italiani, ma i capoccioni di Washington elusero le pressioni internazionali staccando la spina del telefono.
Solo negli anni '40 il nome di Sacco e Vanzetti venne riabilitato, tanto che Franklin Delano Roosevelt etichettò il loro caso come:
Si vede che Roosevelt non ha mai visto all'opera Santi Licheri.
Nick e Bart

Nick "Faccia d'angelo" Sacco emigrò negli USA a diciott'anni, si sposò a venti ed ebbe la crisi di mezza età a ventidue. Venne assunto dalla Genco Oil Company in qualità di scudo umano del titolare Don Vito Corleone. Sacco lavorava sessanta ore alla settimana per un reddito di cinque dollari al mese, il che significa che o era un pezzente o è stato il primo a fregare la Guardia di Finanza.
Ebbe tre figli, ai quali diede i nomi dei suoi scrittori preferiti: Dante, Ariosto e Dan Brown.
Bartolomeo "Baffo d'oro" Vanzetti proveniva invece da un'agiata famiglia cuneese e decise di fare l'emigrante per provare nuove esperienze. Bravo stronzo.
Dopo una vita errabonda (fu calzolaio, cercatore d'oro, minatore, testimonial della Birra Moretti) trovò lavoro presso la Ford, una ditta di caldaie che rivoluzionò il mercato realizzando il primo modello di caldaia semovente, a ruote e a quattro posti. Nel 1916 trovò una mosca nella minestra della mensa (anziché due, come da contratto) e guidò uno sciopero contro la Ford, che lo licenziò. Come liquidazione ottenne un bellissimo modello di caldaia decappottabile nera.
Vanzetti andò a vivere nel garage di Sacco, una scelta che sollevò più di una perplessità, soprattutto da parte di Sacco che non lo aveva mai visto prima. Vanzetti, che non voleva disturbare, si offrì allora di prendersi la camera da letto e di lasciare il garage a Sacco, che accettò riconoscente.
Pur diversissimi per carattere e idee politiche (Vanzetti era un anarchico di ispirazione liberale, Sacco si limitava a tifare per il Foggia di Zeman), i due diventarono subito amici. Insieme vennero arrestati una prima volta nel 1920, quando vennero fermati a un posto di blocco e nel bagagliaio della loro Ford furono rinvenute spranghe, bombe a mano e una cassa di rivoltelle Colt. In America però il trasporto di armi da fuoco illegali non costituisce reato e la polizia li rilasciò dopo avergli fatto una multa per la mancata revisione della caldaia.
Il processo

Pochi giorni dopo una squadra d'assalto della SWAT irruppe in casa di Sacco, arrestò i due italiani, li picchiò, li ricoprì di sputi, gli svuotò il frigo, gli pisciò nel lavandino e li condusse in prigione. Qui li picchiò e li ricoprì di sputi un'altra volta, che con gli anarchici non si sa mai.
Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti erano accusati di aver rapinato un calzaturificio nei sobborghi di Boston, di aver ucciso un commesso e una guardia giurata e di aver bruciato un rosso durante la fuga.
Sacco e Vanzetti avevano un alibi di ferro: al momento della rapina erano impegnati a sfregiare la faccia della sorella di Sacco, che se la faceva con un fottuto portoricano. Inoltre il vero colpevole si era ripreso mentre commetteva il duplice omicidio e aveva caricato il filmato su You Tube.
Ma non bisogna sottovalutare il bisogno statunitense di un nemico più o meno reale contro cui puntare il dito e urlare come checche isteriche! In quegli anni non c'erano ancora il terrorismo islamico e i reality show su Paris Hilton perciò gli americani avevano dirottato il loro odio contro anarchici, comunisti e immigrati. Solo qualche mese prima la polizia aveva gettato dal quattordicesimo piano di un palazzo Andrea Salsedo, un tipografo italiano, perché indossava calzini spaiati.
Il processo risultò quindi vagamente condizionato:
- Il giudice Webster Thayer, che odiava gli italiani perché sua moglie era scappata con un pizzaiolo napoletano, fin dalla prima udienza chiamò Sacco e Vanzetti "colpevoli" invece che "imputati".
- L'avvocato dell'accusa chiese la condanna a morte.
- L'avvocato della difesa anche.
- La giuria popolare era costituita dai parenti delle vittime della rapina.
Nonostante il clima ostile e il fatto che lo costringessero a stare in ginocchio sui ceci durante le deposizioni, Bartolomeo Vanzetti non cessò mai di proclamarsi innocente ed ebbe a dire rivolgendosi al giudice Thayer:

Nicola Sacco, che in inglese sapeva dire solo "Fuck you bitch!", preferì tacere. Durante la detenzione scrisse molte lettere:
Dopo sette anni di udienze, i due uomini furono giudicati "colpevoli di tutti i capi d'accusa più qualche altro inventato" e uccisi sulla sedia elettrica. Anche sul patibolo Vanzetti volle tenere un discorso:
Il Governatore del Massachusetts Alvan T. Fuller avrebbe potuto impedire l'esecuzione ma preferì farsi fotografare mentre azionava la sedia elettrica con addosso un grembiule da barbecue.
L'opinione pubblica
Il caso di Nick e Bart ebbe eco vastissime: alla loro causa si interessarono intellettuali come Albert Einstein, Dorothy Parker, Bertrand Russell, George Bernard Shaw, John Dos Passos, Justin Bieber e Selena Gomez. Questi ultimi scrissero la toccante The Ballad of Sacco e Vanzetti, che fa:
This is the Ballad of Sacco e Vanzetti
They are only two amichetti
They come from the Stivale
e non hanno mai fatto niente di male
They come from Italy
and now comprate 'sto ciddì!

La canzone ottenne solo di far mettere Sacco e Vanzetti in isolamento e di fare intensificare i pestaggi ai loro danni.
Visto che la via delle trattative era fallita, Mussolini tentò il tutto per tutto e decise di espugnare il Penitenziario Statale del Massachusetts. Convocò pertanto i suoi uomini migliori:
- Primo Carnera, il gigante dalla forza erculea;
- Gabriele D'Annunzio, il poeta dalle incredibili capacità autoerotiche;
- Italo Balbo, il genio dei motori;
- Ettore Majorana, l'uomo invisibile;
- Gina Lollobrigida, l'attrice popputa.
Purtroppo il blitz fallì perché nessuno della squadra sapeva dove fosse il Penitenziario Statale del Massachusetts. E neanche il Massachussets.
Il 23 agosto 1977, esattamente 50 anni dopo la condanna, il governatore del Massachusetts Michael Dukakis emanò un proclama che assolveva Sacco e Vanzetti dal crimine: