Personaggi dei Cavalieri dello Zodiaco

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Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Gli spoiler rendono il testo più aerodinamico aumentandone la velocità, quindi attenzione ai colpi d'aria.

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Nella folle opera di Masami Kurumada nota come I Cavalieri dello Zodiaco ci sono una caterva e mezza di personaggi. Andiamo dunque a vederli in dettaglio.

I Santi di Atena

I santi protettori della Dea Atena si dividono in quattro categorie precise:

  • Soldati semplici: questi tizi sono preposti alla protezione del santuario in Grechia, ma si riciclano anche come sgherri prezzolati. Considerando che l'intera storia si svolge a cavallo tra gli anni '80 e gli anni '90 del ventesimo secolo, a molti sorge spontaneo chiedersi come mai sti deficienti, vadano ancora in giro con il saio e delle cinture borchiate, invece che con una tuta militare; per non parlare del fatto che combattono ancora con lance e spade. Non per nulla verranno sempre e comunque ammazzati da chiunque.
  • Santi di Bronzo: sono la casta più bassa dei cavalieri di Atena, essi si dividono in ulteriori tre sotto categorie:
    • le Prime Donne: ovvero i cinque protagonisti;
    • i Cinque Disgraziati: ossia quelli che vengono massacrati da qualli sopra;
    • le Comparse: cavalieri di bronzo occasionali, inseriti solo per aggiungere episodi all'anime.
  • Santi d'Argento: questi individui sono la classe intermedia dei cavalieri di Atena e per tanto verranno sempre e comunue ammazzati.
  • Santi d'Oro: i Santi più potenti di tutti, salvo poi farsi pestare da cinque semplici bronzini o da altri cavalieri che verranno a loro volta pestati sempre dai soliti cinque bronzini.

Santi di Acciaio, Cartongesso ed altri materiali

Il Santo di Cristallo

Quest'individuo, che appare soltanto nell'anime, al contrario di quanto si possa pensare non è la controfigura di David Bowie, bensì il maestro di Hyoga. Ovviamente, a causa di ciò il suo destino è segnato: morirà per mano dell'allievo.

Appare soltanto nella versione animata, in quanto i tizi che han fatto l'anime lo partorirono senza chiedere a Kurumada se effettivamente avesse pensato a creare lui un maestro per Hyoga. Quando si dice la potenza della comunicazione.

Trattandosi d'una figura così fuori luogo da non meritarsi neppure un nome, smette di comparire persino nei flashback quando comincia a farsi vivo il vero maestro di Hyoga, ossia Camus dell'Acquario.

I Santi di Plastica

In teoria questo manipolo di disgraziati dovrebbero essere altri Santi di Bronzo, peccato che, a differenza dei loro colleghi più famosi, basta un colpo di vento per sconfiggerli. La maggior parte di loro viene riempita di mazzate nel giro di un petosecondo, non riuscendo a dire altro se non il nome del loro colpo per l'intera storia. Bella ricompensa per l'essere riusciti a sopravvivere ai terribili allenamenti necessari a ricevere l'armatura.

I Santi scartati

Tra i millemila Santi tirati fuori dagli autori dell'anime per allungare la brodaglia, ce ne sono alcuni che non sono mai apparsi. Questi potenziali nemici dei bronzini, per un motivo o per l'altro, non arrivarono alla versione finale dell'anime.

I santi di Odino

Questi cavalieri sono stati tutti reclutati dal Centro d'Assistenza Sociale Asgard, un'associazione per il recupero dei senzatetto, con sede ad Asgard per l'appunto. Questo centro sociale probabilmente porta sfiga, altrimenti non si capisce come mai i guerrieri del freddo nord siano un branco di orfani perseguitati dal destino, con passati tragici segnati da morte, solitudine e disperazione. Tra un attacco e l'altro ammorbano i poveri santi di Bronzo coi ricordi della loro infanzia da orfani soli ed odiati dal mondo. Fortunatamente compaiono solo nell'anime e non nel manga.

=== Thor di

Mjolnir ===

Thor è una pessima imitazione dell'omonimo della Marvel, nonché il bestione della compagnia. Ha una capigliatura assurda perfino per un trappano come lui, per non parlare della barba; sembrerebbe il cugino It, se non fosse molto più grosso ed avesse quella tinta verdognola. È attratto a livello animalesco da Hilda di Polaris, per la quale ha cominciato a comportarsi in maniera più civile, cominciando ad amare gli animali e a farsi il bidet. Ovviamente il suo corteggiamento ha portato scarsi, se non nulli, risultati.

Picchia Seiya fino a ridurlo ad una cotoletta, ma dopo essere stato in vantaggio per tutto il combattimento, viene da lui sconfitto[1].

Fenrir di Alioth

Fenrir è il lontano cugino di Mowgli e Tarzan; il poveraccio rimase orfano quando la sua famiglia venne completamente sterminata da un orso assurdamente grosso e incazzato mentre stava andando a funghi. Viene da domandarsi perché nessuno si chiese come mai di tutti quelli che erano partiti nessuno faceva più ritorno...mah... Fenrir crebbe con i lupi e sviluppò numerose abilità, tra le quali spicca la risata da checca più irritante che esista.

Combatte con Shiryu e lo acceca[2], ma viene travolto da una valanga quando quest'ultimo sbaglia mira e colpisce una montagna al suo posto.
Mai accecare Shiryu.
Mai.

Hagen di My Little Pony

La sfiga ed il servilismo di quest'individuo sfiorano il grottesco. Hagen combatte e si allena per tutta la vita per conquistare due donne, Hilda e sua sorella minore; peccato che una delle due non lo caga di striscio e l'altra lo tradisce con Hyoga.

Hagen oltre che dal ghiaccio, trae il suo potere dalla lava, che per un paese completamente ghiacciato è l'apoteosi del genio.

Si suiciderà dopo aver visto che una delle sue amate correva in aiuto di Hyoga. E non suo.

Mime della Lira

Albino effemminato con la voce di una suorina anziana. È il primo di una lunga serie di personaggi che tendono ad attaccare a colpi di arpeggio, con risultati identici a quelli che lo seguiranno.

Shun s'innamora di lui; di conseguenza non riesce ad attaccarlo e le prende. Ikki, che non ha di questi problemi, lo sconfigge dopo avergli incasinato la mente col ricordo del suo terrificante padre-padrone, violento ed ubriaco, che era solito abusare di lui.

Alberico di Megres

Unico tra i santi di Asgard a provare ad usare il cervello invece che la forza e viene per questo discriminato da tutti. Per questo, e per il fatto che è uno stronzetto sleale, avido e voltagabbana. Il suo scopo è conquistare il mondo, facendo incetta di bigiotteria con la quale invadere il mercato per poi dominarlo.

Riesce inizialmente ad avere la meglio sui Santi di Bronzo, anch'essi poco avvezzi ad usare l'intelligenza, fregandoli con trucchi sofisticati come:

  • "Dammi lo zaffiro e ti prometto che libererò Castalia."
  • "Dammi lo zaffiro e ti prometto che libererò Pegasus. No, ti giuro, non ho usato questo trucco anche con lui."
  • "Dietro di te: una scimmia a tre teste!"

Viene però battuto da Shiryu che non segue i suoi trucchi, in quanto non poteva guardare da nessuna parte, essendo cieco.

Mizar della Tigre delle Nevi

Figaccioso marmocchio viziato, riesce a tenere testa a tutti i suoi avversari solo per via dell'incazzoso fratello alcoolizato, che vive nella sua ombra e viene sfruttato soltanto. Senza il suo paraculo, si fa battere al primo colpo. Da Shun.

Alcool della Tigre delle Nevi

Fratello di Mizard, cercò di ottenere il ruolo del fratello. Essendo molto più forte di lui sarebbe stato facile, ma il suo piccolo problema di dipendenza dall'Amaro Carocchio lo fece squalificare alle selezioni.

Odia suo fratello, i suoi genitori, la sua patria, se stesso e i Puffi . Sottoposto all'effetto psicoterapeutico del Fantasma Diabolico di Ikki muta radicalmente indole, e si ritira a coltivare canapa in Jamaica.

Sigfried del Drago a due Teste

Il più potente dei Santi di Attila, e l'unico tra loro a non avere un tragico passato alle spalle, compensa ampiamente con tutte le sfortune che lo perseguitano. Nonostante sia invulnerabile tranne in un minuscolo puntolino che rimane scoperto solo per un millesimo di secondo, tutti riescono sempre e comunque a colpirlo.

È inoltre l'unico in tutta la serie di Asgard ad essere costretto ad estinguersi in un mondo di luce per annientare il General di Sorrento. Inutilmente, peraltro.

Hilda di Polaris

Hilda, la glaciale dittatrice comanda i guerrieri[3] di Asgard. Inizialmente dolce, tenera e casta, viene ad un certo punto posseduta dalle forze del male e lancia in battaglia, senza motivo apparente, i suoi guerrieri contro i Santi di Athena. Dando prova di un non comune spirito di osservazione, questi non si chiedono come sia possibile che una sbarbina pacifista diventi da un giorno all'altro una guerrafondaia che uccide gli animali per divertimento. Ma tant'è.

In the Navy

In questa saga, come in tutte le altre, del resto, i personaggi un minimo potenti si contano sulla punta delle dita della mano di un monco. Poi non si sa perché devono fare gli sboroni, o decantare una potenza senza eguali, quando è fin troppo ovvio che non valgono un'emerita mazza.

Comunque

i coraggiosi marinai sono:

Sorrento di Siren

Il General marine o la General marine più potente, non si capisce bene. La sua carriera non inizia alla corte di Poseidone, bensì al festival di Sanremo del 1996 cantando la cover di Torna a Surriento; sfortunatamente si piazzò in posizione elevata e quindi non riuscì a vendere manco un disco. Questo tragico successo lo\la spinse a buttarsi a mare. Poseidone capisce però quanto la sua musica inascoltabile possa essere un'arma terribile e lo\la salva facendone uno dei suoi generali. Il dio dei mari c'azzeccò visto che Sirya distrusse i timpani di Aldebaran, Orion, Andromeda e Kanon. Quando non gira con il suo Tailleur arancione da combattimento indossa un vestito ottocentesco fregato a Jean Claude.

Baian Il Cavalluccio Marino

Questo povero disgraziato è afflitto da un non comune complesso di inferiorità. E di sfiga. E tutto questo senza considerare il fatto che la sua costellazione è ridicola.

Si vanta della potenza della sua tecnica unica e potentissima, ma Seiya gli fa notare che in realtà lui usa gli stessi colpi di un Santo d'Argento effemminato[4]. Si vanta delle sue indistruttibili scaglie dorate, ma Seiya gliele distrugge con nonchalanche. Si vanta della resistenza della colonna che protegge, e Seiya spacca anche quella.

Non si sa perché la sorte si accanisca in questo modo su di lui, ma fa bene.

Kira di Scilla

Non fatevi ingannare dal nome di costui, non ha nulla a che vedere col suo omonimo di Death Note. Potevano metterci il guardiano dello Zoo al suo posto, sarebbe stata la stessa cosa. Questo tizio combatte utilizzando il potere delle sue bestie. Shun lo massacra soltanto con l'uso delle catene. Giusto per farvi capire quanto è potente.

Krisaore della Barbie Nera

Krisaore è stato inserito unicamente per impedire a chicchessia di denunciare Kuramada per razzismo. Dunque, l'autore non si è dato troppo peso di inventare un personaggio decente, e ha riciclato i soliti cliché. Krisaore appare prima come un bruto crestato con la voce di Serse e dal lungo tridente (altra caratteristica del re persiano). Poi, quando inizia a prenderle di brutto, inspiegabilmente si calma e inizia a fare yoga, stile santo della Barbie.

Acceca Shiryu [5], ma viene infine sconfitto dal divino potere che Shura di Capricorn ha tramandato al Dragone.

Kasya della Salamandra

Figlio adottivo di Orochimaru e Clemente Mastella, ha ereditato dai genitori la viscida bellezza e l'abilità di cambiare aspetto, sesso e schieramento politico. Confonde e batte facilmente i Santi più incerti sulla propria sessualità o sul proprio voto, ma nulla può contro Ikki che al grido di: "Noi della Lega ce l'abbiamo duro!" lo rende bello a furia di mazzate.

Isaac di Kraken

Essendo ormai un sacco di tempo che Hyoga non causava la morte di un suo caro, era ovvio che uno dei General fosse il suo migliore amico.

Dopo avergli ricambiato la cortesia di avergli fatto perdere un occhio, Abadir cominciò a ricordare il passato, mazzuolando l'ex-compagno di banco tra un aneddoto e l'altro. Sfortunatamente, combattendo con Hyoga, il General del Kraken si tocca prudentemente le balle ad ogni colpo, cosa che causerà una distrazione fatale in un momento critico portando alla sconfitta comunque.

Kanon del Dragone del Mare

Kanon non è affatto un General, bensì uno dei dodici santi d'oro, che in realtà sono 14, nonché il fratello Gemello del Santo dei Gemelli, che aveva due personalità Gemelle che... Vabbé, guardatevi il paragrafo sopra sui Santi d'oro, facciamo prima.

I Guerrieri dell'AIDS

Niobe della Puzza

Non è uno scherzo. Magari lo fosse, ma questo ominide assurdo combatte davvero col suo terribile fetore, capace di uccidere persino un toro; in questo caso, il povero Santo del Toro. È anche lo Spectre più stupido dell’altro mondo, tanto che, finché Mu non gli fece notare che Albebaran l’aveva ucciso, non se accorse. Quando lo capì esplose in un mondo di luce che la giuria valutò con un 7,5 e che gli conferì il secondo posto, dopo la performance in coppia di Ikki e Shaka.

Myu della Farfalla

Proprio quando il Santo dei Pesci sembrava averci convinto che non potessero esistere armi più assurde delle sue, ecco arrivare Myu, che combatte con le farfalle. Con le farfalle. Sfida Mu dell'Ariete, dichiarandosi a lui superiore[6], peccato che il Santo dell’Ariete non si accontenti di sconfiggerlo, ma decide pure di umiliarlo intrappolandolo in una ragnatela, per poi annichilirlo.

Raimi del Verme

Schizofrenico dall’orgoglio perpetuamente ferito; d'altro canto chiamarsi Il Verme è debilitante per l’autostima. Si crede onnipotente, ma l’unica cosa che riesce a fare è trattenere per circa 5 secondi il Santo del Leone, salvo poi essere asfaltato con nonchalance dall'avversario.

Zellos del rospo

Prova vivente[7] che Kurumada quando ha fatto la sega di Aids non aveva proprio un cazzo di qualcosa anche lontanamente accettabile sottomano, e ha creato personaggi inutili e grotteschi. Questo non è rospo nell'armatura, è rospo nella testa: saltella al posto di camminare! Comunque oltre a saltellare ama lecchinare con la sua lingua lunga Pandora[8] Viene steso da Hyoga in un petosecondo per aver calpestato Camus[9].

Faraone della Sfinge

Proveniente da un misterioso paese africano, presumibilmente il Congo Belga, è il solito cantautore arpaiolo presente in ogni formazione. Come molti suoi predecessori, la vita è stata crudele con lui: membro di una boy band che spopolava tra le ragazzine, è stato completamente dimenticato dopo un anno scarso dal lancio. La disperazione l'ha portato al suicidio, ma nel regno dei morti è diventato l'autore preferito del signore di AIDS, questo fino all'arrivo di un altro sbarbatello più giovane e piacione che l'ha portato ad essere completamente dimenticato. Di nuovo.

Finisce con il venire ammazzato durante una competizione musicale sulle rive del fiume Stige. La sua inutile e patetica comparsata viene completamente dimenticata dopo pochi minuti. Ancora.

Valentine di Arpy

Sottoposto lecchino di Radamante che ama servire e lecchinare Pandora tanto che gli fa pulizia nella sala del trono[10]. Nel tempo libero ama rimproverare Radamante per essere disubbidiente e lento ad eseguire gli ordini.

Come ogni sottoposto di Radamante arriva che sembra poter sterminare i bronzini con uno sbadiglio salvo poi venir fatto fuori da Seiya messo nel congelatore e duro come un baccalà[11]. Come molti spettri, e molti altri personaggi in generale, anche lui ha qualche problema di autostima, del resto uno che ha un attacco che si chiama sweet chocolate come potrebbe non averne?

Basilisk, Alraune e Minotauro

Tre Specter potentissimi. Oppure no. È un po' difficile capirlo, a dire il vero; durante la loro prima apparizione i tre riescono tranquillamente a tenere a bada contemporaneamente Shiryu, Shun e Hyoga. In seguito affronteranno il solo Shiryu, che li stenderà senza nemmeno impegnarsi troppo. Certo, prima il santo del dragone aveva un polso spezzato e mezza testa mozzata, ma roba del genere per lui è una gita al Luna Park.

In realtà non sono i tre specter ad essere diventati più deboli; pare invece che il potere di Shiryu e dei suoi compagni bronzini sia cresciuto esponenzialmente una volta giunti agli inferi. O, più probabilmente, è cresciuta esponenzialmente la fretta dell'autore, che voleva chiudere il manga per andarsene in vacanza ad Ibiza.

Radamante della Viverna

Uno dei tre quadri dirigenti dell'inferno, dotato di una tremenda voce gutturale simile a quella di Umberto Bossi, trae i suoi immensi poteri dal suo immenso monociglio. È uno dei pochissimi personaggi in tutta la storia che tenta di usare il cervello o pianificare le battaglie. Purtroppo non è mai assecondato da Pandora, l'incapace direttrice generale del settore inferno. Siamo quasi ai livelli di Saori, il che è tutto dire. Il regno di Hades non brilla per meritocrazia, infatti ogni tentativo dello Spectre della Viverna di fare le cose con un minimo di intelligenza viene inesorabilmente bloccato:

  • "Lady Pandora, non sarebbe meglio mandare degli Spectre a controllare che i fedelissimi santi di Atena che abbiamo resuscitato per ucciderla non ce lo mettano nel culo?."
  • "Lady Pandora, mentre i santi di Atena stanno sterminando tutti gli specter, è proprio necessario che noi giganti infernali restiamo qui ad ascoltare 'sto frocetto che suona la lira invece di affrontarli?"

A dirla tutta Radamante è un po' ingenuo: in un anime dove la forza di volontà e l'insistenza può ogni cosa, che senso ha mettersi a fare piani o semplicemente agire usando il cervello?

Eaco di Garuda

Altro dirigente infernale, è in realtà un povero disadattato segnato fin da bambino dalle troppe cadute di quando il babbo giocava a lanciarlo per aria, dimenticandosi però di afferrarlo. Il suo attacco è infatti conseguenza del suo trauma, tanto che scaraventa l'avversario nella stratosfera, per poi farlo ricadere su di una croce che lo stesso Eaco ha nel frattempo disegnato. Perché fa figo. Insieme agli altri due giudici corca di mazzate Kanon, che viene però salvato a sorpresa da Ikki[12]. Lo Spectre di Garuda pensò: "Ehi, ho massacrato Kanon che a sua volta ha massacrato Ikki; che cosa potrai mai farmi quest'ultimo?". L'inguaribile ottimismo di un dodo.

Minosse del Grifone

Marionettista e buffone di corte, Minosse è, nel tempo libero, il terzo quadro dirigente di Aids. Perseguitato da una sfiga leggendaria[13], è rinomato per essere riuscito a farsi scaraventare a chilometri di distanza dal tempio di Hades da un'onda d'urto ad un passo dalla vittoria. Minosse ha incontrato la Morte dopo essere inciampato su di un suo stesso filo, cosa che lo ha fatto precipitare in un abisso senza fine. Venuti a conoscenza della sua dipartita, gli abitanti degli inferi, che erano soliti toccarsi vigorosamente al passaggio dello spectre del Grifone[14], si abbandonarono ai bagordi.

Divinità Varie ed Eventuali

Atena

« L'umanità ha bisogno di un forte sovrano che la difenda da eventuali minacce, che importa se appartiene alle forze oscure? Santi, non lasciate che una fanciulla vi governi, anche se in nome di Atena! »
(Saga avverte i santi d'oro di quanto Atena sia inutile)
« No Shaka! Non colpire Hades! Finirò questa guerra senza altri spargimenti di sangue! »
(Atena un momento prima di farsi nuovamente rapire, per liberarla saranno necessarie numerose battaglie e la morte di tutti i Santi D'Oro)

Le divinità dei Santi dello Zodiaco sono sempre guerrieri fortissimi con colpi tremendi e dotati di un cosmo che fa sembrare quello dei vari Santi residui d'un lavaggio mal riuscito. Anche Atena/Saori ha queste caratteristiche, ma in nome di un suo presunto pacifismo non alza mai un dito e si fa continuamente rapire per non fare del male all'avversario. A causa di questo comportamento sarà necessario far versare litri e litri di lacrime e sangue dai suoi Santi, dai vari nemici, dalle popolazioni della terra e dai lettori per poterla liberare. A lei non importa nulla di tutto ciò, anzi, si sente a posto così con la coscienza. Dopotutto Atena è il capo, è normale che faccia lavorare solo i suoi sottoposti; lei si limita a recitare frasi retoriche su Amore e Giustizia.

Ade/AIDS

Sovrano dell'oltretomba, Ade ha cambiato il nome in AIDS dopo averlo contratto dalla sposa Persefone durante un rapporto sessuale non protetto. È il bigotto tra le divinità, poiché considera peccato anche solo raccogliere fiori o ammazzare insetti.

Poseidone

Seiya : Di chi è questo cosmo così potente?
Shiryu : Di Nettuno, o Seiya.
Seiya : No, son sicuro che sia di qualcuno...

Leggenda narra che il giovine Julian Solo, cugino ricco di Han (impegnato in un'altra opera di fantasia), durante una festa alla sua villa venga all'improvviso posseduto dallo spirito di Nettuno. Tornato dagli invitati, si proclama Re dei Mari, ma nessuno gli da importanza per via delle tartine al salmone che avevano già mietuto altre vittime quella stessa sera.

Nel manga non si distingue per particolari doti guerresche, in compenso però rimangono impresse nella memoria dei lettori le sue impressionanti abilità di muratore. Specialmente nel realizzare obelischi, pali, colonne e... beh, più o meno tutto ciò che è dritto, grosso e duro.

Odino

« Oh Dino, dammi un crodino. »
(Hilda di Polaris su errata comprensione del rapporto Dio/Sacerdotessa.)

Odino è un pacifico Dio della Guerra vichingo che ha a cuore, sopra ogni altra cosa, il bene dell'umanità, come testimoniano le incursioni del popolo suo, in paesi stranieri, atte ad "esportare la democrazia". In realtà il povero Odino sin da piccolo era continuamente sbeffeggiato dai suoi compagni Dei. Lui li chiamava...

« Dei... gran pezzi di... »
(Odino sui suoi compagnucci di scuola)

...ma non terminava mai la frase, proprio a causa del suo carattere mite e polare. Bi-polare. Perché se a scuola era calmo e tranquillo, quando a casa giocava con i suoi umani li faceva vivere in capanne coperte di neve in luoghi desolati e gelidi, dove la notte durava sei mesi. Poi si stupisce se Hilda se la fa con Poseidone, dio dei Mari e delle spiagge tropicali.

Odino, divinità secondaria rispetto agli Olimpici nel pantheon leggermente confuso di Kurumada, va su tutte le furie quando viene a sapere che HIlda indossa un anellino donatole da un altro Dio, per giunta di più alto grado e con la macchina più bella. E' così incacchiato che comincia a far sciogliere tutti i ghiacci del Polo Nord, col rischio di sommergere il resto del mondo sotto una coperta d'acqua salata. Sempre per il bene dell'umanità eh, non scordiamocelo. La vicenda si risolve quando usa la sua proverbiale spadona, che in intimità chiamava Balmung, tutto fiero, proprio con Hilda. La cosa funziona, anche se la spada è impugnata da un altro che si traveste però come lui... perversi 'sti nordici.

Fondamentale per il buon esito del tutto, l'intervento di Saori, forte dei poteri della Dea della giustiza, che in un accesso di dinamicità ed intraprendenza si mette a meditare su un picco ghiacciato in canottiera, mentre i suoi Santi vengono presi a calci in culo anche dalle anziane signore che si recavano al mercato.

Ah, si, me ne stavo dimenticando, durante la corsa al palazzo di HIlda, in un grande coupè de teatre, Shiryu diventa cieco. Lo so, a volte la fantasia di Kurumada lascia senza parole.

Note

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  1. ^ Esattamente come tutti i primi nemici di ogni saga della serie.
  2. ^ Ma no!
  3. ^ AHAHAH!!!
  4. ^ E morto.
  5. ^ Basta!
  6. ^ Effettivamente è difficile fare una stima precisa dei poteri di uno che non ha mai alzato un dito.
  7. ^ si fa per dire
  8. ^ secondo alcuni la lingua lunga non la usa solo .
  9. ^ sì incredbile ma disel, Hyoga in questa serie non uccide un suo parente, ma invece ne va a vendicare uno
  10. ^ Seiya in fondo è un rifiuto umano
  11. ^ e non dal ghiaccio frocetto di Hyoga, ma da quello infernale
  12. ^ Come avrete capito tutti appena arrivati alle parole "salvato a sorpresa"
  13. ^ tanto per cambiare, sarà solo il 5-6centesimo
  14. ^ Fa eccezione Pandora, che toccava quelle di qualcun altro