Impero mongolo

Da Condiclodepia, l'onciclepadia disclesica.
(Rimpallato da Orda d'oro)
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La terribile armata mongola pronta per la guerra; le alte creste servono per disorientare il nemico, le spillette per attutirne i colpi.
« BLUTTI MONGOLI DI CAZZOOO!! »
(Costruttore di muraglie cinesi sui mongoli)
« Davvero hanno ucciso così tanti mussulmani? Questi mongoli cominciano a essermi simpatici, speriamo solo non battano il mio record! »
(George W. Bush su Mongoli)
« Dhio Khan! È proprio lui! Arrivano i mongoooli! »
(Guarnigione cinese sulle invasioni mongole)
« COME OSI BASTARDO »
(Mongolo Mongolo molto incazzato dalla prima citazione della pagina)

L’impero Mongolo nasce nel 1234 Ac (misura in milliAmpere) dall’unificazione delle tribù mongole sotto Gengis Khan e attraversa 8 secoli di storia sciogliendosi definitivamente nel 1932 per colpa di una stupida influenza. Al momento del suo apogeo, l’impero si estendeva in tutta l’Asia, dalla Cecoslovacchia alla Kamchatka, dalla Cina all’Afghanistan (no, non è il blocco comunista! Quello è un'altra cosa). La caratteristica peculiare di quest’impero è che non è servito a un cazzo! Nessuna novità, nessuna filosofia o gadget tecnologico fu prodotto, non cambiò le abitudini di nessuno e non influenzò assolutamente niente, tant’è che pur essendo il più vasto impero mai creato, fino all’uscita di Age of Empires II molti non sapevano nemmeno che fosse esistito. Solo dopo si seppe cos’era un mangudai, che Samarcanda fu la capitale dell’impero e che le loro torri di guardia erano meno sviluppate di quelle degli altri, tant’è che non avevano neppure l’upgrade con bombarda (per questo motivo io con monaci e Paladini franchi gli facevo sempre il culo).

L’unificazione della Mongolia

Tipico mongolo.

La Mongolia è una terra brulla con poca acqua, densamente spopolata e lontana da tutto ciò che possa essere minimamente importante, i loro abitanti sono principalmente dediti alla pastorizia e all’allevamento in generale. Nel 1234 era una terra profondamente divisa, prima in 4 province e successivamente perfino in 8. Le città più importanti dell’epoca erano Samarcanda, Nuoro, Sassari, Cagliari e Oristano ognuna delle quali raggiungeva persino i 30 abitanti. Tutto questo fino all’arrivo di Giangiacomo Carrullu, soprannominato Gengis: egli in pochi anni riuscì a unificare le province in un regno battendo gli altri pretendenti al trono come Renato Soru o Gianfranco Zola.

L’invasione della Cina

Grazie alla spesa pubblica risparmiata (un regno costa meno di 8 province!) la Mongolia divenne una potenza e Gengis decise di invadere la Cina. I cinesi, possedendo solo soldati di terracotta, non poterono contrastare i mongoli e si arresero, offrirono la corona della Cina a Gengis e lo chiamarono Khan, che in cinese vuole dire “colui che è sfigato e ce l’ha piccolo”, ma gli dissero che voleva dire “Grande”. Gengis, tutto contento, accettò il titolo e da allora si fece chiamare Gengis Khan. Tzu Tung a tal proposito scrisse un importante appunto nel suo libro Arte della guerra e origami: mai affidare la difesa di uno stato a dei soldati di terracotta, non muoveranno un dito contro il nemico.

L'esercito cinese utilizzò contro i mongoli una strategia di battaglia statica, errore che lo portò alla sconfitta.

Le campagne di Gengis Khan

Gengis Khan fece molte campagne, tra le più famose le bonifiche della pianura veneta e le coltivazioni nella Romagna, poi a tempo perso conquistò tutti gli staterelli fra Cina e India, quelli inutili che non si ricorda mai nessuno che esistono, tipo Myanmar, Sri Lanka o Bangladesh. Poi nel 1265 Gengis muore di epatite, contratta da una puttana thailandese durante le sue campagne. Gli succede al trono il figlio Kublai Khan.

La tentata invasione del Giappone

Kublai Khan ebbe l’idea di invadere il Giappone, ma fu una pessima idea! Chiunque abbia una minima infarinatura di cartoni animati sa che è impossibile invadere il Giappone: c’hanno provato i madokter, i meganoidi, il principe Sirius e gli zentradi fallendo miseramente, figuriamoci se ci riescono i mongoli!
15000 navi partirono da Shangai diretti al porto di Osaka, quando proprio nel mezzo della traversata, ecco che vento forte e onde di 20 metri distruggono parte della flotta: era la semplice comparsa di un mostro guerriero, fenomeno normalissimo in Giappone, specie nella baia di Tokio, ma dai mongoli venne interpretato come segno nefasto. Arrivati sulla spiaggia già malconci si trovano davanti Inuyasha, Sasuke Sasuke, Mitsukuni Mito, Xena (quella la trovi sempre nei posti più impensabili) e un centinaio di quei mostri e demoni che spopolavano nel Giappone medievale. Dopo circa 15 minuti di battaglia Kublai Khan, dopo aver perso la verginità per colpa di uno dei sopracitati demoni, dà l’ordine della ritirata. Tornato in Cinomongolia, disse che aveva beccato una tempesta, ma tutti notarono la sua strana camminata, del tipo scopa nel culo.

Le rovine del palazzo di Gengis Khan, nella piana di Turridu tra Samarcanda e Cagliari.

L’espansione a Occidente

Kublai Khan morì di A.I.D.S. contratta dal demone giapponese e lasciò il trono al figlio Subotai Khan. Egli condusse le truppe in una facile conquista della Persia (l’odierno Iran). Subotai da bravo mongolo massacrò gran parte della popolazione. George W. Bush e Papa Giampiero VI, venendo a conoscenza di questo gran massacro di mussulmani, si congratularono di persona con il Khan e gli suggerirono di continuare le sue conquiste in Medioriente e nei principati sovietici, raccomandandosi particolarmente di lasciare vivi meno comunisti e arabi possibili. In cambio Subotai Khan ebbe l’indulgenza plenaria dal Papa e una radiolina nuova da Bush.

Crisi e disfatta dell’impero

Subotai possedeva ora quasi tutti i territori dell’Asia. Mancava solo l’India e dopo avrebbe avuto tutto il continente e un bonus di ben 7 carrarmatini per turno! Spostò tutte le truppe verso l’India lasciando nei confini occidentali solo 2 carroarmatini per territorio. Fu un grosso errore. I buoni rapporti con Bush e il Papa si interruppero nel 1312 quando Subotai Khan battezzò suo figlio Dhio Khan, il Papa incazzoso sguinzagliò l’imperatore d’Austria e lo Zar Russo i quali sconfissero i mongoli e penetrarono nell’impero fino alla Kamchatka. Qui iniziò il declino dei Khan, i cinesi si ribellarono e la Mongolia divenne un possedimento della dinastia Ping.

L’impero mongolo era così finito, ma non la stirpe dei Khan che sopravvive nei celebri discendenti di Gengis: