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=== Supersex ===
=== Supersex ===
[[File:Supersex numero 50.jpg|right|thumb|330px|Nonostante l'elevato standard qualitativo dei contenuti, anche questa rivista era costretta a fidelizzare i lettori regalando ''gadgets'' di dubbia utilità.]]
[[File:Supersex numero 50.jpg|right|thumb|330px|Nonostante l'elevato standard qualitativo dei contenuti, anche questa rivista era costretta a fidelizzare i lettori regalando ''gadgets'' di dubbia utilità.]]
Questa rivista di fotoromanzi porno nacque in Francia e nel [[1977]] venne esportata in [[Italia]], dove riscosse subito un grande successo, destinato a durare un ventennio abbondante. Sebbene celata entro giornali più capienti, come il [[Corriere della Sega|Corriere della sera]], [[Famiglia Cristiana]] e [[Tuttouncinetto]], era diffusa in tutte le case italiane, a insaputa, tranne in rarissimi casi, delle donne di famiglia.<br />
Questa rivista di fotoromanzi porno nacque in Francia e nel [[1977]] venne esportata in [[Italia]], dove riscosse subito un grande successo, destinato a durare un ventennio abbondante. Sebbene celata clandestinamente entro giornali più capienti, come il [[Corriere della Sega|Corriere della sera]], [[Famiglia Cristiana]] e [[Tuttouncinetto]], era diffusa in tutte le case italiane, a insaputa, tranne in rarissimi casi, delle donne di famiglia.<br />
La copertina era patinata e a colori, per confondere eventuali macchie, le foto all'interno erano in bianco e nero e conferivano al lettore la sensazione di guardare un bel pornazzo sul televisore di casa, non poca cosa per tempi nei quali il VHS era ancora in fase di realizzazione.
La copertina era patinata e a colori, per confondere eventuali macchie, le foto all'interno erano in bianco e nero e conferivano al lettore la sensazione di guardare un bel pornazzo sul televisore di casa, non poca cosa per tempi nei quali il VHS era ancora in fase di realizzazione.


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La soluzione del caso aveva due "sotto filoni" principali:
La soluzione del caso aveva due "sotto filoni" principali:


*Il Commissario punisce sessualmente, prima di consegnarli alla giustizia, la/e colpevoli in caso di donne o la/le moglie/i del/dei colpevoli in caso di "cattivi" maschi: per umiliare (rendere cornuti) i cattivi maschi, di solito essi sono costretti ad assistere agli amplessi senza fruirne rimanendo allibiti dalla troiaggine di mogli, fidanzate o amanti che siano che, completamente ipnotizzate e impazzite dal desiderio, concedono tutto al commissario Supersex che, spesso finisce l'amplesso, con un micidiale [[Sesso anale|rapporto anale]] facendo gridare la vittima per l'incredibile orgasmo provato.
*Il Commissario punisce sessualmente, prima di consegnarli alla giustizia, la/e colpevoli in caso di donne o la/le moglie/i del/dei colpevoli in caso di "cattivi" maschi: per umiliare (rendere cornuti) i cattivi maschi, di solito essi sono costretti ad assistere agli amplessi senza fruirne rimanendo allibiti dalla troiaggine di mogli, fidanzate o amanti che siano che, completamente ipnotizzate e impazzite dal desiderio, concedono tutto al commissario Supersex, che spesso finisce l'amplesso con un micidiale [[Sesso anale|rapporto anale]], facendo gridare la vittima per l'incredibile orgasmo provato.
*Il commissario salva la vittima femminile che per gratitudine si concede al suo salvatore, non di rado coinvolgendo una terza persona, quasi sempre una seconda donna: meno frequentemente la scena finale coinvolge due uomini e due donne.
*Il commissario salva la vittima femminile che per gratitudine si concede al suo salvatore, non di rado coinvolgendo una terza persona, quasi sempre una seconda donna: meno frequentemente la scena finale coinvolge due uomini e due donne.
*In entrambi i casi, c'era sempre il tempo per il quarto zabaglione.
*In entrambi i casi, c'era sempre il tempo per il quarto zabaglione.


Momento topico di ogni scena di sesso era il momento in cui Supersex utilizzava il suo asso nella manica per ottenere una gnocca su un piatto d'argento: il ''fluido erotico''. Come un essere umano produce [[saliva]], [[sudore]] e [[smegma]], così l'alieno Supersex secerneva un fluido invisibile in grado di trasformare un'educanda in [[ninfomane]] insaziabile.
Punto di partenza di ogni scena di sesso era il momento in cui Supersex utilizzava il suo asso nella manica per ottenere una gnocca su un piatto d'argento: il ''fluido erotico''. Come un essere umano produce [[saliva]], [[sudore]] e [[smegma]], così l'alieno Supersex secerneva, attraverso lo sguardo, un fluido invisibile in grado di trasformare un'educanda in [[ninfomane]] insaziabile.
{{Cit2|Eh, ma così son buoni tutti!|Lettore medio nella sua triste condizione di collezionatore di [[due di picche]].}}
{{Cit2|Eh, ma così son buoni tutti!|Lettore medio nella sua triste condizione di collezionatore di [[due di picche]].}}
[[File:Marylin Jess e Platinette.png|right|thumb|150px|''In alto:'' Marylin Jess aka Platinette negli anni di maggior successo. ''In basso:'' la stessa attrice oggi. Quando si parla di bellezza sfiorita...]]
[[File:Marylin Jess e Platinette.png|right|thumb|150px|''In alto:'' Marilyn Jess aka Platinette negli anni di maggior successo. ''In basso:'' la stessa attrice oggi. Quando si parla di bellezza sfiorita...]]
Nel fotoromanzo potevano esserci dai tre ai cinque "episodi" sessuali di circa 25 foto ciascuno, a fronte di un centinaio di pagine di rivista. Questo espediente favoriva nel lettore il "ricaricamento scrotale", anche se la lettura poteva protrarsi per interi pomeriggi. Spesso, c'erano scene porno in cui il commissario lasciava la scena sessuale ai comprimari d'appoggio, solitamente segretarie o altri poliziotti collaboratori. Non si può negare una condivisione di tipo ecumenico del piacere sessuale: ce n'era davvero per tutti.
Nel fotoromanzo potevano esserci dai tre ai cinque "episodi" sessuali di circa 25 foto ciascuno, a fronte di un centinaio di pagine di rivista. Questo espediente favoriva nel lettore il "ricaricamento scrotale", anche se la lettura poteva protrarsi per interi pomeriggi. Spesso, c'erano scene porno in cui il commissario lasciava la scena sessuale ai comprimari d'appoggio, solitamente segretarie o altri poliziotti collaboratori. Non si può negare una condivisione di tipo ecumenico del piacere sessuale: ce n'era davvero per tutti.


Se inizialmente la rivista era incentrata unicamente su Gabriel Pontello, successivamente apparve un inserto, posto nelle pagine finali. Questa specie di fotoromanzo porno d'appendice raccontava le storie di Magika e Magika Junior, due sorelle investigatrici, discepole di Sai-Bamba, un [[guru]] indiano dal coso duro, grazie al quale avevano appreso tecniche esoteriche come la telecinesi, la facoltà di rendersi invisibili e il potere di trasformare gli uomini in porci scatenati, tutte arti che permettono alle due eroine di risolvere i casi che le vedono coinvolte. Magika era interpretata da [[Cicciolina]] e Magika Jr da [[Platinette]] (pseudonimo di Marilyn Jess), pornostar famosissima in Francia che raggiunse una certa notorietà in Italia proprio grazie alla rivista Supersex. Avendo un ristretto numero di pagine rispetto alle storie di Gabriel Pontello, le "Avventure di Magika e Magika Jr" avevano trame più elementari e dedicavano molto più spazio all'aspetto pornografico del fotoromanzo.
Se inizialmente la rivista era incentrata unicamente su Gabriel Pontello, successivamente apparve un inserto, posto nelle pagine finali. Questa specie di fotoromanzo porno d'appendice raccontava le storie di Magika e Magika Junior, due sorelle investigatrici, discepole di Sai-Bamba, un santone indiano detto ''il [[guru]] dal coso duro'', grazie al quale avevano appreso tecniche esoteriche come la telecinesi, la facoltà di rendersi invisibili e il potere di trasformare gli uomini in porci scatenati, tutte arti che permettono alle due eroine di risolvere i casi che le vedono coinvolte. Magika era interpretata da [[Cicciolina]] e Magika Jr da [[Platinette]] (pseudonimo di Marilyn Jess), pornostar famosissima in Francia che raggiunse una certa notorietà in Italia proprio grazie alla rivista Supersex. Avendo un ristretto numero di pagine rispetto alle storie di Gabriel Pontello, le "Avventure di Magika e Magika Jr" avevano trame più elementari e dedicavano molto più spazio all'aspetto pornografico del fotoromanzo.


Per un certo periodo c'è stato un paginone centrale a colori che esponeva ogni volta il disegno di un personaggio femminile famoso (Gloria Guida, Lory Del Santo, Ave Ninchi, Lina Volonghi) in abbigliamento discinto ma comunque non volgare: a complemento del paginone c'era un racconto nel quale il protagonista immaginava di avere una avventura sessuale con un personaggio famoso. L'inserto si intitolava "Le fanta-scopate del Signor Rossi".
Per un certo periodo c'è stato un paginone centrale a colori che esponeva ogni volta il disegno di un personaggio femminile famoso (Gloria Guida, Lory Del Santo, Ave Ninchi, Lina Volonghi) in abbigliamento discinto ma comunque non volgare: a complemento del paginone c'era un racconto nel quale il protagonista immaginava di avere una avventura sessuale con un personaggio famoso. L'inserto si intitolava "Le fanta-scopate del Signor Rossi".
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*Fino ai diciotto anni, Gabriel Pontello era un timidone verginello e tutti i suoi amici lo sfottevano per le sue orecchie a sventola.
*Fino ai diciotto anni, Gabriel Pontello era un timidone verginello e tutti i suoi amici lo sfottevano per le sue orecchie a sventola.
*È laureato in [[filosofia]], si era dato al porno per pagarsi gli studi.
*È laureato in [[filosofia]], si era dato al porno per pagarsi gli studi.
*A tale proposito, avrebbe dichiarato: ''"Continuo col porno finché non mi assegnano una cattedra di ruolo!"''
*A tale proposito, avrebbe dichiarato: ''"Smetto col porno quando mi assegnano una cattedra di ruolo. Giuro, lo faccio solo per pagare l'affitto!"''
*Alla luce di ciò, appare chiaro che Pontello sia tuttora in attesa di quella cattedra.
*Alla luce di ciò, appare chiaro che Pontello sia tuttora in attesa di quella cattedra.



Versione delle 19:08, 14 apr 2013

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Ti piacerebbe, eh?

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« Ifix Tcen Tcen! »
(Gabriel Pontello parla nel sonno.)
« Ma che c'ha, il raffreddore? »
(Esegeta pornografo su riferimenti semiotici di metatesto.)
Il volto di Gabriel Pontello, poco noto rispetto ad altre parti del corpo.

Gabriel Pontello è nato da qualche parte in un remoto angolo della Francia nell'anno dello zebrallo. I genitori erano di origine italiana ma non l'hanno mai confessato perché sarebbe stato disdicevole: già al momento della nascita videro subito con chi avevano a che fare. L'ostetrica stava per evirarlo perché aveva scambiato il suo biscione per il cordone ombelicale. Giovane prestante e di bell'aspetto, fu riformato alla visita di leva perché aveva tutte le misure sbagliate. Questo difetto gli avrebbe spianato la strada verso la carriera porno, che a partire dagli anni '70 avrebbe conosciuto uno sviluppo e una diffusione mai viste prima.

Dapprima sui fotoromanzi, successivamente in varie decine di film, le gesta dell'attore riscossero ampi consensi da ambo i sessi, dai maschi per l'

ammirazione, dalle femmine per la riconoscenza. Egli era ben visto anche negli ambienti ecclesiastici, poiché i preti registrarono a suo tempo un considerevole aumento delle confessioni per atti impuri scatenati dalla consultazione delle sue prestazioni su carta stampata. Indiscutibili anche i suoi meriti in campo talent-scoutistico: è stato lui a scoprire e lanciare Rocco Siffredi nel firmamento dell'hard. Contemporaneo di John Holmes, costituiva in qualche modo la risposta della vecchia Europa all'uomo a tre gambe americano, divo incontrastato dell'epoca: dove non poterono i centimetri poté un'indiscutibile valenza artistica e recitativa[da verificare].

Terminata la carriera di attore, dopo aver appeso l'uccello al chiodo, si è dato alla carriera di regista e produttore, dirigendo un gran numero di film, per complessivi 19.875 ettolitri di sperma sbrodati in conseguenza della visione degli stessi. Dal 1991 al 2006 ha diretto, col curioso pseudonimo di Gabriela Ponti, una cinquantina di film estremi per il mercato dei pippaioli crucchi, con alte dosi di BDSM, fisting, pissing, snorkeling e good morning.

Da qualche tempo non lo si vede più in giro, c'è chi dice sia morto di peste suina o che sia diventato pizzaiolo specializzato in pizze con "

burrata in uscita".

I fotoromanzi

Supersex

Nonostante l'elevato standard qualitativo dei contenuti, anche questa rivista era costretta a fidelizzare i lettori regalando gadgets di dubbia utilità.

Questa rivista di fotoromanzi porno nacque in Francia e nel 1977 venne esportata in Italia, dove riscosse subito un grande successo, destinato a durare un ventennio abbondante. Sebbene celata clandestinamente entro giornali più capienti, come il Corriere della sera, Famiglia Cristiana e Tuttouncinetto, era diffusa in tutte le case italiane, a insaputa, tranne in rarissimi casi, delle donne di famiglia.
La copertina era patinata e a colori, per confondere eventuali macchie, le foto all'interno erano in bianco e nero e conferivano al lettore la sensazione di guardare un bel pornazzo sul televisore di casa, non poca cosa per tempi nei quali il VHS era ancora in fase di realizzazione.

Trama

Supersex è un alieno originario del pianeta Eros. Andando a zonzo per il cosmo un giorno gli capita di prendere una curva troppo stretta per evitare lo Sputnik parcheggiato in divieto di sosta e si fracassa sulla Terra. Uscito illeso dall'incidente, si rende subito conto che l'atmosfera terrestre è per lui dannosa: gli fa provare la sgradevole sensazione di avercelo sempre dietro. L'unica via d'uscita è occupare il corpo di un terrestre. Ovviamente non sceglie il primo sfigato che passa, ma un aitante tenente della Sureté dei mangiarane.

Inizialmente Supersex è quindi un fottuto sbirro della polizia metropolitana di Parigi. Successivamente, a partire dalla metà degli anni '80 (numero 86 della rivista), entra nelle forze speciali ed agisce con molta più libertà: licenza di uccidere, possibilità di accedere ad archivi top secret, disponibilità di

fondi immediati senza dover rendere conto ad altri se non al Ministero Degli Interni, facoltà di saltare la fila in farmacia per l'acquisto di preservativi. Diventa una specie di 007 dai modi "penetranti" ma efficaci. Il suo referente diventa un tostapane riconvertito in sofisticato (per l'epoca) computer che gli affida di volta in volta le missioni. Anche l'abbigliamento muta, passando da abiti normali ad abiti neri, guanti e occhiali sempre scuri, ma nessuno dei lettori se ne accorge, anche perché il protagonista è regolarmente svestito per otto fotogrammi su dieci. Nell'ultima parte della vita editoriale della rivista, Supersex torna a vestire abiti più normali (siamo in pieno riflusso) e cambia nome assumendo quello di Homerus Challagan. Il vero Homerus Challagan, mite pensionato del Sussex, non si capacita di come da qualche tempo riceva telefonate minatorie da parte di esponenti del fanatismo religioso più radicale.

Cosa avrà voluto dire?

Le storie che coinvolgono Supersex andavano dall'arrestare assassini allo

sventare complotti internazionali, arrestare spie nemiche (che in un periodo di Guerra Fredda erano del blocco sovietico ma anche rifondatori del nazifascismo, orientali e mediorientali) o bloccare trafficanti e contrabbandieri, nonché i ladri che rubano una mela. Le storie narrate non erano solo canovacci per collegare le varie scene sessuali ma avevano trame piuttosto articolate e molto spesso occorreva arrivare alla fine della rivista per avere svelato il nome dell'assassino o vedere risolto l'enigma della puntata. E se alla fine non l'avevate capita, veniva Supersex a inchiappettarvi di persona.

I dialoghi durante gli amplessi erano complessi[per fare rima] tanto da lasciare i lettori perplessi[idem come sopra], strutturati secondo le regole dell'Accademia della crusca e non di rado divertenti: Pontello e le altre attrici potevano discorrere di storia dell'arte durante i preliminari, di psicologia sociale durante uno smorzacandela, di patafisica durante un 69, dell'andamento dei mercati esteri nel bel mezzo di un rapporto anale. Tutto si concludeva comunque con le parole che hanno reso famoso Supersex: al momento dell'eiaculazione pronunciava la frase "Ifix Tcen Tcen", considerata dapprima un "urlo di guerra", mentre secondo studi più recenti significherebbe "La vispa Teresa avea sull'erbetta a volo sorpresa gentil farfalletta".

Supersex aveva a cuore tematiche sociali di una certa rilevanza, non pensava solo ed esclusivamente alla topa!

La storia era normalmente strutturata nel modo seguente:

  • a volte si inizia con una scopata/antefatto dove si indica subito chi sono i "cattivi" e per dare al lettore una chiara visione della situazione;
  • inizio storia in cui Supersex ha un amplesso con amica/collega/conoscenza casuale. Certe volte questa può essere la moglie o la fidanzata di un suo superiore o di un'alta carica dello stato o di un suo amico. Si fa risalire a questa consuetudine il concetto di trombamico;
  • alcune pagine in cui il Commissario viene coinvolto nel caso da parte del suo superiore. È l'occasione per farsi il primo zabaglione della giornata;
  • indagini durante le quali il Commissario ha uno o più amplessi con donne che interroga o con probabili colpevoli che cercano di sviare le indagini.
  • una specie di "intermezzo" durante il quale il commissario fa rapporto sulla situazione al suo superiore o si muove in città alla ricerca di indizi. È il momento del secondo zabaglione;
  • un colpo di scena, sempre a base sessuale: il commissario catturato dai "cattivi", oppure un ribaltamento di ruoli tra i vari sospettati. Qui volano pugni, schiaffi, schioppettate. Il lettore si sente come rinfrancato e pensa: "Ecco, fanno anche cose normali, non stanno sempre lì a trombare...";
  • la risoluzione del caso, dove c'è la scena sessuale solitamente più numerosa, 3-4 persone.
  • il terzo zabaglione, poi tutti a nanna.

La soluzione del caso aveva due "sotto filoni" principali:

  • Il Commissario punisce sessualmente, prima di consegnarli alla giustizia, la/e colpevoli in caso di donne o la/le moglie/i del/dei colpevoli in caso di "cattivi" maschi: per umiliare (rendere cornuti) i cattivi maschi, di solito essi sono costretti ad assistere agli amplessi senza fruirne rimanendo allibiti dalla troiaggine di mogli, fidanzate o amanti che siano che, completamente ipnotizzate e impazzite dal desiderio, concedono tutto al commissario Supersex, che spesso finisce l'amplesso con un micidiale rapporto anale, facendo gridare la vittima per l'incredibile orgasmo provato.
  • Il commissario salva la vittima femminile che per gratitudine si concede al suo salvatore, non di rado coinvolgendo una terza persona, quasi sempre una seconda donna: meno frequentemente la scena finale coinvolge due uomini e due donne.
  • In entrambi i casi, c'era sempre il tempo per il quarto zabaglione.

Punto di partenza di ogni scena di sesso era il momento in cui Supersex utilizzava il suo asso nella manica per ottenere una gnocca su un piatto d'argento: il fluido erotico. Come un essere umano produce saliva, sudore e smegma, così l'alieno Supersex secerneva, attraverso lo sguardo, un fluido invisibile in grado di trasformare un'educanda in ninfomane insaziabile.

« Eh, ma così son buoni tutti! »
(Lettore medio nella sua triste condizione di collezionatore di due di picche.)
In alto: Marilyn Jess aka Platinette negli anni di maggior successo. In basso: la stessa attrice oggi. Quando si parla di bellezza sfiorita...

Nel fotoromanzo potevano esserci dai tre ai cinque "episodi" sessuali di circa 25 foto ciascuno, a fronte di un centinaio di pagine di rivista. Questo espediente favoriva nel lettore il "ricaricamento scrotale", anche se la lettura poteva protrarsi per interi pomeriggi. Spesso, c'erano scene porno in cui il commissario lasciava la scena sessuale ai comprimari d'appoggio, solitamente segretarie o altri poliziotti collaboratori. Non si può negare una condivisione di tipo ecumenico del piacere sessuale: ce n'era davvero per tutti.

Se inizialmente la rivista era incentrata unicamente su Gabriel Pontello, successivamente apparve un inserto, posto nelle pagine finali. Questa specie di fotoromanzo porno d'appendice raccontava le storie di Magika e Magika Junior, due sorelle investigatrici, discepole di Sai-Bamba, un santone indiano detto il guru dal coso duro, grazie al quale avevano appreso tecniche esoteriche come la telecinesi, la facoltà di rendersi invisibili e il potere di trasformare gli uomini in porci scatenati, tutte arti che permettono alle due eroine di risolvere i casi che le vedono coinvolte. Magika era interpretata da Cicciolina e Magika Jr da Platinette (pseudonimo di Marilyn Jess), pornostar famosissima in Francia che raggiunse una certa notorietà in Italia proprio grazie alla rivista Supersex. Avendo un ristretto numero di pagine rispetto alle storie di Gabriel Pontello, le "Avventure di Magika e Magika Jr" avevano trame più elementari e dedicavano molto più spazio all'aspetto pornografico del fotoromanzo.

Per un certo periodo c'è stato un paginone centrale a colori che esponeva ogni volta il disegno di un personaggio femminile famoso (Gloria Guida, Lory Del Santo, Ave Ninchi, Lina Volonghi) in abbigliamento discinto ma comunque non volgare: a complemento del paginone c'era un racconto nel quale il protagonista immaginava di avere una avventura sessuale con un personaggio famoso. L'inserto si intitolava "Le fanta-scopate del Signor Rossi".

Una copertina di Erotik. L'avvento delle prime videocassette ne decretò la chiusura prematura.

Erotik

Dal punto di vista editoriale, col fotoromanzo Erotik si assiste ad un salto di qualità: tutte le foto sono a colori. Questa serie non ebbe la stessa fortuna della precedente e terminò le pubblicazioni nel giro di pochi anni. In essa Pontello parodizza il ladro dei fumetti Diabolik, mettendo a segno colpi miliardari e miliardi di colpi agli sfinteri delle attrici. Eva Kant era impersonata da Marilyn Jess, la donna dalla figa più pelosa del porno dei primi anni Ottanta[citazione necessaria]. Qui niente fluido erotico, niente Ifix Tcen Tcen: Erotik mette a segno le sue imprese ladresche come Diabolik, utilizzando strumenti, invenzioni e diavolerie all'avanguardia. Quando ha bisogno di pucciare il biscotto spruzza sul volto della zozzona di turno il gas erotizzante, capace di trasformare una segretaria remissiva ed intellettuale in una sacerdotessa dell'eros; al termine dell'amplesso Erotik pratica alla sua vittima la puntura annebbia-memoria, che fa sì che la

bencapitata dimentichi tutto e non sappia spiegarsi perché e così bagnata ma soprattutto perché si senta il buco del culo in fiamme.

Ulteriori schizzi

Nei primi anni '80, visto il grande successo europeo della rivista di fotoromanzi Supersex, qualcuno ha pensato bene di girare una pellicola ad essi ispirata nella quale si è potuto anche ascoltare l'"Ifix Tcen Tcen" urlato da Pontello durante l'orgasmo. Pare che gli spettatori che hanno avuto la ventura di udirlo non abbiano mai avuto bisogno di Viagra, nemmeno quando sono giunti all'età in cui si guardano i cantieri. Alcuni di essi affermano addirittura di possedere il fluido erotico e millantano amplessi in quantità industriale con le loro badanti ucraine[senza fonte]. Data la difficoltà di queste ultime ad esprimersi in itagliano non è possibile ottenere riscontri oggettivi a riguardo.

Curiosità

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  • Fino ai diciotto anni, Gabriel Pontello era un timidone verginello e tutti i suoi amici lo sfottevano per le sue orecchie a sventola.
  • È laureato in filosofia, si era dato al porno per pagarsi gli studi.
  • A tale proposito, avrebbe dichiarato: "Smetto col porno quando mi assegnano una cattedra di ruolo. Giuro, lo faccio solo per pagare l'affitto!"
  • Alla luce di ciò, appare chiaro che Pontello sia tuttora in attesa di quella cattedra.

Hipster

« Ehm... veramente sarebbe più corretto "hepcat"! »
(Hipster della storiografia letteraria.)

Cenni storici

Hipster è parola di origine recente, un neologismo, per capirci, tanto recente da risalire agli anni '40. Dunque è ben più antica di termini tipo "grillino", "celodurismo", "feisbucchiano, "tuìttata"e "svappare". Mmmm, forse tanto neologismo non è. Comunque sia, quando è nato designava, negli Stati Uniti d'America, i giovani bianchi appartenenti alla media borghesia appassionati di jazz, in particolare il bebop.

L'etimologia è incerta, ma alcuni sostengono risalga alla nota marca di finger-food Cipster®, una patatina in formato spray da nebulizzare direttamente nell'olio bollente, molto gradita ai giovani americani raccomandati che non sono partiti per la Seconda Guerra Mondiale.

In ogni caso, i jazzisti solevano chiamare hep gli appassionati di tale musica, il resto del mondo chiamava i jazzisti e i loro fan hepcats. Verso il 1940 nacque la parola "hipster", che indicava i sostenitori del bebop e dell'hot jazz, che ci tenevano a distinguersi da quegli sfigati massificati che si ostinavano ad ascoltare il commercialissimo e sputtanatissimo swing.

Per quanto uno si sforzi di ricercare ossessivamente innovazioni particolari che nessuno avrebbe immaginato, basta che si volga indietro a buttare un occhio sulle pieghe della storia per scoprire che ad identificare certe fenomenologie sociali ci avevano già pensato i nostri nonni.

Questo negli anni '40. Attualmente il termine indica qualsiasi tizio che si infili degli occhiali da vista enormi a montatura quadrata. Minchia zio, viva il progresso.

Fenomenologia

Un vero hipster riscrive i canoni classici di presenza e portanza, rinnovando[citazione necessaria] il concetto di fashion con risultati strabilianti. Per far ciò sono stati sufficienti pochi e semplici oggetti: cappellini, magliette, scarpe e soprattutto occhiali.

Tipologia

Comportamento

Varie ed eventuali