Ministero per l'Attuazione del Programma di Governo

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« La carica di gran lunga più importante dello Stato »
(Presidente della Repubblica su Ministero per l'Attuazione del Programma di Governo)
« Romano, stai attuando il programma di governo? »
(Ministro per l'attuazione del programma di Governo nell'esercizio delle sue funzioni)
La fila di candidati per il posto di Ministro per l'Attuazione del Programma di Governo.
Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Ministero per l'Attuazione del Programma di Governo


Il Ministero per l’Attuazione del Programma di Governo è un ammortizzatore sociale (appartenente alla sottocategoria dei "lavori socialmente inutili") che permette di offrire i mezzi di sussistenza ad un individuo particolarmente disagiato, solitamente un politico in attesa spasmodica che si liberi un’altra poltrona o un individuo totalmente incapace di svolgere la benché minima mansione operativa ma da gratificare in quanto portatore di interessi di un certo rilievo o semplicemente dotato di “una famiglia di rispetto”[1].

Essendo tutte e tre queste categorie particolarmente numerose, la fila dei candidati alla poltrona di Ministro per l’Attuazione del Programma di Governo è paragonabile solo a quella degli immigrati fuori dalle Poste durante la regolarizzazione dei flussi previsti dalla legge Bossi-Fini e a quella degli aspiranti esaminatori per i provini di Elisabetta Gregoraci: attenti analisti (ossia studiosi dei rapporti anali) hanno notato come alcuni personaggi, forse dotati, come Padre Pio, di bilocazione, siano sovente in coda come candidati sia al ruolo di esaminatori della Gregoraci che a quello di Ministro per l’Attuazione del Programma di Governo.

Le origini e gli sviluppi

Un recente ritratto di Crudelia De Mon, per 2 anni Vice-Ministro per l'Attuazione del Programma di Governo.

Il Ministero per l’Attuazione del Programma di Governo è stato inventato nel 2001 dal genio strategico e filantropico di Silvio Berlusconi.

Le polemiche suscitate dall’opposizione di allora a causa delle spese generate dall’istituzione di un dicastero di dubbia utilità furono tacitate dall’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti con l’inoppugnabile argomento che l’unica alternativa alla nomina di una persona incaricata di verificare le attività dell’esecutivo fosse l’acquisto di uno specchio di immani dimensioni da collocare a Palazzo Chigi e in cui i ministri potessero guardarsi mentre attuavano il programma di Governo.

Portando a confronto un piccolo (anzi “pizzino”) preventivo del vetraio siciliano Bernardo Provenzano, Berlusconi e Tremonti convinsero facilmente il Parlamento della maggiore economicità della nomina del ministro. Anche l’allora Capo dello Stato, Carlo Azeglio Ciampi, non fece mancare una delle consuete coraggiose prese di posizione: “L’Italia è un Paese grande e ci vuole un governo grande... (o forse un grande governo, non ricordo lo slogan). L’importante è che tutti si ricordino di indossare la canottiera di lana: è così che sono arrivato a 85 anni.

Da allora hanno ricoperto la carica eminenti personalità quali Beppe Pisanu, Claudio Scajola, il sessuologo Mago G (scopritore dell’omonimo punto), il re dei pomodori Antonio San Marzano e il contabile palerimitano Totò Riina.


Qui, Fido, hop, HOPP!
Anche il successivo governo di centrosinistra ha mantenuto in vita il discusso dicastero.

Alla domanda postagli dal solito analista circa la necessità di confermare una spesa considerata cinque anni fa inutile dalla sua coalizione, Romano Prodi ha salacemente risposto con un “Eeeeeehhhhhhhhh”, mentre Massimo D'Alema, con la sua consueta cordialità, ha ribattuto “Certo che voi analisti fate proprio un lavoro di merda”.

C'è da dire che lo sguardo da cane bastonato di Giulio Santagata faceva desistere chiunque dal rinfacciargli l'inutilità del suo operato; veniva più spontaneo farlo giocare a tirargli un bastoncino per farglielo riportare. Pare, però, molto fondata l’ipotesi che il centrosinistra volesse affidare l’incarico al signor Palomar, il cui creatore, Italo Calvino, era però apparso a Prodi durante una seduta spiritica sull’Appennino (o un’indianata nel convento di San Giovanni Rotondo) pronunciando un cauto ammonimento: “Banda di rincoglioniti, anche il mio personaggio è morto, almeno leggeteli fino all’ultima pagina, i miei libri, cazzo!”.

Organizzazione

Il Ministero è organizzato in uffici di diretta collaborazione col Ministro e in altri uffici "usa e getta" ad uso e consumo degli altri Ministeri, variabili a seconda dell'amicizia. Lo staff (stranamente unico) di coordinamento è così composto:

  • il Capo di Gabinetto;
  • il Vice Capo di Gabinetto;
  • la Segretaria del Gabinetto;
  • il Capo settore legislativo;
  • il Capo della Segreteria;
  • il Segretario Particolare;
  • la Segretaria del Ministro;
  • il Capo dell'Ufficio Stampa.

Sono inoltre presenti consulenti ed esperti di nomina fiduciaria del ministro[2].

La giornata tipo del Ministro per l'A.P.G.

La residenza del Ministro per l'Attuazione del Programma di Governo, comunemente detta "Il bordello".
  • Ore 7,00: sveglia
  • Ore 7,01: verifica della correttezza dell’ora di sveglia (telefonata all’Istituto Elettrotecnico Nazionale Galileo Ferraris di Torino)
  • Ore 7,05: attuazione del programma di igiene personale
  • Ore 7,30: verifica della condizione delle mutande
  • Ore 7,35: attuazione del programma di vestizione
  • Ore 7,55: appuntamento con il sottosegretario incaricato della verifica della corretta attuazione del programma di vestizione
  • Ore 8,15: attuazione del programma di colazione
  • Ore 8,30: appuntamento con il sottosegretario incaricato della verifica del quantitativo di calorie ingerite
  • Ore 9,00: impegni governativi. Il Ministro si pone in stazione eretta di fronte agli altri membri del Governo, verifica lo svolgimento dei compiti a casa, autorizza le visite al bagno e provvede ai loro immediati bisogni (cancelleria, puntine da disegno, fialette puzzolenti)
  • Ore 13,00: attuazione del programma di pranzo
  • Ore 14,00: appuntamento con il sottosegretario incaricato della verifica del quantitativo di calorie ingerite
  • Ore 14,10: attuazione del programma di pennichella
  • Ore 14,50: ingresso del sottosegretario incaricato alla conclusione della pennichella
  • Ore 15,00: impegni governativi (vedi sopra)
  • Ore 19,00: attuazione del programma d’aperitivo
  • Ore 21,00: attuazione del programma per la serata: verifica della validità dell’agenda indirizzi del portiere di notte
  • Ore 23,30: attuazione del programma di igiene personale
  • Ore 23,40: riposo. Attuazione della chiusura degli occhi e verifica della continuazione dell’attività di respirazione

La sua abolizione

Con l'avvento del Governo Monti, nel novembre del 2011 tutte queste funzioni sono venute meno, quasi a sostenere l'idea che il paese non necessitasse del consistente carico di lavoro svolto dal Ministero per l'A.P.G.. Tra i partiti a sostengno dell'esecutivo si fa sempre più strada la tesi secondo cui la mancata attuazione di un piano di rilancio della crescita economica sia dovuta proprio all'assenza di un ministero che provveda alla sua attuazione. Lo stesso dicasi per i mancati tagli alla spesa pubblica.

Ministeri correlati

  • Ministero per la riduzione dello scaccolamento selvaggio presso i lungomari
  • Ministero per l'attuazione della matriciana al ristorante di Sora Lella
  • Ministero per la conta statistica dei sassi lungo la massicciata della ferrovia
  • Ministero per la colorazione gialla a pallini verdi dei galleggianti di segnalazione

Note

  1. ^ Per usare la felice definizione dell’ex sindaco di Chicago Al Capone
  2. ^ Tutto vero! Ma fa ridere e sarebbe stato un peccato non dirlo.