Gatto che cammina sul pianoforte e ti fa venire un infarto perché sei solo in casa

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Un micetto apparentemente innocuo, ma non è altro che il prossimo assassino.
« AAAAAAAAA! »
(Tu su gatto che cammina sul pianoforte e ti fa venire un infarto perché sei solo in casa)
« Ha zanne aguzze, vi vuole assaggiare, non vi conviene temporeggiare. »
(Jumanji sul gatto che cammina sul pianoforte e ti fa venire un infarto perché sei solo in casa)
« Piegheremo l'Occidente mettendo un gatto che cammina sul pianoforte e ti fa venire un infarto perché sei solo in casa in ogni abitazione! »
(ISIS su gatto che cammina sul pianoforte e ti fa venire un infarto perché sei solo in casa)

Il gatto che cammina sul pianoforte e ti fa venire un infarto perché sei solo in casa (in seguito semplicemente il Gatto) è un felide appartenente ad una specie del genere Felis, ovvero il Felis bastardus. L'origine del suo lungo nome è dovuta proprio al fatto che questo animale ha l'abitudine di andare a caccia di pianoforti e passeggiare sui loro tasti, non perché si diletta a fare le scale, ma perché ha la precisa intenzione di provocare infarti agli esseri umani per poi cibarsi della loro carne. Grazie alla testimonianza diretta di Piero Angela si sa che nessun gatto ha mai camminato su un altro strumento cordofono a percussione oltre al pianoforte.


Storia

La prima vittima del Gatto fu Federico II di Prussia, compianto re e acquirente di pianoforti. A quei tempi i pianoforti si chiamavano ancora fortepiani (e si praticava il giu e sù invece del su e giù), e Federico era un grande estimatore dei Silbermann, tanto da averne uno in ogni stanza del proprio palazzo. Si racconta anche che un giorno il re fu colpito da un virus intestinale, e Johann Sebastian Bach suonò per lui in bagno, soffrendo non poco. Ma non perdiamoci di casa raccontando aneddoti puzzolenti. Il fatto fu che Federico, oltre a innumerevoli fortepiani, possedeva anche un gatto di nome Ferdinando, che dimostrò la sua infedeltà nel 1786. Vedendo il suo padrone ormai vecchio e infiacchito, il Gatto decise di mettere in atto ciò che pianificava da prima che vedesse il primo fortepiano, e una notte, mentre il re si trovava da solo a osservare una mosca che girava nel suo studio, camminò sul pianoforte, consumando così il regicidio.

Si calcola in modo molto arbitrario e approssimativo che dal XIX secolo gli omicidi commessi da gatti che camminano sui pianoforti siano stati tra uno e settecentomila. La maggior parte di queste morti sono state considerate semplici morti naturali, ma un giorno a caso si cominciarono a notare tutte le varie coicindenze: persone solitarie, pianoforti e gatti. Da quel giorno, quando si presentano scenari del genere, il gatto è sempre il primo sospettato, anche quando c'è il maggiordomo in casa. Sono scattate anche diverse campagne di sensibilizazione contro i gatti in casa. C'è da dire, però, che molti omicidi sono stati commessi da gatti completamente estranei alle vittime, che magari si intrufolano in casa dal camino (come il Gatto Natale).

Descrizione

Questo gatto è un'eccezione: suona il piano, ma ti ucciderà solo se continuerai a tossire durante il concerto.

Il Gatto è apparentemente un gatto qualsiasi, non si distingue dalle altre razze di gatti per caratteristiche fisiche, ma solo per le sue tendenze omicide. Tali tendenze, purtroppo, non si possono scoprire in anticipo, quindi ogni gatto potrebbe essere il Gatto. L'unico modo per mettersi al sicuro è non avere gatti in casa, oppure non avere pianoforti, che quelli anche da soli sono abbastanza pericolosi poiché esplodono con un nonnulla.

Il Gatto può essere sia sedentario che randagio. Si tratta in ogni caso di creature notturne. Il Gatto sfrutta la notte per guardare programmi televisivi per adulti e per studiare o indebolire le proprie vittime. Studiare, poiché, grazie alla loro spiccata sensibilità medica, il Gatto può capire quando la propria vittima sta raggiungendo uno stato tale da poter essere ucciso con un infarto. Indebolire, infatti molte volte i gatti infiacchiscono le proprie vittime rubandone il fiato durante la notte. Questa comportamento felino era già noto nel medioevo, per questo molti gatti venivano arsi vivi. Per questo e anche perché sanno buoni.

La vittima tipica del Gatto è quindi una persona fisicamente debole, solitaria, e con un pianoforte. Specialmente quello. Rientrano quindi in questa cerchia i vecchi, quelli col colesterolo e i nerd che giocano tutto il giorno ai videogiochi al buio e hanno un pianoforte in casa perché quando erano piccoli i loro genitori speravano riuscissero a coltivare qualche talento utile.

Come si è già accennato, dopo aver terminato la propria vittima, il Gatto si ciba di esso. Costui non si nutre di carne umana perché soffre la fame, ci mancherebbe, visto che sta in casa; gli studiosi meno accreditati sostengono che questa dieta faccia parte dei princìpi di un qualche culto legato al satanismo. Altri affermano che sia tutta colpa dei vicentini e che il Gatto vendichi semplicemente qualche parente. C'è poi chi pensa a megalomania, che porta il gatto a credersi una tigre. Ma non sempre il gatto uccide per saziarsi, no no no. Molti omicidi sono risultati avere moventi passionali, come la gelosia verso il cane, oppure economici; non sono rari infatti i casi di vecchi matti che scrivono testamenti a favore di animali domestici come gatti, cani e coniugi.

Curiosità

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  • Richard Wright fu ucciso da un gatto che camminava su una pianola.
  • Il gatto di Ludwig van Beethoven provò ad uccidere il suo padrone camminando sul pianoforte, ma siccome questi era già sordo fu costretto a strozzarlo con una corda.
  • Il gatto Tom una volta era un serial killer, ma poi si pentì e cominciò a suonare il piano in modo professionale.

Voci correlate

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