Corriere espresso: differenze tra le versioni

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[[Categoria:Mestieri]]
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Versione delle 01:17, 31 mar 2008

« Devo ammettere che non mi da molto gusto ucciderli, ne sono quasi felici. »
(Kenshiro)


« Ah, si... quei ragazzi che mi rammentano sempre. ma sono dei miei fans, vero? No? »
(Dio)


« Ma non lo vedi che è verde, testa di cazzo? Ti muovi, maledetto te e chi ti cuoce il pane! »
(Corriere espresso)


Il Corriere espresso è una creatura mitologica, metà uomo e metà furgone.

Darwin ha però dimostrato scientificamente che il Corriere è una creatura assimilabile all'uomo, come sotto categoria alla stregua delle classi di Warhammer, che vive in simbiosi con un furgone a cui tende a dare un nome femminile e abbondanti passate di vaselina nel terminale della marmitta (gli studiosi stanno tutt' ora studiando questo misterioso comportamento del Corriere, frequente specie nella stagione dell'accoppiamento).

File:Termicourier.jpg
Un noto corriere in tutta la sua professionalità

Origini del Corriere

Nonostante alcuni falsi eruditi ricerchino nei Pony Express del Far West i primi antenati dei moderni corrieri, i primi avvistamenti di queste strane creature si hanno in Prima Epoca Norrisiana. Quando Dio cacciò Adamo ed Eva dall'Eden perché si erano rollati una canna, il pacchetto delle cartine glielo aveva consegnato il primo corriere della storia, infatti Dio usò come prova a carico dei due drogati una cartina firmata dal serpente come ricevuta della consegna. In seguito, sappiamo che vari corrieri si sono distinti nella storia dell'umanità, come quello che estinse i dinosauri consegnandogli un pacco di Mediashopping, oppure quello che portava i blocchi delle piramidi ai cantieri in Egitto, per non parlare del Corriere che trovò Cristoforo Colombo in America il quale, vedendo arrivare l'esploratore con le tre caravelle, esclamò: “Scusi, lei abita qui? Avrei un pacco da firmare”.

Morfologia del corriere

Già detto della simbiosi che egli ha col proprio furgone, di cui è gelosissimo; il corriere si riconosce per i colori sgargianti dei vestiti che indossa e che contraddistinguono la tribù di appartenenza. I più hanno anche uno strano prolungamento del corpo, dalla forma di carrello a due ruote, che gli serve per appoggiare i pacchi che non possono fare a meno di portarsi dietro. Altri segni distintivi del corriere sono il marsupio portato rigorosamente a tracolla, invece che in vita come gli uomini, in cui stivano foglietti di carta che chiamano “avvisi”, ma che in realtà sono maledizioni agli assenti riportanti scritte in lingua runica che condannano alla diarrea fino alla terza generazione il malcapitato che se le ritrovi nella cassetta delle lettere, soldi degli altri e una cospicua scorta di sigarette e sostanze illecite, necessarie al corriere per arrivare a sera ogni giorno. Accompagnato al marsupio, spesso il corriere ha il Terminale Elettronico, una spia che segna orari nomi delle persone che firmano i pacchi e che segna tutto in un computer.

Giornata tipica del corriere

Analizziamo il comportamento della specie.

File:Corriere al risveglio.gif
Un Corriere al momento del risveglio

Il Risveglio

Il corriere si sveglia presto, alle 6 circa, accende una sigaretta, bestemmia, si lava e si veste. Arriva in magazzino bestemmiando e saluta i colleghi con una frase propria della sua tribù:

“Buongiorno? Buongiorno una sega, ti sembra un buongiorno questo?”

I Preparativi al lavoro

Comincia a caricare il furgone bestemmiando, insulta uno per uno tutti i destinatari delle sue missive e consuma le prime sostanze illecite, per darsi la carica. Cerca di organizzarsi (inutilmente) il lavoro, nella speranza di alleviare le proprie sofferenze, infine parte dal magazzino bestemmiando.

La Mattina

Una rincorsa continua da parte del corriere, che sente appagati i suoi istinti naturali solo consegnando pacchi in quantità, parcheggiando nei posti riservati agli handicappati e/o fermate degli autobus, litigando coi Vigili Urbani, offendendo gli altri automobilisti e inscenando un rosario di bestemmie dalla lunghezza Record. Il corriere infatti tiene i vetri del furgone abbassati anche con la temperatura sotto lo zero, per mandare a fanculo gli altri automobilisti rei di mettersi sulla sua strada (oppure solo colpevoli di esistere). Si può anche intuire la durezza della sua giornata lavorativa osservando l'ora in cui il corriere diventa silenzioso: vuol dire che ha finito le bestemmie. Prima finisce le bestemmie, più dura è la sua giornata e anche se i corrieri più abili riescono a bestemmiare più a lungo, possiamo prendere questo metro di valutazione per efficace.

Il Pranzo

Il corriere non pranza. Il corriere si pratica una endovena di cibo senza ago e flebo. Arriva a casa tardi, spesso ci rinuncia e mangia un panino cattivo, ma costoso, in qualche Bar, ma se va a casa è perché preferisce sdraiarsi un po' sul divano. A una certa ora le segretarie dell'ufficio lo chiamano per comunicargli dove e quando ritirare delle spedizioni, in genere lo fanno appena il corriere si siede sul divano, il che gli provoca una fuoriuscita incontrollata di bestemmie.

Il Pomeriggio

Generalmente il pomeriggio del corriere è dedicato alla raccolta di pacchi, di cui si è eccessivamente privato in mattinata e di cui sente la mancanza. I ritiri non gli provocano reazioni molto diverse dalle consegne, quindi il corriere bestemmia anche il pomeriggio, maledicendo chiunque osi rallentarlo nella sua corsa verso il magazzino. La stanchezza e il nervosismo accumulato lungo il giorno, portano il corriere ad essere particolarmente irascibile, dopo le ore 17. Comincia a scaricare lo stress litigando con chiunque lo incroci e cantando a squarciagola qualsiasi canzone suoni la sua autoradio, perennemente accesa e col volume al massimo. Nei casi più gravi, il corriere comincia a credersi Elvis o Jeeg Robot d'Acciaio.

Il Rientro

Al grido di: “Itaca, Itaca!”, il corriere riporta in magazzino ciò che ha ritirato, non consegnato e ucciso durante la sua giornata (per occultare i cadaveri). Nel mentre espleta queste operazioni, l'euforia di essere arrivati un'altra volta alla sera li porta a cantare, ballare e simulare coiti coi colleghi. Da notare come, mentre versi alla ditta tutti i soldi riscossi e quindi non suoi, reciti un'ultima formula magica atta a maledire chi ha speso 200€ in bambole gonfiabili di Mediashopping.

Il Riposo

Non si hanno notizie o documentazioni certe su cosa facciano i corrieri tra un turno di lavoro e l'altro. Si dice che alcuni abbiano una casa a cui far ritorno, ma secondo altri i corrieri semplicemente muoiono alla fine del turno, per rigenerarsi dal nulla all'inizio del turno successivo.

Forse qualcuno scrive anche cazzate su Nonciclopedia.

File:Corriere a fine turno.jpg
Un Corriere a fine turno

Il Bestemmiometro

Il Bestemmiometro è una cartina di tornasole dell'umore e del carico di lavoro del Corriere.

Si tratta di uno strumento montato sul cruscotto, con un grande schermo LCD (Lecca Culo Del_capo), che mostra un'immagine rappresentante la pesantezza dell'aria nell'abitacolo del furgone derivante dalle bestemmie e imprecazioni scagliate con estrema generosità. Un microfono registra la voce e un sofisticato strumento di analisi dello spettro sonoro trasmette al processore dei dati che vengono tradotti su schermo in questo modo:

Giornata Buona

Il Corriere ha poche consegne, in genere è Agosto inoltrato e per questo si diverte a guardare i culi delle passanti, facendo tre sé e sé degli apprezzamenti ad alta voce, dalla volgarità gratuita e disarmante. Su schermo è rappresentata Rita Levi Montalcini che si impicca.

Giornata Normale

La giornata normale di un corriere sarebbe mal sopportata dal 90% dei suoi destinatari, visto che in genere entra ed esce dagli uffici come un uccello con una fica. Il corriere si rende conto di ciò, quindi comincia a bestemmiare e ad augurare la morte a chi fatica meno di lui, secondo la Preghierina Del Corriere riportata più sotto. Sullo schermo viene rappresentato Gesù che si allontana, sdegnato per il linguaggio che sente, con la croce sotto al braccio.

Giornata Pesante

Si allontana, per il Corriere, il miraggio di svolgere lungo la giornata quelle piccolezze che rimanda da tanto, per mancanza di tempo, quali visite mediche e pagamenti di bollette. Il disagio per lui aumenta, così le maledizioni ai passanti e al prossimo e trovano finalmente sfogo le catene di bestemmie lunghe minuti. Sullo schermo viene visualizzata la Madonna che piange, rincuorata da Satana che la consola col pensiero che nemmeno lui ha mai sentito tante bestemmie tutte assieme.

Festività Comandate

Qui il Corriere da il meglio di sé. È stressato dal dover mangiare un panino fuori, dal lavorare 15 ore filate e da altre mille cose più o meno gravi; guida e consegna bestemmiando e offendendo chiunque, ruttando e scorreggiando a raffica, convinto che ciò scacci via gli spiriti malvagi e i Vigli Urbani ed è molto incline alla rissa, che ricerca continuamente anche con vecchiette e forze dell'ordine nella vana speranza di sfogarsi un po' o di trovar riposo nelle patrie galere per omicidio. La potenza e l'intensità delle frasi ingiuriose che emette in una giornata simile, sono sconvolgenti. Fortunatamente il fenomeno è limitato nella durata, perché prima o poi il corriere, che non ama essere banale ripetendosi, ha esplorato ogni possibile combinazione di divinità e offese e per questo si zittisce improvvisamente. In questo stato di apparente quiete, o meglio di silenzio, il corriere può arrivare a mordere persone e cani, ad abbaiare ai passanti e a cantare a squarciagola le canzoni di Eros Ramazzotti che passano alla Radio. Sullo schermo del Bestemmiografo viene visualizzato Germano Mosconi che si fora i timpani con un test di gravidanza, per non sentire tutte quelle oscenità, e che si cava gli occhi per non leggere nemmeno il labiale.

Il Natale

File:Corriere natalizio.gif
Un Corriere si appresta ad affrontare le festività natalizie

Il Natale è un momento critico per i corrieri.

Le consegne superano abbondantemente la soglia del plausibile, i ritiri peggio ancora e per questo avrebbero bisogno di giornate lunghe 48 ore. Le persone normali hanno infatti la pessima (per i corrieri) abitudine di inviarsi regali e strenne. Il corriere, quindi, diventa una specie di Babbo Natale demoniaco, con la slitta Turbodiesel e molto minaccioso nel caso i destinatari siano assenti o non abbiano soldi per pagare eventuali contrassegni. Alcuni mordono le caviglie, altri prendono a testate i citofoni, altri cacano sugli zerbini degli assenti. Curiosamente, i loro furgoni vengono in questo periodo attorniati da una serie di figure eteree, con un mantello nero e una falce in mano.

Differenze tra Cittadino e Campagnolo

I corrieri si dividono in due categorie: Cittadini e Campagnoli.

Cittadini

Il corriere che si trova assegnata una zona cittadina ha la possibilità di prendersi una piccola pausa a pranzo e tornare a casa, in periodi lavorativi non troppo onerosi, per collassare mezz'ora e ingurgitare un panino o un piatto di pasta prima di ripartire. Tutto ciò viene ripagato con abbondanti dosi di stress, impiegati comunali, spedizionieri frustrati e vigili urbani.

Campagnoli

Sono corrieri di provincia, mangeranno sempre fuori casa rovinandosi il fegato, bestemmiando per cercare quella casina dispersa tra i campi che non troveranno mai. In compenso, parcheggiano dove vogliono e fanno 130 km/h contromano impunemente.

Tratto dal rapporto di un Ispettore

Questo è un estratto dal rapporto di un ispettore, figura mitologica dedicata al controllo e alla repressione dei corrieri più esuberanti. Periodicamente passano una giornata nei magazzini, annotando tutto ciò che vedono.

Rapporto

In questa filiale il caos regna sovrano: i pacchi vengono lanciati da un capo all'altro del magazzino come fossero palloni da calcio, i corrieri si abbandonano in emissioni corporee di ogni tipo e dalla tonalità inumana, si offendono a vicenda senza motivo apparente, bestemmiano a ripetizione contro il Signore e, non appena uno di loro si china, mimano coiti animaleschi. Propongo, come misura correttiva, il Napalm o l'intervento di Kenshiro.

La Preghierina Del Corriere

Ogni corriere ha una preghierina che, sebbene cambi sempre di volta in volta, mantiene una struttura piuttosto stabile. Serve per augurare tante buone cose al mondo e a far stare meglio con se stessi i corrieri. Ne riportiamo l'impostazione di base:

Preghierina

Siiiii, anche questa preghiera è approvata da Papa Mosconi

Io spero vivamente che (destinatario/mittente del plico scatenante) muoia dolorosamente (o: non trombi più per tutta la vita/resti invalido/scòppi in una bolla di merda/gli caschi il cazzo nel cesso ecc.).

Altrimenti c'è la versione ermetica e onomatopeica:

Io spero vivamente che (vittima dell'accidente) BOOOM!

Voci correlate

Collegamenti Esterni