Boromir

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Boromir si accerta se davvero il suo pene non può essere infilato nell' Anello.
« Così piccolo eppure così potente. »
(Boromir sul suo pene.)
« Col cazzo! »
(Frodo declina la proposta di Boromir di diventare portatore dell’anello.)

Boromir è un personaggio del Signore degli Anelli creato apposta per riempire qualche centinaio di pagine in più nel libro. La sua utilità all’interno dell’opera è talmente ampia che è l’unico della compagnia a morire di una morte orribile tra il primo e il secondo libro. Il suo corpo ora giace beatamente tra le limacciose e sporche acque di un fiume in compagnia dei pesci che dilaniano il suo corpo. D’altronde questo era il suo ultimo desiderio dopo quello non esaudito di diventare a tutti i costi il portatore dell’anello.

Vita

Boromir è il primogenito di Denethor, fratello maggiore di Faramir, cugino di Glambing, zio di Ranlid e migliore amico di Pdor. Nel corso della storia è diventato amante di primo letto di Merry e Pipino. Nasce a Minas Tirith da madre ignota e per uno strano scherzo del destino la sua casata non poteva vantare titoli nobiliari sul regno ma solo quello di misero Sovrintendente del trono in attesa che il Re ritornasse. Questa storia andava avanti da millenni, non ho ancora capito cosa stessero aspettando per fare un colpo di stato.

Boromir cresce coccolato e educato dalle concubine di corte. Il padre era troppo pazzo e visionario per dimostrargli affetto. Al compimento dei 18 anni ha diritto ad entrare nell’età adulta col rito di passaggio dei Sovrintendenti: farsi tutta la città di corsa nudo fino alla cima del monte dove sorge Minas Tirith. La popolazione aveva il sacrosanto diritto di sbeffeggiarlo e percuoterlo con ogni sorta di oggetto e corpo contundente, fruste comprese. Una volta divenuto adulto viene arruolato obbligatoriamente dal padre nell’esercito promuovendolo subito capitano. L’inesperienza sul campo si fa notare da subito rimediando una bella serie di sconfitte e umiliazioni senza precedenti.

Scoraggiato dai numerosi fallimenti e dal fatto di essere ancora vergine a 30 anni, si da alla baldoria e alla bella vita scialacquando i risparmi del padre che poi erano anche le casse dello stato. In giro per pub, bordelli (dove finalmente riuscirà a perdere la verginità dietro lauto pagamento), corse illegali di bighe e risse in vicoli bui Boromir cade in preda ad una profonda overdose in un movimentato sabato sera. Trovato casualmente ad un angolo di strada da un addetto agli escrementi dei cavalli della guardia della cittadella, verrà salvato in extremis dai dottori dell’ospedale militare con un’iniezione di grasso di maiale per via rettale.

La difficile e lunga disintossicazione di Boromir durò un anno intero e riuscito dalla clinica di San Patrignano era un uomo completamente cambiato: le bastonate degli infermieri avevano inculcato in lui la paura delle risse, le continue iniezioni di sedativi quella per gli aghi e le scosse di elettroshock non gli facevano più alzare l’inflessibile, ponendo fine a quelle fastidiose voglie alla vista di un pelo di figa o qualsiasi buco dotato di carne tutto intorno.

Una prova dell'amore fraterno tra Boromir e Faramir.

Il viaggio di sola andata

Al richiamo di aiuto di Elrond di Gran Burrone rivolto agli uomini di Gondor, Boromir viene inviato dal padre per accertarsi cosa avesse provocato tutto quel casino. Accertato che non era l’ennesima orgia indetta da quel maniaco di un elfo Boromir si ritrova catapultato neanche lui sa come a scortare un gruppetto di 4 odiosi nanetti deformi a distruggere qualcosa in compagnia di altri 4 sbandati, tra cui un vecchio mago fattone, un elfo gay, un nano con problemi di socializzazione e un barbone sfigato che pretendeva forsennatamente di usurpare il trono sulla quale da millenni poggiavano il culo gli antenati di Boromir.

Durante il viaggio nacque una profonda amicizia tra lui e i due hobbit più inutili della Compagnia cioè Merry e Pipino. Se ve lo state chiedendo era molto profonda. Nelle miniere di Moria più di una volta i 3 sgattaiolavano ad “esplorare qualche anfratto inesplorato” come era solito dire Boromir. Il corno di Gondor risuona ancora nelle menti e nei corpi dei piccoli hobbit, nei corpi soprattutto. Rimembrando le terapie d’urto di San Patrignano per tutta la durata della scampagnata fu l’unico a non farsi neanche un tiro di spinello, azzuffarsi a mani nude coi barboni e ad avere rapporti…con una donna.

Tra le numerose peripezie e infiniti scontri con finale già scritto (cioè la vittoria dei buoni) arriviamo alla fine del viaggio e del primo libro, dove gli scontri e le peripezie si fanno più difficili ma solo per Boromir, infatti il viaggio finisce solo per lui. Dopo aver perso Gandalf da qualche parte nell’oscurità e aver tentato di stuprare Frodo per rubargli l’anello Boromir si trova in un bosco ad affrontare da solo una mandria di Uruk hai in crisi di astinenza. Sfortunatamente il nostro eroe era li ad aspettare Merry e Pipino per un appuntamento galante e la richiesta insana dei due era che si facesse trovare già legato e imbavagliato. Anche se non si è mai accertato del tutto se avessero effettivamente venduto Boromir al nemico, di sicuro il fatto che fosse immobilizzato, bendato, imbavagliato e disarmato ha favorito non poco alla sua sconfitta. Il corpo completamente nudo e trafitto di frecce venne ritrovato da Aragorn ai piedi di un albero secolare. Il coroner accertò anche che prima di morire erano stati compiuti su Boromir atti di sodomia, ma venne tralasciato per non disonorare oltremodo la memoria del defunto.

In preda all’emorragia e stordito dalle numerose bottigliate ricevute Boromir riconobbe ad Aragorn il titolo di Re di Minas Tirith benedicendolo e augurandogli un futuro roseo e prospero. Dopo di che morì soffocato da un rigurgito di sangue. Non avendo capito le sue ultime parole sconnesse e pensando ad una maledizione lanciata da Boromir su di lui e tutta la sua stirpe, Aragorn si diede una bella e tonificante toccata alle palle e scaraventò il corpo senza vita da una cascata accompagnato da ciò che aveva di più caro al mondo: il suo corno e la sua collezione di cornetti “portafortuna”. Teniamo a precisare che l’ultimo eroico sforzo di Boromir per salvare Merry e Pipino è stato completamente inutile visto che sono stati seviziati e rapiti ugualmente, lasciando l’impegno di liberarli ad Aragorn, Legolas e Gimli con tanti ringraziamenti di quest’ultimo.

« Boromir ovunque tu sia ascolta le mie ultime parole: che tu sia maledetto! »
Ecco il contributo finale di Boromir alla battaglia.

Persone odiate da Boromir nel libro

  • Il padre
  • Aragorn
  • Legolas
  • Gandalf
  • Sam
  • Galadriel
  • Celeborn
  • Gollum
  • Elrond
  • Il Balrog
  • Frodo gli ultimi 30 minuti
  • Tutti gli Uruk hai
  • Barbalbero anche se non lo conosceva, ma l’avrebbe odiato sicuramente

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