Fratello maggiore

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« Mi stai sul cazzo quando fai l'arrogante, devi solo stare zitto e fare quello che ti dico io! »
(Fratello maggiore che rimprovera il fratello minore)
Hai sempre cercato di ribellarti, ma hai sempre perso.

Il fratello maggiore (da non confondere col Grande Fratello) è lo strumento di tortura che produce maggiore agonia.

Caratteristiche

Una delle cose più bastarde di tale strumento di tortura è il fatto che viene preparato per te prima della tua stessa nascita, quindi non si ha modo di evitarlo. Lui sarà sempre più grosso e più forte di te, quindi ti toccherà subire finché non se ne sarà andato di casa.

Comportamento

Il fratello maggiore ha sempre ragione, a differenza di te che hai sempre torto. Se cercherai di ribattere ti apostroferà per il tuo voler avere sempre ragione. Non sarà mai contento di quanto tu ti dai da fare, infatti, secondo lui, ogni mattina, in sua assenza, dovrai rifare il suo letto se non vuoi essere sgozzato. Invece, quando tu non ci sei di mattina e lui resta a casa, non ti rifarà mai il letto perché sicuramente avrà mille buone scuse, al contrario di te che non ti degni mai di fare nulla. Sicuramente non ti consentirà di ascoltare la musica che ti piace perché a lui fa schifo, però se lui ascolta Mino Reitano[1] devi stare zitto, d'altronde non si può ascoltare sempre quello che vuoi tu, potrai salvarti facendoti piacere la sua musica o mettere il pilota automatico nel tuo cervello e annuire in modo da far capire che ti piace. Non importa se a te piaccia o no farlo, tu non puoi suonare il tuo strumento perché a lui dà fastidio, c'è rischio che si possa distrarre durante la sua attività. Se lui sta riparando la sua torcia elettrica, ovviamente sarai tu a dovergli prendere il cacciavite, la lampadina nuova, le batterie e qualsiasi altra cosa. Se avrai bisogno di aiuto nel riparare la tua chitarra elettrica sappi che sarai capace da solo di prenderti le brugole. Inoltre a causa della sua età tu dovrai fare tutto ciò che ti chiede, solo perché lui è più grande di te e quindi più intelligente... Tu non sei altro che lo sfigatello di turno che non capisce niente, mentre il fratellone è nato maestro, quindi anche se è uscito con un calcio nel culo dalle scuole superiori sarà sempre meglio di Rita Levi Montalcini, potrai tranquillamente divertirti a far capire i tuoi genitori che hai ragione, non ci riuscirai, quando si è più piccoli, sarà inutile mettersi a piangere, i genitori ti diranno:"tranquillo, ti credo", ma non ti crederanno, se fosse vero, lo distruggerebbero, invece se ne ritorna in camera sua tranquillamente con la soddisfazione di avere ragione sempre e comunque. La sua passione è quella di sfogare le sue frustrazioni sull'innocenza del fratellino che naturalmente si trova costretto a fare ciò che non vuole, ti darà l' illusione di sfogarsi con qualcun' altro, dirà frasi tipo:"mo a questo lo ammazzo di botte, mi ha fatto veramente arrabbiare!", invece, per ogni cosa che non andrà bene subito dopo ti tirerà i capelli, schiaffi. La mamma e tuo fratello sono una squadra, lui sarà sempre dalla parte sua, se loro hanno un impressione su qualcosa e tu ne hai un' altra, tu sarai sempre l' impunito, per loro lo fai apposta. Quando il fratellone ha bisogno di essere coperto diventa un'altra persona: dolce tenero...come un gattino. Il punto è che è già pronto a mettertela nel culo di nuovo chiedendoti di inventare balle su balle ai genitori che ormai sono pronti per spiccare un bel salto dal balcone per le ripetute liti fra i figlioletti. Fidati, i bei momenti che ti trovi in sintonia con lui sono balle, finzioni, tu dopo qualche giorno sarai nuovamente il fratello minore, non avrai mai ragione, sempre, ti verranno attacchi di nervi, stress, quando lui deve fare una cosa sul pc o altro, ma ci stai già tu, lui ti farà litigare con i tuoi genitori, ti farà mettere in punizioni miliardi di volte. anche se fuma, si fa le canne, bestemmia, ti picchia, spaccia...tu sarai sempre impotente a dirglielo ai tuoi genitori, per quel buon senso, lui ti metterà sempre nei guai, se riesci ad avere degli amici, già sei più normale di quello che dovresti essere. Mancano ancora 4 o 5 anni dalla separazione da tuo fratello, penserai continuamente al suicidio, penserai di non dover più parlare, tanto è inutile, pensi come sarebbe stato se non fossi nato. Tu, fratello minore sarai trattato di merda, in un certo senso, tu sarai in un grave pericolo, l' età, sarai trattato da piccolo, non ti fidanzerai perché non sai che direbbero i tuoi genitori, sei piccolo, tu farai apposta le cose da piccolo ma te la metteranno nel culo, perché ti dicono che sei grande. In conclusione, essere fratello minore è l' ingiustizia peggiore.

Casi particolari

« La tua stanza è un mostvo commevciale di mavketing e denavo sottoposto alla dittatuva di tuo fvatello. »
Questa potrebbe essere l'unica soluzione.
Il caso particolare maggiormente degno di nota è sicuramente il Fratello maggiore con cui condividi la stanza (FMCCCLS da qui in poi).

Il FMCCCLS è una piaga che non augureresti neanche al tuo peggior nemico. La sua esistenza ti renderà impossibile, quando è in casa, l'utilizzo del computer[2] , della scrivania, del televisore e dello stereo, ma ti sarà comunque consentito accendere la luce, a meno che si senta poco bene e abbia il mal di testa. Inoltre ogni tua azione sarà inevitabilmente sotto i suoi occhi, quindi non ti sarà mai possibile avere privacy dato il FMCCCLS non è assolutamente in grado di farsi i cazzi propri.

Peggiore, di molto peggiore, è il fratello maggiore protettivo con sua sorella (FMPCSS). Costui, forgiato nelle fucine del più cavalleresco maschilismo, è convinto che l'intero universo/mondo ordisca inconfessabili trame per violare proditoriamente il nascente e inerme fiore della sua graziosa sorella. Ogni cespuglio nasconde un marrano armato di spranga che non aspetta altro che l'occasione giusta per abusare delle signorine cha passano, ogni negozio nasconde infidi pervertiti che, fingendosi amichevoli, somministrano droghe psicotiche alle ragazzine per rapirle e murarle vive nei loro bunker e quindi violentarle fino alla fine dei tempi, ogni gruppetto di amiche e coetanee è infiltrato da astute e ben mascherate lesbiche pronte a tutto pur di cooptare un'altra anima innocente nei loro depravati culti satanici. Conscio di questa terribile realtà odierna, il FMPCSS si arma di spada, scudo e speroni, e parte lancia in resta nella difesa della damigella che gli è stata affidata dalla sorte come prova suprema per accedere all'ordine dei Paladini di Carlo Magno.

Utilizzando le banche dati della CIA e del Mossad, il FMPCSS controlla sistematicamente i curriculum vitae di ogni essere di sesso maschile che si avvicina alla consanguinea, e, per buona misura, di tutta la sua genealogia. Ha spie e informatori prezzolati nelle comitive frequentate dalla sprovveduta sorella, che lo tengono costantemente informato via walkie-talkie dei movimenti attorno alla prevedibile preda. Giunge, nei casi in cui fiuta un pericolo di prematura deflorazione, a recarsi nottetempo nella casa di fidanzati, amici o semplici conoscenti per mettere in chiaro che: «Mia sorella non è una del tipo che pensi tu» e che «Se la fai piangere, io farò piangere te». Dato che il FMPCSS tende fenotipicamente a sviluppare vasti e possenti muscoli per assolvere alla sua funzione biologica, l'ultima minaccia è tutt'altro che a vanvera, e ciò basta a tenere lontano dalla ingenua sorella ogni creatura dotata di genitali di tipo maschile.

La composta reazione di un FMPCSS alla vista della sorella che parla con un altro maschio.

In spregio alla sua stessa virilità, il FMPCSS afferma e ripete impudicamente che: «Gli uomini sono stronzi. Gli uomini vogliono dalle donne solo una cosa, non ti fidare degli uomini, non sono sinceri quando ti dicono che ti amano». Al che, quando la sorella fa notare timidamente che anche il FMPCSS è un uomo, costui replica stizzito che «Io sono tuo fratello, devo preparati al mondo». Se, disgraziatamente, la sorella fa notare che anche lei desidererebbe una vita sentimentale, il FMPCSS assicura che, quando verrà il momento giusto, si farà da parte e consegnerà al mitologico "uomo giusto" (che riconoscerà solo e soltanto lui, dopo attenta valutazione) la preziosa fanciulla, illibata e intatta da mani assetate di carne. In genere, l'agognato "uomo giusto" si rivela essere l'amico d'infanzia e di marachelle del detto FMPCSS, un suo compagno di classe, un benestante e calvo ingegnere cinquantenne («È un buon partito! In questi tempi di crisi bisogna pensare pragmaticamente!») o al più un brutto seminarista con l'alitosi.

Nel caso in cui la sorella riesca, con sotterfugi, a conoscere un ragazzo e a stabilire, tramite piccioni viaggiatori e altri mezzi di comunicazione clandestini, una relazione, il FMPCSS non si dà per vinto. Aspetta pazientemente, con la rinomata calma del leone, che lo sfortunato si rechi alla loro dimora, ove potrà giocare in casa, e si accinga ad aspettare che la sorella finisca di truccarsi e prepararsi per poi uscire assieme. Il FMPCSS lo convince ad accomodarsi in salotto, in compagnia di un pluripregiudicato per omicidio orribilmente sfregiato in viso, un villoso camionista bergamasco che si pulisce i denti con la motosega, un transessuale brasiliano di nome Julianito e una irrefrenabile e logorroica zitella toscana, presentandoli all'incauto predatore come «cari vecchi amici di mia sorella» e aggiungendo che ci sarebbe dovuto essere anche il prestante Moreno, ma che non è potuto venire a causa di complicazioni mediche in seguito alla circoncisione (voluta e incoraggiata dalla sorella del FMCPSS, che la pone come requisito indispensabile ad ogni relazione amorosa). «Come, Moreno?» fa lo sventurato. Il FMPCSS si stringe nelle spalle: «Come, non lo sai? A mia sorella piacciono le coppie aperte. Le piacciono anche le competizioni, le sfide: se non riesci a darle almeno diciotto orgasmi a notte... zut! kaput!... come se non ti avesse mai conosciuto!». In questa amena compagnia, il FMPCSS propina alla vittima un delizioso stufato di quelle che a prima vista sembrano rancidi escrementi ovini ma che, assicura, sono deliziose polpettine di riso. «È il piatto forte di mia sorella. Ce lo prepara ogni giorno, colazione, pranzo e sera» asserisce.

«Sai, è proprio bello che tu stia con mia sorella: da quando le hanno amputato il pene, è stata un po' sola» continua diabolico l'FMPCSS, «Cioè: lei lo avrebbe anche tenuto, le piaceva penetrare, ma aveva preso una brutta infezione venerea durante una delle sue amate orgie zoofile che non ha lasciato scampo. Per fortuna ora ha trovato gli strap-on.». Finalmente, la sorella scende, superbamente truccata. Il fidanzato la ringrazia per la cortesia, afferma di avere «improrogabili impegni», si scusa per averla fatta preparare per niente, ringrazia il FMPCSS per avergli «salvato la vita» («Di niente!» risponde sorridendo quest'ultimo), gira i tacchi e fugge via correndo a perdifiato, urlando nella notte.

Possibili soluzioni

  • Lanciargli una granata;
  • Nascondere una mina antiuomo nel suo letto;
  • Preparargli un bagno di acido muriatico spacciandolo per rilassantissima acqua calda con idromassaggio;
  • Fargli un'iniezione di cianuro di potassio nel sonno;
  • Appostarsi davanti alla porta e sparare appena entra;
  • Attaccarlo alle spalle con una mazza da baseball;
  • Aspettare che si trovi un lavoro e una casa[3].

Note

  1. ^ Esempio di moderata entità, nei casi più estremi potrebbe essere anche peggio.
  2. ^ Spesso deve utilizzarlo per chattare su MSN Messenger con la sua ragazza che non gliela dà e non ti sarà quindi mai consentito utilizzare il pc né per attività costruttive, né per vedere Nonciclopedia.
  3. ^ La più lunga in termini di tempo, ma la meno rognosa in termini legali(e comunque, è più facile che ti trovi un lavoro e che te ne vai via da casa tu per primo).

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