Utente:El Panin Ludro/sandbox: differenze tra le versioni

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*'''1298''': esce ''Il milione'' di [[Marco Polo]], resoconto dei suoi viaggi asiatici. Il libro contiene riferimenti a uomini dalla testa di cane e altre falsità simili: i cinesi gli avevano insegnato l'arte del tarocco.
*'''1298''': esce ''Il milione'' di [[Marco Polo]], resoconto dei suoi viaggi asiatici. Il libro contiene riferimenti a uomini dalla testa di cane e altre falsità simili: i cinesi gli avevano insegnato l'arte del tarocco.
*'''1304''': esce una ''Commedia'' di [[Dante Alighieri]]. Negativi i giudizi della critica: «Non si ride mai».
*'''1304''': esce una ''Commedia'' di [[Dante Alighieri]]. Negativi i giudizi della critica: «Non si ride mai».
*'''13 e controlla''': esce il ''Canzoniere'' di [[Francesco Petrarca]]. La critica: «Belli i testi, ma insostanziali le musiche»
*petrarca
*'''1454''': [[pace di Lodi]]. Grazie a [[Lorenzo il Magnifico]], viene proclamata la fine delle guerre fra potenze italiane.
*'''1454''': [[pace di Lodi]]. Grazie a [[Lorenzo il Magnifico]], viene proclamata la fine delle guerre fra potenze italiane. Da lì in poi cominceranno le guerre fra potenze straniere per contendersi l'Italia.
Da lì in poi cominceranno le guerre fra potenze straniere per contendersi l'Italia.
*'''1492''': [[Cristoforo Colombo]] scopre l'America per conto degli [[Spagnoli]] dopo il rifiuto di organizzare la spedizione da parte delle maggiori città italiane. E poi parlano di fughe di [[Cervello|cervelli]].
*'''1492''': [[Cristoforo Colombo]] scopre l'America per conto degli [[Spagnoli]] dopo il rifiuto di organizzare la spedizione da parte delle maggiori città italiane. E poi parlano di fughe di [[Cervello|cervelli]].


==Storia moderna==
==Storia moderna==
*'''XV-XVI seolo''': [[rinascimento]]. Sulle orme del grande maestro [[Giotto]], che per primo aveva fornito gli strumenti fondamentali per la rinascita delle arti, cioè i pennarelli Giotto, in Italia vengono alla luce i più grandi artisti di sempre, tra i quali primeggia [[Leonardo Da Vinci]], riuscito nell'impresa di portare i [[Giapponesi]] al [[Louvre]].
*'''XV-XVI seolo''': [[rinascimento]]. Sulle orme del grande maestro [[Giotto]], che per primo aveva fornito gli strumenti fondamentali per la rinascita delle arti, cioè i pennarelli Giotto, in Italia vengono alla luce i più grandi artisti di sempre, tra i quali primeggia [[Leonardo Da Vinci]], riuscito nell'impresa di portare i [[Giapponesi]] al [[Louvre]].
*'''1508''': Lega di Cambrai. Tutti contro Venezia.
*'''
*'''1513''': Lega Santa. Tutti contro i Francesi.
*'''1526''': Lega di [[Cognac]]. Tutti contro gli [[Asburgo]].
*'''1527''': [[sacco di Roma]] dei lanzichenecchi. Gli [[italiani]] capiscono l'inutilità di formare continue leghe. Sembre detto che fa male farsi troppe leghe.
*'''1535''': inizia la dominazione [[Spagna|spagnola]] in Italia. Fu un periodo di soprusi e malgovero, ma pensiamo in positivo, senza quest'epoca non avremmo avuto i [[Promessi Sposi]]. Ah, giusto, avevo detto pensiamo positivo...
*'''1535''': inizia la dominazione [[Spagna|spagnola]] in Italia. Fu un periodo di soprusi e malgovero, ma pensiamo in positivo, senza quest'epoca non avremmo avuto i [[Promessi Sposi]]. Ah, giusto, avevo detto pensiamo positivo...
*'''1545''': inizia il [[concilio di Trento]], indetto dalla [[Chiesa cattolica]] per riconciliarsi con i [[protestanti]]. Solo che questi ultimi non vengono invitati.
*'''1545''': inizia il [[concilio di Trento]], indetto dalla [[Chiesa cattolica]] per riconciliarsi con i [[protestanti]]. Solo che questi ultimi non vengono invitati.
*'''1713''': la pace di Utrecht pone finalmente fine alla massacrante dominazione spagnola: comincia quella [[Austria|austriaca]].
*'''1713''': la pace di Utrecht pone finalmente fine alla massacrante dominazione spagnola, ''yeeee''. Comincia quella [[Austria|austriaca]].
*'''1746''': a [[Genova]] i soldati austriaci prendono a testate i sassi di un povero, piccolo, indifeso, babinello di nome Balilla. Sdegno e ribellione: ''qualcuno pensi ai bambini!''
*'''1746''': a [[Genova]] i soldati austriaci prendono a testate i sassi di un povero, piccolo, indifeso, bambinello di nome Balilla. Sdegno e ribellione: ''qualcuno pensi ai bambini!''
*'''1796''': [[Napoleone Bonaparte]] porta i frutti della [[rivoluzione francese]] in Italia, in cambio si accontenta di dominio, ricchezze, soldati e opere d'arte.
*'''1796''': [[Napoleone Bonaparte]] porta i frutti della [[rivoluzione francese]] in Italia, in cambio si accontenta di dominio, [[soldi|ricchezze]], soldati e opere d'arte.


==Storia risorgimentale==
==Storia risorgimentale==
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*'''1859 e molte battaglie dopo''': la [[Francia]], accortasi di essere stata presa per il [[culo]] (non in senso letterale, se no le sarebbe piaciuto), firma l'armistizio con l'Austria. Cavour commenta:
*'''1859 e molte battaglie dopo''': la [[Francia]], accortasi di essere stata presa per il [[culo]] (non in senso letterale, se no le sarebbe piaciuto), firma l'armistizio con l'Austria. Cavour commenta:
{{quote|Dovevamo chiedere aiuto ai Napoletani, avremmo finito la guerra e fatto in tempo a farne altre quattro.|}}
{{quote|Dovevamo chiedere aiuto ai Napoletani, avremmo finito la guerra e fatto in tempo a farne altre quattro.|}}
*'''1860''': [[Garibaldi]] recluta una mandria di poveri disgraziati che chiama ''i Mille'', ne getta in mare un paio perchè ricontandoli si accorge che erano 1002 (e chiamarli ''i milleedue'' non faceva stile), e ragginge il [[Regno delle Due Sicile]], dove, dopo aver scelto su quale [[Sicilia]] sbarcare, corrompe la [[terroni|polazione locale]] con promesse quali terre, ricchezze, libertà, [[Ponte dullo stretto|ponti sugli stretti]] e conquista tutto fino a [[Napoli]], sconfiggendo ripetutamente le armate [[Borboni|borboniche]], nonostante esse contassero almeno quindicimila effettivi ciascuna e utilizzassero la temibile strategia del "dividersi in gruppetti di cento e attaccare uno alla volta". A Teano l'eroe dei due mondi trova il re [[Vittorio Emanuele II]] che commenta:
*'''1860''': [[Garibaldi]] recluta una mandria di poveri disgraziati che chiama ''i Mille'', ne getta in [[mare]] un paio perchè ricontandoli si accorge che erano 1002 (e chiamarli ''i milleedue'' non era stiloso), e ragginge il [[Regno delle Due Sicile]], dove, dopo aver scelto su quale [[Sicilia]] sbarcare, corrompe la [[terroni|polazione locale]] con promesse quali terre, ricchezze, libertà, [[Ponte dullo stretto|ponti sugli stretti]] e conquista tutto fino a [[Napoli]], sconfiggendo ripetutamente le armate [[Borboni|borboniche]], nonostante esse contassero almeno quindicimila effettivi ciascuna e utilizzassero la temibile strategia del "dividersi in gruppetti di cento e attaccare uno alla volta". A Teano l'eroe dei due mondi trova il re [[Vittorio Emanuele II]] che commenta:
{{quote|Sei arrivato tardi, mio buon Garibaldi, qui abbiamo già conquistato tutto. E fortuna che ti ho aspettato, sennò a quest'ora sarei già stato alle porte di Roma.|}}
{{quote|Sei arrivato tardi, mio buon Garibaldi. Ho fatto il tuo stesso giro e sono qui da una vita. E fortuna che ti ho aspettato, sennò a quest'ora sarei già stato alle porte di Roma.|}}
e gli frega tutti i territori annettendoli al proprio regno.
e gli frega tutti i territori annettendoli al proprio regno.
*'''1861''': con la prima convocazione di un [[parlamento]] italiano, nasce il Regno d'[[Italia]]. Finalmente uniti, <small>nella vergogna.</small>
*'''1861''': con la prima convocazione di un [[parlamento]] italiano, nasce il Regno d'[[Italia]]. Finalmente uniti, <small>nella vergogna.</small>

Versione delle 15:15, 23 ago 2012

I miei progetti in corso per nuovi articoli, o meglio, bozzetti di articoli, o, ancora meglio, idee buttate giù alla cazzo di cane, tanto per dare l'impressione che mi sto dando da fare.


Fato

« Colpa del fato. »
(Scusa di Priamo per caduta di Troia)
« Volere del fato. »
(Penelope a Ulisse, soperta dal marito, appena tornato dal lavoro, durante un'orgia con cinque-sei proci.)
« L'ha voluto il fato. »
(Achille per pararsi il culo quando gli viene fatta notare la sfiga avuta nell'aver beccato proprio sul tallone quella freccia di Paride)
« Potrei dire che è opera del fato, ma ormai questa l'hanno già usata in troppi, quindi...i cristiani. »
(Nerone su incendio di Roma)

Il fato, dal latino fatum, che vuol dire fato[1], è un'antica scusa usata dai Greci e poi dai Romani per dare la colpa di catastrofi accadute a qualcosa di superiore, corrispondente all'attuale espressione nonciclopediana Colpa di Wikia.

Storia d'Italia

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« Questa pagina non ce l'ha abbastanza duro »
(Bossi su storia d'Italia)

La storia d'Italia vuole celebrare le gesta e le imprese che nei secoli hanno reso grande e potente sopra ogni altro il natio suolo italico di cui noi tutti ci gloriamo di appartenne, attraverso i grandi cambiamenti con cui si seppe rinnovare costantemente: dall'Impero Romano a Berlusconi, dall'Italia divisa a Bossi, dalle epoche di miseria e carestia al benessere economico odierno. Aspettate, ora che ci penso non è cambiato poi molto...

Storia antica

  • Bohmila a.C.: l'Italia è abitata solo da scimmie e da terroni.
  • Bohmila a.C. e qualche secolo: le scimmie scoprono i piedi come fonte energetica di movimento rinnovabile e non inquinante. Già un passo avanti rispetto ai terroni.
  • Primo millennio a.C.: si sviluppano le prime civiltà veramente sviluppate, cominciano a fondare città e colonizzare terre...come l'Italia, ancora abitata da esseri primitivi.
  • Primo millennio a.C. bis: aspettate un secondo, c'era una civiltà veramente sviluppata autoctona: gli Etruschi! Ah, scusate, quelli è stato ipotizzato venissero da millemila posti diversi, fuorché l'Italia...
  • 753 a.C.: ora ricordo! C'era sì una civiltà sviluppata autoctona: i Romani! Ah, scusate, quelli venivano da Troia...
  • Bohcento a.C.: sta volta ne sono sicuro! Sapevo io che c'era una civiltà veramente sviluppata autoctona: i Padani! Ah, scusate...

Storia classica

  • 753-509 a.C.: periodo monarchico di Roma, si susseguono sette re: Palatino, Esquilino, Celio, Viminale, Quirinale, Aventino e Campidoglio.
  • 509 a.C.: scandali a Roma: Lucrezia Sempronia Cara, figlia di Tito Claudio Marcello e moglie di Caio Augusto Sempronio viene stuprata da Lucio Apulio Viminale, figlio di Giulio Vellio Cesare. Tutti fanno confusione coi nomi. Uno che passava di lì per caso dà la colpa al re: è la Repubblica.
  • 509 a.C. e due minuti: tutti se ne sono già pentiti.
  • 509 a. C. e altri due minuti: quel figlio di papà del re va a piangere sulle ginocchia del capoccia Porsenna: sono cazzi amari. Il piano dei servizi segreti romani fallisce miseramente dopo che l'agente ZeroZeroScettevola si fa sgamare urtando un braciere ardente. Coglione, ma non quanto Porsenna, che vede il tutto come un gesto eroico e se ne va senza alcun motivo.
  • 343 a. C. e seguenti: Roma dichiara guerra a chiunque le passi davanti. Dopo aver ammazzato un centinaio di formiche e una ventina di piccioni i Romani si decidono a spostarsi da lì ed andare loro stessi dai popoli da conquistare.
  • 282-272 a.C.: peggio di Porsenna, anche Pirro se ne va senza motivo, solo che costui prima aveva persino vinto battaglie su battaglie.
  • 264-241 a.C.: Prima guerra punica. Roma vince anche in battaglia navale grazie all'uso di un nuovo stratagemma bellico: il corvo che, essendo dotato di ali, può portare il malaugurio anche in mare aperto.
  • 218-202 a. C.: Seconda guerra punica. Annibale sbaglia strada e raggiunge l'Italia solo dopo essere passato in Marocco, Spagna, Gallia, Padania e America.
  • 58-51 a.C.: Grazie alle conquiste di Cesare, tutta la Gallia è ora sotto il dominio dell'aquila di Roma. Ma proprio tutta? Sì.
  • 27 a.C.: Augusto diventa imperatore, ma non distrugge la Repubblica: si limita solo a esortare il senato a eleggere lui in tutte le cariche pubbliche repubblicane.
  • 64: i cristiani bruciano Roma[citazione necessaria]
  • 117: l'Impero romano è all'apice del suo splendore. Il burino, altrimenti volgarmente detto latino, spadroneggia e Totti può dare indicazione ai passanti come cazz'che'je pare.
  • 235-476: tarda età imperiale: gli imperatori, stufi di conquiste esterne in quanto l'impero era ormai troppo vasto, dividono il medesimo in varie parti e giocano a chi ne conquista di più. Roma crolla nel momento in cui fanno giocare anche un certo Attila.

Storia medievale

  • 476: i barbari di Odoacre conquistano l'Italia.
  • 553: i Bizantini conquistano l'Italia.
  • 568: i Longobardi conquistano l'Italia.
  • 774: i Franchi conquistano l'Italia.
  • 881: gli Italiani conquistano l'Italia. Seeee, ti piacerebbe...
  • 1176: battaglia di Legnano, in onore di tutte le legnate prese dai crucchi.
  • Basso medioevo in generale: rinascita umanistica italiana: grazie alla vittoria di Legnano gli Italiani si ribellano ai poteri dei signori e dei vescovi e fondano i Comuni, istituzioni repubblicane democratiche dotate di costituzione e leggi proprie, dove ognuno può dire la sua e tutti sono ascoltati e possono ambire a comandare. Due giorni dopo nascono le Signorie, tutto torna alla normalità.
  • 1298: esce Il milione di Marco Polo, resoconto dei suoi viaggi asiatici. Il libro contiene riferimenti a uomini dalla testa di cane e altre falsità simili: i cinesi gli avevano insegnato l'arte del tarocco.
  • 1304: esce una Commedia di Dante Alighieri. Negativi i giudizi della critica: «Non si ride mai».
  • 13 e controlla: esce il Canzoniere di Francesco Petrarca. La critica: «Belli i testi, ma insostanziali le musiche»
  • 1454: pace di Lodi. Grazie a Lorenzo il Magnifico, viene proclamata la fine delle guerre fra potenze italiane. Da lì in poi cominceranno le guerre fra potenze straniere per contendersi l'Italia.
  • 1492: Cristoforo Colombo scopre l'America per conto degli Spagnoli dopo il rifiuto di organizzare la spedizione da parte delle maggiori città italiane. E poi parlano di fughe di cervelli.

Storia moderna

  • XV-XVI seolo: rinascimento. Sulle orme del grande maestro Giotto, che per primo aveva fornito gli strumenti fondamentali per la rinascita delle arti, cioè i pennarelli Giotto, in Italia vengono alla luce i più grandi artisti di sempre, tra i quali primeggia Leonardo Da Vinci, riuscito nell'impresa di portare i Giapponesi al Louvre.
  • 1508: Lega di Cambrai. Tutti contro Venezia.
  • 1513: Lega Santa. Tutti contro i Francesi.
  • 1526: Lega di Cognac. Tutti contro gli Asburgo.
  • 1527: sacco di Roma dei lanzichenecchi. Gli italiani capiscono l'inutilità di formare continue leghe. Sembre detto che fa male farsi troppe leghe.
  • 1535: inizia la dominazione spagnola in Italia. Fu un periodo di soprusi e malgovero, ma pensiamo in positivo, senza quest'epoca non avremmo avuto i Promessi Sposi. Ah, giusto, avevo detto pensiamo positivo...
  • 1545: inizia il concilio di Trento, indetto dalla Chiesa cattolica per riconciliarsi con i protestanti. Solo che questi ultimi non vengono invitati.
  • 1713: la pace di Utrecht pone finalmente fine alla massacrante dominazione spagnola, yeeee. Comincia quella austriaca.
  • 1746: a Genova i soldati austriaci prendono a testate i sassi di un povero, piccolo, indifeso, bambinello di nome Balilla. Sdegno e ribellione: qualcuno pensi ai bambini!
  • 1796: Napoleone Bonaparte porta i frutti della rivoluzione francese in Italia, in cambio si accontenta di dominio, ricchezze, soldati e opere d'arte.

Storia risorgimentale

  • 1815: Congresso di Vienna. Déjà vu?
  • 1820-1821: moti rivoluzionari in Piemonte e Regno delle Due Sicilie : tanti buoni propositi ma un nulla di fatto.
  • 1830-1831: moti rivoluzionari nello Stato Pontificio e nel ducato di Modena: tanti buoni propositi ma un nulla di fatto.
  • 1833-1834: moti rivoluzionari della Giovine Italia: tanti buoni propositi ma un nulla di fatto.
  • 1844: moti rivoluzionari dei fratelli Bandiera: tanti buoni propositi ma un nulla di fatto.
  • 1848: moti rivoluzionari in tutt'Europa: tanti buoni propositi ma un nulla di fatto. Ah, no, aspettate, entrarono in ballo i Savoia, quindi nessun buon proposito e un nulla di fatto.
  • 1859: accordi di Plombiere, firmati da Cavour e Napoleone III, che recitano: "Se l'Italia verrà attaccata dall'Austria, la Francia aiuterà l'Italia a sconfiggere l'Austria, se la Francia verrà attaccata dall'Austria, l'Italia sarà aiutata dalla Francia a sconfiggere l'Austria".
Il difficoltoso sbarco dei Mille
  • 1859 e molte battaglie dopo: la Francia, accortasi di essere stata presa per il culo (non in senso letterale, se no le sarebbe piaciuto), firma l'armistizio con l'Austria. Cavour commenta:
« Dovevamo chiedere aiuto ai Napoletani, avremmo finito la guerra e fatto in tempo a farne altre quattro. »
  • 1860: Garibaldi recluta una mandria di poveri disgraziati che chiama i Mille, ne getta in mare un paio perchè ricontandoli si accorge che erano 1002 (e chiamarli i milleedue non era stiloso), e ragginge il Regno delle Due Sicile, dove, dopo aver scelto su quale Sicilia sbarcare, corrompe la polazione locale con promesse quali terre, ricchezze, libertà, ponti sugli stretti e conquista tutto fino a Napoli, sconfiggendo ripetutamente le armate borboniche, nonostante esse contassero almeno quindicimila effettivi ciascuna e utilizzassero la temibile strategia del "dividersi in gruppetti di cento e attaccare uno alla volta". A Teano l'eroe dei due mondi trova il re Vittorio Emanuele II che commenta:
« Sei arrivato tardi, mio buon Garibaldi. Ho fatto il tuo stesso giro e sono qui da una vita. E fortuna che ti ho aspettato, sennò a quest'ora sarei già stato alle porte di Roma. »

e gli frega tutti i territori annettendoli al proprio regno.

  • 1861: con la prima convocazione di un parlamento italiano, nasce il Regno d'Italia. Finalmente uniti, nella vergogna.
  • 1866: l'Italia scopre come vincere una guerra pur perdendo tutte le battaglie: basta allearsi con quegli uomini semplici dei crucchi.
  • 1870: l'Italia approfitta di un giramento di testa dell'Austria verso la Francia per prendere Roma con i bersaglieri, impresa riuscita nonostante questi ultimi fossero a corto di munizioni, tanto da venire ridotti ad usare armi più rudimentali, da cui il nome celebrativo: freccia di Porta Pia.


Call of Juarez: Bound in Blood

« LevIAMOCI di torno »
(I nemici all'attacco)
« Ci hanno circondato »
(Thomas, appena spunta fuori un nemico)
« Ritirataaaaa »
(Ray, anche se si sta lanciando alla carica in mezzo ai nemici)
« Dobbiamo farlo insieme »
(Thomas su doppisensi)
« Sei ferito? »
(I nemici, evidentemente preoccupati della tua salute)
« Ci stanno sparando! »
(Il fratello che non stai usando, dopo mezz'ora di sparatoria)
« Sono stato ferito! »
(Il fratello che non stai usando, sparando all'impazzata fra pirolette, schivate e scatti)
« Ehi, lasciamene qualcuno »
(Il fratello che non stai usando, anche se ha fatto tutto lui)
« Oh, idiota, quello ero io »
(I nemici, all'improvviso, senza che nessuno abbia fatto niente)

Call of Juarez: Bound in Blood è quel titolo che ci fa capire perchè di videogiochi sul vecchio West se ne fanno pochi.

Note