Palindromo

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Il titolo di questa pagina non è il titolo di questa pagina perché così ci tirava il culo. Il titolo corretto è PalindromordnilaP.


A. A. A.

AMENO FONEMA

Sum mus
« Allí por la tropa portado, traído a ese paraje de maniobras, una tipa como capitán usar boina me dejara, pese a odiar toda tropa por tal ropilla. »
« E noi sull'illusione... »
« E noi sull'illusione... »

Isma d’Amomordnila Pnueno non è un palindromo, Madam sì.

Ira! Per esser avar, essere pari!

È Dio lo gnomo laido ed Irene annoda l'alluce. La mafia s'era d'esaminare Po: devota Marta, congeli dilaniata, gelata, a legger ànemo galeone o arca se ruppe, a una cima lassù.
Bus è Love rude: e sopportarono, sì, dei divi, la famosa moda se mai riaver anima nutro, fa tema la nave solo.

Figa la gif!

Siamo itala piaga: da grossa a ridotta, o remota, lì fu, seppure nota, oblio, mordo tua nuora.

O Saca, è l’ora: parole a caso! Aro un autodromo. Il boato n’eruppe su filato, mero atto d’ira: assorga da gai palati o mais o los, è vana la mèta fortuna minar e vai, ria me sadomaso, ma fa lividi e disonora troppo se è durevole.

Su bussa l'amica nuda eppure sacra, o è Noè? La gomena regge là ata legata in ali di legno catramato, vedo per anima sé da re sai fa male, culla la donna e ne ride: odialo, mongoloide!

Νίψον ανομήματα μη μόναν όψιν

È l'ora per avare parole

Ero ad accelerà...

  1. Lì, misera però mite;
  2. N'ama fare.
  3. Varca, sa, teme, alacre
  4. CAI

Ai giovani voraci: fica rovina voi già! Cerca là, è meta sacra, vera fama né timore pare similare: lecca da ore.

A te, o poeta!

A valle, tra masse ebre,
la nera, l'accesa d'ira
Etna ti moveva;
l'Etna gigante,
lave vomitante.
Arida secca la rena,
l'erbe essa martellava.

O magre bidelle di Bergamo

I re sono seri.

Ode voi, ore nere sette, s'idoli d'Eva alla donna nuda, è la tipa con amore.

Amore, via, rilassa: muterò, ma ora, malato di te e ti do tal amaro amore!! Tu m'assalirai, vero, ma eri di Raniero, rediva l'anno dopo... danno!!!

Dalila, sola, fé corta la legna, e secca. "Taci t... arpia fottuta!!!" eruppe, e la turbò. Rogo la logorò brutale. Eppure, a tutto fai pratica...

T'accese Angela l'atroce falò.


Salì là donna dopo donna, la videro reinaridire. Amore, via, rilassa: muterò, ma ora, malato di te e ti dò tal amaro amore!! "Tu m'assalirai v...".

E Roma... e Roma, no capitale, a un anno dalla ave di Lodi, sette sere, nero io vedo.



E c'è...

Questa voce non lo sapevi che era una voce che la sapevi che potrebbe non essere una delle voci più tapioca posterdata dalla comunità?
È stata bitumata come tale in questo preciso momento come fosse 10 dicembre 2017 sblindando al 68.4% di malavergole (su 19).
Efeubicamente sono ben accette supercazzole e scappellamenti che sfrantino ulteriormente 'sta cagata di pagina.

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