Etna

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Etna
Si vede o non si vede che è siciliano?
StatoItalia
RegioneSicilia
ProvinciaCatania
Altezza3 minchie abbondanti
Ultima eruzione
Altri nomi e significatia mundagna 'ngazzusa
« Noi ce l'abbiamo grosso! »
(Siciliani sull'Etna)
« La Montagna dà, la Montagna prende »
(Saggezza popolare sulle attività illecite dell'Etna)
Del Piero : Francesco, ma cosa ci fanno le ruspe sull'Etna?
Totti : Alessà, che domande: fano 'a pulizzia etnica!

L’Etna, vulcano ancora sessualmente attivo nonostante l’età, sito a Catania - ad angolo con l'autostrada Messina-Palermo, gira a destra, ancora altri 100 metri, ci sei! - eletto vulcano più cool dell’anno da Novella 2000 dopo aver avuto una storia con Belen Rodriguez, è una montagnola perbene e rispettabile, che non ha mai chiesto il pizzo. Alta quasi quanto 740 elefanti messi a piramide e di diametro pari a 3000 balene messe in fila indiana, cifre che fanno girar la testa, l'Etna è uno dei maggiori vulcani europei e grande amico di tutti i bambini.

Da dove spunta?

L'Etna in un disegno d'epoca, rappresentato mentre gioca con le tessere del domino

Bella domanda, ma lo sapete che chi si fa i cazzi propri campa cent’anni? Va be', per amore della conoscenza ve lo dico: ma poi voi muti state.
Un bel giorno la signora zolla euro-asiatica del nord incontrò il signor zolla Africana del sud, si trovarono davvero attraenti, il signor zolla Africana pensava che la signora zolla euro-asiatica avesse proprio una bella tettonica, così, come capita spesso tra le zolle arrapate, decisero di avere un contatto; l'attrito provocato da questo contatto, oltre a provocare un’eruzione con tanto di fuoriuscita di lava, portò alla nascita di un bellissimo cucciolo di vulcano: l’Etna. Nei suoi primi tempi Etna non faceva altro che eruttare polvere, cenere e lapilli, la sua prima parola fu "Magma!", ma alla fine smise ed ebbe un periodo di depressione perché i genitori lo sorpresero a fumare e si incazzarono come belve, per non parlare poi delle eruzioni cutanee di cui era afflitto che lo facevano sembrare un orrido vulcano sfigato. Si depresse tanto da star male e vomitava in continuazione fluido rosso. Ne uscì solo quando i catanesi gli eressero un sacro tempio, dedito al raccoglimento, alla totale dedizione e a rituali densi di abbandoni mistici: il primo sexy-shop, in pratica. Come segno di rispetto e ringraziamento decise di offrire di tanto in tanto degli spettacoli pirotecnici di alto valore artistico. Inoltre se c'è sporco lava. Tuttavia di tanto in tanto fa ancora i capricci o organizza simpatici scherzetti come eruttare durante la sagra del calippo o riempire di cenere le macchine appena lavate. Ma in fondo è un’anima pia, si diverte come può.

Danni provocati

L'Etna vomita lava dopo una considerevole sbronza.

Come già accennato, l’Etna è un vulcano che pratica molta attività che, purtroppo, la popolazione sembra non voler gradire a causa delle conseguenze che trovano poco divertenti, come ad esempio lo tsunami di dimensioni bibliche dell’ottavo millennio, vi ricordate? O quando distrusse la macelleria di Gianni, quando ricoprì di lava la vedova Calì, quando le pietre incandescenti andarono a finire sul bucato appena steso della signora Gigliotto, o quella volta ancora che wikia andò a donnine allegre. In effetti, a ben guardare, ne ha fatti di danni. Stranamente però i sexy-shop ne escono sempre illesi… Mah. Per studiare, capire, prevenire e curare i detti fenomeni i più eminenti studiosi, tuttologi, veterinari dell'università "La Demenza" hanno preso a cuore i fenomeni dell'Etna e grandi domande sono state poste: perché erutta e non rutta? Perché al posto del magma non c'è aranciata? Chi siamo? Dove andiamo? A che ora inizia la partita?
Purtroppo il centro di ricerca "La Demenza" venne distrutto da una colata lavica improvvisa, e non rimase niente di niente, nemmeno il più piccolo telescopio si salvò. Questo perché troppe cose volevano sapere.

Miti e leggende

La sua imponenza e viulenza hanno ispirato ballate, storie di dubbia veridicità, barzellette e gadget prodotti in Corea da mettere sul caminetto. Una delle storie che era solita raccontarmi la mia nonnina - guarda nonna, sei su Nonciclopedia! - era quella di Empedocle, un filosofo spara balle che, una volta scoperto il vero senso della vita, si disgustò talmente tanto di essere nato da gettarsi nell’Etna: ma l’Etna si disgustò di lui e lo eruttò fuori, così gli toccò campare altri anni, conscio dell’orripilante senso della vita. Un’altra leggenda che circola indisturbata è quella di Eolo, il re dei venti, che, rientrando da una festa col cugino Dioniso, si ritrovò talmente sbronzo che sbagliò porta (Eolo infatti abitava sull'isola di Vulcano) e incappò in Efesto, mentre stava lavorando al suo ultimo strumento. Eolo ubriaco vomitò sui disegni del progetto, scatenando le ire di Efesto. Ne conseguì una lite così furiosa da scatenare un tifone tanto potente che distrusse mille acri di campi, ribaltò una Fiat Panda dell’84, abbatté dodici pali della luce e fece ruotare a velocità inumana le palle dei mulini. Sìsì, proprio le palle dei mulini, cioè dei muli piccoli. Così, per evitare disguidi ed incomprensioni, imprigionò i venti sotto le caverne dell’Etna e chi s’è visto s’è visto. Secondo un menestrello inglese (questa la so perché ho fatto i compiti) nel Medioevo vi ci abitava re Artù, in un castello incantato costruito in oro zecchino, ricavato all'interno di una grotta accessibile solo recitando una formula segreta nelle notti di novilunio e circondato da splendidi giardini variopinti costituiti da piante di cristallo e fiori di gemme, in cui pascolavano i cavalli del vescovo di Catania. Ma questa è solo una favoletta: lo sappiamo tutti che i vescovi si spostano con il mercedes. Infine ci sono altre leggende, come quella volta che l'Etna venne usato come location per il film "Rocco, un vulcano di passione"; quella sì che è una bella storia.

Ambiente naturale

Flora

L’ambiente che caratterizza l’Etna è di particolare bellezza: rare peonie del Burgundi crescono sulle sue pendici; mentre margheritine gialle, rosa, verdi e blu fanno teneramente capolino dalle vive rocce del vulcano; inoltre esiste una grande distribuzione della Macchia Mediterranea, segno che non si è lavato bene. Nel 1864 ancora si poteva osservare la rarissima Rafflesia arnoldi, il fiore più grande al mondo, estirpato definitivamente per quella data in quanto faceva puzza di uova marce.

Nonostante il freddo d'inverno si possono vedere in giro simpatici pennuti, tipici della fauna etnea

Fauna

La fauna etnea è rappresentata da diverse specie di animali: i caprioli tibetani hanno scelto il vulcano come habitat naturale, tigri ed elefanti hanno ormai conquistato buona parte della superficie vulcanica e l’uomo del monte ha detto «Minchia, sì!» e vi ci ha costruito la sua residenza estiva. Tra gli animali che popolano l'Etna costui è considerato il più pericoloso, in quanto se non dice sono guai per tutti.

Serena

Infine ricordiamo le principali attività antropiche riscontrabili sull'Etna. Oltre a quelle classiche - agricoltura, pastorizia e cementificazione abusiva - ricordiamo come il masculo siciliano si arrocchi spesso tra i suoi confortevoli versanti su cui potersi sbarazzare dei propri nemici senza che occhi indiscreti vedano, cosicché la fauna è spesso caratterizzata da corpi in lenta decomposizione; ma ciò non riesce comunque a sciupare l’antica bellezza del vulcano Etna, che niente vede ma tutto sa. Antica filosofia siciliana.

Clima

Il clima dell'Etna è piuttosto bizzarro: si va dal caldo secco e desertico al freddo glaciale, dal clima tropicale al clima nordico. Il tutto nell'arco di una sola giornata. Gli studiosi concordano quasi tutti sul fatto che sia l'ennesimo scherzetto del vulcano, oppure che sia uno dei tanti inspiegabili fenomeni che accadono di frequente in Sicilia come, ad esempio, la presenza della mafia o la ricotta nei cannoli.

Turismo

Etna, detta Montefatodue, è la meta balneare preferita di Sauron.

Un tempo semi-sconosciuto dal Turismo, l'Etna da quando è diventato Patrimonio dell'Umanità™ è invaso da frotte e frotte di turisti che si improvvisano novelli Edmund Hillary.

Sport

Guardate Silvio come si diverte a fare rafting!

Oltre a fare la parte del vulcano, l'Etna si presta come meta per i patiti dello sport. Vari e molteplici sono infatti gli sport praticabili, come ad esempio: la scalata del monte, dove cimentarsi tra pietre laviche, improvvise eruzioni e inattese aggressioni del cirneco dell'Etna sono all'ordine di questa allegra scampagnata; niente di più salutare se vuoi perdere qualche chilo di troppo o direttamente la vita. Per non parlare poi della discesa con slittino, dove la salita è a piedi - senza l'uso della scomoda seggiovia - e la discesa è da farsi con una tavoletta di legno, comodo surrogato dello slittino, di dubbia resistenza; ad alto tasso di adrenalina poi, la discesa sulla neve con il sacco nero dell'immondizia, dove l'atleta deve lanciarsi dai ripidi pendii che ornano la strada che porta al vulcano, evitando le rocce taglienti come rasoi, per poi fare un volo di qualche metro sull'asfalto ghiacciato cercando di non farsi schiacciare dalle autmobili che sfrecciano senza catene. La gara automobilistica invernale di derapata sul ghiaccio è, infatti, uno degli sport più amati: si svolge da dicembre a marzo e consiste nel discendere gli stretti tornanti senza l'ausilio delle catene, evitando di morire e di essere multati dalle seppur esigue forze dell'ordine. Un altro evento automobilistico è la corsa Catania-Etna che si svolge all'inizio di settembre: l'origine del nome non è ben chiara dato che la gara parte dal paese di Nicolosi e non da Catania. I partecipanti devono posizionarsi numerosi a piedi sul ciglio della strada (meglio se all'imbocco dei tornanti) e cercare di farsi investire al primo errore dei piloti. Si contano migliaia di partecipanti ogni anno. Per i più estremi è previsto bungee-jumping dal cratere, mentre per i più pigri, gli anziani e le donne incinte viene organizzata una super-iper-megamaratona, l'unica maratona al mondo ad avere tremila metri di dislivello, in cui non si vince nulla.

Spettacoli

Annualmente l'Etna è palcoscenico dell'evento di rilevanza internazionale Etna jazz in cui il nostro bel vulcano si esibisce in piacevoli performance in cui seppellisce definitivamente con le sue eruzioni musicisti di fama internazionale dalle dubbie capacità artistiche. Inoltre vi si celebra l' Etna in Scena, serie di eventi teatrali in cui si rappresentano solitamente tragedie dall'attesissimo finale in cui muoiono tutti, sepolti dalle lave, attori e non.

Folklore

Lui ci ha girato Profondo rosso.

Una delle attività più amate dagli Etnei, coloro che vivono sul vulcano, è senza ombra di dubbio la Sagra. Con questa parola dal significato ancora sconosciuto si raggruppano migliaia e migliaia di eventi pressoché identici caratterizzati da: stand allestiti lungo vie e piazze in cui avvengono le compravendite degli stessi oggetti che annualmente vengono rivenduti da chi li ha acquistati negli anni precedenti o in fiere diverse da quella in corso di svolgimento; venditori di cibarie di ogni tipo, anche se in prevalenza fritte; un titolo diverso per paese. Ricordiamo a titolo d'esempio la Sagra dell'Arancino, la Sagra della Mela dell'Etna, la Sagra del Pistacchio di Bronte, la Sagra del Melone Afghano, la Sagra del Risotto alla Milanese nonché l'attesissima Sagra del Lampone Verde in cui raccoglitori di questa rara prelibatezza si re-incontrano per raccontarsi le novità. Immancabile la partecipazione al giorno dell'inaugurazione di un qualche personaggio pseudo famoso, come comici di dubbio gusto direttamente da Colorado o - nei casi più fortunati - da Zelig, o un qualche ridicolo personaggio di Amici o peggio ancora del Grande Fratello. Ovviamente la grande "stella dello spettacolo" di turno dichiarerà for-fait all'ultimo istante non presentandosi e facendo fare delle grosse figure di merda agli organizzatori.

Polleria

Un vulcano per tutte le stagioni.

Curiosità

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  • Nonostante sia evidentemente di sesso maschile (lo Etna) i catanesi continuano a chiamarlo 'A Muntagna (la Montagna) dandogli del "lei" in forma di rispetto
  • Anni fa una donna giapponese sposò l'Etna. Ma la loro storia non funzionò, così dopo un brusco divorzio è costretto a pagarle gli alimenti. Anche per questo lo si può sentire brontolare di tanto in tanto
  • Esiste un divertente gioco che l'Etna pratica con coloro che vi abitano sopra, il "Blocca-la-lava", caratterizzato da stormi di preti e vescovi che portano con sé il velo di Sant'Agata. Ogni volta che lo vede l'Etna blocca l'eruzione per poi riprendere appena il gruppo di religiosi si distrae, scatenando l'ilarità e il divertimento degli astanti
  • In onore all'Etna sono stati eretti vari edifici sacri, tra cui un importante centro educativo per i giovani seminaristi dov'è praticato il culto dell'acqua, chiamato appunto Etnaland, e un grande tempio in cui si venera il Dio Denaro, l'immenso santuario di Etnapolis.
  • Di recente inoltre l'Etna ha partecipato alla realizzazione dell'ultimo film della saga di Guerre Stellari, vincendo un Oscar© quale attore protagonista, tre Golden Globe, una Palma d'Oro e il Cotechino di Nonna Cettina.
  • Nel 2006 L'INCP (Istituto Nazionale Contatori Pietre) sezione di Catania ha recentemente scoperto il numero esatto di pietre presenti sull'Etna. Alla stampa hanno dichiarato: "Che minchia pensate che ve lo diciamo a voi? Sono più di 10 generazioni che contiamo pietre e ora veniamo a dirvelo a voi? Contateveli da soli"