Noè

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Una copertina che una nota rivista ha dedicato a Noè.
« Piogge a tratti un cazzo! »
« Non può piovere per sempre »
« Scommettiamo? »
(Dio a Noè sul Diluvio universale)
« Due gocce d'acqua non hanno mai ucciso nessuno »


Noè(in ebraico Papa Roach, in arabo Būḥ) fu il primo carpentiere della storia, viene citato nella Bibbia come colui che progetta e costruisce la famosissima arca e le efficientissime navi della Tirrenia.

Le origini

Secondo i precisi e affidabili calcoli biblici Noè, il cui nome in antico aramaico significa “colui che mangia le noci prendendole con i piedi senza sbucciarle”, nacque a Genova nel 1951 a.C. da madre babilonese e padre bergamasco. Ragazzo chiuso e introverso, ma gran paraculo, sognava di raggiungere la fama diventando campione di curling, fidanzarsi con una velina e andare ospite a Buona Domenica per fare il trenino con Carmen Russo, Elisabetta Gregoraci e i concorrenti del Grande Fratello. Le sue ambizioni vennero però stroncate (assieme alle sue gambe) dal padre, che desiderava invece che egli prendesse in mano le redini dell’azienda di famiglia fondata dal nonno Matusalemme, che produceva piastrelle per i bagni.

La chiamata di Dio

Uno degli animali imbarcati sull'Arca di Noè.

Un bel giorno Dio, disgustato dagli uomini per via del fatto che non si lavavano le orecchie e non si tagliavano le unghie dei piedi, oltre che dal fatto di essersi alzato con la luna storta già di suo, decise che era arrivato il momento di punire il genere umano, e visto che non aveva nulla da fare per i successivi quaranta giorni decise che avrebbe fatto piovere incessantemente fino a sommergere tutto dall’acqua. A quel punto Dio si trovò dinnanzi a un dubbio: se sterminava tutti, animali compresi, poi non avrebbe avuto più nessuno da torturare. Decise allora di incaricare un povero sfigato di raccogliere e mettere al sicuro su una nave una coppia di ogni animale esistente, in modo da assicurarsi qualche essere da torturare anche per i millenni a seguire. La scelta del povero sfigato ricadde proprio su Noè, che in quel periodo stava facendo il servizio militare negli alpini. Ecco il dialogo tra Dio e Noè come è riportato nella Bibbia: "Noè, tu sei il prescelto" disse Dio, "presto sommergerò il mondo con le acque, costruisci un'arca e raduna in essa una coppia di animali, uno maschio e l’altra femmina per ogni specie che ho creato". Noè, che in quel momento era impegnato a defecare seduto su un cesso, rispose: "Ma signore, io non so come si costruisce un'arca: sono diplomato in ragioneria!" Dio, che era buono e misericordioso, gli mandò una forte scarica elettrica e disse: "Se non fai ciò che ti ho detto ti disintegro". Noè allora si convinse ad accettare la sua missione: "D’accordo, Signore, lo farò. Solo non ho idea di come fare per portare i pesci". Dio premiò questa osservazione intelligente con una nuova scarica elettrica. I commilitoni di Noè intanto lo avevano sentito parlare da solo, e come spesso facevano decisero di dimostrargli la loro stima infilandogli la testa nel cesso.

La costruzione dell’arca

Noè si recò in un negozio per il bricolage dove comprò tutto il necessario per la costruzione dell’arca: 1.837.345.548.572.984 pannelli di truciolato, 2.746.472.646.683.747.665 chiodi, 7.439.485.596 metri cubi di colla vinilica, forbici con la punta arrotondata. Arrivato il momento di pagare il conto alla cassa Noè rispose che non aveva i soldi ma agiva per conto di Dio. Il cassiere allora, conosciuto da tutti come una persona gentile e affabile, frantumò i denti a Noè con un colpo di estintore. Noè si rivolse a Dio dicendo “Signore, perché mi hai abbandonato?!”, e Dio allora per far capire a Noè che non lo aveva abbandonato gli mandò una nuova scarica elettrica. Risolte le controversie con il cassiere, Noè tornò a casa dove cominciò la costruzione dell’arca.

L'arca di Noè: a sinistra come doveva essere secondo progetto, a destra il risultato finale.

Un giorno un suo vicino di casa gli chiese cosa stesse facendo, e Noè rispose che stava costruendo un'arca per mettere al sicuro tutti gli animali, perché presto Dio avrebbe fatto piovere per quaranta giorni sommergendo tutto. Il vicino scoppiò a ridere e disse a Noè di non raccontare balle, perché Mario Giuliacci al Tg5 aveva detto che non avrebbe piovuto per almeno una settimana. Da quel momento Noè venne considerato lo scemo del villaggio, e deriso e percosso in più occasioni. Finita l’arca Noè raccolse gli animali e ve li sistemò. Fece allora un censimento per vedere se c’erano tutti: due coccodrilli, un orango tango, due piccoli serpenti, un'aquila reale, il gatto, il topo e l’elefante. Solo non si trovavano i due Liocorni, che Noè ebbe la brillante idea di sistemare nello stesso recinto dei leoni.

Il diluvio

   La stessa cosa ma di più: Diluvio universale.

Piovve per quaranta giorni e quaranta notti e la terra venne sommersa.

Lo sbarco

Finito il diluvio tornò il sereno, Noè era alla disperata ricerca di un luogo dove sbarcare, pensò di mandare un animale in ricognizione, visto che lui non sapeva nuotare ed era troppo vigliacco per andare in avanscoperta. Prese quindi una tartaruga terrestre, la buttò in acqua e quella colò a picco. Decise quindi di usare un uccello, che avendo le ali avrebbe potuto tranquillamente volare, prese quindi una gallina e la lanciò fuori bordo. La gallina cadde in acqua e colò a picco. Noè riprovò con una colomba, e stavolta gli andò bene. La colomba volò via e dopo poco tempo torno indietro con una bottiglia di olio extravergine di oliva. Noè capì quindi che lì vicino vi erano terre emerse e si diresse nella direzione da cui era tornata la colomba. Purtroppo a pochi metri dalla riva venne intercettato da una motovedetta della guardia costiera che lo scortò a Lampedusa, dove dopo aver soggiornato qualche giorno in un centro di prima accoglienza, venne rispedito in Africa dove, sempre secondo le attendibilissime fonti bibliche, visse fino all’età di 9.457 anni, fino all'ultimo gridando "pronti al pennone, e portare gli animali nella stiva!" ogni volta che girava il vento.

Voci correlate