Nonsource:La strega vegana

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A mille ce n'è...
nel mio cuore di fiabe da narrar...
'erano una volta due fratellini di nome Hans e Kreta, che abitavano in una casina vicino al bosco con i loro genitori molto poveri. La madre era casalinga perché all'epoca le donne conoscevano ancora il proprio posto ed il padre faceva il cacciatore, tanto che a tavola si mangiava quasi esclusivamente carne. Ma le leggi della natura sono dure e l'avidità del cacciatore, che ormai aveva la gotta e raggiungeva 120 kg di peso, ha causato l'estinzione della selvaggina.
La casetta della strega vegana. Invitante eh?


Così, una mattina, il padre disse ai piccini: "Andiamo a cercare fagiani nel bosco!" E i figli, come al solito, lo seguirono contenti, pensando al bel fagiano colle patate che li avrebbe aspettati dopo.

L’uomo però, a costo di non dividere ciò che rimaneva della sua selvaggina con nessuno tranne che la moglie, la quale sapeva come guadagnarsi il pane, si era deciso ad abbandonare i bambini.

Giunti nel bosco urlo': "E QUELLO COS'È?!" Il tempo di girarsi a guardare ed il padre sparì.

Rimasti soli, Hans e Kreta attesero il ritorno del babbo ma, quando scese la notte, cominciarono ad avere qualche dubbio finché capirono di essere stati abbandonati. Al che si misero in cammino per tornare a casa ma, dopo aver incontrato 10 volte lo stesso albero, capirono anche di essersi persi e che non ce l'avrebbero mai fatta.

"Se soltanto avessimo segnato la strada con delle molliche di pane!" disse Hanz.
"Quella è un'altra fiaba, stai zitto!" disse Kreta.

Grazie alla sua magia, la strega vegana può cucinare il pollo arrosto con le patate senza pollo.

Giunsero infine ad una casetta fatta interamente di verdure: gli infissi erano carote, i davanzali sformato di patate, le lanterne erano melanzane, il vialetto era una torta salata alle rape, il giardino era pieno di fiori di zucca, il tetto era ricoperto di spinaci intrecciati e foglie di lattuga e la staccionata era fatta di crostini di pane.

I bambini, per la troppa fame, arrivarono a mangiare quelle verdure al che, dalla porta della casa, apparve una hipster gnocca che li invitò ad entrare.

"Finalmente qualcuno che mangia quello che cucino e rispetta gli animali! Venite dentro che vi faccio assaggiare anche la tar tar di melanzane e mango" disse la hipster.

Non sapendo che la vecchina era una strega che attirava i bambini per convincerli a diventare vegani, accecati dalla fame, i piccini entrarono. O

Subito li imprigionò e li costrinse a ripetere ogni ora che al villaggio erano tutti degli assassini mangiacarogne e che anche gli animali avevano dei sentimenti. La strega teneva incatenato Hans e costringeva Kreta a fare le faccende domestiche e a prendersi cura dei suoi animali sul retro della casa: maiali, polli, vacche... Un vera fattoria di animali... da compagnia. Che ovviamente avrebbero potuto essere facilmente convertiti ad altra funzione.

La ragazza, che era molto furba, col tempo conquistò la fiducia della donna, e un giorno, mentre la strega arrostiva al forno la "porchetta di tofu" le andò alle spalle e la spinse nel forno, facendola diventare il primo piatto di carne da lei stessa cucinato.

I due bambini si stabilirono nella casa, allevarono gli animali cucinandone ogni tanto qualcuno e, dopo 10 anni, grazie all'usocapione, ne diventarono i legittimi padroni e vissero felici e onnivori.


Morale:
Salva un albero, uccidi un vegano!



Questo è un libro di squallidità, uno di quelli un po' meno illeggibili della media.
È stato miracolato come tale il giorno 10 aprile 2016 col 33.3% di voti (su 9).
Naturalmente sono ben accetti insulti e vandalismi che peggiorino ulteriormente il non-lavoro svolto.

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