Nonsource:Jack e il fagiolo magico

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A mille ce n'è...
nel mio cuore di fiabe da narrar...
'era una volta un ragazzo di nome Jack, che viveva in una casetta di pietra con sua madre.

Avevano solo una mucca che dava loro ogni giorno latte che vendevano per vivere, seppure miseramente.

Ma la mucca invecchiava, allora la donna l’affidò al figlio perché la portasse al mercato per venderla.

Tornando a casa Jack s’imbatté in un viandante che propose al giovane di comprare una magica sostanza.

Jack non sapeva come comportarsi, ma alla fine accettò la proposta, e strada facendo raccolse dei fagioli da un campo per ingannare sua madre.

Una volta a casa le disse che aveva venduto la mucca in cambio di quei fagioli perché erano magici, ma la madre si mise le mani nei capelli e, per la rabbia e lo sconforto, afferrò i fagioli e li fece volare fuori dalla finestra.

L’indomani Jack si alzò presto e quando la madre uscì per le sue commissioni, si preparò la dose per sballarsi.

A quel punto uscì di casa e tutto gli sembrava più vivo e colorato. Vide che nel punto in cui erano stati gettati i fagioli era spuntata una pianta di fagiolo gigantesca: non se ne vedeva la cima!

Incuriosito, vi si arrampicò e, quando giunse sopra le nuvole, vide un castello.

C'era un omone gigantesco, e una gallina che deponeva uova tutte d’oro, e un arcobaleno di zucchero e tanti elfi che cantavano felici.

Quando si svegliò, Jack era nel fango fuori casa tutto sporco e sudaticcio. La piantina di fagioli era una normale piantina e non c'era nessun castello.

Quando provò a rientrare in casa, scoprì che la madre, stanca della sua tossicodipendenza, aveva cambiato la serratura e buttato fuori tutte le sue cose.

Così da quel giorno Jack visse per strada elemosinando per comprarsi la roba. Fine.


Morale:
Drogarsi costa.