Nonsource:Cappuccetto Rotto

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A mille ce n'è...
nel mio cuore di fiabe da narrar...
'era una volta una bellissima coppia di novelli sposini che viveva felice in un piccola casetta vicino ad un bosco e non voleva avere figli perché a causa della crisi economica, non potevano permetterseli.

La vita quotidiana procedeva bene senza intoppi, i due lavoravano tutto il giorno e la sera si concedevano del sano buon sesso, come in una coppia normale. Un giorno il marito, andando a lavoro, scoprì di essere stato licenziato a causa degli immigrati che venivano pagati con un compenso più basso. Frustrato, tornò a casa dalla moglie per farsi consolare, ma un'amara sorpresa lo traviò interiormente: sua moglie era incinta.

Marito : Ma come incinta? Abbiamo sempre usato il preservativo!
Moglie : Sì, ma hai controllato bene quando lo hai sfilato?
Marito : E adesso come facciamo? Siamo senza lavoro?
Moglie : Ci facciamo aiutare da mia madre, che fa l'escort nel bosco e guadagna bene! Con quei soldi possiamo crescere il nostro futuro figlio.

Passarono nove mesi e nacque una bellissima bambina e i genitori, le diedero il nome di Cappuccetto Rotto, in ricordo del condom di sottomarca cinese che si ruppe. Un giorno la mamma di Cappuccetto Rotto, chiese se potesse andare nel bosco a trovare la nonna per andare a prendere una parte dello stipendio per pagare le bollette di casa e dare alla nonna un cestino pieno di attrezzi bondage per il suo lavoro. Cappuccetto Rotto obbedì e si incamminò verso il bosco. Ad un tratto Cappuccetto si accorse di essere seguita da un Lupo cattivo, immigrato clandestino, ma non fece in tempo a nascondersi e il Lupo la assalì, la violentò per due ore e poi se la mangiò. I genitori disperati per la perdita della figlioletta, chiamarono il cacciatore Salvini affinché potesse catturare e uccidere il Lupo cattivo. Ma non riuscirono mai a trovarlo.

Fine.

Morale: Se il marito avesse usato un doppio preservativo, questa fiaba non sarebbe mai stata scritta.