Nonsource:La principessa col singhiozzo

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A mille ce n'è...
nel mio cuore di fiabe da narrar...
'era una volta una graziosa principessa che si chiamava Denisolde. Questa graziosa principessa era afflitta da una grave malattia che ogni trenta secondi la faceva singhiozzare e battere le mani dicendo "swalaguppa!", e quindi nessuno voleva sposarsela. Così il Re suo padre decise di chiamare una maga per guarirla e disse che chi avesse trovato una maga in grado di guarire sua figlia l'avrebbe poi sposata (la figlia, non la maga).

Vivevano in quel regno tre fratelli chiamati Romualdo, Sfigulardo e Spilifardo, e tutti e tre partirono in tre direzioni diverse per trovare una maga. Romualdo trovò una vecchia in un bosco e la portò dalla principessa. La vecchia le fece bere una pozione, ma la principessa non guarì, anzi cominciò pure a starnutire. Così il Re fece impiccare Romualdo e la vecchia.
Sfigulardo trovò una vecchia in una palude e la portò dalla principessa. La vecchia le fece mangiare una caramella, ma la principessa non guarì, anzi ora batteva pure i piedi. Così il Re fece mazzolare Sfigulardo e la vecchia.
Infine Spilifardo, il fratello che veniva sempre deriso dagli altri due, portò con sé sua nonna e si recò dalla principessa. Disse allora che la magia che avrebbe fatto la vecchia era così potente e segreta che si sarebbero dovuti chiudere in una stanza fuori dagli sguardi di tutta la corte. Così Spilifardo, sua nonna e la principessa si chiusero in una camera. Dopo mezz'ora uscirono tutti e tre e la principessa non mostrava più nessuno strano sintomo.
Allora il Re disse:

«Giovine, cos'ha fatto questa vecchia per guarire mia figlia?»

E Spilifardo rispose:

«Non ha fatto niente, anzi mia nonna è sorda e cieca e non sa nemmeno cosa sta succedendo.»

E il Re, sospettoso, chiese:

«E allora cos'è successo là dentro?»

E Spilifardo:

«Be', che importa? La principessa è guarita, quindi sarà meglio organizzare le nozze prima che compaia il pancione!»

E così Spilifardo sposò la principessa, ma prima il Re lo fece frustare.
E vissero tutti felici e contenti.

Fine

Morale: anche la nonna più malmessa può essere utile.