Nonsource:Geppo il leprotto

Vai alla navigazione Vai alla ricerca
A mille ce n'è...
nel mio cuore di fiabe da narrar...
'era una volta un giovane leprotto di nome Geppo.

Geppo era un leprotto allegro, gentile e vivace e il suo più grande sogno era quello di vincere le olimpiadi della foresta che si organizzavano una volta all'anno.

Così Geppo passava ogni momento libero ad allenarsi correndo qua e là, e tutti gli abitanti del suo villaggio lo salutavano sorridenti e facevano il tifo per lui.

Il giorno delle grandi Olimpiadi Geppo era fuori di sé dal'eccitazione.

Quando cominciò la gara, Geppo scattò fortissimo, corse più veloce che poteva e in breve tempo fu in testa alla gara.

Solo la tartaruga, che aveva vinto le scorse tre edizioni grazie al guscio in alluminio alleggerito, lo tallonava e riuscì persino ad affiancare Geppo.

Per un'attimo gli vennero meno le forze, avrebbe perso e tutti gli animali della foresta lo avrebbero schernito come facevano sempre, da quando era inciampato nei suoi piedi ad un torneo di briscola.

Ma si riscosse e una scarica d'energia gli diede la forza per un ultimo scatto, che lasciò la tartaruga con un palmo di naso.

Geppo era entusiasta, felice come mai nella sua vita. Quando in fondo al sentiero vide il traguardo oramai era stremato ma con un ultimo sforzo, vinse la gara.

Geppo il leprotto era il campione della foresta! Tutti gli animali lo festeggiarono come un eroe, e Geppo era felicissimo.

Due ore dopo l'arbitro annunciò che Geppo era stato trovato positivo al controllo antidoping e che veniva squalificato a vita da ogni competizione.

Geppo il leprotto, disperato, corse via, trovò una liana nel bosco e si impiccò.


Morale: Bambini, se volete drogarvi, non fatevi beccare!