Nonsource:Cure semplicistiche a malattie incurabili

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« Ma se esistono le cure perché si chiamano incurabili? »
(Pirla che capirà che l'unica malattia sempre mortale è la curiosità.)
« Finalmente potremo smettere di guadagnare fior di miliardi speculando sulla sofferenza altrui! »
(Reazione verosimile di un manager di una multinazionale farmaceutica.[1])
« Sono lieto di annunciawvi che nella pwossima finanziawia non spwecheremo un solo euwo in inutile wicewca o sanità, così potwemo gawantiwe puttan touw gwatis a tutti i deputati! »
(Giulio Tremonti annuncia gli effetti benefici di questa pagina sulle finanze italiane.)
  • Hai un desiderio maniacale di vincere il Premio Nobel alla medicina, ma la tua cultura in materia consiste unicamente nella prima serie di Dottor Bau l'Anti-Bua?
  • Sei un santone e i membri della tua setta minacciano di non versare più bonifici bancari agli dei se non farai vedere loro qualche miracolo più convincente della monetina che spunta dietro l'orecchio?
  • Vuoi che qualunque donna sia felice di sentirsi dire da te Signora, per piacere si spogli, ma otto anni di università sono francamente troppi anche per questo?
Se tuo nonno è vissuto più di novant'anni senza un acciacco, mentre tu a quattordici avevi già il mal di schiena e il polso del falegname, è perché lui si curava con i semplici metodi popolari, come sputare su un uovo e spaccarselo in faccia in caso di diabete[2].

Allora leggi Nonsource:Cure semplicistiche a malattie incurabili, e scoprirai che debellare millenarie rovine dell'umana specie è semplice e divertente! Già, perché come insegnava quella vecchia volpe di Guglielmo di Occam, la soluzione migliore è sempre la più semplice!

Rifletti: le malattie che guariscono più rapidamente sono quelle per le quali si usano le cure più semplici, come un'aspirina per il mal di testa o uno spray per la tosse, mentre anni di terapia spesso non riescono a guarire un tumore. E allora fai come l'autore di questo articolo: vai sulla Malefica, leggi velocemente la pagina sul malanno che ti interessa e sfrutta tutta la tua non-conoscenza dell'argomento per trovare la soluzione ovvia, perché l'ignoranza è forza, e se lo dice il Grande Fratello, c'è da fidarsi!

Tumore maligno

Come tutti sanno[3], il nostro amico tumy consiste in una moltiplicazione rapidissima di cellule che per di più crescono molto più di quelle normali per poi occupare uno spazio enorme danneggiando il resto del corpo, un po' come se Giuliano Ferrara si riproducesse per mitosi ogni petosecondo e ogni sua copia fondasse un movimento anti-abortista, tutto questo sotto la tua pelle. Certo, è un'immagine che stimola alla digestione inversa, ma ci fa capire che il metodo più ovvio e semplice di debellare un cancro è non mangiare.

Già, non mangiare: come pensi che possano sopravvivere in mancanza di nutrimento delle palle di lardo ingorde e iperattive? Hai mai sentito dire che in Sierra Leone o in Zimbabwe ci siano morti di tumore? No, perché c'è la fame a salvare la loro vita! Cioé, magari dopo potresti anche morire di fame, però almeno avrai la soddisfazione di dire che hai sconfitto il cancro gratis salvaguardando anche la tua stilosissima acconciatura alla Little Tony!

AIDS

In fondo in fondo[4] dispiace debellare un virus così chiccoso, almeno infettandoti con la siringa di un sieropositivo potevi nascondere la tua verginità...

Si sa, coi tempi che corrono, non si ci si può più nemmeno trastullare il sabato sera a violentare i passanti negli angoli bui dei parchi che si rischia di beccarsi chissà che, ma grazie a Nonciclopedia, potrai tornare ai bei vecchi tempi, quando gli amici in commissariato ti chiamavano Il Trivellatore delle Panchine!

Il virus HIV si propaga come un'orda di topi che penetra di nascosto nelle tue cellule immunitarie, là dentro copula come un assatanato[5]fin quando la sua molteplice prole esce dalla cellula per infettarne delle altre. Dunque basta ucciderlo come si uccide un topo: con esche e trappole. Coltiva in laboratorio qualche miliardo di globuli bianchi, liberali dal citoplasma e dai corpuscoli cellulari, riempili di anticorpi letali per il virus e ricoprili di recettore CD4[6], ed ecco che otterrai tanti allettanti sacchetti di caramelle avvelenate che il nostro piccolo amico correrà a mangiare per poi schiattare allegramente, sperando che non si ricordi di non avere una bocca per mangiare.

Coma irreversibile

Sin da quando gli ominidi dormivano sugli alberi della savana Sin da quando Adamo ed Eva si addormentavano mentre andavano in giro coi trampoli, gli esseri umani hanno sviluppato l'abilità di svegliarsi ogni qual volta stiano cadendo nel vuoto o stiano anche solo sognando ciò.

Già: si può morire nel sonno bruciati vivi, asfissiati, di arresto cardiaco o per non aver letto Nonbooks:sopravvivere alla quotidianità, ma cadendo nel vuoto ci si sveglia sempre e comunque. E allora corri in ospedale e fai cadere nel vuoto tutti i pazienti in stato comatoso che trovi! Certo, basterebbe anche solo farli cadere per poche decine di centimetri sul materasso, ma se li butti dalla finestra puoi star sicuro che non stiano facendo finta per non andare a scuola.

Quando ne sarai guarito, troverai puccioso anche questo simpatico portatore di diarrea sanguinolenta e vomito a fondo di caffé!

Ebola

Questo bulletto è famoso per la sua abitudine di arrivare quando meno te lo aspetti, prendere subito possesso del tuo corpo e picchiare a morte le tue cellule nel giro di pochi giorni. Benché possa capire la sua infanzia difficile da orfano di genitori assassini, questo non giustifica il suo comportamento da discolo. È ora che qualcuno più forte di lui gli raddrizzi la schiena, quindi fai le valigie[7] e parti per Lourdes con il cuore pieno di cristiana umiltà e di filovirus ad RNA. Giunto là, chiedi intercessione presso Nostro Signore affinché tu possa guarire; se però il miracolo tarda ad arrivare, immergiti nella vasca d'acqua santa, quella dove si immergono ogni giorno migliaia di persone sofferenti delle peggiori malattie di questo mondo e classificata dunque come agente di bioterrorismo di categoria A. Immergerti non potrà certo peggiorare la tua salute, visto che sei già in punto di morte, ma di sicuro potrai trovarci qualche virus ancora più tosto che riesca a far ammalare persino l'ebola e liberarti così da ogni sofferenza[8].

Infarto al miocardio

Senti qualcosa nel cuore che non hai mai provato prima ma sei sicuro di non essere diventato gay? Congratulazioni, puoi mettere in pratica questo capitolo, perché ti sta arrivando un bell'infarto!

Come tutti sanno, esso consiste nell'ostruzione di un'arteria cardiaca dovuta all'arrivo di un trombo, un oggetto solido che si chiama così per la sua brutta abitudine di trombare i vasi sanguigni, per poi rimanere ogni tanto incastrato nei buchi troppo stretti. Battute squallide a parte, possiamo immaginarcelo come un grosso camion va a finire in una via troppo stretta e blocca così tutto il traffico, dunque la soluzione ovvia al problema è fargli fare retromarcia e fargli imboccare una strada più larga. E allora ti basterà prendere la cannuccia di una penna, trapassarti il petto, ficcartela nell'arteria cardiaca e aspirare con forza, creando una depressione che spinga il trombo indietro fino a farlo tornare nell'aorta!

Vedi che succede se si va ad abitare nel nulla luminoso? Che quando serve non si trova una penna a portata di mano e si muore!

Certo, potresti obbiettare che a meno che tu non sia un primario di cardiochirurgia potresti trovare delle difficoltà a centrare esattamente l'arteria senza maciullarti qualche decina di organi, ma potresti risolvere il problema facendoti un bel tatuaggio a forma di bersaglio sul petto o facendo pratica sui barboni alla stazione, di sicuro è più sano e divertente utilizzare così questi nostri amici pulciosi piuttosto che adoperarli per scaldare i Marshmallow.

Note

  1. ^ O almeno penso.
  2. ^ Il che non riduceva i livelli glicemici, ma metteva di buon umore il Padre Eterno che concedeva loro qualche anno in più.
  3. ^ Perché tu lo sai, vero?
  4. ^ Mooolto in fondo
  5. ^ Tanto non rischia di prendere l'AIDS, lui!
  6. ^ La cosa che spinge i virus a penetrare, anche se francamente a me convincerebbe più la patata.
  7. ^ Anche se <nel tempo in cui scegli che cappello portare potresti già essere sotto terra.
  8. ^ O forse infettarti di qualcosa di ancora più letale.