« La dittatura è come Civilization, ma piú coinvolgente. »
(imperatore Palpatine)

Ti solletica l’idea di una massa di persone in divisa che scandisce il tuo nome? Ti piacerebbe ammirare una parata militare dall’alto del balcone del tuo palazzo? Ti piace l’idea che ciascuno possa vedere il tuo brutto muso stampato su mediocri oleografie affisse per tutto il tuo Paese? Ti piacerebbe disegnare uniformi ed inventare titoli onorifici, o cambiare il nome alle cittá ed ai mesi? Pensi che le cose andrebbero meglio se tu fossi al potere? Vorresti tenere nelle tue mani il destino di una intera nazione? Gradiresti che queste domande retoriche finissero? Se la tua risposta è si, allora questo manuale fa per te.

Non fate come questo niubbo che ha voluto arrangiarsi con il fai-da-te

Cose che puoi fare essendo dittatore

 
Con questo manuale tutti, possono diventare dittatori

Figo, no? E allora che aspetti, diventa anche tu un dittatore !!!

I preparativi per il potere

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Karl Marx ha scritto il primo manuale del genere

Storicamente, i mezzi usati dagli aspiranti dittatori per arrivare al potere sono stati almeno uno dei sottocitati:

  • l’esercito
  • una potenza straniera
  • ricchi magnati
  • un partito
  • una Chiesa
  • la mafia
  • una banda di guerriglieri

L’esercito

Disporre di un cospicuo numero di uomini bene armati e bene addestrati è sicuramente la via piú sicura verso il potere. È un metodo popolarissimo in un po’ tutti i continenti, tranne che in Europa. Arruolatevi nelle Forze Armate del vostro Paese, poi scalate i gradi leccando culi ed arruffianatevi le truppe, pur mantenendo una certa distanza dalla soldatesca e dalle teste calde che potrebbero tentare un colpo di Stato prima di voi.

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Un altro scrittore di successo che dimostra l'affidabilità del proprio manuale realizzando un'efficiente dittatura

L’esercito purtroppo presenta due problemi: il primo è che le truppe potrebbero non seguirvi se non le corrompete, quindi dovete trovare qualche ricco paperone od una potenza straniera disposta ad appoggiare finanziariamente il vostro piano. Il secondo è che come l’esercito v’ha innalzati, cosí può sbassarvi, quindi il mero appoggio militare non è sufficiente per garantirvi un lungo ed indisturbato regno: nell’America Latina si sono viste decine di dittatori avvicendarsi al potere ad ogni voltafaccia dell’esercito.

L'ajuto esterno

Sicuramente è molto meno lungo e faticoso diventare dittatori coll’intervento altrui piuttosto che scalando i vertici militari, però sia che si tratti di uno Stato estero che di un gruppo di potenti, non avrete mai il vero potere, che sarà in funzione degl’interessi dei succitati. Diciamo che quest’alternativa, comunissima nel Terzo Mondo, è l’ideale se vi accontentate delle apparenze, e non vi fa problema di obbedire ad una manica di stronzi.

Il partito

 
Se avete conoscenze nel campo potete sempre farvi raccomandare

Molti dittatori hanno preso il potere grazie ad un partito, mentre altri ne hanno fondato uno arrivati al potere. In ogni caso avere a vostra disposizione un partito non può che giovarvi, infatti esso, ancorché meno utile dell’esercito, è molto piú fedele. Spesso ricorrere all’appoggio di un partito politico è l’unica via, quando per esempio l’esercito non vi potrà mai esser fedele perché di leva: in questo caso le forze armate sono composte da cittadini ed i cittadini possono essere convinti ad obbedire col partito. Ovviamente per fondare un partito ci vanno molti soldi: se non li avete potete sempre iscrivervi ad un partito già esistente ed ascenderne le gerarchie, ma questa ha lo svantaggio di esser una via molto lunga. La dittaura partitocratica è stato un must del XX secolo.

Chiesa o mafia

 
Un famoso dittatore sfrutta al meglio questa idea

Entrambi questi soggetti presentano due svantaggi: il primo è che non v’appoggeranno mai in prima persona, il secondo è che faranno solo e soltanto il proprio interesse. È impossibile dunque diventare dittatori col solo loro ajuto, tuttavia potrebbe esser necessario venire a patti con loro per prendere o conservare il potere. Se volete seguire le orme del Duce, dovrete fare in questo modo.

Una banda di guerriglieri

 
Una buona idea è convincere un eroe popolare a farsi ammazzare per la vostra causa

È sicuramente un mezzo eccellente per diventare dittatori, poiché la banda armata presenta sia la fedeltà del partito che la forza d’urto dell’esercito; in piú non è nemmeno troppo costoso, visto che i guerriglieri si autofinanzieranno con rapine & estorsioni. Tuttavia l’uso dei partigiani presenta due gravissimi scogli: il primo è che proprio le rapine e le estorsioni, che rimpolpano il bilancio dell’organizzazione, la rendono invisa alla popolazione e spingono ancor piú verso il secondo scoglio, cioè l’esercito, che tradizionalmente non gradisce altri concorrenti nella gestione della forza militare e li sopprime facendo leva sulla sua miglior preparazione. Perciò riuscirete a diventar dittatori solamente se l’esercito del Paese che volete conquistare sarà allo sbando oppure in fortissima inferiorità numerica rispetto alle vostre bande. Gli squadristi sono stati utilissimi nell’ascesa del fascismo e del nazismo, mentre i guerriglieri hanno avuto grandi successi nell’America latina ed in Africa.

Concludendo, la maniera più semplice di diventar dittatori consiste nel farsi mettere al potere da qualche Paese o gruppo di potenti, quindi organizzare una o più bande armate, arruffianarsi la Chiesa, prendere accordi colla mafia, fondare un partito e corrompere quella parte dell’esercito che non ha ricevuto i soldi al momento del colpo di Stato.

Il colpo di Stato

Siete caldi per il grande giorno? Siete pronti a marciare sulla capitale? Avete stirato l’uniforme da generale? Bene. La sera prima cercate di divertirvi e fatevi una bella dormita, così non desterete troppo sospetto. Il giorno dopo occupate il parlamento, assumete il controllo di tutti i mezzi di comunicazione, chiudete più server che potete e tagliate fuori il Governo dal resto del Paese. A questo punto, che dio ve la mandi buona. Le alternative sono:

  • conquistare lentamente il Paese, un villaggio dopo l’altro, sotto le bombe dell’aviazione del Governo e dei suoi alleati, fino al giorno nel quale riuscirete ad entrare nella Capitale dopo avere passato mesi e mesi nella giungla fra sanguisughe e mine antiuomo. Decisamente un’opzione troppo sporca e pericolosa per uomini del vostro livello, soprattutto se avete una certa età: lasciatela ai varj Fidel Cazzo e Pol Pot.
  • Venire acclamati dal popolo che volete schiavizzare col consenso delle istituzioni che volete sovvertire, dopo aver tenuto elezioni (più o meno) regolari. Questo abile trucco è riuscito a pochi fortunati, come Napoleone o zio Adolfo. Ve lo sconsigliamo, se non siete troppo benvoluti: dovete dimostrarvi affabili ma scostanti, popolari ma nobili, generosi ma non spendaccioni, astuti ma non subdoli... ma vaffanculo!!!!!!!!!!!

Ed ora, andiamo in onda!

 
L'Omino Silvio mette in pratica con impegno i consigli del manuale

Se a questo punto tutto è andato bene ed avete preso il potere, bisogna ufficializzare la cosa con un bel discorso televisivo a reti unificate, nel quale parlete con tono serio, dicendo che la patria era in pericolo e che siete stati costretti ad intervenire. Mi raccomando, non pronunciate mai le seguenti parole: “colpo di stato” ed “ucciso”, ma sempre rimpiazzatele rispettivamente con “Rivoluzione” (colla R majuscola) e “messo da parte”. Darà un’aria meno truce a quel che state facendo. Quando parlate di cose brutte, come “prendere il potere”, usate verbi passivi e/o composti (“non ho avuto alternative di fronte all’intervento), quando parlate di cose belle usate verbi attivi (“salverò il Paese”). Infine, annunciate che quanto prima la situazione ritornerà alla normalità, ma mi raccomando: non specificate mai quando.

Consolidare il potere

Avete preso il potere, sì, ma dovete ancora renderlo sicuro. Si rende necessario a questo punto eliminare tutti i possibili oppositori e rivali, fare nuovi acquisti di armi, creare un’efficiente polizia segreta e soprattutto seguire l’esempio di Saddam Hussein, che come tutti sappiamo ha sempre dormito sonni tranquilli (adesso, poi, tranquillissimi): creare più organizzazioni di militari e di spie, che rispondano soltanto a voi e che si controllino le une colle altre.

 
Anche se siete dittatori non significa che non dovete tenervi in forma: avanti, uno due, uno due...

Fattore determinante per il passaggio dalla fase del colpo di Stato a quella del regime duraturo è senza dubbio l’arresto tempestivo (e contestuale al golpe, od ai giorni immediatamente successivi) di tutti gli oppositori, finantoché non se l’aspettano e sono ancora facilmente reperibili. Bisogna colpire rapidamente, prima che abbiano il tempo di darsi alla macchia. Come dice Nicolò Machiavelli, bisogna concentrare le atrocità in un unico momento. Se agirete bene nel mozzare il capo all’opposizione, nei periodi successivi la repressione diventerà molto piú facile e banale.

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Assicurate sempre cibo fresco al vostro popolo

La portata e la violenza della repressione, ricordate bene, dovranno essere proporzionali al vostro controllo sul Paese: se avete nelle vostre mani i mezzi di comunicazione, il partito è un docile burattino e le Forze Armate sono profondamente politicizzate, allora potrete fare quello che volete, anche sterminare tutti, ma occhio: i sudditi sono pur sempre una risorsa e massacrarli oltremisura non farebbe che indebolire il vostro dominio (si può dire che coi suoi massacri Pol Pot si scavò la fossa da solo). Inoltre una potenza, confinante o globale, potrebbe facilmente usare tali macelli per intervenire militarmente e rovesciarvi (come più volte han fatto gli USA), quindi: cautela!

Negli anni successivi si renderà necessario procedere invece con sistematiche purghe negli alti comandi dell’esercito o del partito, per esser sicuri che non ci siano subalterni in grado di farvi le scarpe. Processi-farsa, reclusioni in manicomio, omicidj attribuiti a fantomatici oppositori e suicidj sono storicamente gli strumenti piú usati per levarsi dai piedi quei personaggj troppo ingombranti per essere premiati o messi in disparte. I nordcoreani e Stalin sono stati maestri in questo.

Una volta che non ci sarà piú nessun generale cosí ambizioso o cosí intelligente da potervi scippare il potere, dovrete potenziare al massimo i vostri soldati ed i vostri squadristi, facendo ampj investimenti in armamento, addestramento e reclutamento. Badate peró di non reclutare individui che abbiano motivi di risentimento verso di voi o fra le minoranze particolarmente ostili al vostro regime.

Godersi il potere

Addomesticata l’opposizione e senza piú rivali di mezzo, potete finalmente fare quello per cui avete messo su cotanto casino, cioè godervi il potere. Non stiamo qui a dirvi cosa dovete fare: sarà la vostra libidine ma ricordate di farlo sempre di nascosto. Se il vostro obiettivo è quello di compiere ogni scandalo alla luce del sole, allora LASCIATE PERDERE. Comportarvi in questo modo vi farebbe perdere la stima sia dei vostri sudditi che dei vostri uomini e ad ogni momento nascerebbero pretendenti al vostro trono usurpato. Bokassa, per esempio, si diche che mangiasse i nemici, ma non lo faceva in pubblico; comunque è caduto anche lui.

Una questione importante che dev’esser presa in considerazione è: quale veste giuridica dare al vostro potere? È meglio proclamarsi re, farsi rieleggere continuamente con elezioni truccate o farsi concedere la presidenza a vita? Questo lo dovrete sceglier voi, a seconda del Paese nel quale vi trovate, ricordando bene che il cambiamento delle apparenze dev’esser il minore possibile. In una nazione a lunga tradizione repubblicana calzerà meglio il titolo di Presidente, altrimentri potreste proclamarvi Re, ma badate che non ci siano in giro degli esponenti della dinastia passata, nel qual caso fate come Franco o Horthy: proclamatevi “reggenti”.

La questione delle minoranze

Se ordite un colpo di Stato contro un regime che opprime delle minoranze, una volta che sarete al potere queste potranno essere una riserva di guardie fedeli; al contrario, se ci sono delle minoranze che per motivi personali o politici vi sono avverse, le potete usare come comodi capri espiatorj, ma attenzione: al giorno d’oggi è sempre piú opportuno segregarle e discriminarle (usandole come risorse umane sottopagate) piuttosto che sterminarle bellamente, un po’ per evitare ingerenze umanitarie da parte degli USA, un po’ per non finirli subito ed esser costretto a cercarti altra gente da colpevolizzare.

Il culto della personalità

 
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Occhei: non c’è nulla di piú appagante che venire osannati e la vostra propaganda deve rincoglionire i vostri sudditi, però ricordate: mentre gli adulatori vi inebetiscono con tutti i lenocinj dell’oratoria, potrebbero tramere alle vostre spalle. Quindi siate sempre attenti a chi vi sta accanto e non temete di sbarazzarvene: si troverà sempre un buon motivo. Altro grosso problema dell’esagerata adulazione è che potrebbe distravi da quei problemi che il vostro popolo s’aspetta che risolviate, mettendo così a repentaglio la stabilità del vostro cadreghino. Non perdete mai il contatto colla base, mai! Mercenarj mal pagati, amici insoddisfatti e popolazioni impoverite sono la prima causa della caduta dei dittatori, ancor più che le guerre perse: molti dittatori infatti hanno conservato l’affetto dei loro concittadini –e con esso il potere- anche perdendo guerre su guerre.

Le guerre

Già che ne abbiamo parlato, è il caso di prendere in analisi l’evenienza di muover guerra ai vostri vicini. Non tutti i i dittatori l’hanno fatto, e per quanto vi piacerebbe governare un territorio più vasto, ricordatevi che potete sempre perdere, e così anzichè avere due Paesi non ne avrete nemmeno uno.

Una guerrà è un affare lungo e dispendioso, spesso fatale ai regimi coinvolti. Avete ragione di combattere una guerra solamente in due condizioni:

  • la prima è che siate sicuri di vincerla in tempi non eccessivamente lunghi, senza spendere eccessivamente denaro e provocando un numero di morti non eccessivo.
  • la seconda è che il vostro regime traballante abbia i giorni contati, nel qual caso stringere tutta la vostra nazione attorno a voi durante un’epico sforzo militare potrebbe prolungarne la durata, mentre in caso di sconfitta non avreste comunque perso niente.

Al di fuori di queste due opzioni, cioè della guerra per certezza di vincere o per disperazione di durare, inizire un conflitto sarà sicuramente un inutile spreco di uomini, risorse e popolarità.

Che fare se le cose vanno male

 
Se vi fate prendere almeno rendetevi presentabili per le telecamere!

Tutti, ma proprio tutti i dittatori hanno pensato a cosa fare nel caso venissero rovesciati. Messi di fronte all’inevitabilità della caduta i più abili sono riusciti a pilotare una transizione non violenta al regime successivo, come Pinochet o Bush, altri non hanno accettato la situazione e sono morti combattendo come Francisco Solano Lopez o suicidi come Adolf Hitler. Ma la maggior parte dei dittatori che non sono morti al potere sono fuggiti all’estero coi soldi e qualche amante, quindi dobbiamo pianificare fin dai primi giorni del vostro regime il dopo-golpe.

Anzitutto depositerete ingenti somme di denaro in diversi paradisi fiscali, possibilmente sotto falso nome o meglio ancora su conti anonimi; in secondo luogo organizzerete dei gruppi segreti di fedelissimi, nascondendo armi ed equipaggiamento, nel caso una volta esiliati voleste tentare un ritorno al potere; inoltre non dimenticherete di far sparire tutte le prove ed i testimonj che potrebbero esservi d’imbarazzo qualora in futuro veniste chiamati a risponder dei vostri crimini in un tribunale (come capitato a Slobodan Milošević), impedendovi di godere di una tranquilla pensione pagata dai vostri pregressi furti.

Manterrete sempre a vostra disposizione uno o più aerei pronti a decollare per destinazione da precisarsi in volo, costruirete segretamente più vie di fuga dal vostro palazzo, farete collezione di abiti coi quali travestirvi durante un’eventuale fuga e porterete sempre con voi un significativo quantitativo di denaro, una pistola e dei documenti falsi, che vi torneranno profondamente utili nel caso doveste improvvisare una rapida fuga.

Cosa fare dopo morti

 
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Molti dittatori non si sono preoccupati di cosa sarebbe successo al loro Paese una volta morti, ma voi non avrete un atteggiamento così leggero. Sarebbe oltremodo disdicevole.

Il futuro del vostro regime

Anzitutto eviterete di indicare un successore certo, finchè vivrete, perchè quegli sarà il primo che cercherà di farvi le scarpe. Meglio avere un certo numero di luogotenenti insignificanti, che temano di esser lasciati soli contro gli altri e contro il loro popolo se voi morrete. Questo ha fatto Francisco Franco ed è morto nel suo letto.

Il futuro del vostro paese

Di questo aspetto i dittatori in genere se ne curano poco, ma voi dimostrete la vostra competenza tirannesca nel provvedere a che i conti pubblici non siano in rosso, il Paese abbia infrastrutture e non vi siano guerre in corso. Alla morte di Stalin l’Unione Sovietica era più forte che mai, grazie alla combinazione di alleanze durature e moderata repressione, oltrechè di culo&immane forza militare dovuta a milioni e milioni di cristiani da mandare a farsi ammazzare.

Il futuro della vostra immagine

 
Ci sono millemila modi per eternare la vostra immagine

Ĕ importante per un dittatore avere un suo stile, anche perchè questo caratterizzerà il vostro regime, almeno nei primi tempi dopo la vostra dipartita. Ancorchè sia un po’ vanesio, assolderete artisti e scrittori per decantare le vostre lodi, costruirete statue, innalzerete obelischi a vittorie immaginarie e appiccicherete ovunque cartelloni di voi trionfanti. Scriverete un libro di pensieri o, nel caso non ne aveste il tempo od il talento, farete raccogliere i vostri discorsi. Per esser maggiormente ricordato cambierete la bandiera del vostro Stato, oppure l’inno, o la divisa della nazionale, o darete nuovi nomi a città, monti, paesi, mesi e piatti tipici.

E ricordate: qualsiasi cosa facciate e comunque vada a finire la vostra avventura, dopo che ve ne sarete andato (all’estero od all’aldilà) resterà sempre un gruppetto di nostalgici che vi rimpiangerà.

Letture consigliate

Se volete saperne di più sulla dittatura e su come la si instaura, vi consigliamo vivamente di studiare bene le biografie di coloro che prima di voi si sono imbarcati in queste imprese, valutando attentamente quali aspetti della situazione avete in comune con loro e quali invece son completamente diversi.

Come libri in particolare potete dare una lettura a:

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