Non aprite quella porta 3d (film 2013)

Non aprite quella porta 3D è un film realizzato come parte di un esperimento scientifico volto a dimostrare che una pellicola, per quanto fatta coi piedi, totalmente irrealistica e mal recitata, se è pompata da Hollywood può comunque raccogliere un buon successo.


Trama

 
Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler.

Ti ricordi quella volta che per sbaglio hai toccato la vagina a tua madre? Ecco, se continui a leggere te ne pentirai allo stesso modo.

L'antefatto

 
Il capo della banda dei redneck assassini.

La tragicommedia inizia nel lontano passato degli anni '70 legandosi ad uno qualsiasi degli altri 70.000 titoli della serie. La storiella è più o meno sempre la stessa: nel ridente Texas vive una famiglia di bifolchi mezzi matti tra cui ce n'è uno, matto del tutto, che si dedica all'amena occupazione di andare in giro ad affettare la gente con la motosega, cosa che invece di generare orrore, riempie di gioia il parentado tutto che, manco fossimo a Corleone, omertosamente lo protegge e lo nasconde. Si va avanti cosi, tra sbudellamenti di innocenti e tritamenti di disgraziati, per un po' fino a che l'amico con la motosega non si fa scappare una bella bionda che voleva ridurre alla consistenza della mortadella a dadini. La tipa è raccolta da un automobilista che la accompagna subito all'ufficio dello sceriffo che, in spregio ad ogni parvenza di realismo, in una cittadina del Sud più profondo dove metà della popolazione sta in Stormfront e l'altra metà nel Ku Klux Klan, è un nero. Lo sceriffo si arma di fucile a canne mozze e si avvia alla casa dei simpatici bovari a cui intima la consegna dell'allegro ammazzasette.

Qui si svolge un dialogo surreale al termine del quale il clan dei redneck, dopo aver tentato di sostenere che gli omicidi sono la giusta punizione perché tutte le vittime erano entrate illegalmente nella loro proprietà (alla faccia della giustizia sommaria!), si decide a consegnare lo scomodo pargoletto nelle mani dello sbirro[1]. Improvvisamente irrompe un altro branco di matti esaltati che si presentano armati fino ai denti e pretendono di far giustizia sommaria. Lo sceriffo tenta di impedirlo ma, in quanto nero, viene zittito malamente e ricondotto a far lo schiavo nelle piantagioni lì vicine. Poi si svolge una brevissima guerra fra bifolchi al termine della quale Faccia di cuoio e parenti soccombono, vengono tutti (si presume) uccisi e la casa bruciata.

Naturalmente nessuno protesta per questo atto da giustizia tribale, neanche fossimo in Burundi, la storia è più insabbiata della Strage di Piazza Fontana e i bovari vincitori tornano al loro paese, accolti in un tripudio di bandiere confederate e con grandi feste. Il nero riprende il suo ruolo di cane da guardia. La storia sarebbe finita se uno di questi soggetti non scoprisse fra le rovine una pestifera bambina, superstite grazie ai superpoteri dei poppanti, e non se la portasse a casa come figlia.

Gli scadenti sviluppi

L'ancor più scadente pretesto

Sono passati circa vent'anni. La pestifera bambina, che vive coi genitori ben lontano dal Texas, è diventata una gran figa che si accompagna con uno spacciatore nero palestrato e pompato, dedito a steroidi e stupefacenti.

 
Il nuovo fidanzato di Heater

. Un giorno la ragazza viene informata che sua nonna biologica è morta e cosi i due vecchi rottami che se la erano rapita sono costretti a rivelarle brutalmente di averla adottata. Turbata nella sua fragile psiche di gnocca senza cervello, Heather (ma che cazzo di nome) decide di recarsi al paesello natio a vedere se la vecchia le ha lasciato qualche soldo e si fa accompagnare da fratello nero, da una sua amica zoccola e dall'inutile fidanzato di quest'ultima[2]. Lungo la strada questa scadente combriccola carica, come in ogni buon film horror, un autostoppista e , dopo varie deviazioni, dovute alle consegne di marijuana che il nero, spacciatore come tutti quelli della sua razza deve fare, arriva alla villa della vecchia. Qui un tipo consegna a Heater le chiavi del posto e una lettera della cara estinta che spiega tutto ma che (sarebbe troppo facile) non viene letta (non sapendo nessuno dei 5 leggere).

Budella e braccia che volano

Mentre Heater, fratello nero, la puttana e l'inutile si recano in paese a far conoscenza dei villici, l'autostoppista Darryl riceve il compito di rimanere e controllare la casa. Come mettere il gatto a guardia delle polpette! Perché il buon Darryl, Lupin per gli amici, è un ladro e si mette a svaligiare ogni cosa di valore. Potrebbe accontentarsi ma le sue evidenti ascendenze ebraiche lo portano a strafare e a scendere pure nei sotterranei (forse voleva rubare il vino?). Qui, con la massima nonchalance, sfonda quattro o cinque porte corazzate incurante di elementari segnali di allarme come ossa, teschi, sangue, carne, asce, mannaie, cartelli, trombe e fumogeni. Come prevedibile a sorpresa sbuca dal buio il tagliapersone e Darryl viene ridotto alla consistenza dell'omogenizzato Mellin.

Intanto in città i quattro balordi incontrano i paesani più rappresentativi tra cui lo sceriffo che è ancora il nero, evidentemente sopravvissuto a vari linciaggi, e il sindaco che era il capo dei mattoidi che bruciarono la casa, eletto con qualche lista nazista con una schiacciante maggioranza. Infine tornano a casa e scoprono le tracce della razzia; dopo un attimo di incazzatura, Balotelli tira fuori un cannone lungo mezzo metro e si dimenticano subito del furto. Più tardi, mentre le due ragazze vagano senza meta e il nero è impegnato ad ascoltare la solita musica da ghetto, il tipo inutile che li accompagna viene a sua volta triturato.

 
L'allegra campagna elettorale del sindaco Hartman.


Tentativi di fuga & budella & braccia...

Incuranti della poco simpatica fine fatta dall'amico, i tre superstiti continuano a spassarsela e decidono di organizzare una cosa a tre. Mentre il nero e la puttana si mettono avanti, Heater viene inviata al piano di sopra a cercare l'olio per i massaggi e i sex toys ma purtroppo incappa nell'uomo con la motosega che si mette ad inseguirla cercando di farne brandelli del diametro di un millimetro (cosi impara a frugare in casa d'altri). La ragazza scappa nel giardino e qui viene soccorsa dagli amici, piuttosto scocciati dal lasciare la cosa a metà. Tutti insieme salgono sul furgone e partono a razzo inseguiti dal cattivo ansimante come un ronzino morente. Il nero, guidando il pulmino ai 30.000 chilometri orari, prende inevitabilmente un certo vantaggio sul povero disgraziato che insegue portandosi dietro la zavorra della motosega (ma non potevano metterlo sotto?) e cosi i nostri eroi riescono a giungere comodamente al cancello che apre l'uscita dal giardino della villa.

Qui, con grande sportività e spirito di avventura, i nostri eroi decidono di concedere qualche altra chance al cattivone e si fermano ad aspettarlo. Dopo qualche ora, mentre i nostri sono riusciti a mangiare, dormire, scrivere una pagina di Nonciclopedia ed ascoltare sette discorsi di Berlusconi, sbuffando come una foca moribonda, arriva anche Faccia di Cuoio, il cui intervento però è talmente goffo da risultare ancora fallimentare. I nostri, allora, si fermano per l'ennesima volta e cosi riescono, finalmente, a farsi bucare una gomma e a sbandare nel fosso. Qui sono raggiunti da uno stanchissimo affettatutti che, con enorme fatica dilania il nero e la zoccola, salvo scoprire alla fine che la sua pena non è ancora finita poiché la protagonista sta scappando via. Inevitabili le bestemmie.

Budella e braccia di poliziotti che volano

Heather, correndo come Usain Bolt, si spinge fino al paese, seguita ad una certa distanza dal tagliatore di umani sempre più affaticato, e qui giunta è salvata dalla scarsissima ed inefficentissima polizia locale. La ragazza è accompagnata alla locale caserma dei carabinieri per riprendersi. Nella stanza a fianco intanto si svolge un geniale dibattito fra lo sceriffo e il sindaco Hartman (parente del sergente maggiore) : in un paese che non ha nemmeno gli abitanti sufficienti a far due squadre di calcio e dove il reato più grave solitamente è il pascolo abusivo, si aggira un serial killer che affetta le persone con lo stesso modus operandi di un altro assassino che ha operato lì qualche anno prima. Che tra i due ci sia un legame?.

 
L'utilità dell'amica di Heater per la trama.

Intanto uno degli aiutanti dello sceriffo è arrivato alle porte della villa e chiama base per chiedere istruzioni. Lo sceriffo, pavido come un coniglio, gli ordina di aspettare l'arrivo delle 18 divisioni corazzate dell'esercito che ha appena chiamato in aiuto ma il sindaco, desideroso di infiammare la sua base elettorale nazista con un bel massacro, si oppone chiedendogli di entrare. Ovviamente in qualunque situazione normale conterebbe di più la parola dello sceriffo ma essendo questi un nero in un paese di confederati la sua volontà non importa a nessuno e l'agente entra. Avanza cosi per qualche centinaio di metri tra tracce di sangue varie fino a giungere alle porte della villa. Qui, mentre chiunque al mondo sarebbe telato a gambe levate, forse desideroso di mostrare al superiore la supremazia della razza bianca, si decide ad entrare in casa. Arriva in cucina dove si trovano vari organi umani affettati; a questo punto anche Tex Willer ed il Pelide Achille sarebbero scappati come lepri, ma lui no, continua e si infila nei sotterranei. Tre minuti dopo la comunità locale è sgravata dal peso di pagare lo stipendio a uno dei suoi tre agenti di polizia.

Scontro finale con tanto sangue e tante budella

 
Il simpatico e dolce cuginetto. Non è carino?

Intanto al comando degli sbirri, Heather, cercando di nascondere la droga del nero che ha ancora addosso, scopre ciò che la gente del paese ha fatto alla sua famiglia. In un attimo si dimentica degli amici appena tritati e macellati e decide di far comunella con l'affettacristiani per vendicare i comuni parenti. Viene però catturata dal vice sceriffo che è a sua volta figlio del sindaco[3] e portata in un qualunque luogo appartato per essere eliminata allo scopo di insabbiare nuovamente la storia. Mentre la nostra eroina è in attesa della triste fine, arriva il tritatutto che, improvvisamente, la riconosce come parente e , mezz'ora dopo aver cercato di ridurla ad una sottiletta Kraft, la libera e prova inutilmente a difenderla dal sindaco e da uno dei suoi bifolchi di fiducia. Evidentemente però diventare buoni nuoce alla salute di un serial killer, perché in tre minuti il bestione è messo fuori combattimento da due vecchi rottami come il sindaco e il suo socio. A questo punto salta fuori Heather che soccorre il cugino mostruoso ammazzando il bovaro e mettendo Faccia di cuoio in condizione di spingere il sindaco in un tritatacarne. Improvvisamente irrompe lo sceriffo che, omertoso e codardo come tutti i neri, evita di aiutare il sindaco lasciandolo morire e poi, per trenta denari, si offre di coprire anche questa storiella. Dalla mattanza è scappato solo il figlio del sindaco che si è allontanato in fretta garantendo cosi un bel sequel.

L'avvilente finale

A questo punto Heater insieme al tritatutto,che nel frattempo è diventato buono come un cagnolino, ritorna alla villa. Qui, invece di approfittare della prima occasione per far saltare tutto con 100 tonnellate di tritolo , per poi bruciare le macerie e spargere il sale sulle rovine, si adatta a convivere con l'assassino di tutti i suoi amici. La pellicola termina lasciando allo spettatore l'orrenda impressione che ci sarà un seguito.

 
 
La trama è finita, leggete in pace.

Note

  1. ^ E, presumibilmente, essendo in Texas, in tempi celeri, in quelle del boia...
  2. ^ Alias tipo a caso che a breve morirà malamente.
  3. ^ Tutti parenti in questo schifo di villaggio!