Grande muraglia cinese

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(Rimpallato da Muraglia cinese)
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Il tratto di muraglia tra i caselli di Xiang-Hu e Qan-Dong.

La Grande muraglia cinese o grande muraglia quando si sente un po' giù, o Grande Muraglia Settentrionale della Repubblica Popolare Cinese quando lo dice il Partito, è l'unica cosa veramente grande che i cinesi possono vantarsi di avere, con sommo dispiacere delle loro consorti. Fu costruita in tempi remoti e lontani dai muratori. L'Imperatore la fece costruire, è ben diverso: lui non si è fatto il culo lavorando a un muro più lungo dell'Italia. Da sempre simbolo dell'orgoglioso popolo cinese, è superato in bellezza da un qualsiasi muro, anche da quello delle fogne napoletane.

L'idea

Un tratto della grande muraglia

Un qualche Imperatore cinese, probabilmente il settimo della terza dinastia Qig (o forse il terzo della settima? Bho) era riuscito a dare finalmente un'esistenza dignitosa al suo popolo. Tuttavia i cinesi sono costretti a campare sempre nella sfiga più totale, quindi l'Imperatore, acclamato dai sudditi, decise di rovinare tutto anche quella volta e fece abbandonare il faticoso lavoro che tutti stavano facendo per fargliene fare uno ancora peggiore, senza nessuno che gli desse da mangiare, perché chi avrebbe dovuto cucinare stava lavorando anche lui. Vogliosi di rovinare loro ulteriormente l'esistenza, i successori dell'Imperatore di cui si parlava, fecero continuare l'opera (che tralaltro non serviva a un cazzo perché i nemici passavano da dove il muro finiva e mandavano tutto il lavoro dei cinesi a donnine allegre). A tutt'oggi il governo comunista che governa la Cina fa continuare la costruzione del muro, in modo che crepando di lavoro, questo miliarducolo di cinesi si riduca un po' e i rimasti possano stare più larghi. Dopodiché l'opera sarà continuata dai muratori bergamaschi: entro il 2015 la muraglia dovrebbe allungarsi fino a circondare il Tibet, così non scappa.

Funzioni e altre cose che la riguardano

Come abbiamo detto la muraglia è praticamente inutile, ma la Cina l'ha ipotecata parecchie volte per avere di che vivere. Sempre a questo fine entro il 2009 dovrebbe essere adattata a grande magazzino in cui si venderanno prodotti Rocco Tarocco, Giolgio Almani e Dolce & Banana. La grande muraglia è grande davvero: attraversa il Kazakistan, l'Africa, Varese e finisce nei pressi del casello di Roncobilaccio, dopo aver compiuto diversi giri su se stessa con tanto di serpentine e giri della morte. Come a Milano, in Cina c'è un solo monumento: la muraglia, appunto. Probabilmente l'unica vera funzione è di attirare turisti (per una volta non giappocinesi) per fotografarla, come se ci fosse qualcosa di eccezzionale... Cazzo! È solo un muro! Ne ho quattro a casa mia!

Il progetto

Il percorso della grande muraglia visto dal satellite

La progettazione dell'imponente infrastruttura fu affidata all'Ing. Cane, specializzato per l'appunto in grandi e imponenti infrastrutture tra le quali si annoverano Il Ponte sullo stretto di Messina, i sistemi di sicurezza degli stadi italiani e il casello di Milano. Dopo un lavoro di più di tre anni riuscì finalmente a progettare il foglio su cui doveva essere progettata la muraglia; sarebbe dovuto essere di forma rettangolare. L'arguto ingegnere portò il progetto del foglio a l'Imperatore, ma lo trovò impegnato in un amplesso con una dama di corte, e pur di levarselo dai coglioni gli confermò il contratto per due anni a stipendio raddoppiato. Dopo Settordici anni riuscì finalmente a terminare il progetto.

Sistemi di sicurezza

Essendo il progetto stato commissionato all'Ing. Cane i sistemi di sicurezza erano all'avanguardia e completamente funzionanti. Avevano torrette d'avvistamento lontane Quintordici miglia e, in caso di avvistamento nemico accendevano dei fuochi che alle altre torrette parevano i fuochi di accampamenti nemici e in breve tutta la Cina era in allarme per l'avvistamento di un bufalo selvatico, facendo fare puntualmente all'Imperatore la figura dell' imbecillotto. Naturalmente, essendo fatta di 2 metri di solido fango secco, la Muraglia era una difesa formidabile. Ben 20 (salvo sciopero) guardie si spargevano per gli appena 117.455 km che le costituisono, rendendo invalicabile la costruzione.

Copie

I have a dream...

Berlusconi (un inchino...) ha recentemente dichiarato di voler utilizzare l'immenso capitale dello stato per creare una Muraglia in italia che parta da Arcore e finisca a Palazzo Chigi. Ecco un breve estratto dal suo discorso con l'annuncio dell'ambizioso progetto:

« Data la crescente immigrazione in Italia di cinesi, ho a lungo pensato a come far integrare questo popolo. Siamo reduci dal progetto, conclusosi con un trionfo, del ponte sullo stretto. L'Italia, seppur gravata dalle pesanti eredità del precedente governo, grazie ai miei tre mesi di governo, ha raggiunto un PIL pro capite pari a quello del Regno Unito, e col tesoretto costruiremo una grande infrastruttura. Un impegno concreto: una Muraglia italiana! »

Bossi ne ha invece promessa una per dividere Padania da Terronia.

Prigionieri rinchiusi nella Muraglia

Nella Muraglia sono rinchiusi vari priginieri politici che hanno commesso qualche crimine nei confronti dei politici occidentali, che pagano coi soldi dello stato gli affitti. Tra i tanti prigionieri ricordiamo:

  • Daniele Luttazzi: questo essere che fa usi criminosi delle TV pubbliche pagate coi soldi di tutti, è stato giustamente condannato a questa pena dal nostro Beneamato nano Cavaliere.
  • Che Guevara: costui è stato rinchiuso per ordine del Mahatma Bush, per la sua suprema colpa di essere al servizio degli alieni comunisti e dei sovietici socialisti.
  • Il Mortadella: Vedi Daniele Luttazzi.

Curiosità

  • La grande muraglia è un muro; SOLO UN MURO!
  • "La grande muraglia" è uno dei tanti soprannomi di Trentalance.
  • la grande muraglia è più lunga di questo articolo.
  • non ti sei stufato di questo articolo?
  • Perché cazzo continui a leggere? Non ci sono più curiosità!
  • Mia nonna in realtà è mio nonno.
  • È lunga.
  • La ri-tinteggiature della muraglia è stata affidata ai famosi Dolce & Gabbana, che hanno pensato di svecchiarla tramite una giovanile pitturazione a scacchi rosa e neri.