Centro massaggi cinese

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia libera dagli inestetismi della cellulite.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Suggestivo scenario orientale all'ingresso di un centro massaggi cinese.
« Non è come pensi: avevo un gonfiore qui nella zona peniena e la massaggiatrice me lo ha fatto passare. »
( Marito beccato dalla moglie all'uscita di un centro massaggi, mentre tenta goffamente di giustificarsi.)

Il centro massaggi cinese è il luogo in cui qualificate operatrici orientali si occupano del benessere dei clienti al fine di reintegrare il loro corretto equilibrio energetico, mediante l'utilizzo di tecniche importate dalla millenaria tradizione cinese.

Benché siano ormai comuni in Italia quasi quanto i kebabbari o i ristoranti cino-giapponesi Wok, un alone di mistero fatto di paure di stampo piccolo borghese ne impedisce, per gli occidentali ignari della cultura orientale, la corretta collocazione.

I centri massaggi cinesi sono tutti uguali: afferrato il loro sistema di funzionamento potrete pertanto, in caso di necessità, frequentarli in qualsiasi parte del mondo vi troviate, senza timore di andare incontro a brutte sorprese.

Riti preliminari

Ogni centro di massaggio dispone normalmente di un numero di operatrici pari a tre o quattro unità, di cui una carina e due o tre cesse. Fuori dalla porta del centro è posizionato un campanello, che va suonato con l'apposito dito indice. Per una consuetudine risalente alla notte dei secoli, non è in nessun caso consentita la scelta dell'operatrice che andrà ad effettuare il massaggio. Chi apre la porta dicendo la frase di rito:

« Massaggio? Plego entlale... »

quella vi beccate.

Si può tuttavia ricorrere ad un espediente: se la ragazza che apre è la cessa, bisogna fare finta di aver suonato per errore o per chiedere un'informazione. Poi si va a prendere un caffè e si riprova, sino a quando non apre l'unica carina o non vi siete rotti i coglioni di aspettare.

Segue la rituale fase di contrattazione del prezzo: durata trattamento; romantico?; con o senza bagno-vasca post trattamento rigenerativo.

Le massaggiatrici

Le qualificate esperte dell'orientale arte del benessere sono tutte rigorosamente madrelingua cinesi e conoscono poche, pochissime parole di italiano.

Massaggiatrice in attesa di mettere a frutto le sue competenze tecniche.

In dettaglio, ecco il frasario tipico:

  • «Massaggio? Plego...»
  • «Fale quanto massaggio? Fale un'ola?»
  • «Un'ola cinquanta eulo?»
  • «Fale massaggio lomantico?»
  • «Fale bagno/vasca?»
  • «Gilale!»
  • «Così piace?»
  • «Fale folte o fale leggelo?»
  • «Cimpatico!»
  • «Glazie!»

Per il resto parlano soltanto il mandarino stretto, peraltro a volte influenzato dal mandarancio (dialetti del nord) o dall'arancio tarocco (dialetti del sud). Ciò rende il centro un luogo molto istruttivo nel caso vogliate approfondire la conoscenza della lingua cinese. Diversamente, sarà molto utile imparare almeno alcuni termini, che desteranno lo stupore delle professioniste consentendovi di godere di non indifferenti vantaggi materiali. Tralasciamo ideogrammi e scrittura fonetica, ok? Tanto non è a quello che mirate, gentili lettori:

« Ni aao! »
(Ciao, come va?)
« Sciscie »
(Grazie!)
« Bukaci »
(Prego!)
« Uo en aao! »
(Mi trovo bene.)
« Uo en sciufu »
(Mi sento davvero a mio agio.)
« Nin en piaoliang, siaogiee »
(Siete proprio carina, signorina.)
« Nin iangiin en aaokan »
(I vostri occhi sono proprio belli.)

Il massaggio

Fase 1:di schiena

L'effetto rigenerante delle tecniche di digitopressione orientali.

Terminata la fase di contrattazione del prezzo e la spoliazione, ci si distende sul lettino, di schiena, e il massaggio ha così inizio. L'operatrice ha quindi cura di cospargere il cliente di borotalco e olio come se fosse una sardina da impanare (non preoccupatevi: fa parte del trattamento rigenerante, non vi vogliono per davvero friggere) e, con estenuante lentezza, inizia a massaggiare la schiena, donando un profondo senso di rilassamento.

Con mano esperta, la professionista scenderà quindi gradualmente a stimolare i punti di digitopressione orientali chakra situati in prossimità dell'osso sacrale e del pube, risvegliando con tale tecnica tantrica le fonti di energia interiore.

A questo punto la massaggiatrice pronuncia il mantra di rito:

« Gilale! »

dando così inizio alla

Fase 2: di panza

Il gran finale: il riequilibrio bioenergetico.

Se l'operatrice non è cessa e ha applicato con la dovuta perizia le corrette tecniche di manipolazione orientale nei giusti punti nevralgici, il risultato sarà un'evidente afflusso di sangue dal resto del corpo, in particolare dal cervello, ai corpi cavernosi, causando un evidente gonfiore nella relativa appendice, che diventa pulsante e dura.

Non bisogna avere paura: è una reazione normale alla stimolazione tantrica, che genererà come una spada di fuoco di prana, ossia energia vitale.

Attenzione! Approfittando del fatto che il cervello è poco irrorato dalla circolazione sanguigna, alcune di queste professioniste chiedono in questa fase delicata il pagamento di un ulteriore supplemento:

« Fale lomantico ancola mezzola? Fale ancola cinquanta eulo? »

Bisogna tenere duro e resistere alla tentazione di modificare la contrattazione precedentemente pattuita facendo presente, in lingua cinese perché altrimenti non capiscono, la contrarietà alle antiche tradizioni orientali di siffatto comportamento.

La massaggiatrice, a seconda dell'abilità nel parlare la loro lingua, di essere cimpatici ma soprattutto dei soldi che sono riusciti a spillare, si adopererà quindi per lenire il gonfiore con tecniche manuali (il cosiddetto finale Geppetto) oppure orali.

Il che procura nel cliente il tanto agognato riequilibrio dei fluidi corporei con contestuale effettiva sensazione di benessere.

Riti conclusivi

Al termine del trattamento, dopo il lavaggio, l'asciugatura e la stiratura, si procede con il pagamento della somma pattuita per la prestazione. Non bisogna aspettarsi di ricevere fattura o scontrino fiscale: la grana passa semplicemente dalle vostre alle loro abili mani. Ciò non per disonestà, ma in quanto i cinesi non riescono a concepire il fatto che si debba dare allo stato l'87% di quanto guadagnato con il sudore della fronte. Da ultimo si riceve una carta fedeltà: ogni dieci massaggi rigeneranti uno è in omaggio!

Voci correlate