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ROSICONE!!!


Che c'è, non ti piace quello che c'è scritto qui?! Se ti senti ferito nell'orgoglio puoi benissimo andare a piagnucolare dalla mamma oppure gentilmente qui. Qui facciamo dell'ironia su tutto, e se non ti va bene sorridi: presto riceverai un calcio rotante sui denti.

Disambiguazione – Oops! Forse cercavi L'India, vedi India.
« L'indie non è una moda. Indie vuol dire indipendente, individuale... ora scusa, ma devo cancellare dall'iPod tutto ciò che negli ultimi 7 giorni è diventato mainstream. »
« Mah respirare ormai è mainstream... »
(Un indie 90 secondi prima della sua morte)
« Ah ma non è quella musica con tutte quelle melodie indiane e robe simili? »
(Un poveraccio che non sa che fra pochi istanti non meno di 25 indieboys infoiati gli faranno un'interminabile supercazzola sull'indie.)

Origine

 
Un esemplare di indie rocker allo stato brado.

L'indie nacque quando l'immigrato Apu Nahasapeemapetilon[1] decise di mettere su una band con alcuni amici. Ovviamente i mezzi economici erano decisamente scarsi, e dovettero quindi procurarsi strumenti di seconda mano, microfoni anni '30 e amplificatori che andavano in feedback al minimo battito di ciglia di uno qualunque dei componenti della band. Il look della band constava di camice di flanella tipo camionista, pantaloni attillatissimi perché erano 16 anni che non trovavano i soldi per comprarsene di nuovi, e coloro che soffrivano di difetti di vista portavano gli occhiali dei loro nonni; nascondevano inoltre il pessimo lavoro fatto dai loro parrucchieri con dei cappelli comprati al mercatino cinese.
La band fu notata da dei discografici che gestivano una piccola etichetta indipendente.[2] Tali individui altro non erano che degli intellettuali snob che praticavano il culto di Scaruffology, secondo il quale dietro una band dal sound cacofonico e incomprensibile c'è un incommensurabile valore artostoco.


L'evoluzione

Dopo essere stata per millemila anni la musica degli indigeni, l'indie cominciò a cambiare stile introducendo nuove sonorità cominciando così a essere ascoltata da tutta la popolazione mondiale. Gli inglesi che non erano affatto degli sprovveduti pensarono bene di prendersi tutto il merito e cominciarono a diffondere in giro la voce che l'indie l'avevano scoperto loro, e tutti i bimbominkia inglesi cominciarono a fondare gruppi per rinforzare la tesi; fu così che nacquero decine di band scarse con transgender con i capelli a scopino del cesso come leader...ah no scusate quelli erano altri. Caratteristica principale della musica indie è che appena essa si diffonde tramite i tradizionali mezzi cessa di essere indie e diventa commerciale (Sellout) cosa che fa arricciare il naso a tutti gli ascoltatori dell'indie. Ed è per questo motivo che una vera indie-band è conosciuta al massimo da dieci persone, superato questo limite la band diventa la musica delle masse (mainstream).

Hype-indie

La caratteristica invece più odiosa della comunità indie è quella di annunciare istericamente almeno 3 volte all'anno "Il Miglior disco della storia del Rock" oppure "La band che cambierà la storia della musica" facendo riferimento al disco di esordio di un gruppo di bimbiminkia che naturalmente produrranno un disco di cui ci si dimenticherà 2 settimane dopo l'uscita. Diciamo che un buon 80% delle indie-band è indicata all'esordio come la "next big thing", e che visto l'andazzo ogni band a cui viene attribuita questa espressione sa già che avrà vita breve.

In ultima istanza ogni disco dei Radiohead, anche se si trattasse di un disco di rutti, verrà indicato come un capolavoro d'inarrivabile bellezza.

Band indie di successo

 
Tre tipici fan dell'indie. Chi non vorrebbe essere come loro, eh?

Ecco le principali band indieane:

  • The Strokes: band trainante del movimento "indie".
  • The Killers: una band capitanata da un gay egocentrico che ama farsi fotografare nelle pose più assurde.
  • The Libertines: il cantante di questa band era il nostro amico Pete Doherty, credo basti questo.
  • Arctic Monkeys: soprannominati "babbuini" per il semplice motivo che nelle loro esibizioni live non fanno altro che scimmiottare band più famose di loro.
  • Interpol: sono quelli con il cantante che canta come Ian Curtis dei Joy Division e con il bassista che sembra Adolf Hitler.
  • Animal Collective: talvolta abbreviati in Anal Collective.
  • Death Cab For Cutie: ...boh!
  • We Are Scientists: basta leggere il nome per capire che sono dei morti di figa
  • Radiohead: i celeberrimi Testa di Radio.
  • The Wombats: band in cui il cantante ha perso la verginità a 22 anni e se ne vanta in ogni canzone.
  • The Kills: sono solo in due, ma gracchiano come se fossero in dieci
  • Kings Of Leon: chi sono? Non lo so, chiedetelo a qualcuno.
  • Bloc Party: l'unico gruppo al mondo ad avere un afro-americano che non suona blues.
  • Maximo Park: famosi per aver fatto il loro più grande concerto nel parcheggio dell'Autogrill di Reggello.
  • Cansei de Ser Sexy: sanno fare solamente Alala Alala.
  • Editors: i cugini sfigati degli Interpol.
  • MGMT: avete presente i Pink Floyd? Questi non c'entrano niente con quelli.
  • White Lies: altra band-clone dei Joy Division, ma che almeno a differenza degli Editors non partono con grandi pretese.
  • Joy Division: non sono indie per scelta, ma solamente perché nessuno li ha voluti pubblicare. Sono lontani dal mainstream solo per puro caso

Considerando però che le vere indie-band sono sconosciute eccovi una lista di vere band indie:

Vere band indie di successo

 

Vestiario dell'indie

File:Indie.jpg
Notare i calzini

Ecco cosa un indie deve avere:

  • Occhiali Ray-Ban Wayfarer, Caravan o Aviator, oppure Carrera di plastica per acquistare un aspetto da svegliatodopolasbornia come se non ce l'avessero già.
  • Capelli di media lunghezza mossi o lisci, qualche volta troviamo qualche temerario che ha la testa rasata oppure una specie di cresta in stile appena alzato dal letto. Le ragazze amano portare i capelli spettinati per ostentare la loro aria da donne vissute.
  • Magliette di vario tipo, si va dalle polo d'estate fino ai maglioni d'inverno, comunque sia l'indie ha sempre una maglietta di qualche gruppo "famoso".
  • Pantaloni abbastanza stretti che vanno da quelli di lana fino ai pantaloncini da attività fisica indossati la sera prima di andare a letto e che non si cambiano mai, oppure jeans (ovviamente stretti) con il risvolto da nonno.
  • Le scarpe sono quasi sempre All-stars, Vans old skool, Superga e scarpe simili, sarà difficile trovare un'indie con le Shox ma se lo trovate eliminatelo. L'indie per eccellenza però, dovrà portare rigorosamente le Clarks.
  • Le donne generalmente usano borse della nonna, i ragazzi tracolle da finocchio...

Gli pseudo-indie

Esiste però una sottocultura di indie che viene praticato molto di più quello originale, lo pseudo-indie. Gli pseudo-indie sono dei truzzi che originariamente escono con i loro simili (ovvero capre e vacche da monta), che poi essendo troppo intelligenti per il livello standard dei truzzi vengono emarginati dal resto del gregge. Il povero truzzo non sapendo più con chi uscire decide di cambiare stile e non essendo abbastanza depresso per essere emo, non abbastanza fatto per essere grunge, non abbastanza brutale per essere metallaro e troppo intelligente per essere punk decide di diventare un indie. Partendo dal presupposto che questi individui non sanno riconoscere una chitarra da un basso, essi cominceranno a scassare i coglioni agli amici indie per farsi dire i nomi dei celeberrimi gruppi indie e i nomi di qualche locale dove si svolgono i concerti da loro eseguiti. Lo pseudo-indie comincerà ad autoinvitarsi alle feste, a dire cose obbrobriose del tipo "Penso che i Kings of Convenience rockeggiano tantissimo" e a vestirsi come un indie pur sempre però, conservando lo stile pacchiano dei tempi truzzi ad esempio: maglietta Paul Frank, pantaloni Burberry, felpa Carhartt, giubbotto Woolrich ecc. ecc. Tutto questo messo anti-esteticamente insieme.

Esso manterrà costantemente un carattere altezzoso, non rendendosi conto che sta sulle palle alla gente. Oltre a questo aggiunge anche dei filosofeggiamenti tipo "Credo che l'umiltà sia l'unica cosa per andare avanti" quando poi nelle sue foto sui social network scrive cose tipo "La bellezza è l'unica cosa contro cui la forza del tempo sia vana. Ciò che è bello è una gioia per tutte le stagioni, ed è un possesso per tutta l'eternità.".

Dopo essersi reso conto che è odiato anche da gli indie, si deprime a tal punto che decide di farsi emo.

Gergo utile (se cerchi di essere indie)

  • Mainstream: la musica commerciale, nemica dell'indie!
  • Scene: l'insieme di band sconosciute a tutti che solo gli indie ascoltano.
  • Sellout: venduto. Appellativo dato a qualsiasi band che venda più di 2 dischi.
  • Sopravvalutato: aggettivo diretto a qualsiasi genere o band musicale finora mai esistito.

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  1. ^ Per l'appunto, indiano
  2. ^ Quando dico piccola intendo che il quartier generale era nel garage della nonna di uno di loro e che l'unico gruppo compreso nel roster dell'etichetta era il gruppo messo su dai figli dodicenni dei dirigenti.