Inglesi

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia 2.0.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
« Oh, beautiful! »
(Turista inglese mentre infuria una tempesta)
Una tipica famiglia inglese. Purtroppo le ristrette dimensioni della foto non hanno permesso di ritrarre tutti i figli.

Gli inglesi sono una tribù civilizzata e snob di individui che popolano l'isola della gioia, dell'amore fraterno e del fish and chips chiamata Inglesia, o anche "quello scoglio sporco di whisky oltre la Manica", da sempre oggetto di studi sullo stile di vita basato su cappelli a bombetta, delle cinque, mania per le moquette a fiori e sandali con i calzini.

La storia della loro esistenza è affascinante e complessa, caratterizzata da colpi di scena, tradimenti, suspans e da pinte di birra d'annata.

Patrimonio genetico

Il patrimonio genetico degli inglesi ha origine circa millanta milioni di anni fa, quando i primi esemplari di Homo erectus abbandonarono l'Africa per cercare il giardino dell'Eden. Sfortunatamente il loro GPS, composto da un dinosauro al guinzaglio, si ruppe rovinosamente fino a portarli in Europa, più in particolare sulle coste che si affacciano sull'oceano Atlantico e nel freddo polare della Svervegia. Il rigido clima causò un radicale mutamento del loro DNA e del loro corpo, alterandone il cromosoma Y.

Tali mutazioni erano caratterizzate dall'allungamento, la distorsione e l'ingiallimento dei denti per opera dello sporco accumulato tra le gengive. Questo, unito all'alito di calore acido e fetente, donava maggior protezione e fetore in grado di tenere lontano il gelido vento del nord.

Origini alternative

Secondo recenti studi, l'inglese non deriverebbe dalla solita scimmia che si è poi evoluta in uomo, bensì da un vegetale. Più precisamente un broccolo. Il broccolo si sarebbe evoluto perché stufo della sua condizione infima e stanco di essere odiato per quel retrogusto amarognolo che tende a lasciare sul palato.

Il vegetale decise quindi di trovare un luogo fertile dove potersi sviluppare, e, siccome all'Alpitour facevano lo sconto del 10% sul volo per l'Inghilterra, puntò verso quella terra. Col passare delle ere, esso sviluppò gli arti superiori, altri millenni dopo quelli inferiori e altri millenni dopo ancora la testa: il cervello invece è tuttora in fase di lenta crescita.

Del broccolo primordiale non si sono totalmente perse le tracce: suoi rimasugli sarebbero situati nella zona pubica e verrebbero impropriamente definiti "pene". Sempre secondo eminenti scienziati, il broccolo sarebbe destinato a scomparire per via dello scarso utilizzo da parte del soggetto britannico.

Nel 1864 vennero ritrovati strani manufatti dalle parti di Westmister a forma di tazzina e teiera, ricavati, a quanto pare, da pelli di pterodattilo. Grazie alla consultazione di pitture rupestri, si è scoperto lo scopo di quegli strani utensili; ovvero contenere fluidi animali e non, che venivano bevuti quando il sole si trovava allo zenith probabilmente per propiziarsi qualche divinità primitiva, o per il semplice piacere di una bevuta dopo la consumazione di arrosto di mammuth. Fatto sta che l'homo broccolensis passò dopo qualche millennio, quando già l'uomo era in grado di recitare tutta la Bibbia al contrario, allo stadio di homo Lipton ice tea per poi arrivare al livello definitivo di homo britannicus: ovvero a inglese fatto e finito.

In tutti i sensi.

Storia

L'Inghilterra subì attacchi da: Vichinghi, Normanni, Sassoni, pinguini, turisti giapponesi e Romani. Durante questi vari periodi di inculamento, l'Inghilterra subì molti cambiamenti e i suoi abitanti insieme a lei. Le leggi mutavano ad ogni nuova conquista: un giorno era permesso portare i bermuda d'inverno, un altro giorno solo di domenica, l'altro ancora non era permesso bere l'orzata con la cannuccia, mentre l'altro giorno ancora era vietato recitare poesie di Leopardi in strada. Gli inglesi accettavano tutto di buon grado, tranne le stramberie dei Normanni e i loro gusti in fatto di abbigliamento; quello mai. Il periodo più florido avvenne con la venuta dei romani di Roma (non della Romania, puntualizziamo) nel 409 d.C.: grazie a loro gli inglesi impararono a costruire casette per uccelli, nuovi metodi per piantare le ginestre in giardino e simpaticissimi detti come "Aò fijo de na mignotta", che in inglese sarebbe "Wtf!".

I Romani regnarono per un bel paio d'anni su questa terra disgraziata, gozzovigliando e posteggiando continuamente in tripla fila, finché gli Inglesi non acquisirono consapevolezza di loro stessi e della loro dignità, con cui i nemici si pulivano... le scarpe; anzi i sandali. Scacciarono quei caciaroni dei Romani come mosche: infatti usarono il Baygon. Ma vediamo tutto nel dettaglio:

10000 a.C. - In principio l'Inghirlanda era un territorio completamente deserto, sia per il ghiaccio sia per il fatto che era un'isola. Poiché all'epoca gli uomini si limitarono alla scoperta della ruota e del fuoco, l'Inghilterra rimase un inutile scoglio nell'oceano.

700 d.C. - Finalmente qualcuno decise di accaparrarsi l'Inghilterra. Era una terra evidentemente munifica: non solo era provvista di rocce utilissime per grattarsi le natiche, ma vi si trovavano innumerevoli pozzanghere di un liquido successivamente rinominato (in inglese the). 1066 - I Normanni, feroce popolazione armata fino ai denti, erano pronti a invadere l'Europa e trucidare i cristiani. Furbescamente il papa riuscì a convincerli con la dialettica.

- Papa: “Sicuri di non volervi prendere l'Inghilterra? È piena di utili sassi!”
- Capo dei Normanni: “Mi prendi per il culo? Noi vogliamo le vostre ricchezze! Ora avvicinati, ché ti devo sgozzare.”
- Papa: “No, aspetta! Vi ho già detto che è pieno di topa laggiù?”
- Capo dei Normanni: “Forza, ragazzi! Tutti su quello scoglio!”

Così i Normanni rimasero per secoli in Inghilterra alla ricerca di patata, e il Papa tornò ai suoi lavori quotidiani. E già che c'erano crearono una monarchia, tanto non avevano nulla da fare.

Dai Normanni agli inglesi

Manoscritto rappresentante il modello di bellezza femminile inglese, rimasto immutato fino ai giorni nostri.

I Normanni iniziarono ben presto a cambiare corrente di pensiero. Si resero conto, infatti, che sfoderare le spade e ammazzare ogni cristiano che mostrasse loro la Bibbia poteva risultare un atteggiamento equivoco ed eccessivamente brutale; così calmarono i bollenti spiriti affogandoli in attenzioni verso i missionari e alcolici ricavati inizialmente dal prodotto più comune del loro paese: la roccia. Sentivano comunque di aver bisogno di una svolta importante, che mostrasse agli altri popoli quanto fossero controcorrente.
La grande idea venne in mente a Enrico VIII, il quale, sia per ottenere più autonomia politica sia per potersi sbattere ogni nobildonna senza problemi, creò una sua religione, arricchita da quella straordinaria invenzione chiamata divorzio. La religione si chiamò protestantesimo in onore del papa Pio Fava XII, che continuava a protestare per l'eccessivo consumo di topa.

Ahimè! Il papa non era l'unico a lamentarsene: a lui si unirono anche i cattolici irlandesi, che più di ogni altra cosa aspiravano a starsene in chiesa ubriachi a seguire la messa cattolica. Secondo studi recenti il cattolicesimo favoriva l'alcolismo appunto per limitare il desiderio di figa: i papi sostenevano che Gesù stesso rifiutasse spesso tali piaceri e fosse stato crocifisso per sospetta omosessualità.

Fatto sta che così nacquero molte controversie su quale organo genitale favorire, finché l'Inghirlanda si divise in due Stati differenti: Guinness Land e United States of Fish & Chips, rimanendo così divisa fino ai giorni nostri. La più importante conseguenza fu il totale cambiamento di atteggiamento dei Normanni, i quali, pensando d'essere più sviluppati di ogni altro popolo sulla faccia della Terra, divennero persone totalmente snob. Sostituirono così le spade insanguinate con servizi da tè e si sottomisero unicamente al loro re. Notevole la creazione di cori quali God Save the Queen, We Are the Champions e il più famoso We're the Best, You're Not.

È nata la popolazione inglese.

Aspetto fisico

L'aspetto fisico della famiglia inglese media è piuttosto semplice da descrivere, in quanto essendo tutti snob alla stessa maniera si somigliano in modo incredibile:

  • Maschio inglese: il tipico maschio medio inglese veste con maglioni pesanti, ha un accento diverso da quello americano unicamente per confondere qualsiasi popolazione, però si può suddividere a sua volta in altre due categorie:
    • L'amante del calcio, il quale passa gran parte delle giornate tra gli hooligans in pub scadenti, stappando bottiglie coi denti, picchiando chi non è tifoso del Manchester United e bevendo a ogni partita di calcio, anche se non è del Manchester (tanto sono troppo ubriachi per seguire completamente le partite).
    • Lo snob dotato di senso di superiorità, la specie più diffusa, è l'inglese tipicamente frutto di luoghi comuni. Beve alle cinque, presenta una lieve eterosessualità, fuma la pipa, e di tanto in tanto si allena a volare con un ombrello canticchiando canzoni di musical anni '50.
  • Anziano inglese: frutto di forte razzismo trasmesso via aerea dalle coste tedesche e di birra prodotta con antigelo, l'anziano inglese è completamente andato di testa. Malgrado ciò conserva ancora un forte patriottismo verso la principessa Diana, forte odio verso Margaret Thatcher e amore assoluto per i cadenti negozi di vinili, in cui si rispecchiano con la loro vita fino a piangere. E poi si ubriaca.
  • Donna inglese: della tipica donna inglese si può dire che è piuttosto brutta. Proprio tale aspetto, secondo molte fonti di informazione, ha suscitato un'omosessualità aggravata nella mente del maschio medio inglese, portandolo logicamente a pensare: "Meglio baciare uno coi baffi che una vita con questo coso!".
« Amazing! »
(Inglese su questa sezione)

Usi e costumi

Gli usi e i costumi di tale barbarica popolazione sono da sempre frutto di studi antropologici da parte dell'organismo dell'ONU adibito al calcolo della popolazione di trichechi nelle isole Falkland, il quale, oltre ad aver scoperto che lì vi risiedono circa trentordici trichechi, hanno suddiviso dapprima le più famose festività degli inglesi:

  • Festa delle interiora di pecora: nella terza settimana di novembre tale popolazione, per riscaldarsi dal vento oceanico, si scaglia allegramente addosso frattaglie di pecora come buon augurio e per tentare di provocare una combustione spontanea del corpo e di conseguenza riscaldarsi. Questo grande evento ha sempre avuto grande successo, sebbene vi sia stato un grave scandalo nel 2012 poiché, analizzando le frattaglie per strada, sono risultate alcune non appartenenti a pecore bensì a trichechi. Questa festività prende il nome da un poeta pre-romantico che era follemente innamorato della Scozia
  • Festa del patriottismo insensato: verso la vigilia di Natale, secondo alcune teorie complottiste a causa di chip nei cervelli degli inglesi, tutti gli abitanti si alzano a mezzanotte in punto gridando a squarciagola: "God, save the queen!" e correndo in pigiama davanti al Big Ben per salutare la regina, il tutto deridendo gli scarsi accenti inglesi degli stranieri. È davvero curioso e affascinante vedere come tali villici siano legati al capo del governo; è consigliabile però assistere con un ombrello poiché alla fine della festività si lanciano frattaglie di pecora a vicenda come buon augurio.
  • Festa del tè alle cinque: questa festa viene celebrata ogni giorno alle cinque del pomeriggio e consiste, come dice il nome stesso, nel lasciare ogni occupazione del momento per correre a casa, cantare God Save the Queen", e sorseggiare tè caldo davanti a una buona dose di pasticcini. Secondo il gay-detector ideato da Stan Smith in quel preciso istante il grado di omosessualità degli inglesi raggiunge una pericolosa percentuale dell'85%; se indossano un kilt in quel momento, la percentuale può salire a un pericoloso grado di "ascoltatore di album di Madonna".
  • Festa della moglie più racchia: tale festa cade il 31 febbraio ed è principalmente una competizione che consiste nel portare la propria moglie in giro, esporla davanti a una serie di giudici selezionati che ne giudicano la bruttezza, e sperare il premio più ambito dell'Inghilterra, la "cozza d'oro". Spesso però finisce con vari pareggi, considerato il simile grado di bruttezza della donna inglese media, che tra l'altro per allenamento passa semplicemente l'anno dentro a un ristorante di cucina tipica inglese; in conclusione, alla meno peggio finisce tutto con un caloroso lancio di frattaglie di pecora.
Un tipico inglese in astinenza dalla regina Elisabetta

Manie inglesi

Gli inglesi, oltre a strambe festività prive di senso, sono dotati anche di ancor più strane abitudini: qui di seguito ecco elencate le più normali:

  • Ogni inglese ha SEMPRE una incredibile scorta di interiora di pecora nascosta sotto il materasso, pronta all'uso nel caso si presentasse un occasione felice o triste o di sorpresa o di qualsiasi altra emozione che l'essere umano possa provare. Insomma come dice il famoso proverbio del giardiniere Willy: "Ogni momento è buono per ricevere interiora di pecora in faccia! Ahiò".
  • Ogni inglese si mette a piangere quando vede bruciare una bandiera della sua nazione: per molte persone simbolo di patriottismo smisurato, per altrettante altre è solo il pensiero di sperperare soldi per dover comprare un'altra bandiera.
  • Ogni inglese ha SEMPRE una bombetta e un ombrello, noi non sappiamo perché ma loro lo sanno. Secondo alcune teorie è semplicemente una moda lanciata negli anni '50 da Mary Poppins, per cui tutta la popolazione prova in realtà tutti i giorni a volare con un ombrello per invadere le vicine coste della Normandia utilizzando le bombette come scudi antiproiettile. Famosa e sconosciuta dalla maggior parte della popolazione fu l'incredibile avanzata dell'esercito inglese del 1942 contro Hitler che, munita di ombrelli, tentò di invadere la Germania buttandosi con gli ombrelli giù dalle coste inglesi, fallendo miseramente.
  • Ogni inglese beve SEMPRE , a qualsiasi ora, in qualsiasi istante, qualunque sia la pianta da cui è prodotto. Ultimamente si parla di appioppare nuovi nomi per le confezioni di tè, che attraggano il pubblico inglese giovanile verso il grande fantastico mondo delle bustine da tè.
  • Ogni inglese non possiede, non possiederà mai e di certo non capirà mai l'utilizzo di un bidet, chiamato da tale popolazione lavandino per gnomi. Secondo alcuni studi e sperimentazioni, alla vista di un bidet le prime reazioni di un maschio medio inglese sono le seguenti:
  1. Risata eccessiva, al pensiero dello gnomo che dovrà lavarsi in quel buco.
  2. Prove pratiche per capirne la funzione, come gridargli contro e vedere che succede, oppure chiedergli di uscire per una birra.
  3. Una volta compreso il reale utilizzo, ridere a crepapelle per l'inutilità dell'arredamento da bagno degli italiani, andandosene con una scia di mosche dietro al deretano.
  • Ogni inglese ama alla follia il Sole, non importa che fuori, come di consueto in un tipico Ferragosto inglese, vi siano 30 gradi sotto zero; secondo i loro intellettuali ragionamenti "Sole = fuoco", che di conseguenza porta all'equazione "fuoco = caldo". Perciò, a prescindere dalla temperatura reale, ogni qualvolta ci sia un raggio di sole tutte le famiglie inglesi escono in costume, infradito e ombrellone, sia per il sole che per la bufera di neve che c'è nel frattempo.

Da ricordare infatti come caratteristica più particolare degli inglesi è il fatto che ciò che vedono deve essere così, portando a una convinzione così forte che pure il loro istinto di sopravvivenza si annulla per dar loro ragione.