Final Fantasy IV
Final Fantasy IV è un videogioco di ruolo della Squaresoft, disegnato da Yoshitaka Amano e sceneggiato da Hironobu Sakaguchi e Dante Alighieri. È famoso per aver ricevuto un remake, un porting o una sottospecie di seguito per ogni console esistente e anche per un paio mai commercializzate.
Al contrario degli altri capitoli della saga, questo gioco è effettivamente Fantasy. Perlomeno finché non bisognerà utilizzare un'astronave per arrivare sulla Luna.
Trama
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Attenzione, da qui in poi questo articolo contiene spoiler. Una volta avevo un criceto di nome George che lesse la trama di "Bianca e Bernie nella terra dei Borghezio" prima di vedere il film e si suicidò. Quindi fate attenzione, non voglio avere altre morti pelose sulla coscienza. |
Protagonista del gioco è Cecil, il cavaliere nero dal cuore d'oro, che soffre perché il suo Re gli ordina di ammazzare dei maghi innocenti. Però li ammazza lo stesso. Un giorno Cecilio viene mandato dal re di Banone (abbreviazione per "Bananone", chiamato così per motivi piuttosto ovvi, dato che in realtà è Rocco Siffredi) in giro per il mondo a cercare quattro cristalli superpotenti, dato che i cristalli andavano di moda fra i Giapponesi a quei tempi (soprattutto alla Squaresoft). Da notare l'originalità, perché nei tre precedenti Final Fantasy i cristalli non erano mai apparsi. Così Cecilio è costretto a partire lasciando la sua amica d'infanzia e fidanzata (mi pare ovvio, solo uno sfigato si fidanza con la sua amica dell'asilo nido) Rosa Farrello, partendo insieme a Caino Altovento, altro amico d'infanzia di Cecilio anche lui innamorato di Rosa (la trama brilla per originalità, sono uno più sfigato dell'altro); i due non sanno che con il loro viaggio scateneranno una serie di eventi che porteranno a una cataclismatica guerra globale, ma ovviamente a nessuno importa...
Personaggi
Cecilio Arvaldo
Il cazziutissimo trans protagonista del gioco, capace di cambiare sesso facendo la classica prova del coraggio che piace tanto agli autoctoni dello schifo di mondo in cui si trova; dopo aver passato le pene dell'Inferno a vedere amici morire e poi ritornare in vita[1], aver scoperto che Golbeze è suo fratello, venuto a sapere che in realtà lui viene dalla Luna ed aver ownato senza pietà il nemico finale vorrà giustamente riposarsi facendosi Rosa, ma questa lo rifiuterà, limitandosi a diventare sua moglie; snobbato anche da Caino proverà a chiedere al limite della disperazione la raccolta di cassette porno al fratello Golbeze, ma troverà quest'ultimo già occupato in un bunker sul ghetto Lunare. Al limite della disperazione si farà prendere a pugni da Iango nella sua palestra feticista.
Caino Altovento
Il migliore e gaio amico di Cecilio, ma purtroppo viene preteso e sodomizzato da Golbeze più volte durante il gioco.
Ovviamente, chiamandosi Caino, tutti quanti voi vi aspetterete che ci sia anche Abele, ma no non c'è, spiacenti. Per rimediare alla mancanza di Abele, Caino deciderà di uccidere ripetutamente il suo amico Cecilio. Ah, e non è nemmeno imparentato con gli altri Altovento della saga, come Ricard di Final Fantasy II o Cid di Final Fantasy VII, quindi rassegnatevi, o voi bimbiminkia illusi.
Alla fine mentre tutti vivono felici e contenti, Caino, non essendo riuscito a fare nulla di buono nel corso del gioco decide di buttarsi da un monte.
Rosa Farrello
La classica e prosperosa ragazza che c'è in ogni Final Fantasy e che deve da copione fare l'amante del protagonista (il quale, dato che forse non si era capito, è Cecilio); quando lo viene a sapere trova una scusa qualunque e si fa rapire e sodomizzare da Golbeze (il quale non può fare altro che godere di tutte queste persone che vengono da lui per un solo motivo...). Alla fine del gioco la povera Rosa acccetterà il suo triste destino sposando Cecilio (si vocifera che in realtà avrà un figlio da una relazione segreta con Cid).
Rydia Senzacognome
Giovane ragazzina dall'ormone libero, che soffre di un sviluppo accelerato, crescendo in poche ore di una decina di anni; viene trovata da Cecilio e Caino dopo che questi hanno hanno appiccato il fuoco a un villaggio di barboni, così viene tenuta come souvenir; sfortunatamente viene persa in una traversata marittima, ma ricomparirà nella parte di una gnoccosa domatrice di leoni con tanto di frusta presa a Indiana Jones. Inutile per quasi tutto il resto della storia, servirà solo per raccattare Eidolon sparsi sul mondo, sotto il mondo e sul ghetto Lunare (sì, ce n'è uno anche là).
Eduardo Cristo von Muro
Il tipico codardo dell'episodio (la Square non riesce a fare un capitolo senza inserire un personaggio timido); dovrebbe fare il bardo, ma in combattimento è pericoloso quanto Paris Hilton senza soldi, infatti verrà scaricato dal gruppo durante la traversata marittima.
Dopo essere stato ritenuto morto lo troviamo ricoverato in un paradiso di gnocche stratosferiche, ma lui cosa fa? È interessato solo alla sua arpa. Ma vaffanculo!
Tella "Abe Simpson"
Un vecchio rincoglionito ed arteriosclerotico, con la mania della vendetta, in quanto trovando la sua povera figlia morta darà prima la colpa ad Eduardo tentando di sventrarlo con il Miracle Blade di famiglia, e poi a Golbeze, provando a scagliarli addosso un masso gigante, ma morendo poi per l'eccesso di alta pressione. A differenza degli altri personaggi tuttavia, lui muore davvero, anche se inspiegabilmente appare nel flashback/preghiera prima del boss finale insieme agli altri personaggi (vivi, alla faccia sua).
In battaglia lancia magie alla uberrima potenza, ma se le dimentica dopo soli 5 secondi, costringendosi a fare la sua stupidissima mossa che consiste nell'accendere una lampadina elettrica, o in alternativa pestare a sangue i mostri con la sua asta.
Iango Zanna Leidone
Un monaco omosessuale con la passione per il feticismo, trova molto attraente Cecilio per le sue grandi abilità da trans; anche lui viene scaricato in mare durante la traversta, ma viene ritrovato quasi subito mentre è afflitto da una potente amnesia [2]. Combatte ancora un po' dopodichè, capendo che Cecilio non lo amerà mai decide di farsi saltare in aria in una stanza pressurizzata, ma sfortunatamente (per lui) verrà curato dalle Winx.
Cid Pollendina
Il solito ingegnere costruttore di mille macchinari inutili e di aeronavi; è grazie a lui se il gruppo può scarrozzare per il mondo (non che ci voglia molto visto quant'è grande...) con ben 2 aeronavi e un hovercraft (uao, un hovercraft in un mondo ad ambientazione medievale, complimenti...); anche lui deciderà di farsi saltare in aria facendo un volo libero con una bomba, mossa che ha fatto piangere di gioia qualunque kamikaze e terrorista che abbia mai giocato a questo titolo.
Palomè e Poromò
Due bambini immigrati di 6 anni, che hanno più carisma di tutti gli altri protagonisti messi assieme; da soli sembrano due lagnoni, ma in coppia scatenano la tipica potenza ubersgrava che è dei personaggi di Final Fantasy che stanno per 2 petosecondi nel gruppo, e ovviamente questi non sono differenti: infatti decidono, scoperti i gusti sessuali di Cecilio [3]di pietrificarsi con la scusa di "fermare un muro che altrimenti li avrebbe schiacciati"; sì, come no...
Estremità Geraldina
Ecco il classico personaggio di cui a nessuno importa: si unisce nel gruppo come ninja con la scusa che deve uccidere uno dei bodyguard di Golbeze, ma la vera ragione era perché non aveva dove andare e perché c'era un posto libero nel gruppo gaio di Cecilio; per tutto il gioco (che per fortuna dura ancora per poco dal punto in cui si unisce), non fa altro che scassare lo sfintere del giocatore con battute idiote[4]. Solo alla fine si scoprirà la sua vera utilità, ovvero quella di tirare spazzatura e ciarpame metallico vario al nemico; nonostante questo rimarrà l'essere più sfigato dell'intero gruppo, anche se Rydia lo trova sessualmente appetibile...
Fusoyo
Rapper del ghetto Lunare, viene trovato dal gruppo mentre fa meditazione con le canzoni di Fabri Fibra; il suo ruolo nel gruppo è quello del classico magonzo multifunzione, ma verrà subito scartato per far spazio per l'ennesima volta a Caino, recuperato da un altro stupro di Golbeze.
I 4 Signori degli Elementi
Golbeze Arvelio
Se vi stavate chiedendo chi era il cattivo di questo gioco, bhè l'avete trovato: questo cosplayer di Darth Vader infatti metterà i bastoni fra le palle al gruppo in tutti modi, in primis rubando alcuni amici di Cecilio per sodomizzarli senza pietà, oppure inviando la sua gang di bodyguard costituita da: un idiota che non muore mai ma che compensa ciò con una totale assenza di cervello, un incrocio tra una delle Tartarughe ninja e uno Street Sharks, una lucciola di prima categoria e un maniaco sessuale che ha la sgradevole abitudine di aprire all'improvviso il suo mantello per mostrare le sue misure.
Verso la fine si scoprirà che Golbeze altri non è che il fratello di Cecilio [5], ma deciderà di ritirarsi a fare il rapper del ghetto Lunare con Fusoyo portandosi dietro anche la collezione di cassette porno di famiglia, per la somma disperazione di Cecilio.
Zemusio Zeromusio
Se credevate che alla Square avessero deciso di fare uno scontro finale con Golbeze, ebbene vi sbagliavate di grosso! Infatti proprio quando crederete di aver vinto, apparirà questo ammasso informe che proclamerà di essere lui il padrone del mondo: il gruppo, giustamente incazzato per essersi fatto un culo così per arrivare al luogo dello scontro finale, deciderà di tirargli un: "Mavammurìammazzatovà!" e lo sconfiggerà ficcandogli un cristallo in ogni orifizio.
Dato che dopo il trattamento subito Zemusio aveva assunto una tristissima espressione pucciosa, Tetsuya Nomura decise di riciclarlo per Final Fantasy XII, facendogli fare la parte dell'Esper coglione.
Curiosità
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Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse ti incuriosisce sapere com'è dormire coi pesci? |
- Il bardo è cucchiaio.
- Tellah muore. Ah, l'avevo già detto?
- Per quanto possa cadere in precipizi, essere pietrificato o inghiottito da un mostro marino, nessuno muore per davvero. Tranne Tellah, ovviamente.
- Il famoso stratagemma del "boss finale che sbuca fuori all'ultimo secondo", ripreso sia in Final Fantasy VIII[6] che in Final Fantasy IX, è stato insignito del premio Christopher Paolini nella categoria Peggior colpo di scena.
