Montagna

Da Nonciclopedia, l'enciclopedia liberamente ispirata all'Osservatore Romano.
(Rimpallato da Monte)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca


L'etimologia della parola montagna è incerta ma si sa con certezza che venne usata per la prima volta da un tizio in un epoca remota che disse al suo vicino di casa che gli aveva appena rovinato un cespuglio di geranei: "Sei una montagna di merda!!!". Da questo episodio biblico la parola "montagna" venne associata a qualcosa di grosso e alto, la parola "merda" a qualcos'altro.

Tipico esempio di montagna della categoria Alpi.

La montagna in senso figurato

Come si accenna nel paragrafo precedente "montagna" dà subito l'idea di qualcosa di enorme, di abbondante. Per questo il termine viene usato in senso figurato per indicare qualsiasi cosa, spesso con espressioni decisamente ridicole. Si noti che i giovani tendono a sostituire "montagna" con "monte", termine che non solo è più corto (dunque alla portata anche della gioventù moderna) ma inoltre fa più figo.

Un cartello che vi segnala che potete imbattervi in bovini al pascolo

La montagna in senso stretto

Da quando il tizio, nell'epoca remota, usò "montagna" per spiegare gentilmente al vicino di casa che non era solo una merdina secca, nemmeno un ballino di concime e neppure una compostiera industriale, ma proprio e per davvero una ragguardevole quantità di escremento accumulato, il termine cominciò a indicare anche quegli enormi ammassi rocciosi spesso ricoperti di terra e alberi, che noi siamo abituati a chiamare montagne. E siccome ancora nessuno oggigiorno ha trovato un nome migliore, queste continuano a chiamarsi così. Però, se ben ci pensate, sarebbe proprio auspicabile trovare un nome più decente per le montagne... montagna... montagna... non suona male anche a voi? Un nome un po' ridicolo. Io proporrei "Ammassoroccioso" oppure "Wuthering Heights" oppure "Altaroccia"...

Tramonto: se avete scattato questa foto da una cima accanto e non avete dove dormire allora probabilmente siete nella merda, auguri.

A che servono le montagne?

A nulla. L'uomo™ è spuntato sulla Terra e se l'è trovate già pronte nel mezzo. Anzi, a dirla tutta le montagne rompono anche un po' le balle, pensate a chi doveva andare a trovare la ganza a dorso di ciuco (lui, non la ganza) che abitava al di la delle montagne... È vero che un pelo di ganza tira più di un carro di buoi... però caspita dopo un po' di volte che passi le Ande a dorso di ciuco uno rivaluta anche l'importanza dell'atto sessuale... Pensate ad Annibale che dovette passare le Alpi, poverino... Pensate ai pellegrini che non avevano il SUV e nemmeno la porche e dovevano valicare i passi alpini a piedi o se andava bene a dorso del solito ciuco (quello di prima: un ciuco solo serviva una regione intera)... Infatti, appena l'uomo™ si accorse che le montagne gli rompevano solo le balle e appena acquisita la necessaria conoscenza per cercare di abbatterle, ha cominciato la sua opera in questo senso. Al giorno d'oggi non ci è ancora riuscito completamente ma di questo passo presto trionferà, finalmente.

Le poche utilità

Le montagne non servono a nulla, è vero, ma anche no. Infatti se proprio andiamo a fondo forse qualche utilità qua e la si trova. Servono ad esempio a non farci vedere quanto brutti sono i francesi, essendo una catena di montagne al confine tra Italia e Francia. Servono altresì a non far venire giù troppi tedeschi, sennò si rischia di contaminare le razze e qualcuno di loro non sarebbe d'accordo. A volte, quando il tempo in Europa è schifoso, servono per pararci dalle nubi temporalesche e dare lavoro ai signori in giacchetta che alla televisione ci parlano del tempo, facendo finta di poterlo prevedere. Ma da qualche anno a questa parte annoverano anche un'altra utilità: servono a far divertire quei pazzi furiosi che ci vanno su a camminare o peggio scalare.

Usufruire della montagna

È sempre preferibile andare al centro commerciale la domenica, troverete svaghi e aria condizionata. Ma se proprio volete provare qualcosa di diverso potreste decidere di andare in montagna. In questo caso vi sarà utile cominciare a distinguere le tipologie di montagna, così da andarci almeno un po' preparati (ma anche no) e ridurre così il rischio che la vostra domenica finisca in tragedia. Vediamo allora insieme le tipologie:

Le colline

A camminare in collina puoi andarci anche tu. I percorsi sono di una semplicità inaudita, spesso strade sterrate larghe e dotate di cartelli, inoltre con tutta probabilità non sarete mai più lontani di 200 metri da un bar dove vi aspetta una bella birra fresca. Generalmente il dislivello per una camminata in collina non supera i 100 metri e l'altezza totale delle colline non supera i 300 metri, dai potresti anche farcela.

Se vedete il vostro compagno così allora probabilmente siete nella merda, auguri.

Appennini

In Italia ne abbiamo un ballino, anzi diciamo che abbiamo una montagna d'appennini... Questi partono più o meno dalla Liguria e finiscono più o meno in Calabria. A camminare su queste montagne puoi andare anche tu, eventualmente anche tua sorella ma solo se è abituata, mentre tua madre sarà meglio che resti in collina o a casa in poltrona. Già per organizzare una girata sugli Appennini è consigliabile una bella cartografia IGM 1:25000, ma attenzione non basta comprarla, bisognerebbe anche saperla leggere. Difficoltà particolari non ce ne sono a meno che non ci andiate con 3 metri di neve d'inverno. I sentieri non saranno più larghi come strade ma comunque comodi; se in collina potevate andarci anche con le infradito o le superga, qui dotatevi almeno di un paio di scarponcini da trekkinghe.

Alpi

In Italia ne abbiamo un pochine in Toscana, chiamate alpi Apuane, e il resto al nord, messe li dal Creatore a dividere la nostra beneamata penisola dal resto d'Europa. A camminare sulle Alpi potresti andarci anche tu, se tu fossi almeno un po' sportivo, mentre è altamente sconsigliato per tua sorella. Tua madre non ci deve nemmeno pensare, nemmeno deve sapere che esistono. Le difficoltà su montagne di questo tipo aumentano del millemila per cento, specie con condizioni meteo avverse come pioggia, nebbia o peggio neve. È indispensabile una cartografia e altrettanto indispensabile saperla leggere bene. Sarebbe il caso che tu ti procurassi almeno un paio di scarponi decenti invece di quelli presi al supermercato scontati del 98%. Consiglierei anche un vestiario adatto: jeans e camicetta vi daranno solo problemi...

Parte alta delle Alpi, le cime

Ogni montagna ha una cima, per bassa e pidocchiosa che sia... le Alpi dunque non sono da meno, l'unica differenza è che generalmente non sono pidocchiose né tantomeno basse. Ci sono tanti percorsi trekking che puoi fare anche tu e che non prevedono le cime tempestose, ma perché, perché vuoi arrivare proprio fino in vetta? Chi te lo fa fare?? Sulle vette tu non ci puoi arrivare a meno che tu non abbia approfondita conoscenza e spesso la necessaria attrezzatura. Tua sorella ovviamente non può proprio andarci e tua madre, visto che non sa che esistono le Alpi di conseguenza per lei non esistono nemmeno le cime quindi siamo a posto. Quando si comincia a parlare di 3500, 4000 metri sul livello del mare le cose si fanno in genere complesse... se stai leggendo questa approfondita guida alpina per imparare forse è meglio che rinunci, altrimenti se non la stai leggendo ma in questo momento stai scalando il K2 allora significa che già sai fare 'ste cose, complimenti... Nondimeno la parte alta delle montagne in genere offre spunti di suicidio (anche collettivo) come una via ferrata, una parete da scalare, un sentiero esposto, un ghiacciaio, un precipizio, una grotta, un canalone, un crepaccio e chi più ne ha più ne metta; si consiglia per questo di affrontare la montagna per gradi (ma anche no).

Se vi trovate su un crinale così allora probabilmente siete nella merda, auguri ancora...

Considerazioni e consigli

La sicurezza in montagna dipende da te (siamo messi bene sisi). Cerchiamo di non incrementare il numero di lapidi di marmo recanti nomi e date lungo i sentieri, facciamolo prendendo le dovute precauzioni, usate il preservativo. Procuratevi la cartografia IGM con segnati i sentieri del CAI (che non è un'offesa ai sentieri ma sta per Club Alpino Italiano), imparate a leggerla almeno come un bimbo delle elementari leggerebbe un romazo di Pirandello. Programmate un percorso e vestitevi a seconda delle condizioni climatiche, non affrontate ad esempio la neve senza coprirvi bene, il freddo è una brutta bestia, assicurato. Fate bene il conto dei tempi: trovarsi a buio in cima alle alpi Apuane non è piacevole, assicurato. Se fa caldo abbondate con l'acqua, restare a secco al solito non è piacevole. Non è detto che tutti sappiano fare tutto, te infatti sei un esempio... Quindi non fare l'eroe e non affrontare percorsi che prevedono l'uso dell'attrezzatura se non ce l'hai o comunque percorsi che richiedono un'abilità che non puoi permetterti (poverino). Naturalmente puoi imparare, magari non ti basterà una vita per farlo ma almeno non l'avrai persa avanti tempo.

Voci correlate