Estinzione
Dicesi estinzione il tirare le cuoia di una determinata specie di organismi viventi.
Le specie estinte sono morte. Tutte! Nessuna di esse si nasconde sugli altopiani della Siberia, fra le giungle indonesiane o nel triangolo delle Bermuda. Sono morte. Punto. Fatevene una ragione!
ATTENZIONE!!! Questo articolo è un coacervo di disperazione. Nonciclopedia declina ogni responsabilità riguardanti gli effetti deleteri della lettura del seguente articolo, quali: odio profondo verso l'umanità, desiderio di morte, tentativi di riportare in vita antiche specie animali ormai scomparse, pericolose spedizioni alla ricerca dei presunti esemplari ancora esistenti, assalti ai musei di storia naturale e tutte le catastrofi che ne possono conseguire. |
Cause
Le cause di questo tragico fenomeno possono essere molteplici:
- Dimenticarsi come si scopa.
- Il repentino cambiamento dell'ambiente in cui la specie vive, come ad esempio un vulcano che si trasforma in ghiacciaio, un fiume che diventa una nuvola, rifiuti radioattivi scaricati in grandi quantità da enti locali e così via. Per dimostrare ciò, è stato condotto un esperimento in un acquario, ed è stato dimostrato che se si porta la temperatura dell'acquario a circa 2 gradi, si ottiene un cambiamento dell'ambiente e i pesci si estinguono.
- La comparsa di una specie più cazzuta che rivaleggia con quella preesistente rubandole le risorse per il sostentamento. Tipo gli zingari che scacciano i marocchini dai semafori o gli extracomunitari che soppiantano i terroni quali causa di tutti i mali in Padania.
- Rapimento alieno.
- Un estintore.
Come accorgersene
I campanelli d'allarme che avvisano il culo della specie di essere in pericolo sono due:
- La diminuzione della vitalità degli esemplari che la compongono con comparsa di sintomi preoccupanti quali asocialità, depressione, perdita dell'appetito, strano interesse per La vita in diretta.
- La riduzione del numero di esemplari
In linea di massima, si può dire che una popolazione di 5 esemplari, di cui 4 maschi e 1 femmina, in un habitat molto limitato, sono considerati i limiti al di sotto dei quali una specie corre un serio rischio di estinzione, oltre che di gang bang.
Le specie più fragili sono quelle più specializzate che occupano ristrette nicchie ecologiche, come l’Homo africans italicus di Lampedusa, minacciati dalla sempre più alta presenza dell’Homo africans africans.
All'estremo opposto troviamo invece le cosiddette specie coltellino svizzero: estremamente diffuse e adattabili, mangiano di tutto e si arrangiano come possibile. Fra queste ricordiamo: i topi, le mosche, gli scarafaggi, i napoletani, le sedie, gli zingari, i democristiani e la Pimpa. Essi non corrono alcun rischio d'estinzione a meno di eventi straordinari su scala planetaria, quali la seconda venuta di Gesù Cristo o la caduta della Luna.
Il tasso di estinzione
Il tasso di estinzione è un mustelide burocrate che si occupa di tener conto delle specie in pericolo d'estinzione e far rapporto al WWF.
È possibile avvistare questo tasso mentre se ne va in giro vestito di tutto punto, in stile contabile, con un taccuino in mano sul quale prende appunti riguardo gli ecosistemi che lo circondano.
Estinzioni di Massa
Una estinzione di massa è un periodo geologicamente breve durante il quale vi è una massiccia scomparsa di molte specie e la sopravvivenza di altre che mangeranno, berranno e balleranno sulla loro tomba.
La definizione deriva dalla prima estinzione di questo tipo mai descritta, avvenuta a Massa, in provincia di Massa Carrara. È qui che infatti si è schiantato il sasso spaziale spropositatamente grosso che ha fatto soccombere dinosauri, grifoni e unicorni rosa.
Estinzioni moderne
La maggior parte delle estinzioni avvenute in era moderna sono diretto o indiretto risultato delle azioni umane. Unanime il parere dei biologi: estinzioni ben meritate.
Se queste idiote creature si fossero evolute in modo adeguato avrebbero potuto combattere l'uomo o, quantomeno, integrarsi nella nostra società e diventare specie addomesticabili.
Evitare l'estinzione
Al contrario di quanto si possa pensare, salvarsi da questa fine orribile non è solo possibile ma esistono anche diversi metodi, fra i quali:
- Usare altre specie come scudo animale, proprio come fecero i mammiferi con i dinosauri quando piovve fuoco da cielo
- Riprodursi a più non posso: è la tattica adottata dagli africani per non estinguersi
- Avere la pellaccia dura ma così dura da proteggerti anche dalle piogge acide
- Partecipare a Ciao Darwin;
- Diventare un biologo evoluzionista per imparare a conoscere il nemico e prevenirlo;
- Diventare un ninja;
Prendersi la rivincita: resuscitare un essere estinto
La scienza moderna è da tempo al lavoro sul sogno erotico più sfrenato di ogni paleontologo: riportare in vita gli animali estinti.
All'apparenza un'impresa impossibile, finora due gruppi di scienziati ci sono riusciti: il team di John Hammond e quello con un laboratorio sull'isola Cannella. Purtroppo entrambi hanno fatto una brutta fine: uno divorato dalle sue creature e l'altro, prima sconquassato un certo esperimento genetico ribelle e poi raso al suolo da un vulcano. In definitiva, mai scordare la massima di Dean Winchester: Ciò che è morto deve restare morto!
Curiosità
- Il 99,9% delle specie mai esistite sulla terra sono estinte. E poi dicono che uno si abbandona al pessimismo.
- Recenti studi dimostrano che l'essere più resistente all'estinzione in assoluto è il mutuo[2].
- Nel film Jurassic Park, per sbaglio, i dinosauri sono stati davvero riportati in vita.
Note
- ^ Se non la cogli abbeverati alla fontana della conoscenza.
- ^ Seguito a ruota dalle zanzare.
Collegamenti esterni
Voci estinte