Digimon

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I Digimon, in tutta la loro originalità.
« All'attacco Pikachu!!! »
(Padre Pio lancia il suo Digimon in battaglia)
« Chiunque di loro vinca, noi perdiamo... »
(Qualcuno su guerra tra Pokémon e Digimon)
« Come cazzo fa un porcellino d'india a digievolvere in un angelo? »
(Bambino confuso sui Digimon)
« ...digi-evolveeee...! »
(Digimon su ogni cosa)

I Digimon sono degli invasori alieni in grado di attaccare la rete telematica mondiale; generalmente si tratta di bot allo stadio terminale, ed è possibile avvistarli sui famigerati binari di Boscotrecase, dove spesso vanno a terminare in modo miserabile la loro vita. Sono da secoli impegnati in una difficile guerra contro i Pokémon per il dominio del mondo e perciò come i loro simili si servono di anime e manga. Sono in grado di evolversi per diventare più potenti, ma ultimamente è stato posto un grande limite all'attività di questi esseri tanto che ora vengono usati come carburante per la locomotiva fantasma di Final Fantasy VIII, il Doomtrain. Da ricordare inoltre che ogni Digimon ha un suo corrispondente Pokemon uguale in tutto e per tutto.

Una blatta virtuale, o "Digimon".

Le serie animate

Le sei serie animate dei Digimon giunte in Italia hanno come unico scopo quello di costringere un gruppo di ragazzini a salvare il mondo digitale dalla distruzione a opera di qualche Digimon impazzito. È interessante notare che quando un essere digitale muore si dissolve in una miriade di dati, quindi se ne viene ammazzato uno non ci si deve nemmeno preoccupare di far sparire il cadavere. Inoltre ogni serie è peggio della precedente.

Un Digimon incazzato.

Prima serie: Digimon Adventure

Un gruppo di bambocci sfigati viene rapito mentre si trovano al campo estivo "Auschwitz" e spedito a Digiworld, un mondo digitale che è la fusione tra Matrix e Internet; sfortunatamente per loro a quei tempi l'ADSL non era ancora molto diffuso, così dovranno salvare questo luogo ameno da Satana, Elvis Presley, Dracula, la quadriglia della morte formata da Godzilla, Pinocchio, Joker e il Drago Shenron e dal protagonista del famoso RPG "Schermo Blu della Morte", un solido geometrico chiamato Apocalymon. In mezzo a tutto questo spasso avremo le crisi isteriche di Mimi, quelle esistenziali di Sora, il pessimismo da soap opera di Joe, l'idiozia totale di Tai e la morte di un paio di Digimon loro amici, troppo disgraziati per vivere.

Seconda serie: Digimon Adventure 02

L'ambientazione è la stessa della serie precedente e anche alcuni personaggi lo sono, anche se i ruoli principali appartengono a degli individui ancora più coglioni dei precedenti; tanto per dirne una Davis, il nuovo leader, si è meritato a pieni voti il primo premio come miglior deficiente del secolo, premio che consiste in un paio di calci rotanti. Stavolta il mondo digitale finisce prima sotto il controllo di un neonazista postmoderno chiamato Imperatore Digimon che si mette a dominarli servendosi di anelli e obelischi prelevati dal mondo di Yu-Gi-Oh! mentre c'erano i saldi, poi di una mummia e di una strega che, dopo la caduta dell'Imperatore, sfruttano gli obelischi per collegare il mondo digitale a quello reale. Infine c'è un tale, Yukio Oikawa, che pur di andare a Digiworld si fa possedere (in tutti i sensi) da Myotismon e poi muore da pirla per salvare il mondo digitale. È doppiamente pirla perché è stato lui a creare il mondo digitale, insieme al padre di un certo Cody; quest'ultimo era uno sbirro che morì per salvare un ministro, ma visti i presupposti si pensa che il vero obiettivo dei killer fosse lui.

Terza serie: Digimon Tamers

Momento clou della terza serie. Beelzemon ha appena scoperto che Megidramon ha inghiottito una delle sue amate pistolone a canne mozze della D&G: tenta quindi di fargliela vomitare tramite una complessa operazione maxillofacciale.

Qui le cose si fanno un po' più interessanti: infatti per i protagonisti di questa serie i Digimon non sono altro che quello che dovrebbero essere: un gioco di carte e un Anime. Peccato che invece i mostri digitali esistano veramente e Takato, il nuovo leader, se ne accorge quando un Digimon esce dal suo block-notes. Quasi contemporaneamente i mostri cattivi iniziano a devastare Tokyo e sarà compito di questi nuovi disgraziati fermarli usando le carte dei Digimon un po' come se si trattasse di Yu-Gi-Oh. Poi andranno a Digiworld per fermare un programma antivirus che ha finalmente capito che questi esserini sono dannosi per gli esseri umani, e aiutati dall'incarnazione Digimon di Till Lindemann naturalmente riusciranno nel loro intento. Takato vincerà poi il premio "Jessica Fletcher" per la capacità di portare sfiga a chiunque gli stia vicino; questo fatto lo porterà più volte, da buon emo, vicino alla soglia del suicidio. A differenza delle serie precedenti, i Digiprescelti non rendono più potenti i loro beniamini coi buoni sentimenti ma fondendosi con loro, facendo il verso alle ultime due serie di Dragon Ball.

Quarta serie: Digimon Frontier

Questo è un Digimon travestito come un abitante del nostro pianeta.

Digimon Frontier è la quarta serie di Digimon. Ci sono alcuni cambiamenti radicali rispetto alle precedenti tre serie in quanto in Digimon Frontier sono i DigiPrescelti a evolvere con l'aiuto dei loro DigiSpiriti, e non i Digimon che li accompagnano. La porta per entrare nel mondo digitale è dopo le scale di una stazione della metropolitana, e qui i bambini Digiprescelti sono guidati da Takuya. Questa serie è ancora più incasinata delle precedenti: ci sono esseri malvagi e maniaci sessuali praticamente ovunque, e l'obiettivo finale dei cinque disgraziati è sconfiggere Lucemon, una specie di Digimon angelo creato dai mangaka semplicemente ispirandosi a Robocop; o forse no, perché alla fine viene ovviamente sconfitto dalla forza dell'amore. Ah, lo spaccaballe Kouji ha un fratello gemello, Koichi, che all'atto di scendere le scale del metrò inciampa e muore, sorbendosi così la serie sotto forma di fantasma; ovviamente alla fine resuscita.

Quinta serie: Digimon Savers

Grazie a Dio questa parte non è ancora giunta tra noi. L'apocalisse nel nostro bel paese è fissata per il 2012.

Sesta serie: Digimon Xros Wars (Fiusgion Battolz in Italia)

Questa volta, siccome digievolversi dopo un po' diventa noioso, i cari mostriciattoli si fondono tra loro come gli ovetti di cioccolato sotto il sole, e ovviamente così possono fare delle mega-ammucchiate. Il leader è Taiki, accompagnato dal Digimon Shoutmon, che vuole diventare il Re dei PiratiDigimon. Il nemico questa volta è l'Esercito Viagra, capeggiato da Bagramon, e i Blue Flare, comandati da Kiriha; tutti cercano i frammenti della Corona del Codice, con cui ovviamente si può controllare il mondo, che qualche incauto aveva rotto facendola cadere a terra. Alla fine Shoutmon decide che comunque digievolvere non era poi una così cattiva idea.

Nella seconda parte della serie, il protagonista è Tagiru, che gioca a fare il cacciatore di Digimon nel Digiquartz, dove trova Gumdramon. Riescono a sconfiggere il nemico, Quartzmon, con l'aiuto di tutti i leader delle serie precedenti.

Seconda serie e mezzo: Digimon Adventure tri

Esalogia cinematografica che ci racconta cosa è successo ai tizi della prima serie dopo la fine della seconda. Completa di fanservice spicciolo, totale dimenticanza dei mocciosi di 02 che comporta buchi nella trama, e buttare quanta più carne al fuoco in termini di misteri che al confronto Lost ha un finale perfetto.

Settima serie: Appli Monsters

Ebbene sì, esistono dei Digimon OGM nascosti dentro alle app dell'iPhone. E ci hanno fatto una serie intera.

Seconda serie e tre quarti: Digimon Last Evolution Kizuna

Sequel del sequel del sequel della prima serie, stavolta vede Tai scoprire che i Digimon stanno per scadere in quanto lui e tutti gli altri sono troppo grandi per stare ancora a giocare con i mostri. Ne segue una lotta contro il tempo contro un Digimon mezzo pazzo che si chiude con Agumon e Gabumon che diventano personaggi di Le bizzarre avventure di JoJo versione furry per poi doversene andare in mezzo a un mare di lacrime. Tutto molto bello se non fosse che il finale della seconda serie ci aveva detto che nel 2027 tutti avranno un Digimon senza problemi[citazione necessaria], lasciandoci solo la domanda di cosa sia successo nei 17 anni tra il finale di questo film e l'epilogo succitato.

Ottava (?) serie: Digimon Adventure:[1]

Un gruppo di bambocci sfigati viene rapito mentre si trovano al campo estivo "Auschwitz" e spedito a Digiworld, un mondo dig... aspetta, non abbiamo già visto questa storia? Ebbene sì, anche i Digimon si sono piegati alla piaga del reboot. La serie però prende presto una piega più da Dragon Ball Super, con introduzione gratuita di nuovi Digimon ed evoluzioni alternative senza alcun criterio.

Personaggi

Ecco tutti i digiprescelti, più qualche altro cazzaro messo lì per finire la pagina.

Prima serie

  • Tai: è l'archetipo dei protagonisti degli anime giapponesi: è il leader dei digiprescelti, il più pirla e l'unico normale.
  • Matt: pur essendo il bello del gruppo, ha seri problemi mentali a causa del fratello psicopatico-scemo della prima serie e del fatto che vorrebbe essere lui il capo gruppo, ma come detto prima è troppo psicolabile per esserlo. Parliamoci chiaro, chi si sceglierebbe quel pirla di Tai come rivale?
  • Sora: praticamente Tai al femminile. Nella prima serie è un calciatore (si vede dalle gambe) ma poi nella seconda serie si trasforma nelle versione femminile di Roger Federer. È un po' mignotta, specie in alcuni momenti della prima serie.
  • Mimi: contrappunto a luci rosse delle prima serie. Ragazza con seri problemi mentali, è talmente idiota che pure il digianalyzer la crede un losco Digimon. È un po' mignotta anche lei, a momenti anche più di Sora.
  • Izzy: Malato di nanismo, è alto 1.00 metro e basta centimetri; gioca sempre con il suo computerino per bimbi nani, con cui scoprirà però l'improbabilità del funzionamento di Digiworld.
  • Joe: è il cesso della prima serie. Nessuno se lo caga e allora lui ci rimane male e piange.
  • T.K.: fratello di Matt. Nella prima serie è uno scassa balle professionista, ma poi nella seconda diventa un grandissimo playboy.
  • Kari: sorella di Tai. È un po' meno deficiente del fratello, nella seconda serie ha l'onore di essere la mignotta di turno. È quella che arriva a metà serie.

Digibestiacce annesse rispettivamente

  • Agumon: un Digimon straiper raccomandato. È infatti sempre il primo a digievolvere ad uno stadio più cazzuto quando la situazione lo richiede, così può sfottere tutti gli altri che sono rimasti indietro.
  • Gabumon: un Digimon che dice di essersi fatto da sé. Dopotutto è sempre il SECONDO a digievolvere ad uno stadio più cazzuto quando la situazione lo richiede. Al livello Mega ci arriva in contemporanea con Agumon, alla facciaccia sua!
  • Biyomon: un Digimon che da pianticella si evolve in Titti versione rosa, poi in una fenice, infine in un'attivista Navajo per i diritti degli indiani d'America. È forse il Digimon più rompi maroni della serie dato il fatto che passa 17.50 minuti sui 18 della puntata a ripetere in continuazione "Sora! Sora! Sora!".
  • Palmon: un Digimon cretino per una bambina cretina. È una pianta e dice di saper fare la fotosintesi pur non sapendo di fatto cos'è... Prima evolve in un cactus gigante convinto di essere la figlia di Rocky Balboa e poi in una grande gnocca vegetale, peccato che l'efficienza in battaglia di tali figlie dei fiori sia comprovatamente ridicola.
  • Tentomon: un Digimon blatta elettronica che fa il saccente, uno degli esseri più antipatici della serie. Aggiungiamo anche "disgustosi" perché man mano che evolve si trasforma in scarafaggi sempre più grossi e vomitevoli.
  • Gomamon: un Digimon sfigato a forma di foca per un ragazzino sfigato a forma di secchione. A parte rifornire di pesce la dispensa del gruppo non fa altro se non evolversi in un tricheco col raffreddore prima e in un componente dei Metallica poi.
  • Patamon: Digimon ridicolo a misura di moccioso. Lo si credeva la più pippa di tutti gli altri per la sua incapacità a digievolvere, ma anche se lo avesse fatto cosa sarebbe mai potuto diventare una specie di pipistrello ciccione?...... Poi si è scoperto che si trasforma in un figone con le ali d'angelo che spazza via in un colpo il nemico a cui altri sei-sette colleghi avevano a malapena fatto il solletico... LA MISERIACCIA!
  • Gatomon: Digimon bastardella che all'inizio è cattiva, poi si scopre che voleva solo un po' di croccantini di marca una volta tanto e allora diventa il Digimon di Kari. La sua evoluzione è simile a quella di Patamon: una figona bionda con ali d'angelo, più forte degli altri ma anche con la quarta straripante... Il mondo è dei più piccoli, si è capito!

Seconda serie

  • Davis: è il deficiente della seconda serie. Va dietro a Kari ma non si è accorto che lei va appresso a T.K. È il leader di turno e lo sfigato.
  • Ken: è Saga di Gemini versione Digiprescelto: prima cerca di distruggere Digiworld e poi tenta di suicidarsi. Siccome è un cartone per bimbominkia, ci prova ma non ci riesce e finisce per fondere il suo Digimon con quello di Davis, facendo nascere una versione tardomedievale di John Rambo. È quello che arriva a metà serie.
  • Yolei: è una cozza pazza che più cozza e pazza non si può. Nella sua lunga carriera da digiprescelta e da esperta di riparazioni (?!) tenterà di scalare un obelisco con le mani, combattere un Digimon evoluto con uno skateboard e cercare di abbordare Mimi e Kari.
  • Cody: un normale bambino giapponese affetto da depressione e pessimismo cronici da quando è nato. Perfino gli emo sono più allegri di lui.
  • Kari: vedi sopra.
  • T.K: vedi sopra.

Terza serie

  • Takato: Tai meno maturo, è anche lui il leader. Va dietro a Jeri. Si divide con Henry la parte dello sfigato.
  • Henry: Izzy versione punk, ma con vaghe somiglianze con Matt. Ha conosciuto il suo Digimon perché l'ha fatto morire su una corsa clandestina tra Digimon su Internet.
  • Rika: fusione tra Sora e Kari seconda serie, ma con ampi sprazzi di metallarità. Si finge dura, ma a 10 anni gioca ancora con le bambole.
  • Jeri: quella che arriva a metà serie. Non fa altro che farsi possedere dal cattivo di turno per tutto il giorno.
  • Kazu e Kenta : Due pirla inutili che servono più come espedienti narrativi viventi. Uno è un bimbominkia che fa sembrare Davis un accademico, il suo Digimon è un boiler dismesso della Rex Electrolux. L'altro è la versione mongoflettica di Izzy, probabilmente pure omosessuale represso a giudicare dal suo Digimon e Digivice annesso.
  • Ryo : Il "figo" di turno, vive in realtà come accattone a Digiworld con il suo Digidrago affetto da rabbia schizofrenica, Cyberdramon. Messo in realtà come fanservice per i Nipponici, proviene dal mondo dei Digiprescelti, ma a nessuno importa.

Quarta serie

  • Takuya: nuovo leader nonché sborone della situazione. Dorme e prende fuoco senza mai pensare che potrebbe morire. Si trasforma in un piromane con la spadona;
  • Kouji: rompiballe, nonché secondo sfigato. Impara a sorridere solo in mezzo a un pianeta mezzo mangiucchiato e a digiprofughi dimostrando per altro incestuosi interessi di natura sessuale per il gemello tenebroso (vedi sotto). Si trasforma nella fusione di Lassie e Scooby Doo;
  • J.P: sfigato della situazione, va dietro a Zoe ma è troppo insetto e lardoso per attirare la lasciva di turno. Si trasforma nella zanzara della pubblicità del raid versione metallara;
  • Zoe: femmina-a-cui-vanno-dietro-tutti della serie. Ha lo strano hobby di parlare inglese a un gruppo di illetterati che dimostra già scarsa comprensione del giapponese, propria lingua madre. Si trasforma in una mignotta alata di alta borgata;
  • Tommy: moccioso della situazione, piange e si tira il cappello ogni 36 minuti netti. Gli altri lo portano dietro come dispensa di Digispirit, per le sue doti di frigorifero e forse come scorta di cibo, insieme ai 2 Digiscarabocchi che li accolgono a Digilandia. Si trasforma in una fusione tra un fior di latte e Topolino;
  • Koichi: gemello mezzo morto di Kouji. Sa di essersi rotto l'osso del collo solo alla fine, rivelandosi lo sfigato che da cattivo diventa buono (essendo cioè quello che entra a metà serie) e si sacrifica pure. Si trasforma in Simba nel suo periodo depresso.

Quinta serie

  • Masaru: cazzone a cui il padre ha rimosso i neuroni in un esperimento prima di abbandonare la famiglia. Tutti i nemici, avendo pietà di lui, gli lasciano credere di poter vincere solo volendolo dopo aver visto che nella sua vita non c'è altro. Non si capisce perché sia ancora vivo, essendo il suo Digimon un tritarifiuti ambulante.
  • Touma: snob aristocratico che passa la serie a dare ordini e a mostrare la propria onnipotenza, probabilmente per il senso di colpa nell'aver assassinato la madre con i suoi capricci. Il suo ego crolla quando vede che a Masaru non importa niente della propria condizione, quindi prova ad adottare le sue illusioni. Ha dovuto cercare un Digimon abbastanza servile da accompagnarlo.
  • Yoshino: unica protagonista non sfruttata in lavori minorili, passa gli episodi a ostentare la propria incapacità con l'aiuto del suo Digimon, la cui specialità è andare in fumo come maria. Ha complessi di inferiorità verso la madre, le sorelle, i suoi colleghi, il suo Digimon e sé stessa.
  • Ikuto: aborigeno ingenuo scappato a Digiworld dai genitori, scienziati pazzi. Unico caso in cui è il Digimon a farlo combattere, avendolo convinto di essere un Digimon Punk di tipo Isterico e livello Primitivo, la cui arma è la Verga Boomerang che usa in assenza di suoi simili.
  • Miki&Megumi: mascotte dell'azienda "DATS" (Disperati Abbandonati Trattati per lo Sfruttamento). Il loro compito è dimostrare agli altri che c'è chi sta peggio di loro, oltre a dare la voce a navigatori satellitari e giocare a scacchi sul computer.
  • Satsuma: tiranno sfruttatore che manda minorenni in missioni suicide, destinate a fallire per l'impietosirsi di fronte a Masaru. Infatti, a metà serie, il governo gli toglie i fondi per l'azienda. Ha uno dei Digimon più potenti in assoluto, ma le sue tendenze suicide, simpatiche a Satsuma, gli hanno permesso una sola battaglia.
  • Yushima: vecchietto con una forza sovrumana, precedente sfruttatore alla DATS. Compare per dare consigli insensati o risolvere la situazione le poche volte che Masaru non suscita compassione. Pensa che sia perennemente carnevale e fa il vagabondo da quando è stato licenziato per aver parlato del suo lavoro bevendo sakè. Il suo Digimon si vergogna tanto di lui da rinchiudersi spesso nel proprio guscio.
  • Susumu: padre irresponsabile di Masaru, quando non ha più potuto usarlo per i suoi esperimenti perché fuggito di casa, ha usato se stesso per fondersi con un Digimon, si pensa per insoddisfazione sessuale. Eppure, il suo corpo è stato riciclato dal dio digitale, evidentemente così infatuato dagli uomini da volerli sterminare per non pensarci.
  • Kurata (mica tanto): il classico maniaco della conquista del mondo vendicativo e spietato. La sua tendenza a rilasciare muco lo obbliga a creare robot per non stare da solo. Ibrida altri narcisisti perché ha paura sia degli uomini che dei Digimon ed è particolarmente masochista, come si capisce quando scompare per essersi bombardato da solo.

Settima serie

  • Haru: nonostante abbia 13 anni, ha mantenuto la voce bianca da quando ha inibito i propri ormoni per piacere al compagno di classe Yuujin. A questo scopo, ha annullato la sua personalità per concentrarsi solo su di lui, finendo per avere un Appmon che deve cercargli degli interessi su internet, non essendo lui in grado di sceglierli da solo. Infatti ha passato i momenti di vita in cui non si è dato a Yuujin esclusivamente a leggere romanzi. Suo nonno potrebbe essere la causa dei suoi problemi, essendo un nerd che non ha altro da fare se non registrare le proprie urla stridule.
  • Eri: pornobimba che pubblicizza il nemico, Leviathan, in una rete di prostituzione. Passa le giornate a minacciare chi non l'ha pagata e di coinvolgere Torajiro nei suoi affari, per le manie di protagonismo condivise. Ingaggiata dal proprio Appmon, che non ha altre funzioni nella serie se non dire "vasino", per dare piacere a tutti, i suoi problemi derivano dall'abbandono da parte dei genitori, che l'hanno costretta alla sua professione.
  • Asuka Torajiro: autosoprannominatosi "Telatiri", il suo desiderio era di far vedere in rete a quanto possono arrivare i suoi livelli di bimbominkia, finché in un video non ha deciso di dire ogni volta che deve respirare: "Lo farò? Non lo farò?" e alla fine non c'è più riuscito. Il padre gli ha dato il suo nome perché intende asservirlo per tutta la vita alla cerimonia del , dandogli traumi talmente grandi da rendergli indispensabile un Appmon con ancora meno capacità decisionale di lui che lo idoli.
  • Rei: in giapponese, il suo nome significa "zero", il miglior complimento viste le caratteristiche degli altri personaggi. Infatti non ha famiglia, parla solo autohackerandosi e passa la sua esistenza a decriptare le informazioni dei servizi segreti alla ricerca del suo amico immaginario, che crede suo fratello. Sembra che viva mandando in tilt distributori di succhi di frutta. Si crede che la sua ossessione sia un esperimento di hackeraggio umano del suo Appmon.
  • Yuujin: unico personaggio con un minimo di serietà, ma solo perché è un robot controllato da quella che chiama madre, che voleva un giocattolo sessuale superdotato e uno strumento per stalkerare la gente. La sua funzione primaria è stata talmente perfezionata da attrarre anche il suo compagno di classe Haru, nonché farsi succhiare dal proprio Appmon, che perde facilmente il controllo ormonale.
  • Leviathan: stalker immaginario che tutti temono senza averlo mai visto, tant'è che il suo nome è un consiglio per tutti quelli che se la fanno sotto. Chi ha sparso la voce sulla sua esistenza, un terrorista maniaco del Grande Fratello, dichiara che manipoli i sistemi informatici per far fare alla gente azioni ridicole, gentile scusante alla demenza che caratterizza quasi ogni persona nella serie.

Digimon famosi

Metallaro travestito da Digimon, o Digimon metallaro.

Curiosità

L'abuso della sezione «Curiosità» è consigliato dalle linee guida di Nonciclopedia.

Però è meglio se certe curiosità te le tieni pe' ttìa... o forse vuoi veder crescere le margherite dalla parte delle radici?

  • I Digimon praticano riti satanici.
  • I Digimon interferiscono con i cellulari.
  • Tai è gay e si fa Matt. Non è vero, ma ora molte fungirl sono morte suicide.
  • Tra i numerosi candidati all'ambito prossimo posto di anticristo almeno una decina di essi sono Digimon.
  • I Digimon hanno richieste di sistema elevate, quindi per evocarne uno è consigliato l'utilizzo di Linux o Mac. Si sconsiglia l'uso di Windows poiché potrebbe crashare da un momento all'altro e far sparire tutto quell'ammasso di 0 e 1 e le quelle robe putrefatte altamente esplosive che i poveri mortali chiamano "schede madri ASRock" . Richiedono 1024 GB di HD libero (preferibilmente SSD), 128 GB di ram XDR3, 12 GB GXDR5 di scheda video.
  • Sora e Tai si amano alla follia e stanno per mettersi insieme... ma Sora ama Matt.
  • Pur avendo modi di fare da Barbie, Mimi è fissata prima col secchione Joe e poi col mago dei computer Izzy.
  • Ogni digiprescelto ha un figlio identico a lui. Clonazione?
  • Devimon e Myotismon non sono altro che fanatici di Batman.
  • Il 95% dei digiprescelti porta i guanti perché il creatore dei Digimon non sa disegnare le unghie.
  • I digiprescelti non si cambiano mai i vestiti durante la serie.
  • Il leader di turno ha sempre una maschera da sub in testa, probabilmente anche dei capelli sparati e un Digimon con un potere legato al fuoco.
  • Prima di usare una mossa i Digimon devono per forza dirne il nome, come in ogni shonen di combattimento del cazzo che si rispetti.
  • Nel film dei Digimon compaiono dei monaci buddisti davanti a un pc.

Note

  1. ^ Il titolo si chiude con un due punti sospeso nel vuoto. Non chiedete perché