Elvis Presley

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Elvis Aaron Presley (1935 - ?) - alias "Il Re del Rock'n'Roll™" - è il santo protettore dell'America assieme a Fonzie e al fucile a canne mozze. Sant'Elvis cade il 16 agosto, giorno in cui migliaia di Americani vanno in pellegrinaggio a Memphis, presso la casa del Santo. La liturgia prevede di vestirsi come il "Re" nel suo stadio terminale; le celebrazioni sono vietate a tutti quelli sotto il quintale.

Vita, morte (?) e miracoli del Re

Nota: tutti i dialoghi seguenti sono stati estrapolati da interviste postume a Elvis.

L'infanzia

Elvis è vivo? Una delle due foto è falsa.

Elvis nasce l'8 gennaio 1935. I suoi genitori sono brokers finanziari falliti (a causa di un'azzardata speculazione sui B.O.T. dell'isola di Pasqua) riciclatisi nell'unico lavoro adatto alle loro vere capacità: zappare la terra. Il piccolo Elvis li aiuta come può: tira l'aratro, raccoglie il cotone (maledetto Lincoln e le sue liberalizzazioni!), e nel tempo libero va a Messa per tentare razionalmente di migliorare i raccolti. Insomma, un redneck coi fiocchi. Ma è dispettoso come una scimmia: già a sette anni frega idea e ritmo per una canzone di Natale a un compagno negro. Un vizio che si porterà dietro per parecchio tempo, purtroppo.

Nel 1948 la famiglia si trasferisce a Memphis; Elvis, preso il diploma, vuole mettere a frutto le lezioni di chitarra degli anni precedenti. Entusiasta, si presenta alla Sun Records[1] e viene subito assunto: come camionista.

Elvis from Memphis: il periodo alla Sun Records

Il primo camion di Elvis.

"Se potessi trovare un bianco che canta come un nero..." All'inizio del 1954 il boss della Sun Records, Sam Phillips, ha un chiodo fisso: entrare nel mercato dei bianchi evitando i problemi logistici legati a un cantante nero. Organizzare tournée miste (musicisti bianchi/cantanti neri e viceversa) è un incubo: tra bagni separati, camerini separati, droghe separate, groupies separate, palchi separati e applausi separati, alla fine i costi sono sempre il doppio. "Ma perché non sono nato in Germania 20 anni prima?" è solito lamentarsi il vecchio Sam.

E così sul portone della Sun Records, il 9 marzo 1954, appare il leggendario annuncio:

"A.A.A. Cercasi bianco che canta come negro. Astenersi negri e perditempo".

La caccia è partita, ma nessuno degli aspiranti convince del tutto Sam; tutti si rivelano essere irrimedibilmente stonati, o anche peggio: irrimediabilmente negri.

Finché si presenta alla Sun il giovane camionista: Phillips aveva infatti ordinato la collezione completa dei 60 babbuini in ceramica[2] della Hobby&Work. Col primo babbuino caricato sulla schiena, Elvis entra in ascensore, si perde e ci rimane mezz'ora ("C'erano solo tasti coi numeri, là dentro!" ricorderà poi[3]) finché Sam, insospettito da certi lamenti, lo libera ("E come facevo a uscire?! Non c'era la maniglia, là dentro!" si spiega Elvis[4]). Com'è, come non è, Sam rimane colpito dal talento artistico del giovane - che nel frattempo è stramazzato al suolo - tanto da proporgli di entrare nella sua scuderia. Un rantolo alla gnnnh è la risposta.

Nei due anni seguenti Elvis, con il suo camion, gira l'America a fare concerti e a cercare di piazzare i 59 babbuini avanzati, finché una sera del 1955 l'impresario circense Colonnello Tom Parker assiste a una sua esibizione. Il Colonnello ha un curriculum coi controcazzi; tra i suoi clienti più famosi, per dire, c'erano:

  • L'uomo con la testa a forma di tegola
  • Il nano più alto del mondo™ (1 metro e 80 di nano)
  • E la clamorosa Donna barbuta vittima di alopecia™ - Venghino, siori e siore, venghino a vedere i peli scomparsi[5]!
Ti farò un'offerta che non potrai rifiutare...

Il Colonnello sta cercando un cantante per il nuovo genere musicale, il rock'n'roll. Alla fine del concerto, avvicina il giuovane proponendogli di entrare nella sua scuderia:

Elvis : Potrò fare ancora il camionista? Mia mamma mi dice sempre: "Chi lascia la via vecchia per la nuova, muore atrocemente". A proposito, vuole un babbuino in ceramica?

Colonnello Parker : Cosa? No. Ehi, pensa a due cose: all'Arte! Alla gloria!
E. : $ì! L'Arte! Mi hai convinto!

Il Colonnello diventa così il suo agente; il contratto di Elvis è lapidario: Finché morte non ci separi, con una piccola nota a margine: Ma se muoio prima io il mio agente non si separerà da me - o almeno, non dai miei soldi. Elvis firma tutto.

Still Elvis from Memphis

Dopo qualche mese il lavoro di Elvis in sala di incisione è finito, l'uscita del suo primo 45 giri è fissata per l'estate. L'unico inconveniente riguarda i diritti d'autore:

Immagine dal DVD "Elvis live in Gotham City".
Colonnello Parker : Ah Elvis, non so se te l'avevo detto, ma le tue canzoni sono delle cover.
Elvis : Cosa?! Vuoi dirmi che non le ho scritte io?!
C. P. : Già.
E. : E adesso? Non posso mica far fuori gli autori originali!
C. P. : Mmmh...

Due settimane dopo, l'autore del primo pezzo[6] si smalta contro un camion azzurro che trasporta babbuini in ceramica. Una disgraziata coincidenza, senza dubbio. L'autore di Tutti Frutti è invece Little Richard. Elvis è in viaggio per per sistemare la faccenda, quando si ricorda dell'orientamento sessuale di Riccardino. Come si diceva in quegli anni di politicamente corretto imperante, Riccardino è infatti diversamente pisellante. Per il conservatore Elvis è un colpo tremendo, le sue radici cristiane riemergono di colpo. "Non era più questione di concorrenza, si trattava di salvare un peccatore dalle fiamme dell'inferno!", ricorderà poi. Così, un pistolotto oggi, un sermone domani, un clistere a tradimento di acqua santa dopodomani, l'indottrinamento procede, ma con un inconveniente: L.R. rimane gay, ma passa al lato appannato della forza. In tre mesi, ha già compiuto per intero il percorso sogno di ogni ciellino:

  1. Boyscout
  2. Papa-boy
  3. Boy-George
  4. Ciellino
  5. Ciellino d'assalto mod. T-38
  6. Tonaca (matr. n° 0763819)

Fattosi frate col nome di Don Drumming, entra in monastero e ci rimane per anni. Nel marzo 1956 esce il singolo, con un successo senza precedenti. Elvis è ovunque: concerti, programmi TV in prima serata, pubblicità, manga, manifesti elettorali per le primarie del PD.

Un altro rivale, Jerry Lee Lewis, viene sistemato col trucco più vecchio del libro:

Il cuccaggio avviene, ma per vincere i 100 $ bisogna concludere. Vista la sconvenienza di certi rapporti pre-matrimoniali, si sposa direttamente la cugina. L'incestuoso Jerry vince la scommessa, ma appena si viene a sapere del matrimonio, la sua carriera è rovinata per sempre. Jerry si rifarà una vita da cantante country negli stati del Sud, dove la gente non dà peso a queste sottigliezze in amore.

Insomma, dopo lungo penare, Elvis diventa finalmente il Re del Rock'n'Roll. Anche perché nel frattempo Buddy Holly si è schiantato con l'aereo.

Sì, è vero, tra i possibili rivali al trono manca Chuck Berry.

Ma vabbé, Chuck Berry era negro.

« God bless America! »
(Elvis sulla carriera di Chuck Berry.)

Elvis l'attore

« Giuro che diventerò più grande di Marlon Brando! »
(Promessa mantenuta: 180 kg a 175.)

Nel 1958, all'apice del successo, Elvis si ritrova tra la posta una strana cartolina.

Elvis mette a frutto l'addestramento. Gnam!
« È la cartolina del Servizio Militare! Ma non ero stato riformato come "non gustante"? »

Morale: il povero Elvis si fa due anni di militare in Germania Ovest. La Germania, comunque, finisce col piacergli così tanto che il 13 agosto 1961 tiene un concerto memorabile nella zona Ovest di Berlino. In chiusura, Elvis pronuncia la leggendaria frase:

« E domani, concertone a Berlino Est! »

Nella notte i sovietici, entusiasti, tirano su 30 Km di muro.

Al ritorno dalla naja, Elvis è pronto a tornare in pista. E anche il suo manager, purtroppo.

Colonnello Parker : Ho in mente grandi cose per te! Il tuo futuro è nel cinema!
Elvis : Wow, il cinema! Vincerò l'Oscar!
C.P. : Tzè, quello al massimo lo vinci se impari a fare il costumista! No, sto parlando di recitare!

Elvis è confuso, ma accetta. Firmato un vantaggiosissimo contratto, vola verso gli studios.
Fotogramma tratto dal film "Elvis al GP di Montecatini", 1961. Alla sinistra di Elvis il suo co-pilota, Juan Manuel Fangio.
Beh, non proprio Hollywood, un po' in periferia: Calcutta. Lì, in poco meno di dieci anni, gira un centinaio di film; è l'ennesimo successo, in patria ciascuno incassa almeno il triplo di quanto è costato: quasi 60 dollari, un trionfo. Elvis diventa sempre più ricco: dentro. Perché anche stavolta non si è accorto della clausola in piccolo, e alla fine di ogni film viene pagato in lardo e fagioli.

La filmografia di Elvis è come la settima Arte dopo il suo passaggio: sterminata. Per un esempio dei vari capolavori, si veda qui.

Nel 1970, Elvi$ è ancora innamorato del cinema, ma come tutti gli amori non corrisposti, non può durare in eterno...

Viva Las Vegas

Quell'anno il Colonnello Parker entra con 1.000 $ nel Calogero's Palace di Las Vegas, uno dei Casinò più malfamati della città.

Nei suoi ultimi concerti al Calogero's Palace Elvis lanciò la moda di tuffarsi sul pubblico. I crateri sono ancora visibili.

In due ore di giocate al tresette ciapanò e al terrificante massachusetts hold'em briscola perde 3 milioni. Secondo le regole del Casinò, in caso di mancato pagamento il cliente deve essere accompagnato nel giardino sul retro, e deve essergli consegnato un badile. Così, tanto per scavare una buca di 2 metri per 3. Il Colonnello, appena ha finito di scavare, sente uno strano freddo alla tempia, come di una canna di metallo, e si insospettisce. Tenta l'ultima carta: "Vi pagherò, lo giuro! Lavorerò personalmente per voi!"

Il giorno dopo Elvis è al casinò di Las Vegas, sudato e incazzato come una biscia.

« È la prima e ultima volta che suono qui! »

Dopo sette anni di concerti a Las Vegas, in cui perde un kilo a concerto, e festeggia ogni concerto fatto con una torta da due kili, muore.

Morte e controversie

Il 16 agosto 1977 Elvis funge, a 240 chili e 6 etti[7]. La maledizione del Club 27 colpisce ancora. No, non lui: ma il ventisettenne infermiere Jaroslak Queen. Soffocato dal corpo di Elvis mentre cercava di caricarlo sull'ambulanza.

Nonostante l'esistenza di un certificato di morte, di fotografie in formato 16:9 del suo cadavere, parte della popolazione mondiale è convinta che la morte di Elvis non sia altro che una montatura. I complottisti hanno infatti trovato numerosi indizi che dimostrano come Elvis sia ancora vivo, tra i quali un duetto con Celine Dion in American Ex-Idol e l'anagramma Elvis/Lives. Prova inoppugnabile, quest'ultima; per esempio anagrammando Kurt si ottiene Truk, quindi Cobain è vivo e fa il camionista.

L'influenza di Elvis sulla musica

Un adepto dell'Elvisianesimo in tutto il suo splendore.

A seguito del fallimentare matrimonio con Priscilla, Elvis scivola in un immenso vortice di depressione, passando gli ultimi anni affetto dalla peggiore delle malattie: l'essere emo.

La malattia ha fatto sentire i suoi effetti sia nel fisico sia nella sua musica, che rapidamente è passata da manifesto di euforia a triste epitaffio[8]. Nel 2008 alcuni emo, per rendere omaggio a un padre (inconsapevolmente) ispiratore della loro musica, si sono recati in pellegrinaggio alla casa di Elvis, a Graceland. Putroppo per loro, era l'ora di pranzo, nel giorno del raduno annuale dei cosplayer del Re: scambiati per grissini da intingere nella maionese dagli obesi in costume, sono stati divorati uno a uno opponendo una scialba resistenza.

Discografia e filmografia

La discografia, postuma e non, completa comprende milioni di album, tra i quali:

  • 1956 - Elvis Presley featuring, Elvis Presley;
  • 1957 - L'album di Natale di Elvis Alla faccia tua, Bing Crosby;
  • 1960 - Elvis is back, Chuck Berry is black. No, he's a nigga;
  • 1976 - Viva Las Trippas

Elvis ha recitato come protagonista in circa millemila film. Tra questi spiccano per qualità della sceneggiatura e della recitazione:

  • Love Me Tender - "Fratelli rivali" (1956). Narra del triangolo tra Vance (Elvis), Clint e Cathy. Durante la guerra di secessione americana Vance si arruola tra le Giubbe Rosse Canadesi, affidando Cathy, sua promessa sposa, alle cure del fratellino Clint. Cathy non perde tempo e se la fa con Clint. Ma Vance torna a casa in licenza dopo tre ore, scopre la tresca amorosa e ristabilisce l'ordine. Seppellirà il fratello in giardino il giorno dopo.
  • Jailhouse Rock - "Il Delinquente del rock 'n' roll" (1957). In una rissa da bar Elvis (Vince) uccide con un pugno solo un giovane casanova. Va in prigione dove impara a suonare (per davvero), e appena evade (assieme a Vallanzasca) inizia una brillante carriera da rocker anni '50: sesso, yoga e rock'n'roll. Nel frattempo emerge un triangolo: Elvis, Peggy e Hunk. Com'è, come non è, Hunk si incazza e molla un cartone alla gola di Elvis. Che, dopo aver ristabilito l'ordine, rinsavisce e si mette con Peggy. Seppellirà Hunk in giardino il giorno dopo.

Inoltre si ricordano:

  • Elvis meets Kruscev (Elvis incontra Kruscioff, 1963). Kruscev vuole installare rampe per i missili atomici a Cuba; Elvis vola a Mosca, ruba la salma di Lenin e lo fa desistere. Seppellirà Lenin in giardino il giorno dopo.
  • Elvis sleeps! (Il sonno di Elvis, 1965). 8 ore di Elvis che dorme. Solo per veri fans.
  • Elvis: from Memphis to Gennargentu (Elvis Cuccureddu, 1965). Con l'indimenticabile scena delle pecore psichedeliche.
  • Elvis vs Zombies (Elvis contro il sardo Kruscioff che dorme, 1966). I traduttori italiani non sapevano cosa fossero gli zombies, così per il doppiaggio hanno usato pezzi di altri film. Tanto non se ne è accorto nessuno.
  • E la fondamentale trilogia "Money Trouble" del 1969:
    • Elvis dal commercialista
    • Elvis dall'avvocato
    • Elvis davanti al boia. La storia in musical di una dichiarazione dei redditi redatta male. In America sono sempre stati severi con gli evasori.

Curiosità

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  • Quando sua figlia ha sposato Michael Jackson c'è chi giura di averlo sentito bestemmiare da sotto terra;
  • Elvis ha lasciato l'edificio;
  • ...in realtà no: è rimasto incastrato nella porta d'ingresso;
  • Alla fine di ogni concerto, Elvis non poteva evitare di innamorarsi. Sempre che ci fosse stato uno specchio sul palco;
  • Elvis aveva un cane da caccia che piangeva continuamente.

Articoli scorrelati

Note

  1. ^ Casa discografica.
  2. ^ Scala 1:1
  3. ^ Elvis Presley, intervista in "Le grandi parodie della banda dei paperi" Ed. Mondadori, 1976, p.200
  4. ^ Elvis Presley, intervista in "Le grandi parodie della banda dei paperi" Ed. Mondadori, 1976, p.228
  5. ^ Manifesto della Donna barbuta vittima di alopecia™, circo Fogni, 1936
  6. ^ Blue Suede Shoes, Carl Perkins
  7. ^ Farmaci, nana bianca, la causa del decesso è ancora oggetto di polemiche. Nemmeno Raz Degan è riuscito a scoprirla, quindi mettiamoci l'anima in pace.
  8. ^ È sorprendente notare che strofe come "Hai mai visto un albero che perde le foglie?/Sembra che abbia perso la voglia di vivere/Mi sento così solo che mi viene da piangere", "Oggi mi sono svegliato con i tuoni nella testa e con il cuscino bagnato dalle lacrime versate durante la notte", "Da quando sono stato lasciato/ho trovato un nuovo posto dove stare/È l'hotel dei cuori spezzati e si trova alla fine di via della solitudine", o ancora "Mi sto aggrappando al nulla/cercando di dimenticare il resto/Sto guardando indietro alla mia vita/per vedere se riesco a trovare i pezzi/(...)/Ho trovato solo i momenti peggiori, i momenti tristi/e temo di aver buttato via i momenti migliori" siano state cantate da Elvis e non facciano parte del repertorio di un gruppo emo random.


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