Ciclo Bretone: differenze tra le versioni

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Qui di seguito, la classifica dei dodici più famosi<ref>Ma non è detto che [[tu]] li conosca</ref> molestatori con [[spada]] e armatura:
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:'''12.''' Al dodicesimo posto troviamo [[Re Leir di Britannia]]. La sua popolarità è dovuta al fatto che, passato il Ciclo brettone, codesto personaggio fu completamente riscritto dal celeberrimo [[William Shakespeare|Giacomo Spareggioscecherato]], che per cammufarlo e farlo passare per invenzione del suo [[Immaginazione|sacco di farina]], sostituì persino una lettera del suo nome facendolo diventare [[Re Lear]].
:'''12.''' Al dodicesimo posto troviamo [[Re Leir di Britannia]]. La sua [[popolarità]] è dovuta al fatto che, passato il Ciclo brettone, codesto personaggio fu completamente riscritto dal celeberrimo [[William Shakespeare|Giacomo Spareggioscecherato]], che per cammufarlo e farlo passare per invenzione del suo [[Immaginazione|sacco di farina]], sostituì persino una lettera del suo nome facendolo diventare [[Re Lear]].


:'''11.''' L'undicesimo posto, quindi non l'ultimo, è conquistato da [[Guglielmo Ubaldo degli Ubaldi]]. Sì, il [[cantafrottole]] è all'undicesimo posto solo per merito del suo [[Nomi che nessuno vorrebbe mai avere|nome]].
:'''11.''' L'undicesimo posto, quindi non l'ultimo, è conquistato da [[Guglielmo Ubaldo degli Ubaldi]]. Sì, il [[cantafrottole]] è all'undicesimo posto solo per merito del suo [[Nomi che nessuno vorrebbe mai avere|nome]].
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:'''8.''' All'ottava posizione, quindi più in alto della bella Ginevra, troviamo la [[Dama del Lago]], semplicemente perché è più [[Gnoccaggine|gnocca]].
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:'''7.''' Settimo posto, conquistato da [[Lancillotto]], che di conquiste è un [[Gente come te|mago]], ma non abbastanza da arrivare in cima a questa classifica.
:'''7.''' [[Sio|Sette!]] Numero conquistato da [[Lancillotto]], che di conquiste è un [[Gente come te|mago]], ma non abbastanza da arrivare in cima a questa classifica.


:'''6.''' Sesta posizione per quella banda di comunisti dei [[Comunismo|Cavalieri della Tavola Rotonda]]; tutti tranne Lancillotto, che si è piazzato, da solo, sotto di loro.
:'''6.''' Sesta posizione per quella banda di comunisti dei [[Comunismo|Cavalieri della Tavola Rotonda]]; tutti tranne Lancillotto, che si è piazzato, da solo, sotto di loro.

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Per quelli che non hanno il senso dell'umorismo, su Wikipedia è presente una voce in proposito. Ciclo Bretone

Vi sono innumerevoli cicli che fanno del nostro mondo un uragano migliore. Tra questi il Ciclo brettone[1], ossia quella perpetua rotazione letteraria che amalgama celti, miti e isole britanniche in un vortice d'intonazione magico-favolosa[citazione necessaria], che ancora persevera devastando il pianeta e le menti dei suoi abitanti.

La Leggenda

Agli albori del 1136, Goffredo di Mammuth depose la penna d'oca e prese ago e filo, rilegando colle migliori pelli il suo capolavoro: l'Historia regum Britanniae. Nel medesimo istante in cui il libro fu completato, una tempesta si scatenò oltre le più alte nubi del cielo e lampi e tuoni si abbatterono sopra le cime degli alberi. Goffredo, stanco del lavoro, volle uscir dallo studio e dalla calda dimora: prese la spada e l'arco e le frecce, intenzionato a procacciarsi la cena di carne fresca. Si avviò per i boschi bui, rischiarati dal luminare del lampo, mentre la pioggia impazzava forte e il vento ululava, paventando la cena del prode scrittore. Poi accadde che una saetta s'abbatté forte sulla cima d'un alto pino rinsecchito e il tronco prese fuoco, proprio nel mentre in cui Goffredo vi camminava vicino. Il cor suo sussultò in preda al cieco terrore e, non vedendo una radice, piombò a terra rotolando come sol l'arrosto sullo spiedo sa ben fare. Il gladio gli sfuggì di mano e la punta s'intaccò in una roccia poco distante. Quando Goffredo levò gli occhi e il volto, impastato di terra e sterco, dal suolo, vide baluginare quella lama rugginosa e scassata sotto il lucore della fiamma poco distante. Le sue iridi s'illuminarono e la sua mente s'impregnò di quell'immagine, tanto suggestiva che volle interpretarla come segno di Dio. Si mise in piedi e, tutto tremante, brandì l'elsa, tirandola verso di sé. Ma, ahimé, quella s'era incastrata e non vi fu modo di farla venir via. Goffredo interpretò anche questo come scritto dal divino, così, senza perder tempo e collo stomaco ancor non empito, tornò alla sua dimora e riprese il libro. Lo slegò tutto di foga, facendo gran pandemonio, e riprese carta non nata e penna inchiostrata. Così fece di Re Artù vita e storia di Britannia.

Gli Esponenti

Dopo che Goffredo pubblicò il suo tomo, ne vennero molti altri, di scrittori, contagiati dalla sua opera: Chrétien de Troyes, uno dei più grandi scrittori medievali[citazione necessaria]; Béroul, o Beroux[2], un giullare di corte, nonché un narratore normanno, nonché un uomo biondo con due trecce nella barba[3], nonché qualunque altra cosa tranne che uno scrittore, il quale redisse Tristano e Isotta[4]. Poi venne Tommaso d'Inghilterra, un chierico letterato che redisse Tristano e Isotta[5], versione, questa, che ebbe così successo da esser tradotta in più lingue; quella definita come la miglior traduzione[6] è opera del norvegese Frate Roberto[7]. Infine, ma non è la fine, vi fu Maria di Francia, poetessa di cui non si conosce la vera identità, ma ce ne sono a disposizione cinque da affibbiarle, una delle quali prevede che Maria non sia mai esistita; scrisse leggende in poesia, raccolte in un'unica opera chiamata Lais[8], nella quale è compresa la sua versione di Tristano e Isotta.

Gli Eroi e le Narrazioni

Molteplici sono gli eroi che, cavalcando i venti di codesto ciclone, hanno ispirato per secoli le fantasie di bambini, adulti e anziani in punto di morte. Qui di seguito, la classifica dei dodici più famosi[9] molestatori con spada e armatura:

12. Al dodicesimo posto troviamo Re Leir di Britannia. La sua popolarità è dovuta al fatto che, passato il Ciclo brettone, codesto personaggio fu completamente riscritto dal celeberrimo Giacomo Spareggioscecherato, che per cammufarlo e farlo passare per invenzione del suo sacco di farina, sostituì persino una lettera del suo nome facendolo diventare Re Lear.
11. L'undicesimo posto, quindi non l'ultimo, è conquistato da Guglielmo Ubaldo degli Ubaldi. Sì, il cantafrottole è all'undicesimo posto solo per merito del suo nome.
10. In decima posizione abbiamo due eroi parimerito: Tristano e Iso... No. Basta.
9. Nove! Un bel numero! E a questa bella posizione troviamo la bella Ginevra, moglie di Re Artù, amante di Lancillotto, città della Svizzera.
8. All'ottava posizione, quindi più in alto della bella Ginevra, troviamo la Dama del Lago, semplicemente perché è più gnocca.
7. Sette! Numero conquistato da Lancillotto, che di conquiste è un mago, ma non abbastanza da arrivare in cima a questa classifica.
6. Sesta posizione per quella banda di comunisti dei Cavalieri della Tavola Rotonda; tutti tranne Lancillotto, che si è piazzato, da solo, sotto di loro.
5. Quinto posto, signori, qui entriamo nella top-cinquina. E abbiamo... Re Artù in persona! Ha perso punti grazie a quel Chrétien de Troyes che ha fatto conoscere al mondo la sua cornutaggine.
4. Qui troviamo Mago Merlino. Deve avergli fatto buon gioco l'essere apparso in un film della Disney in occhiali da sole e bermuda.
3. Il podio. Medaglia di bronzo a... Santo Graal! ... deve esserci un errore: questo è un oggetto. Vorreste farmi credere che un bicchiere possa essere preferito a una personalità leggendaria? Ah, ultimo aggiornamento, il Santo Graal è una personalità.
2. Il podio. La medaglia d'argento è per Excalibur, la mitica Spada nella Roccia.
1. Il podio. La medaglia d'oro. Il meglio del meglio. Il più famoso. Il più ammirato. Il più desiderto. Cunobelin! Il grande e insostituibile Peneincuneato genovese che divenne nientemeno che principe e sovrano di Britannia.


Curiosità

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  • Le versioni di Tristano e Isotta sono così tante che gli stessi Tristano e Isotta hanno dichiarato di non saper più chi sono, dove abitano, che lingua parlano, che vita viviono.
  • Tristano e Isotta sono i personaggi più nominati in questo articolo, nonostante i protagonisti del Ciclo brettone siano quelli provenienti dal Ciclo arturiano.

Voci Correlate



Note

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  1. ^ Perché la Crusca e il Foraggio così hanno stabilito che si scrive: con due t
  2. ^ Scriveva talmente bene da non ricordarsi nemmeno da che lettere era formato il suo nome
  3. ^ Marco Hietala
  4. ^ Che è più famoso dei romanzi di Chrétien
  5. ^ Che è più famoso dei romanzi di Chrétien
  6. ^ Che è più famosa dei romanzi di Chrétien
  7. ^ Il cui nome è incredibilmente rappresentativo della Norvegia
  8. ^ Che è più famosa dei romanzi di Chrétien
  9. ^ Ma non è detto che tu li conosca
  10. ^ Letteralmente: Isola delle Mele